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La trave di fondazione e le sue soluzioni

La trave di fondazione viene utilizzata in diverse soluzioni, essa può essere accoppiata a un'altra trave disposta parallela ed entrambe poggiate su elementi di base di notevole sezione. È ulteriormente perfezionabile con l'aggiunta di pietre (funghi) collocate nella parte superiore dei tronchi di base (pilastri) su cui vengono posate le travi di fondazione.

La possibilità di praticare aperture è affidata all'inserimento di montanti verticali. In rari esempi la trave di fondazione poggia sul terreno, in genere poggia su una superficie di pietra a vista che, nelle case di abitazione, viene intonacata.

La congiunzione tra parete lignea e fondazione di pietra può essere:

  • sporgente: travi poste con la funzione di mensole che sostengono la parete in aggetto.
  • rientrante: la parte scoperta di basamento è chiusa con le beole.

Talvolta sono compresenti più soluzioni. La presenza di architetture realizzate con materiali diversi.

È dovuta a fattori di destinazione d'uso e allareperibilità dei materiali. Sono state individuate quattro tipologie di pareti miste in legno e pietra:

  1. la dimensione è equivalente
  2. la parete di legno è racchiusa tra due murature di pietra (1-3,2-2)
  3. una parete in legno, due miste ricoperte da intonaco e una di pietra
  4. sono presenti intelaiature o graticci di legno a vista, tamponate da scaglie di pietrame con malta e intonacata (utilizzazione limitata)

6. I solai

I solai sono in legno (rovere, legno, castagno, ecc.). Buona parte dei solai è in orditura semplice, le travi distano dai 30 ai 60 cm, essi coprono dai 3 ai 5 m di luce. Altri hanno un'orditura composta, le cui travi possono poggiare su mensole di pietra (barbacani) emergenti sulle murature portanti direttamente o su una trave (che protegge dall'umidità) che si poggia sui barbacani. In alcuni casi le travi sono incastrate nella muratura tramite un vano che permette la

dilatazione e l'aerazione tra i 20 e 25 cm. I solai che sono attraversati da elementi verticali sono ancora più complessi poiché utilizzano contemporaneamente travi traverse e maestre. Nei solai ad orditura composta il collegamento tra le travi principali e quelle secondarie può avvenire per incastro o per incavallatura affiancate/di testa (a distanza di 1 cm per permettere la dilatazione). Spesso le travi sono spennellate da sostanze composte a base di oli vegetali e cera d'api, abbinati a diluenti e coloranti di vario tipo. In alcuni edifici sopra il tavolato posto sulle travi è stato posato uno strato di calcinacci di 16-20 cm su cui è stato posto il pavimento. Esso ha la funzione di aumentare l'isolamento acustico. Nb -> espediente per evitare la caduta della polvere. I solai contribuiscono alla stabilità dell'edificio. Per irrigidire le murature è necessario creare dei tiranti. Le travi-tiranti sono munite alleestremità di un sistema di ancoraggio metallico cementato nelle murature. L'ancora è bloccata da un tirante o da una staffa. Alcuni ancoraggi sono realizzati con semplici rampini immersi nella muratura. 7. Le coperture dell'architettura montana La copertura è un elemento strutturale molto importante. Nell'architettura montana il tetto ha una funzione di protezione degli spazi fruibili all'interno. Non esiste un archivio di tipologie del passato, la copertura veniva costruita basandosi su schemi tramandati dall'esperienza. Dunque l'individuazione delle caratteristiche comuni e salienti sono state individuate grazie a un'analisi e a un confronto. La copertura, nella totalità dei casi, è risultata a falda a pendenza costante o a capanna. Solitamente il prospetto principale è orientato verso sud e talvolta è innestato alla falda un piccolo corpo di proporzioni variabili: l'abbaino. Esso solitamente

è chiuso da ante o porte di legno. In alcuni casi si tratta di veri e propri prolungamenti della costruzione. In rari casi il tetto è a padiglione.

Lo spazio definito dalla copertura a due falde aveva una precisa destinazione d’uso:

  • nelle case di abitazione temporanea–ricovero per gli uomini, mentre gli animali rimanevano a piano terra.
  • nelle costruzioni per il ricovero di animali–fienile-essiccatoio (presente anche selle case di abitazione permanente).

Nei prospetti lo spazio creato dalle due falde può essere completamente aperto o parzialmente chiuso. In entrambi i casi la muratura si ferma all’altezza della catena, mentre la chiusura del sottotetto è realizzata con legname o con soluzioni miste (graticci ed elementi lapidei/laterizi). Solitamente solo la facciata a sud veniva lasciata aperta totalmente o parzialmente.

