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I
Quando nel II a C quando fu eretta la statua romana del generale vittorioso nudo, venne visto come
un segno di impudicizia dai romano che ancora erano abituati a glorificare i propri eroi con la toga
ed era la toga a descrivere se il personaggio era guerriero o del senato. I tratti del volto e la nudità
sembrano celebrare una divinità greca o re macedone, ma qui vi è glorificato un romano. Il senato
finché ebbe il potere limitò lo sviluppo di queste statue, che invece si potevo erigere privatamente.
La nudità era legata all’omosessualità, cioè il denudarsi davanti i cittadini. Oltre alle testimonianze
figurative vi sono i rituali e le messinscena greche che si sviluppano nel mondo romano, non
pubblicamente ma sempre per via privata. Il mondo figurativo della tarda repubblica era molto +
vario dell’arte imperiale, le nuove statue celebrative ne sono un esempio. I sovrani ellenistici
avevano un potere illimitato quindi amavano farsi ritrarre dagli artisti mentre a Roma anche il +
fortunato dei condottieri doveva rientrare nei ranghi una volta deposto il suo incarico. Si possono
trovare così statue non solo di personaggi importanti ma allo stesso tempo di personaggi secondari.
Infatti in epoca cesariana nelle piazze si ammiravano le statue di notabili locali. Quindi per dare un
grande messaggio si doveva puntare su sfarzo e dimensione. Gli artisti greci che raffiguravano i
personaggi romani erano chiamati a realizzare i ritratti con molto realismo. Quindi la presenza fisica
trionfava sull’estetica, per creare naturalezza. Nella maggior parte di questi ritratti troviamo
espressione severa e rigida, ma per contrasto si voleva conferire anche pathos. Pompeo si farà
raffigurare con i tratti di Alessandro. Quindi vi è la contraddizione di restare legati alla repubblica
ma anche alla cultura greca. Queste contraddizioni si trovano anche nelle monete dove dal II sec in
avanti anche i funzionari della zecca raffigurano edifici o personaggi per elevare il rango della
propria famiglia. Questo accade anche nei monumenti come la base di dell’ara di Enobardo di
Monaco dove il rilievo rappresenta un sacrifico rituale con la raffigurazione dello dio Marte e la
raffigurazione nuziale con Poseidone e Anfitrite, secondo gli studiosi potrebbe alludere ad una
vittoria navale del censore. Non tutti potevano però vantare discendenze importanti e così facevano
raffigurare importanti edifici che erano stati edificati da antenati. Però tutto ciò portò ad uno sfarzo
ed esibizionismo estremo, ne sono esempio i dispendiosi monumenti funebri e tombe, come quella
di Eurisace, il fornaio che creò una grande tomba con fregio con il suo sistema di panificazione. Lo
sfarzo ed esibizionismo portò alla creazione di uno stile ecclettico tipico della società tardo
repubblicana. Prima della svolta augustea anche l’immagine di Roma non era molto confortante, in
quanto alla ricchezza dei potenti si opponeva alla povertà inoltre gli edifici erano costruiti con
materiali scarsi e questo provocava troppi crolli. Dalla metà del II sec i grandi generali cercavano
modi per mettersi in mostra ma creare opere pubbliche era un utopia e anche restaurali era molto
difficile. Il senato inoltre non poteva costruire per mancanza di danaro, ma consentiva solo
realizzazioni in legno per teatri per le feste, ma permetteva la realizzazione di monumenti votivi,
Pompeo nel 57 a C osò per primo costruire un teatro e lo giustificò come base d’appoggio per il
tempio dedicato a venere vittrice. Il senato però non poteva affrontare spese edilizie in cui tutti
potessero identificarsi, il tempio della concordia fu restaurato dalla Lucio Opimio e il tempio
divenne il simbolo della sconfitta dei Gracchi. Nell’80 a C Silla e Catulo vollero edificare un luogo
simbolo dell’ordine così venne edificato il tempio di Giove ottimo massimo, celebrando però il
potere degli ottimati e del senato che perdeva potere. La nuova immagine votiva di Giove fu
affidata ad artista greco che compose Giove come Zeus mentre l’edifico venne realizzato tenendo
conto di alcuni elementi urbanistici. Tutti i generali trionfatori fecero costruire templi dedicati alle
loro divinità nel Campo Marzio decorati con i bottini di Guerra e nel frattempo i culti + antichi
romani cadevano nell’antichità. le costruzioni private raggiunsero una nuova mansione cin Pompeo
e cesare. Pompeo farà costruire il teatro come donazione a Roma, Cesare per schiacciare Pompeo
fece erigere il foro vicino quello romano con un tempio dedicato a venere genitrice antenata di
Cesare che si proclamava così divino. I 2 edifici costruiti da Ottaviano dopo Azio, tempio di Apollo
sul Palatino e Mausoleo avevano il ruolo do pubblicizzare l’immagine di un capo carismatico.
Quindi Roma non era simbolo di unità politica e militare ma quella di una città dove ognuno aveva i
suoi interessi privati. Il questo clima nel Lazio e Campania si svilupparono edifici dedicati a divinità
greche. Come il tempio di ercole a Tivoli il tempio della fortuna a palestrina. In Campania vennero
edificati una serie di edifici per l’otium, ossia delle ville dove il personaggio romano poteva
dedicarsi al tempio libero. Le ville divennero il centro del nuovo lusso e finirono per diventare
simbolo di ricchezza con pinacoteche biblioteche, santuari e opere in marmo e bronzo con sculture
dionisiache ed eroi. Mancavano totalmente miti e politici romani. Si trovavano poi delle decorazioni
pittoriche in case come Roma e Pompei che avevano un grande effetto scenografico. Inoltre nelle
ville i romani potevano travestirsi con mantello per accostarsi agli eroi greci. Togliendosi la toga il
romano abbandonava i suoi valori da romano acconsentiva ad avere 2 culture, 2 morali e vivere in 2
mondi.
