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Archeologia e storia dell'arte - l'arte a Napoli nel 500 Pag. 1
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fatte a Napoli, i quali vedevano in quest’opera uno stile simile a quello di Bramante, che

arrivò a Napoli grazie a dei pittori settentrionali.

Artisti importanti che portarono la matrice bramantesca nel meridione furono Cristoforo

Scacco e Pedro Fernandez.

Inoltre Fernandez è considerato come un alter ego di Bramantino con cui spesso è stato

confuso.

È possibile mettere a confronto il S. Giovanni Battista di questi due artisti con quello di

Andrea da Salerno.

Il primo è di Scacco, il secondo di Fernandez e il terzo di Sabatini. La struttura è molto

geometrizzata simile allo stile di Bramante che si ritrova in tutti e tre i dipinti.

Un importante polittico di Andrea da Salerno si conserva oggi al museo provinciale di

Salerno. Quest’opera è stata realizzata nel 1512 e proviene dalla chiesa di Buccino.

Anche in questo caso ci sono fonti certe che attestano con certezza l’autore e la data di

realizzazione.

Questo polittico oggi lo troviamo in forma incompleta infatti mancano 3 tavole.

In alto al centro troviamo S. Michele arcangelo. In basso al centro troviamo la vergine col

bambino, che inizialmente era stata realizzata con lo sguardo verso il basso e il bambino

aveva un braccio alzato come se la stesse benedicendo. Poi l’autore decide di cambiare la

scena e pone il braccio del bambino sul seno della madre, sottolineando il fatto che il latte

della vergine sia fonte di salvezza per le anime del purgatorio, infatti in basso troviamo le

anime del purgatorio. Dietro la madonna troviamo due angeli realizzati simmetricamente con

un drappo che copre lo sfondo dorato.

Ai lati della vergine troviamo a sinistra S. Antonio e a destra S. Agostino.

Nelle tavole che sono andate perdute erano raffigurati in alto a sinistra San Giovanni

Battista ed evangelista e a destra S Nicola da Tolentino e di Bari.

Inoltre manca anche la tavola della Predella in basso che rappresentava la vita dei santi.

Secondo alcuni studiosi questo polittico mostra uno stile meno Raffaellesco e più antico, ma

al contrario va considerato come il riflesso di un’ulteriore novità che aveva trovato

espressione nell’Italia meridionale.

La novità di questo polittico è legata al pittore Cesare da Sesto. Il quale aveva lavorato

prima in Lombardia, poi a Roma per il papa e infine a Napoli per l’Abbazia benedettina a Cava

de Tirreni.

Realizzò anche egli un polittico nel 1515 con la collaborazione di un artista locane Girolamo da

Salerno commissionato da parte dei benedettini.

Andrea da Salerno nel realizzare questo polittico prende molto dallo stile di Cesare da

Sesto. Lo ritroviamo nel modo in cui realizza in San Michele con un contorno molto marcato,

nella struttura volumetrica della Madonna e dai santi.

Un altro importante trittico di Andrea da Salerno è quello dell’Annunciazione.

In basso troviamo una predelle con Cristo e i 12 apostoli.

Al centro troviamo la classica scena dell’annunciazione e ai lati due santi rappresentati

in una struttura molto geometrica.

Sabatini rappresentò anche un dipinto con la madonna e il bambino al centro e ai lati S

Giovanni Battista e S Pietro, conservato nel convento di s Gregorio armeno.

Nella cappella Carafa della chiesa di San Domenico Maggiore a Napoli troviamo un

affresco di Fernandez.

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
3 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/08 Archeologia cristiana e medievale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lulussa di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Archeologia e storia dell'arte e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Salerno o del prof Salvatore Ercolano.