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ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE GRECA - MOD ILez 1 - 4/02/2020

Cronologia: Tardo elladico (bronzo recente) 1675-1000 a.C. circa apice del mondo miceneo.

Fasi:

  • Età protogeometrica: 1100/1050-900 a.C.
  • Età geometrica: 900-700 a.C.
    • Geometrico antico: 900-850 a.C.
    • Geometrico medio I: 850-800 a.C.
    • Geometrico medio II: 800-750 a.C.
    • Geometrico tardo: 750-700 a.C.
  • Orientalizzante: 700-625 a.C.
  • Età arcaica: 625-480 a.C.
    • Età severa: 480-450 a.C.
    • Primo classicismo: 450-404 a.C.
    • Secondo classicismo: 404-323 a.C.
  • Età ellenistica: 323-31 a.C.

Ceramica greca: È costituita da materiale inorganico che, dopo essere modellato a temperatura ambiente, una volta cotto, acquista una forma definitiva.

Ambito cronologico: I millennio a.C. (circa)

La produzione è molto vasta: ceramica fine (con decorazione o a vernice nera), da trasporto, utensili di uso quotidiano (da cucina).

Ambito geografico:

Il mondo greco della Grecia propria e coloniale (Oriente e Occidente). I nomi derivano principalmente dall'uso antico, altri sono convenzionali (non si conosce il nome originario). In antico variazione del nome, non c'è una terminologia fissa. Principali fonti: iscrizioni, testi (LVG). Per le parti del vaso si fa ricorso a termini che richiamano le parti del corpo (labro, spalla, corpo, pancia, etc.). Approcci di studio. Oggi studiare la ceramica significa considerarne molteplici aspetti secondo diverse prospettive di ricerca: - Studio stilistico - Studio della produzione attraverso le forme - Studio iconografico e iconologico - Studio dei commerci - Analisi dei rapporti culturali (produttore/consumatore, intermediari) - Il contesto (nella più ampia accezione) è elemento cardine dello studio, soprattutto negli ultimi decenni Storia della ceramica greca – dal protogeometrico all'età arcaica ETA' DEL BRONZO Cesura netta con lasuccessiva età del ferro che riguarda sia le forme dei vasi che il repertorio figurativo, le tecniche di decorazione e realizzazione.
Bronzo recente e submiceneo (metà XI sec a.C.) continuità di popolamento anche se diversi centri appaiono indipendenti rispetto al periodo precedente. La ceramica continua a essere prodotta anche se scompaiono alcune forme elaborate come la brocca a staffa.
Nel protogeometrico è Atene e l'Attica che presentano la più completa serie di produzione. Appare come il primo centro che recupera la propria identità culturale dopo l'età del bronzo. La ceramica si accompagna a nuove pratiche sociali (cremazione nel rituale funerario).
CERAMICA PROTOGEOMETRICA (FINE XI SEC A.C. - 900 A.C.)
Alcune forme vascolari sono ricollegabili al repertorio sub-miceneo. Sono introdotte novità, ad esempio nella strutturazione della decorazione. Le forme sono complessivamente poche, ma funzionali; le diverse

Parti sono ben articolate, le decorazioni sono tracciate con regolarità grazie all'uso del compasso e del tornio veloce.

La decorazione aderisce alla struttura stessa del vaso: ampio uso di campiture a vernice nera alternate a motivi decorativi di tipo geometrico. Prevalgono cerchi concentrici e semicerchi tracciati a compasso, ma anche triangoli e rombi, motivi a scacchiera e zig zag.

  • Introduzione del tornio veloce che rende le forme meglio proporzionate e dettagliate rispetto al passato;
  • La decorazione è raccordata alla forma vascolare di cui ne segue l'articolazione;
  • I motivi decorativi sono pochi.

Il compasso multiplo riproduce più precisamente motivi già presenti nel repertorio sub-miceneo, dove già intendevano riproporre in versione geometrica alcuni elementi vegetali di più antica tradizione. La nuova tecnica è forse importata da Cipro o dal Nord, anche se viene utilizzata ora per la prima volta in modo originale.