II
Dopo la morte di cesare nel 44 a c la lotta per la successione durò ben 13 anni, periodo in cui sia
Antonio che Ottaviano fecero largo uso di simboli e immagini da far pensare a 2 sovrani ellenistici
in lotta per il dominio di Roma. Quando Ottaviano scese sul terreno di guerra l’unico asso nella
manica era il nome di Cesare. Subito dopo aver ricevuto il potere assoluto nel 31 a c Ottaviano
modificò il suo stile, ripristinando nel 27 la repubblica e ricevendo il titolo di Augustus. Per
mantenere il potere doveva tenere vivo il ricordo di Cesare e di conseguenza portò avanti il suo
progetto di Divinazione di Cesare e il sidus Iulium ossia la cometa che compare nella costellazione
dopo la morte di cesare, ed era visibile in tutto il mondo x 7 giorni durante i Giochi dedicati a
Cesare. Subito dopo venne consacrata una statua di cesare nel foro. A tutte le immagini venne
aggiunta la stella, e nel 42 Ottaviano stabilì il culto del divo Julio divenendo così divo filius e
inoltre fece costruire un tempio nel foro. La moneta era un modo per far circolare questo messaggio,
il tempio venne costruito nel luogo del culto spontaneo dove era l’alare. Quanto le raffigurazioni di
venere ed enea è lo stesso cesare a farle circolare come divinità di origine della gens iulia. Antonio
non poteva contrapporre niente di tutto questo. Numerose furono le statue che furono offerte a
cesare e al divo filius. La prima statua risale al 43 e raffigurava Ottaviano a cavallo e doveva essere
messa accanto alla tribuna degli oratori, sui rostra. Il monumento era stato deciso dal senato e dava
la possibilità al 19enne Ottaviano di candidarsi 10 anni in anticipo a tutte le magistrature e conferiva
un vero e proprio imperium. Poteva agire come condottiero della repubblica e inoltre tale statua
venne effigiata sulle monete. Le lettere SC specificavano che il titolo veniva conferito dal senato, il
monumento affiancava quello di Silla, Pompeo e casare. Ottaviano viene mostrato a torso nudo a
cavallo e non in toga, la statua era superiore a quella di Silla. Una seconda statua che conosciamo da
monete è quella che celebra la vittoria su sesto Pompeo a nauloco nel 36 a C Ottaviano con piede su
globo e regge in mano un trofeo di una nave nemica. Questo era uno stile ellenistico. Sesto prima
della sconfitta godeva di molta fama, la statua del dio del mare, simbolo di sesto veniva portata in
corteo contro Ottaviano, sesto fece coniare delle monete molto simile a quelle di Ottaviano. Il terzo
monumento è la colonna commemorativa con rostri, che ricordava quello DIUNO per la vittoria sui
cartaginesi. La statua riproduce fedelmente i tratti di Augusto. Tutte queste immagini erano in
contrasto con la repubblica lo stesso Ottaviano aveva promesso di tornare alla forma repubblicana.
In quell’epoca era uso far risalire la propria famiglia a eroi o divinità greche. Cesare si dichiara
discendente da VENERE GENITRICE e proprio nel foro nel vestibolo del tempio riceveva il
senato in trono. Nello scontro tra Antonio e Ottaviano il simbolo fu importantissimo. La gens
Antonia faceva risalire le sue origini da Eracle, ma quando Antonio raggiunse l’asia si accostò alla
figura di Dioniso. Inoltre incontrò la regina d’Egitto Cleopatra nelle vesti di Afrodite ISIDE.
Dioniso e afrodite non erano solo simbolo di vino e amore ma anche di una vita di lusso e piacere.
Ottaviano in Italia in qualità di divo filius alimentava le leggende sulla sua origine sovraumana
molte erano le leggende su di lui:
• sogni premonitori mettevano Ottaviano in relazione con il cielo e le stelle
• gaio Ottavio astrologo, si inchinava al padrone del mondo vista la costellazione alla sua
nascita
• il capricorno era spesso raffigurato nelle immagini di Ottaviano , per ricordalo come
salvatore dello stato
• Ottaviano era il favorito di Apollo
• Ottaviano fece uso del simbolo della sfinge come regnum apollonis profetizzato dalla sibilla.
• Si diffusero storie miracolose riguardo l’identità Apollonia di ottaviano(azia-serpente)
• Livia dopo il matrimonio si dice abbiamo tenuto in grembo una gallina lanciata da un’aquila
con un ramo di alloro, che sarebbe diventato l’albero dal quale prendere i rami da portare a
Cesare.
• La vittoria su sesto Pompeo venne vista come simbolo di Apollo verso il suo favorito.
Vennero costruiti così i tempi di diana e apollo sul palatino. La residenza di augusto era
collegata al tempio
• Apollo era il purificatore contro gli eccessi dell’oriente e quindi di Antonio.
Apollo dava la possibilità ad Augusto di raffigurare + divinità, diana Giove, mercurio, venere e
Marte. Questi vennero riprodotti su monete. L’estetica verrà messa al servizio della politica, le
monete vedono augusto che si rivolge all’esercito nella battaglia di Azio per la pace, nella seconda
Ottaviano guida l’esercito sotto venere e nella terza si festeggia il vincitore. Antonio intanto si
immedesimava nella figura di Dioniso vero simbolo di lussuria, questo fu un punto a suo sfavore
perché gli anziani ricor