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ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE GRECA 24-11-2014
Inizio corso monografico: Immagine della CITTÀ DI ATENE, con al centro l’acropoli, l’agora, la
cinta muraria fatta erigere in seguito all’invasione persiana e che doveva essere assai più grande di
quella arcaica e prendendo il materiale per costruirla laddove esso si trovava. C’e poi la valle
dell’Ilisso. La cerchia muraria arriva ad inglobare solo parte del santuario di Zeus Olimpio, es di
ordine corinzio per Atene. C’e una parte fuori le mura, importante. L’Atene di Teseo era formata
dalla zona a sud, della valle dell’Ilisso dove esistevano i santuari più antichi e più importanti, e
dall’acropoli (polis in origine intendeva città fortificata). L’acropoli divenne poi il cuore religioso
della polis mentre il cuore politico divenne l’AGORA, a sud/sud-est dell’acropoli come sostenuto
da Tucidide. La POLIS è un insieme di cittadini che rispettano le medesime leggi, si riconoscono in
una determinata costituzione e religione, condividono le medesime tradizioni e cultura e il tutto
indipendentemente da dove abitino. Con la formazione della città si andò anche verso una
specializzazione e suddivisione del lavoro che favori’ anche l’inurbamento.
Il PRITANEO è la sede del fuoco sacro, simbolo della vita della polis stessa.
Acropoli: L’accesso occidentale alla rocca è quello di più rapido accesso; ci sono poi dei
PROPILEI, il BASTIONE di età micenea, rivestito e regolarizzato in età classica sopra il quale sta
il tempietto di Atena Nike, che fu trovato smontato pezzo per pezzo e reimpiegato in un muro di
difesa costruito dai turchi. Fu così ricostruito nel punto dove secondo le fonti letterarie si trovava +
fu poi di nuovo smantellato e ricostruito a causa della mancanza di solidità delle fondamenta. Nel
‘900 fu poi ricostruito di nuovo.
L’acropoli in età micenea: essendo il luogo più elevato della città (ma non troppo), era 157 metri
sul livello del mare, altezza considerevole ma non eccessivamente poiché alle falde dell’acropoli sul
versante nord e sud occidentale si trovano diversi pozzi d’acqua protetti da una conta muraria, i cui
resti sono veramente pochi. Ha un andamento molto curvilineo, si adatta al profilo del pianoro, un
contorno naturale (in età classica ha invece un profilo più lineare e geometrico). Questa acropoli
anche in età arcaica aveva un ingresso a ovest, e l’accesso era più facile solo da lì, poiché la salita
era meno ripida rispetto agli altri versanti. Si ha poi una vasta area terrazzata, i cui terrazzi sono
stati trovati e costruiti per regolarizzare il piano dell’acropoli. Qui si pensa fu costruito un palazzo
di un wanax miceneo. Attualmente questa idea viene messa molto in discussione e si dubita
fortemente che questo palazzo ci sia stato. Alle pendici nord occidentali dell’acropoli si ha tuttavia
un pozzo di età Micenea pieno di materiali e ceramica del periodo più tardo di questa età. Si ricorda
poi un Muro Ciclopico, dotato di grossi blocchi, alto 10 metri e spesso dai 3 ai 6 metri, fu detto
“MURO PELAGICO”: pelasgi, popolazione errante non greca che va a fondare città, nomade e
che si stabilì ad Atene dove fu accolta dagli abitanti della zona che assegnarono loro un’area del
territorio. Questo terreno fu trasformato in una terra molto fertile + questi popoli avrebbero anche
aiutato gli ateniesi nella costruzione di questa imponente cinta muraria, loro dedicata.
Si indica poi come “MURO PELARGICO”: muro della “cicogna”. C’e quindi una cinta poderosa in
alto e una in basso che non gira per tutta l’acropoli ma è solo a protezione dei pozzi d’acqua
dell’acropoli.
In seguito i re (non più wanax ma basileus, sul modello dei re omerici) non ebbero più la loro
residenza sull’acropoli, ma nei tanti sparsi villaggi del territorio circostante. Nell’VIII e VII sec a.C.
Ci deve essere stato un culto di ATENA sull’acropoli come testimonia lo stesso Omero. C’era
sull’acropoli un palazzo miceneo in cui un vano del palazzo era dedicato al culto? Non si sa, ma
comunque c’era una qualche struttura adibita al culto. Occorre aspettare l’eta del VI sec (es Solone
e Pisitrato, anche se a Solone è difficile attribuire qualcosa) per vedere i primi monumenti non
deperibili sull’acropoli di Atene. Nei pressi dell’Eretteo si ricorda la colmata persiana, al cui interno
sono stati trovati in realtà anche materiali più recenti. Più tardi sull’altra parte dell’acropoli, sorge il
tempio di Atena Polias (ha una cella molto particolare, divisa a est e a ovest, questa divisa in altri
rami) voluto dai figli di Pisistrato-> si va a sovrapporre ai resti di questo ipotetico palazzo miceneo.
Il tempio più antico che si trovava sull’acropoli fu abbattuto e al suo posto fu iniziato un nuovo
tempio, realizzato in materiale calcareo per le strutture e in marmo per quelle più raffinate (al posto
ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE GRECA 25-11-2014
Sulle tavole è possibile vedere una pianta della città di Atene e la statua di ATENA di bronzo:
rientra tra le opere di Fidia giovane, è circa della metà del V sec e alla base pare fosse alta ben 9
metri. La fama di questo edificio, il Partenone, era espressione della gloria della civiltà ateniese. La
PERISTASI è il colonnato esterno + La cella, delimitata da muri, è stata oggetto di correzioni
ottiche, è stata fatta in modo che le sue pareti in alto tendono ad avvicinarsi un po, così come il
basamento esterno non è perfettamente lineare ma presenta una leggera curvatura, ma da lontano
ciò non si percepisce.
