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Forme di vasi

- anfora a collo distinto, anfora a profilo continuo, anfora a spalla con anse verticali;

- anforiskos;

- hydria;

- oinochoe;

- lekythos;

- pisside;

- skyphos;

- kantharos;

- kalathos;

- altri vasi configurati (a forma di anatra, da Cipro)

Atene

Più cospicui rinvenimenti dal Ceramico ateniese. L’argilla proviene da siti vicini, è diversa da quella utilizzata dal VI sec. a.C. Oltre alla decorazione geometrica compaiono alcune modeste figure asilhouette (cavallo).

Eubea

Da Lefkandì provengono esemplari in parte diversi da quelli attici. Sono presenti vasi con decorazione a semicerchi penduli, alcuni sono esportati nel Mediterraneo.

Lezione 2 - 05/02/2020

I rinvenimenti più cospicui sono ad Atene, nella zona del Ceramico. La produzione di questa fase si distingue dalla successiva per l’uso dell’argilla che proviene da siti vicini. Diffusione locale (Atene e Attica).

- Anfore databili entro il X sec a.C.: tipo a profilo continuo o tipo a collo

distinto (uso anche nelle produzioni successive).- L'hydria presenta tre anse, due orizzontali e una verticale, utilizzata per l'acqua. CRETA maggiore continuità dall'età del Bronzo, anche se è crollato il sistema palaziale. Persistono alcune forme del repertorio precedente come la brocca a staffa. La decorazione prevede alcuni motivi figurati (animali e figure umane stilizzate) oltre al repertorio protogeometrico. Già nella tradizione del Bronzo a Creta era presente una consuetudine nelle raffigurazioni di elementi figurativi.

CERAMICA GEOMETRICA (900-700 A.C.)

Forme dei vasi più consolidate. Maggiore repertorio dei motivi geometrici, che coprono il vaso su tutta la superficie mentre scompaiono cerchi e semicerchi. Il meandro diviene il motivo principale (soprattutto nella produzione ateniese).

Si distinguono tre fasi:

  1. Geometrico Antico (900-850 a.C.)
  2. Geometrico Medio (850-750 a.C.)
  3. Geometrico Tardo (750-700 a.C.)

Diversi centri di

produzione (Atene e Attica, Eubea, Cicladi, Beozia, Corinto, Argo, Grecia Orientale, Creta,Grecia d'Occidente). Compare la figura umana, resa a silhouette. I temi favoriti sono di tipo funerario(prothesis, ekphora). I vasi sono spesso collocati come semata della tomba.

TOMBA DELLA RICH LADY (H 16:6) Tomba ad incinerazione di figura femminile che occupavauna posizione preminente nel gruppo sociale ateniese. Resti combusti anche di un bambino (4-8 mesi) inanfora. Particolarità della ceramica contenuta, soprattutto di uno dei manufatti ritrovati nel pozzetto cheriproduce un granaio con cinque parti, forse riferito alla ricchezza o un valore simbolico legato alla fertilità.L'anfora/cinerario era chiusa con coppa.Dal punto di vista topografico, l'area delle tombe è quella della futura agorà di Atene (tra Agoraios eAreopago). Si tratta di incinerazioni e la tipologia è quella di scavare un fossato/trincea in cui avviene lacombustione.

del corpo e un pozzetto in cui è riposto il corredo esterno e l'urna funeraria che può contenere oggetti di ornamento personali.

T.50 DI ATENE seconda metà dell'VIII sec. a.C. Presenza maggiore di vasi per bere, nuove forme come la pisside (scatola con coperchio e presa plastica a cavallo). Alcune forme e decorazioni traggono ispirazione da oggetti in vivimi come nel caso di pissidi ekalathoi o dalle trame dei tessuti (medio/tardo geometrico).