FORME

distinto. - Anfore a spalla con anse verticali. - Anforiskos. - Hydria. - Oinochoe. - Lekythos. - Pisside. - Skyphos. - Kantharos. - Coppa. - Cratere kalathos. - Altri vasi configurati, come quelli a forma di anatra provenienti da Cipro. Ad Atene, i rinvenimenti più significativi si trovano nella zona del Ceramico. L'argilla utilizzata in questa fase proviene da siti vicini ed è diversa da quella utilizzata nel VI secolo a.C. Oltre alla decorazione geometrica, compaiono anche alcune modeste figure a silhouette, come ad esempio un cavallo. Da Lefkandi, nell'isola di Eubea, provengono esemplari in parte diversi da quelli attici. In questa zona si trovano alcuni vasi con decorazione a semicerchi penduli, alcuni dei quali sono esportati nel Mediterraneo. Nella lezione del 2 febbraio 2020, si evidenziano i rinvenimenti più significativi ad Atene, nella zona del Ceramico. La produzione di questa fase si distingue da quella successiva per l'uso dell'argilla proveniente da siti vicini. La diffusione è principalmente locale, concentrata ad Atene e nell'Attica.

distinto (uso anche nelle produzioni successive).- L'hydria presenta tre anse, due orizzontali e una verticale, utilizzata per l'acqua.

maggiore CRETA continuità dall'età del Bronzo, anche se è crollato il sistema palaziale. Persistono alcune forme del repertorio precedente come la brocca a staffa. La decorazione prevede alcuni motivi figurati (animali e figure umane stilizzate) oltre al repertorio protogeometrico. Già nella tradizione del Bronzo a Creta era presente una consuetudine nelle raffigurazioni di elementi figurativi.

CERAMICA GEOMETRICA (900-700 A.C.)

Forme dei vasi più consolidate. Maggiore repertorio dei motivi geometrici che coprono il vaso su tutta la superfici mentre scompaiono cerchi e semicerchi. Il meandro diviene il motivo principale (soprattutto nella produzione ateniese).

Si distinguono tre fasi:

  1. Geometrico Antico (900-850 a.C.)
  2. Geometrico Medio (850-750 a.C.): diviso in I (850-800 a.C.) e II (800-750 a.C.)

Geometrico Tardo (750-700 a.C.)

Diversi centri di produzione (Atene e Attica, Eubea, Cicladi, Beozia, Corinto, Argo, Grecia Orientale, Creta, Grecia d'Occidente). Compare la figura umana, resa a silhouette. I temi favoriti sono di tipo funerario (prothesis, ekphora). I vasi sono spesso collocati come semata della tomba.

ATENE - Corredo della "Rich Lady" dall'Areopago. Tomba ad incinerazione di figura femminile che occupavano una posizione preminente nel gruppo sociale ateniese. Resti combusti anche di un bambino (4-8 mesi) in anfora. Particolarità della ceramica contenuta, soprattutto di uno dei manufatti ritrovati nel pozzetto che riproduce un granaio con cinque parti, forse riferito alla ricchezza o un valore simbolico legato alla fertilità. L'anfora/cinerario era chiusa con coppa.

Dal punto di vista topografico l'area delle tombe è quella della futura agorà di Atene (tra Agoraios e Areopago). Si tratta di incinerazioni e la

La tipologia è quella di scavare un fossato/trincea in cui avviene la combustione del corpo e un pozzetto in cui è riposto il corredo esterno e l'urna funeraria che può contenere oggetti di ornamento personali.

T.50 DI ATENE -> seconda metà dell'VIII sec. a.C. Presenza maggiore di vasi per bere, nuove forme come la pisside (scatola con coperchio e presa plastica a cavallo). Alcune forme e decorazioni traggono ispirazione da oggetti in vivimi come nel caso di pissidi ekalathoi o dalle trame dei tessuti (medio/tardo geometrico).

