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LATO B- Sbarco di Teseo e gli ateniesi a Delo- Centauromachia- Nozze di Peleo e Teti- Ritorno di Efesto all'OlimpoSULLE ANSE- Artemide Potnia Theron e Aiace che trasporta il corpo di Achille- Gorgone alata
Il vaso è stato oggetto di studio durante un convegno svolto a Firenze e pubblicato nel 2013/2014 in cui sono esaminati forma, funzione, contesto.
LEZ 5 - 12/02/2020
Il volume interno del vaso corrisponde circa a 80 litri.
Restauri antichi: Spesso grappe metalliche che venivano fissate per mezzo di fori, poi riempiti in metallo (piombo o bronzo, si ipotizza che i restauri in bronzo siano stati fatti dagli Etruschi, quelli in piombo in Grecia). Può succedere che il vaso dopo il restauro non sia più utilizzabile. Nel caso del Cratere Francois i fori sono stati analizzati e si trovano sul corpo in prossimità dell'attaccatura delle anse, perché a un certo punto si è tentato di sollevare il cratere pieno, le anse non hanno retto e si
è rotto nel punto più debole.
Apparato iconografico: non si tratta di un’antologia mitica da Atene all’Etruria. Prende campo un’altraipotesi, che i temi siano collegati nell’ambito di un programma figurativo secondo una strategia narrativacomune. Torelli, propone una lettura: si partirebbe dalle firme degli autori a leggere le immagini. Queste sitrovano all’inizio della rappresentazione dello sbarco di Teseo a Delo, l’altra sul fregio centrale sotto le manicongiunte di Peleo e Chirone per la promessa delle nozze. Costituisce un riferimento positivo per un modellocomportamentale per il giovane ateniese. Sull’altro lato, alla stessa altezza, caccia al Cinghiale Calidonio cuipartecipano giovani eroi con intento civilizzatore, comune alle imprese di Teseo. Sotto, nella parte inferioredel collo, abbiamo le imprese della Centauromachia e i giochi funebri in onore di Patroclo. È semprel’aspetto eroico che viene esaltato,
Sono imprese giovanili, esempi proposti e incentrati sull'eroe ateniese. La naturale conseguenza delle raffigurazioni del fregio centrale, cioè le nozze di Peleo e Teti. Torelli sottolinea il stretto legame semantico fra i temi, acme della vita del giovane aristocratico, cioè il matrimonio.
Sotto, due temi:
-
Ritorno di Efesto all'Olimpo.
Efesto accompagnato dai satiri si dirige verso Hera, attaccata al trono. Il ritorno di Efesto permette di liberare la dea e quindi un ritorno all'ordine, grazie a un inganno di Dioniso attraverso il vino. È quindi un esempio positivo.
-
Agguato di Achille a Troilo.
Azione speculare rispetto alla precedente, Achille con l'inganno attira fuori dalle mura Troilo per ucciderlo nei pressi del santuario di Apollo compiendo un atto di Hybris. Si vuole evidenziare l'intervento negativo di Achille. Da questo esempio deriverà il destino di Achille di morire a Troia.
I due esempi vengono presentati al fruitore del vaso.
Il giovane ateniese, che può scegliere per il suo futuro.
Sul piede lotta tra pigmei e gru, in senso traslato si può considerare ciò che succede al di là dei confini a noi noti.
Sulle anse la gorgone e Artemis, figure che fungono da personaggi liminali, rappresentano la morte dell'eroe che viene ben evidenziata anche dall'immagine di Aiace che trasporta il corpo di Achille.
I temi principali sono disposti nelle parti principali del vaso, l'aldilà è posto sul piede e sulle anse, cioè nelle parti marginali, il vaso stesso può essere una rappresentazione del cosmo.
ANFORE TIRRENICHE 565-550 a.C.
A collo distinto, prodotte in grandi quantità (circa 200 esemplari), tutti trovati in Etruria, mercato in rapida espansione in concomitanza con la parabola discendente della ceramica corinzia. Repertorio corinzio, reinterpretato, rimane la sintassi per fasce sovrapposte, richiamo alla tradizione corinzia per colore.
mainserite nuove scene (mito e scene di genere).
COPPE DEI PICCOLI MAESTRI 560/550-520/510 a.C.
Decorazione miniaturistica, molto diffuse. Due varianti:
- Lip Cup: coppa a labbro distinto. Decorazione figurata che riguarda all'esterno solo la parte superiore del labbro distino da una risega sotto l'orlo.
- Band cup: coppa a fascia. Decorazione fra le anse. All'interno a volte medaglione decorato. A volte il ceramista appone un'iscrizione, una firma o un invito a bere.
Le Lip cup non sono un'invenzione di Atene, al contrario delle Band Cup, ma ci sono paralleli nelle coppe ioniche, prodotte secondo due varianti. Non sono decorate ma quasi esclusivamente a vernice nera. Problema nella datazione dei contesti e nel riconoscimento della comunicazione tra questi due mondi, in uno dei due estremi c'è un tipo che viene assimilato e rielaborato. Sono molte quelle di produzione attica rispetto a quelle ioniche, può aiutare a capire dov'è.
iniziata la produzione. ANFORE PANATENAICHE prima metà VI sec. a.C. Premio per le Panatenee, contenitori per l'olio sacro destinato ai vincitori dei Giochi panatenaici. La classe è caratterizzata dalla forma e dalla decorazione che rimarrà sempre uguale, anche quando compariranno le figure rosse, fino al periodo ellenistico. Variante dell'anfora a collo distinto, con fondo molto stretto. Da un lato c'è Atena Promachos affiancata a galli e colonne, sull'altro lato rappresentazione della gara in cui si qualifica il vincitore.