All’interno dell’arcaios NAOS, costruito forse sull’ipotetico palazzo miceneo costruito
sull’acropoli, nelle sue fondazioni sono state trovate due colonne di età geometrica o
orientalizzante.
Tavola 5: situazione dell’acropoli all’arrivo dei persiani: essi salgono dalla parte meno accessibile
della Rocca, cioè quella orientale dalle rocce sopra quella grotta, detta essere di Aglauro, ubicata
sul versante est dell’acropoli (mentre l’accesso tradizionale era ad ovest).Nella scena politica c’era
ancora Temistocle che aveva fatto evacuare la città. Alcuni però vollero rimanere in città
sull’acropoli volendo difenderla. In quegli anni era in costruzione il tempio, in marmo, al posto di
quello che vi era in precedenza. Il lato principale del tempio era ad est e la parte più importante
quindi era sul versante est, detto “emprosthe”, cioè il davanti (opisthe significa invece dietro come
afferma Erodoto e si trova sul versante ovest dell’acropoli).
Sulla parte meridionale dell’acropoli vi era un grande tempio ricordato da un’iscrizione come
HECATOMPEDON, un “tempio di cento piedi” del 590-560 a.C., fu smantellato dalla nuova
democrazia e al suo posto vi fu collocato il Partenone 1 verso il 500 in Poros e in marmo imetto.
Nel 490 gli ateniesi ne costruiscono un altro, “Partenone 2” in marmo imetto (era ancora in
costruzione durante il primo saccheggio persiano nel 480 a.C. e fu incendiato, insieme all’Arcaios
NAOS, conservato però assai bene nella sua parte occidentale-> fu restaurato e gli ateniesi vi
depositarono i tesori di Atene e poi anche della lega Delio-Attica). Dal 480 fino agli anni 50 non si
costruisce nessun monumento nuovo sull’acropoli ma ci si limita a restaurare una parte di questo
Arcaios NAOS. Fu Pericle che, sfruttando il tesoretto della Lega e dei proventi del commercio
ateniese nel suo impero marittimo, decise di ricostruire l’acropoli. Così al posto del Partenone 2 fu
costruito il Partenone 3, la cui costruzione comincio nel 447 e termino nel 432 a.C. + tra il 438-432
furono terminati i frontoni e il fregio + nel 438 a.C. fu costruita la statua di Atena Partenos. Nel 421
si mise mano all’Eretteo e la statua di Atena Polias, terminati tra il 405/404 a.C. L’Eretteo si va
così ad accostarsi all’arcaios NAOS; il Partenone e’ un enorme ex voto che Atene dedica alla sua
città protettore e allo stesso tempo lo è anche la statua di Atena Polias.
Nel 490, in contemporanea al Partenone 2, misero mano anche all’ingresso monumentale
dell’acropoli, il PROPILEION. Il settore settentrionale del PROPILEION dell’acropoli era
sentito come il più sacro e venerando, quello dove erano impiantati i culti più antichi dell’acropoli.
Quando Pericle mette mano alla ricostruzione dell’acropoli, mise mano anche alla ricostruzione dei
Propilei, perfettamente paralleli non più con l’asse della parte nord, ma con l’asse del Partenone
nella parte meridionale, e quindi con tutto il suo ciclo decorativo con metope, frontoni e fregio(era
un modo per dimostrare alla Grecia e al mondo che ATENA era caput mundi sotto tutti i punti di
vista, politico, sociale, morale, culturale, militare, economico e religioso). Gli edifici finora costruiti
erano di ordine dorico, ma ci furono poi edifici di ordine ionico, che e’ quello della tradizione delle
genti ioniche e si è detto che sia l’Eretteo che quello di Atena Nike (di ordine ionico entrambi)
furono costruiti dopo la morte di PERICLE, che avrebbe riportato a galla la parte più conservatrice
dell’opinione pubblica della democrazia ateniese, quella di Cimone. Lo stile dorico era uno stile
severo, quello ionico più elegante, raffinato, naturale, era una questione piuttosto di stile.
ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE GRECA 27-10-2014
POLICLETO: scultore paragonato a Fidia per la sua grandezza, attua un idealismo ottenuto in
maniera diversa da Fidia (compostezza, equilibrio, solennità + rappresenta gli dei con atteggiamenti
abbastanza umani). Egli è uno scultore attivo nel terzo quarto del V secolo, 450-420 a.C., una delle
opere iniziali e’ la creazione della statua criselefantina di Hera nel santuario di Hera per la sua città.
Si ricorda poi il DORIFORO: il “portatore di lancia”, nella mano sinistra, e come si vede dalla
presenza di un tronco d’albero si tratta di una delle tante copie pervenute, simbolo della sua
notorietà e fama. Si è cercato di capire chi rappresentasse, un Achille forse ma chiunque sia la
volontà era quella di creare una figura perfetta ed ideale. Egli era nato ad Argo nel Peloponneso
orientale e in tutta questa area vi era una forte stima della matematica per cui si studiava molto
questa disciplina sia come geometria che aritmetica -> egli elabora un suo CANONE, in cui
esprime come deve essere creata la figura umana, e le geometrie che questa deve avere. Di questo
canone si hanno s