ANFORA DEL PITTORE DEL DIPYLON prodotta ad Atene intorno alla metà dell'VIII sec a.C. Fungeva da segnacolo di una tomba femminile. L'altezza è di 1,55 m. La scena figurata rappresenta la prothesis della defunta. Le raffigurazioni non rappresentano la realtà ma un qualcosa di simbolico, alcuni elementi vengono esclusi (come il momento del seppellimento). Dal punto di vista stilistico bisogna notare il corpo umano con l'esaltazione di alcune parti del corpo senza una sua visione.

unitaria (presente anche nellapiccola plastica). La tecnica è quella della silhouette. Forte gestualità. L'anfora è tipica delle tombe femminili.

CRATERE ATTICO CON SCENA DI EKPHORA→ metà dell'VIII sec a.C.

Il corpo del defunto è trasportato su carro trainato da coppia di cavalli accompagnato dall'intera comunità aristocratica, con gli opliti e i loro carri che richiamano i giochi funebri. È il segnacolo di una tomba maschile, collocato come ultimo elemento probabilmente in occasione dell'ultima libagione.

CRATERE GEOMETRICO ATTICO seconda metà dell'VIII sec a.C.

Scena di prothesis. Il sudario è tagliato per mostrare due piccole figure a fianco di cui una sembra stia nutrendo il defunto. Alcuni guerrieri si avvicinano da destra con offerte di cibo (oggetti tondi, forse uova?). Alcune coppie portano animali morti. A destra due guerrieri a piedi.

Vasi di piccole dimensioni con maggiore

ricchezza figurativa e precoce adozione dei motivi orientali. Alla fine del geometrico la decorazione assume un carattere narrativo con alcuni particolari in bianco.

ARGO: Spicca la figura dei cavalieri e dei cavalli circondati da motivi geometrici e riempitivi. Si rinvengono soprattutto crateri.

BEOZIA: Raffigurazione particolare con disposizione disorganica delle figure sul vaso.

CICLADI: Vicine al tipo ateniese del repertorio (motivo a meandro).

EUBEA: Importante centro della produzione ceramica, nonché della colonizzazione. Tra gli esemplari di notevole importanza il cratere del Pittore di Cesnola (750-740 a.C.), gli skyphoi a semicerchio pendulo (decorazione protogeometrica mantenuta fino a metà VIII sec.).

CERAMICHE DI ETA' ORIENTALIZZANTE

PROTOCORINZIO (720-630 A.C.) diviso in:

  1. Antico (720-690 a.C.)
  2. Medio (690-650 a.C.)
  3. Tardo (650-630 a.C.)

Le forme sono: aryballoi e vasi potori con corpo ovoidale (kotyle).

Caratteristica è

L'argilla molto depurata che proviene dall'area di Corinto, vasi con pareti sottilissime, colore molto chiaro (beige-giallino) e leggera. Le decorazioni sono tratte da repertorio orientale (animali, rosette a punti/foglie, motivi vegetali e floreali, sul fondo motivi a raggiera).

ARYBALLOS DEL MPC/ARYBALLOS MCMILLAN DA TEBE motivi figurati di dimensioni miniaturistiche e molto dettagliate con intento narrativo. Elementi centrali sono scene di combattimento e figure di caccia. Utilizzo della policromia (rosso, ocra, nero, bianco) e disposizione in fregi figurati.

OLPE CHIGI protocorinzio tardo (640 a.C.). Tecnica a figure nere policroma (h.26 cm).

Dal basso:

  • caccia lepre/volpe. Attività non pericolosa per allenarsi alle future cacce, elemento tipico dell'aristocrazia;
  • uccisione del leone. Sono presenti anche coloro che trasportavano i cavalli per gli aristocratici, impegnati nella lotta contro il leone. Elemento interessante è la sfinge presente.

Lungo questa fascia (diaframma fra due dimensioni) a essa corrispondono altre figure come il gorgoneion su uno degli scudi degli opliti del registro superiore;

giudizio di Paride. Unico racconto mitologico che simboleggia una delle tappe fondamentali dellavita del giovane aristocratico;

animali;

schieramenti oplitici.