ANFORA DEL PITTORE DEL DIPYLON -> prodotta ad Atene intorno alla metà dell'VIII sec a.C. Fungeva da segnacolo di una tomba femminile. L'altezza è di 1,55. La scena figurata rappresenta la prothesis della defunta. Le raffigurazioni non rappresentano la realtà ma un qualcosa di simbolico, alcuni elementi vengono esclusi (come il momento del seppellimento). Dal punto di vista stilistico bisogna notare il

Corpoumano con l'esaltazione di alcune parti senza una sua visione unitaria (presente anche nella piccola plastica). La tecnica è quella della silhouette. Forte gestualità. L'anfora è tipica delle tombe femminili.

CRATERE ATTICO CON SCENA DI EKPHORA -> metà dell'VIII sec a.C.

Il corpo del defunto è trasportato su carro trainato da coppia di cavalli accompagnato dall'intera comunità aristocratica, con gli opliti e i loro carri che richiamano i giochi funebri. È il segnacolo di una tomba maschile, collocato come ultimo elemento probabilmente in occasione dell'ultima libagione.

CRATERE GEOMETRICO ATTICO -> seconda metà dell'VIII sec a.C.

Scena di prothesis. Il sudario è tagliato per mostrare due piccole figure di cui una sembra stia nutrendo il defunto. Alcuni guerrieri si avvicinano da destra con offerte di cibo (oggetti tondi, forse uova?). Alcune coppie portano animali morti. A destra due

guerrieri a piedi. Vasi di piccole dimensioni con maggiore ricchezza figurativa e precoce adozione dei motivi orientali. Alla fine del geometrico la decorazione assume un carattere narrativo con alcuni particolari in bianco.

ARGO–Spicca la figura dei cavalieri e dei cavalli circondati da motivi geometrici e riempitivi. Si rinvenogno soprattutto crateri.

BEOZIA–Raffigurazione particolare con disposizione disorganica delle figure sul vaso.

CICLADI–Vicine al tipo ateniese del repertorio (motivo a meandro).

EUBEA–Importante centro della produzione ceramica, nonché della colonizzazione. Tra gli esemplari di nota importanza il cratere del P. di Cesnola (750-740 a.C.), gli skyphoi a semicerchio pendulo (decorazione protogeometrica mantenuta fino a metà VIII sec. a.C.).

CERAMICHE DI ETA' ORIENTALIZZANTE

PROTOCORINZIO (720-630 A.C.) diviso in:

  1. Antico (720-690 a.C.)
  2. Medio (690-650 a.C.)
  3. Tardo (650-630 a.C.)

Le forme sono: aryballoi e vasi potori con corpo ovoidale

(kotyle). Caratteristica è l'argilla molto depurata che proviene dall'area di Corinto, vasi con pareti sottilissime, colore molto chiaro (beige-giallino) e leggera. Le decorazioni sono tratte da repertorio orientale (animali, rosette a punti/foglie, motivi vegetali e floreali, sul fondo motivi a raggiera). ARYBALLOS DEL MPC/ARYBALLOS MCMILLAN DA TEBE → motivi figurati di dimensioni miniaturistiche e molto dettagliate con intento narrativo. Elementi centrali sono scene di combattimento e figure di caccia. Utilizzo della policromia (rosso, ocra, nero, bianco) e disposizione in fregi figurati. OLPE CHIGI → protocorinzio tardo (640 a.C.), tecnica a figure nere policroma. H.26 cm. Dal basso: - caccia lepre/volpe. Attività non pericolosa per allenarsi alle future cacce, elemento tipico dell'aristocrazia; - uccisione del leone. Sono presenti anche coloro che trasportavano i cavalli per gli aristocratici, impegnati nella lotta contro il leone.
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
8 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/07 Archeologia classica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ml.conforti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Archeologia e storia dell'arte greca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Baldoni Vincenzo.