La maggioranza dei tetti è ricoperta con manti di pietra anche se l’edificio è in legno. La pietra usata

È ilgneiss sottoposto a taglio a spacco, per ottenere una forma regolare, smussate verso la gronda e di spessore ridotto: le piode. Le piode vengono poste sulla grande orditura, divenendo parte strutturale, quasi orizzontali e sfalsate, raggiungendo il colmo gradualmente. Questa tecnica comporta una sporgenza delle falde dal filo della muratura è minima (anche nel caso della presenza dei passafuori < 50cm). La gronda può essere costituita dalla sporgenza di un unico corso di piode e presentare, talvolta, un canale di gronda sostenuto da elementi di pietra o acciaio. In altri casi le piode hanno solo la funzione di copertura e sono sistemate inclinate seguendo la linea dei puntoni. Il manto di copertura può essere realizzato anche in legno: le scandole. Esse vengono disposte parallelamente e possono essere di tre tipi: 1,5/2m*20cm 1/1,5m*20cm 1m*20cm Poiché il legno è soggetto al degrado stanno scomparendo gli esemplari costruiti con questa tecnica.tecnica. Le soluzioni strutturali in legno (grossa orditura) dei sistemi di copertura: 1. Struttura alla piemontese: molti falsi puntoni ravvicinati se esiste un muro di spina. Una mensola denominata "di gronda" viene sagomata per ricevere i finti puntoni. Le coperture con falsi puntoni hanno un'inclinazione minima di 40° poiché se fosse inferiore non garantirebbe la resistenza meccanica. Esistono casi in cui si è tentato di aumentare l'altezza della copertura inserendo delle travi o puntoni di rinforzo sui falsi puntoni. 2. Capriata: Il legno solitamente usato è il rovere o il castagno. Nbnelle capriate i puntoni sono bloccati alla catena da delle apposite scanalature. I puntoni sono connessi tra loro e al colmo tramite tasselli o chiodi lignei. Talvolta viene inserito il dormiente, il quale ha il compito di distribuire meglio il carico e di impedire che il legno della capriata si deteriori per l'umidità a contatto con laIn alcuni casi si ha l'aggiunta di una seconda catena di rinforzo. Lesaette sono travi che irrigidiscono. 3. Struttura mista: capriata con falsi puntoni

Presentano due capriate agli estremi o tre se ne esiste anche una mediana.

8.1 Le porte

  • Aperture con architrave in pietra

Spesso questo tipo di architrave presenta una forma arcuata per meglio distribuire i carichi sulle murature, in altri casi invece è squadrato.

Spesso nell'architettura montana sono presenti due porte affiancate e separate da un elemento monolitico di pietra o di legno che funge da piedritto. I serramenti però sono lignei e i piedritti laterali sono monoliti (o due) di pietra che possono presentare capitelli stilizzati. Le spalle possono poggiare su elementi di pietra che ne costituiscono le basi, le quali poggiano su un unico elemento che costituisce la soglia.

NbEsistono molte varianti e interpretazioni che si sviluppano dallo schema tradizionale.

  • Aperture con arco ribassato di

Talvolta l'architrave è coadiuvato da un arco ribassato (più raramente a tutto sesto). In alcuni casi è composto da conci di pietra tagliati a cuneo e disposti in successione regolare (se sono più irregolari sono legate attraverso la malta).

Aperture con architrave ligneo

L'architrave può essere formato da un elemento o talvolta da due elementi sovrapposti. L'architrave ligneo è inserito nella muratura della parete. Il serramento, anch'esso ligneo, può essere più o meno arretrato. Per protezione può essere realizzata sopra la porta un corso di piode sporgenti.

Aperture combinate

In molte occasioni vediamo l'accostamento della porta con altre aperture: le finestre vengono incorporate nella struttura della porta. La tipologia combinata può essere inserita sotto volte ad arco, costruite sopra l'architrave di legno.

Soprattutto nelle case per abitazione, per esigenza di illuminazione,

Sono state create delle aperture sopra l'architrave della porta.

Aperture in pareti di legno:

I piedritti sono in legno e sostengono le travi orizzontali della parete. In altri casi invece delimitano solo lo spazio di apertura della porta.

Aperture in murature di recinzione:

In montagna gli edifici sono sovente circondati da murature di pietra alte circa 2m che delimitano la proprietà e il giardino. L'ingresso è costituito da un portale di pietra che è formato da elementi monolitici talvolta finemente lavorati. Alcune soluzioni presentano un architrave o un arco o una sopraelevazione di muratura su cui poggiano corsi di piode.

Le finestre:

Gli aspetti strutturali sono assimilabili a quelli per le porte. Solitamente sono realizzate in legno. La collocazione delle finestre non segue un rigore compositivo geometrico ma un criterio di necessità e praticità.

Aperture con cornici di pietra:

Si tratta di piccole aperture, ridotte, a volte, a vere fenditure.

Esse sono sormontate da architravi di varie forme che poggiano su spalle-piedritti (cornici) costituiti da blocchi monolitici o ricavati direttamente nella parete. Talvolta l'architrave di pietra è rinforzato da un elemento ligneo o è sormontato da un arco più o meno ribassato. Nbin un unico prospetto possono esserci varie soluzioni. I più comuni sono formati da 4 elementi di pietra squadrati che ne costituiscono la cornice. In genere presentano delle inferriate di protezione. L'intonaco può coprire la cornice o lasciarla a vista. Le finestre spesso presentano un davanzale sporgente e/o un elemento superiore di protezione dagli agenti.  Aperture senza cornice Possono essere di pietra o di legno e sono create direttamente nella parete. Esse solitamente hanno i lati verticali tagliati obliquamente verso l'esterno (sguancio o spalletta) e permettono più luminosità. Esse possono essere intonacate, lasciate a vista o delimitate.

da lastre sottili di pietra.

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Publisher
A.A. 2019-2020
11 pagine
1 download
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/12 Tecnologia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nene-onice di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Laboratorio di costruzione dell'architettura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Tronconi Oliviero.