Le diverse fasce sono ricollegabili tra loro con rimandi.

LEZ 3 – 6/02/2020

L’olpe è stata messa in relazione con altri reperti avvicinabili per stile e temi, come lo schieramento di opliti,scene di combattimento, parate militari, teorie di animali nelle fasce più piccole. Rapporti tra le ceramicheprodotte a Corinto e quelle del mediterraneo occidentale. L’analisi ha messo in evidenza modelli e idee checircolano nel mediterraneo e accomunano le varie zone d’influenza greca. Sperimentazione in atto che traeispirazione dalla grande pittura coeva.

Contesto di ricezione del vaso: viene dall’Etruria (Veio), analizzato in luogo

del rinvenimento (tumulo orientalizzante – Formello) avvertito come un anatema/dono. Ha evidenziato il processo attivo di ricezione e rifunzionalizzazione dell’oggetto. Gli etruschi utilizzano questi oggetti per esprimere i loro valori. Coincidenza tra chi produce il vaso e chi lo acquista.

Significato delle raffigurazioni: attività dei giovani aristocratici distinti per fasce d’età.

  1. Gli efebi e la caccia alla lepre nella fascia più bassa che rappresenta un primo terreno sul quale si mettono alla prova le abilità che serviranno da adulti. Raffigurazione di adolescenti (capelli corti, poiché durante un rituale donavano la propria chioma come segno di passaggio).
  2. Nella fascia centrale è presente un passaggio d’età. Parata di cavalieri, una sfinge e una caccia al leone. La presenza di carro e cavallo denota l’appartenenza al rango sociale più elevato (prime file dell’esercito). Anche tra gli

aristocratici c'è una gerarchia. Il carro rimanda al mondo omerico, anche se non più utilizzato in battaglia. È solo elemento simbolico di prestigio e potere. La caccia è un elemento di matrice orientale: simbolo del coraggio che gli uomini adulti devono dimostrare. Accanto alla lotta al leone abbiamo il tema del Giudizio di Paride, unico tema mitico. Simbolo del matrimonio. Serve a saldare i legami politici tra le famiglie, grande valenza a livello sociale. Monito volto agli aristocratici nel fare la scelta giusta.

3) Fascia superiore con due schieramenti che si scontrano. Di solito gli schieramenti/personaggi sulla sinistra sono destinati alla vittoria. Figura centrale dell'auleta che incita alla battaglia. Esaminato il numero dei personaggi e la loro caratterizzazione, gli scudi hanno significati particolari.

Nel rapporto con altre produzioni vascolari, bisogna ricordare le altre opere del Pittore Chigi:

  • Olpe frammentaria da Egina
  • Aryballos

McMillan- Aryballos di Berlino

Il ceramografo è inoltre una figura centrale del cosiddetto Gruppo Chigi, che produce un insieme di vasi policromi; tra questi l'oinochoe da Erythrai, con decorazione a fregi sovrapposti e soggetti analoghi all'Olpe Chigi (guerra, caccia, cavalieri).

Schema di lettura:

III fregio → guerra (di Troia?) - eris giudizio di Paride - premio/gnome

II fregio → gara di cavalieri/caccia al leone - athlon fra aristoi/athlon contro le anomie

I fregio → caccia alla lepre - athlon efebico

Ipotesi che questo vaso sia giunto in Etruria durante la fase di passaggio verso l'oligarchia. Connessione diretta tra chi deteneva il potere a Corinto e i principes etruschi che avevano uno stretto rapporto commerciale con la Grecia. Stretta conoscenza del mito e possibilità di acquisire il vaso come dono, esito di uno scambio tra famiglie aristocratiche eminenti. Riutilizzo in chiave funeraria del vaso.

CERAMICA PROTOATTICA (710-600 A.C.)

Dettagli
A.A. 2019-2020
8 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/07 Archeologia classica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher confortimarialuisa di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Archeologia greca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Baldoni Vincenzo.