LYDOS 560-540/530 a.C. Figura di spicco del periodo che segna il passaggio dal miniaturismo dei piccoli maestri a un intento più monumentale nelle figure. Gli elementi della tradizione corinzia sono marginali.
PITTORE DI AMASIS 550-520 a.C. Dipinge i vasi del ceramista Amasis (derivazione del nome egizia), spesso aspetti umoristici nelle scene, figura di passaggio fra la tecnica a figure nere e rosse.
Repertorio legato alla figura di Dioniso. Compare il motivo degli occhioni all'esterno delle coppe. Uso del bianco come sovradipintura e incisione.
GRUPPO E da qui proviene la figura di Exekias, ceramografi coesi tra loro accomunati da una serie di elementi: utilizzo delle anfore e tematiche eroiche.
EXEKIAS 550-530 a.C. Legami con la tradizione dell'officina del Gruppo E sono molto evidenti. Introdotta di preziosismi tecnici, sapiente e vario uso del colore, espressività nei volti.
- Anfora con Suicidio di Aiace: l'eroe ha rughe sulla fronte. Doppio del personaggio come un involucro vuoto costituito dalle armi su un lato, identità che non gli appartiene più: l'uomo ormai nudo nel proprio momento fatale.
- Anfora con Achille e Pentesilea: scambio di sguardi fra i due personaggi. Decorazione a spirale inventata dal ceramografo.
- Anfora con Achille e Aiace che giocano ai dadi (540-530 a.C.).
Molte novità, nella forma: anfora a profilo
continuo di tipo A, cioè piede ad echino e anse a sezione quadrata, dimensioni monumentali, destinati ad esportazione. Scena: invenzione di Exekias, forse citazione da opera letteraria perduta del ciclo omerico oppure di una citazione da un gruppo statuario dall'acropoli di Atene.
Coppa a Occhioni di tipo A con Dioniso sulla nave (530 a.C.). Tecnica rarissima e complessissima nota come Coral Red, particolare ingobbio rosso corallo che riveste il fondo interno della coppa e consiste in uno spesso strato di vernice che il ceramografo prepara e stende sul vaso come sfondo. Questa tecnica deve essere realizzata ad arte e deve essere compatibile con il nero della vernice nera e il bianco della sovradipintura, tutto in un'unica cottura.
Exekias è anche ceramista, firma a volte epoiesen e a volte egrapsen. Tra le forme inventate c'è anche il cratere. Grande influsso nella produzione dei Deinoi, decorazione sull'orlo.
Deinos con figura di nave
All'interno dell'orlo: suggestione quando il vaso doveva essere pieno. Immergersi nel vino, come nel mare, è affrontare qualcosa di sconosciuto.
Pinakes: temi funerari, diffusione locale.
NIKOSTHENES imprenditore che si forma nel gruppo tirrenico, una bottega che esportò circa 250 vasi, per lo più anfore in Etruria tra il 570 e il 550 a.C. Crea delle nuove forme vascolari su quelle etrusche in bucchero come il kyathos (vaso potorio o attingitoio) e firma i vasi come marchio di fabbrica. La bottega sarà presa in mano da Pamphaios. Uso della tecnica di Six che prevede la sovradipintura bianca e particolari resi con incisione interna, uso anche del rosso. Il fondo del vaso è tutto a vernice nera, no figure a risparmio.
Ultimi ceramografi a figure nere:
PITTORE DI TESEO Skyphos, vaso tipico ateniese, con Herakles, Athena e Hermes.
Produzione 'industriale' a scopo commerciale con schemi decorativi.
PITTORE DI DIOSPHOS
nuova forma di anfore, tecnica di Six. Inizio V sec. a.C.
Altre produzioni a figure nere:
- Laconia
- Beozia
- Area ionica (chios, Samos, Rodi)
- Grecia d'Occidente (ceramica calcidese)
- Etruria (Hydriae Ceretane, da artigiani greci).
CERAMICHE LACONICHE Caratteristica principale è l'ingobbio chiaro (beige, rosato, giallino), su cui c'è la decorazione a figure nere con sovradipinture prevalentemente rosse. Poche forme, coppe crateri e hydriai.
PITTORE DI ARKESILAS rappresenta Arkesilas, re di Cirene, che assiste alla pesatura della lana. La forma richiama la lip cup attica ma lo schema decorativo è diverso.
CERAMICHE BEOTICHE Piuttosto breve, specializzazione in poche forme; kantharos, lebes gamikos, coppe a uccelli.
LEZ 6 - 13/02/2020
GRECIA ORIENTALE realtà multiforme, diversi centri di produzione.
CHIOS caratteristici calici che hanno come elemento distintivo pareti sottilissime, ingobbio molto chiaro, quasi bianco.
decorazione di diversi colori, nero rosso e ocra.
SAMOS ampia produzione a figure nere.
CERAMICA DELLO STILE DELLA CAPRA SELVATICA continua dall'Orientalizzante e come esiti successivi ha anfore da Fikellura. Centri non localizzati, si trovano accanto a grandi centri tipo Mileto. Caratteristiche situle da Rodi.
CALCIDE anfore calcidesi, scuola che si impianta probabilmente a Reggio Calabria. Diffusi in ambito etrusco e magno-greco, produzione molto originale. Ispirazione dalle coeve produzioni ateniesi ma assume anche caratteri tipicamente ionici e corinzi, artigiani che hanno potuto far tesoro di diverse esperienze e creano qualcosa di nuovo.
ANFORE PONTICHE anfore a collo distinto, prodotti ad Atene in grandi quantità ma attecchiscono anche in botteghe occidentali, probabile personalità di un ceramista che dà origine a questa produzione. Assorbimento a livello iconografico del gusto etru