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DOPO IL 1990: LE NUOVE TENDENZE
John H. Oakley, State of the Discipline. Greek Vase Painting, AJA 113, 2009, pp. 599-627.
L'articolo presenta gli sviluppi nel campo di studi sulla ceramica figurata nel corso degli ultimi anni (dal 1996). Inizialmente vi è una lista di diversi tipi di pubblicazioni e campi di indagine in una cornice storica; successivamente prende in considerazione lo stato degli studi nelle diverse sottoaree di ricerca. La parte finale è dedicata al commento sui metodi di indagine più recenti, alle direzioni in cui sta andando la ricerca e ad alcune delle maggiori problematiche al centro del dibattito scientifico.
Storia degli studi
Oakley fa un richiamo al periodo iniziale, nascita della disciplina intorno al XVIII sec. in cui vengono affrontati i primi studi sulla ceramica vascolare greca. Si parla di un campo che già a partire dalla sua definizione non ha incontrato un accordo tra gli studiosi. La maggior parte considera pittura vascolare
solaquella dell'età arcaica e classica, mentre altri la fanno risalire addirittura ad alcune produzioni tra l'età delBronzo e l'età del Ferro. Man mano nella storia degli studi si sono presi in considerazione aspetti differenti: - studio e interpretazione delle immagini - studio del collezionismo - tipologie vascolari - catalogazione e attribuzione - cronologia delle ceramiche - studio del contesto, del commercio, della tecnica, dell'iconografia. Importante strumento per l'aggiornamento degli studi di ceramica greca figurata è il Bullettin Archeologique (ultimo del 2013), presenta la bibliografia più aggiornata per lo studio della disciplina. Oakley pone l'accento su alcuni problemi della disciplina, in particolare quelli che riguardano la scarsità degli studiosi giovani che si stanno dedicando allo studio della ceramica greca (in Italia attualmente non sono presenti). La ceramica negli scavi è diFondamentale importanza per lo studio delle cronologie. Negli altri paesi si è portata avanti questa tradizione di studi, in particolare il volume XXX della Theon Agora dedicata allaceramica attica a figure rosse (edito da Moore), importanza della ceramica nello scavo dell'agora di Atene,studi relativi al mondo anglosassone. Mentre per gli scavi tedeschi si ricordano i materiali provenienti diOlimpia.
CataloghiLa pubblicazione di cataloghi è una delle tendenze maggiori e più antiche per la ceramica greca (fin dal 18°secolo), uno dei primi è del 1776 con la collezione di Hamilton che può essere considerato il più grandecatalogo di questa produzione. Ma si afferma con le prime grandi collezioni museali, continuando fino aigiorni nostri. Dopo il 1990 sono apparsi molti nuovi cataloghi, alcuni di essi sono stati realizzati per metterea disposizione vasi commercializzabili (mercato d'arte). In realtà nelle case d'asta.
Circolano numerosi esemplari di attica figurata, grazie alle leggi di tutela dovrebbero circolare solo quelli delle vecchie collezioni. In alcuni casi sono il risultato di traffici illeciti (es. cratere di Euphronios).
Volumi supplementari al Corpus Vasorum dedicati a delle tematiche di ricerca. Ad esempio uno di esso è dedicato al rapporto produttore/consumatore e alla clientela dei vasi greci. Oppure le novità introdotte nella documentazione della ceramica greca, con le nuove tecnologie.
Un catalogo simile è presente per la ceramica magno-greca, progetto iniziato con lo studioso Trendal.
Altra fonte di immagini è la Perseus digital Library, con molte immagini di produzione greche.
Mostre
Oltre ai cataloghi, Oakley ci parla delle mostre realizzate tra gli anni 90 e il 2010.
La mostra sulla figura di Herakles realizzata a Monaco nel 2003, nel 2019 c'è stata una mostra dedicata ad Exechias a Zurigo. La maggior parte si riferisce a luoghi scoperti.
attraverso gli scavi, come il catalogo del 2000 pubblicato ad Atene con rinvenimenti effettuati nella città per le olimpiadi di Atene 2004. Altra tendenza sono gli atti di convegni dedicati alla ceramica greca. The colors of Clay, atti di un convegno tenuto in California nella sede del Getty Museum. Ci spiega in modo approfondito le diverse tecniche utilizzate nella ceramica greca. I problemi più recenti sono: - CONNOISSEUSHIP, ATTRIBUZIONISMO POST-BEAZLEY inizia già del XIX secolo, Beazley ha rivoluzionato il metodo basandosi sullo stile della rappresentazione. Pone le basi per uno sviluppo e una migliore conoscenza della ceramica greca figurata. Affinamento della cronologia delle produzioni. - CRITICHE AL METODO Tra gli anni 80 e 90. Polemiche al metodo di Beazley (Turner in opposizione, Oakley a sostegno). Oakley fa riferimenti a queste polemiche che ci sono state, ma afferma che il metodo non è stato messo in discussione nel suo complesso poichéè stato portato avanti anche da altri.- STUDIO SULLE SINGOLE FORME, DECORAZIONI, BOTTEGHE Se consideriamo il contesto più ampio si può mettere in evidenza alcune relazioni tra i diversi autori. Ma lo studio non è limitato alla ceramica attica, si ricordano gli studi su quella laconica (Sparta VI-V sec a.C.) o quella corinzia. Bloesh (1940) pubblica una monografia su coppe attiche tra il 540 e il 450 a.C., Brijder studia le coppe di Siana. Alcune tipologie formali particolari rappresentano uno degli elementi più attuali nello studio della ceramica greca.- CRONOLOGIA È servita sempre da ancoraggio per l’arte greca di età arcaica. Tentativi di abbassare tutta la produzione artistica greca e soprattutto da parte di due studiosi inglesi. Nonostante abbia destato molto scalpore, la cronologia resta valida.- STUDIO DELLE ISCRIZIONI (CAVI) Togliendo le firme, la ceramica greca ha moltissime iscrizioni sovradipinte.- STUDIO DELLA TECNICA
Dalla realizzazione della forma, dalla modellazione del vaso per studiare lo stile del ceramista (Athenian Vase Construction). Il volume è correlato di immagini, tracui i difetti di fabbricazione, e la realizzazione delle forme della ceramica greca. Alcuni tipi di analisi come la XRF per conoscere la composizione chimica degli impasti. Spesso hanno lo scopo di darci indicazioni scientifiche sul luogo di produzione e localizzazione delle botteghe. Permette di distinguere anche i cosiddetti falsi moderni (utilizzo della termoluminescenza). Il metodo Beazley: critiche e sviluppi recenti. - Derivazione del metodo: Hartig, Hauser, Furtwängler. - La discussione Turner-Oakley sul P. di Achille - Applicazioni del metodo oggi: obiettivi più ampi - Recentissimi sviluppi (e le intuizioni del Beazley) Riflessione sul metodo Beazley: - N. Arrington, Connoisseurship, Vases, and Greek Art and Archaeology, in The Berlin Painter and his World. Athenian Vase-Painting inthe Early Fifth Century B.C. (J.M. Padgett ed.), 2017, pp. 21-40.
Si può parlare di un sistema di rappresentazione del corpo umano (nudo/vestito) con coerenza interna.
Pelike attribuita da Beazley a un pittore che non riesce a identificare bene (Pittore di Vienna), pensa che si tratti di una mano diversa dal Pittore di Berlino, forse fase giovanile di quest'ultimo in cui non emergono appieno tutte le caratteristiche.
- C. Isler-Kerenyi, The study of figured pottery today, in The World of Greek Vases, Bruxelles 2009.
Riflessione sulle attuali linee di ricerca sulla ceramica greca, dopo Beazley. The world of Greek Vases nasce proprio come momento di riflessione sullo stato degli studi negli ultimi 30 anni. Il lavoro di classificazione, peraltro incompleta, si è mutato in un approccio più complesso, nella direzione di nuovi obiettivi di indagine. Questi sono ora i temi centrali della ricerca:
- ATTRIBUZIONE E CRONOLOGIA,
- TECNOLOGIA DELLA PRODUZIONE,
- FORME VASCOLARI,
- +
- Analisi della forma.
Altro importante elemento è la forma: come Beazley stesso aveva evidenziato, lo strumento dell’analisi stilistica deve essere supportato da quello dello studio delle forme. Vanno in questa direzione molte ricerche che mettono in luce la relazione tra ceramista e ceramografo. La forma è anche stata messa in relazione alla circolazione della ceramica e al rapporto con l’immagine di cui è portatrice. Aspetto centrale nello studio della ceramica greca negli ultimi anni. L’elemento della
La forma costituisce quello primario nella produzione e circolazione, principale caratteristica presa in considerazione dagli acquirenti. - VASEN FUR ETRURIEN in cui si raccolgono tutti i vasi attici rinvenuti in Etruria (necropoli e abitati). Interpretazione dei dati alla luce della diffusione delle forme, immagini, aree. Emerge che ci sono dei luoghi in cui si prediligono determinate forme. Ha evidenziato che essa costituisce un elemento primario nella scelta dei consumatori etruschi di ceramica attica. La Kereny ci informa che nella nuova direzione di studi si possono sviluppare interessanti ambiti di ricerca. Non si può prescindere lo studio delle forme dall'analisi della base stilistica. Beazley nel corso dei suoi studi (prima metà del XX sec) aveva già capito quale fosse l'importanza dello studio delle forme. Spesso la utilizza per classificare i vasi. A ciascuna forma vascolare corrisponde un repertorio di iconografie. Tuttavia non sono legata
all'uso del vaso. Il rapporto forma/immagine è interessante