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Estratto del documento

L’altare di pergamo. L'altare di zeus di pergamo è uno degli edifici più famosi e

uno dei capolavori dell'arte ellenistica. Il fregio è andato

distrutto durante le invasioni barbariche ma ne possiamo

ammirare una ricostruzione a berlino. La realizzazione

dell'altare comincia sotto il regno di re eumene ii. L'opera

celebrava la vittoria di pergamo sui rivali. L'altare consiste

in un recinto quadrangolare, contornato all'esterno da un

colonnato che assume una forma ad "u". Al centro è

situata una scala che permette di raggiungere il colonnato

alla sommità di un basamento in parte modellato ad alto rilievo.La parte superiore

della costruzione è costituita da un doppio porticato con colonne in stile ionico.

Ordine dorico.

L'ordine dorico è il più antico degli ordini architettonici greci. In questo ordine sono

costruiti tutti i templi superstiti della magna grecia, tra i quali il partenone nell'acropoli

di atene e il tempio di zeus ad olimpia.

Il tempio dorico

La costruzione del tempio è realizzata in marmo o pietra pregiata.

L'ultimo gradino è detto stilobate, in quanto vi poggia direttamente la

colonna. Il fusto della colonna, rastremato verso l'alto, presenta delle

scanalature poco profonde. Il capitello dorico è formato dall'echinosu

cui poggia l'abaco. Sopra il capitello si trova la trabeazione, che è

composta da un architrave liscio sopra cui poggia il fregio, suddiviso in

metope (spazi rettangolari lisci, scolpiti o dipinti) e triglifi (rettangoli

solcati verticalmente da due scanalature). Il fregio dorico inizia sempre

con un triglifo. Al di sopra del fregio è presente la cornice che contiene

il timpano, che a sua volta contiene i frontoni.

Ordine ionico

Ordine ionico:

1 - trabeazione

2 - colonna

3 - cornice

4 - fregio Pag. 8

5 - architrave

6 - capitello (composto da abaco e volute)

7 - fusto

8 - base

9 - stilobate

10 - stereobate

L'ordine ionico è il secondo dei tre ordini architettonici, e rielabora i motivi orientali;

la ricca decorazione orna la struttura architettonica senza appesantirla. Il nome deriva

dalle tradizioni artistico – culturali degli ioni, insediati sulle coste dell'asia minore.Ad

atene si possono trovare due esempi di ordine ionico di epoca classica: l'eretteo e il

tempio di atena nike (entrambi sull'acropoli).La fondazione del tempio è in pietra

locale. Al di sopra della base si ergeva il fusto più snellodi quello dorico e senza

rastremazione. Sulla colonna poggiava il capitello ionico, decorato con volute. Sopra il

capitello poggia la trabeazione, costituita da un architrave e dal fregio a dentelli.

Tempio ionico

Si caratterizza per alcuni elementi innovativi:

La colonna è più slanciata rispetto a quella dorica, ed è munita di base;

• Il capitello presenta degli ovoli nell'echino;

• Nell'abaco ci sono delle decorazioni;

• L’architrave è suddivisa orizzontalmente in tre fasce, ciascuna sporgente verso

l'esterno rispetto a quella inferiore;

Il fregio è continuo e scolpito con bassorilievi;

• E, infine, la cornice è decorata con dentelli.

Tempio greco

Il tempioè per i greci la casa del dio la cui statua è collocata nella cella. Il santuario

può anche servire da tesoreria. L'ingresso all'area sacra è protetto da propilei.Il tempio

greco è sempre orientato est-ovest, con l'ingresso aperto verso est. La disposizione

delle colonne determina la classificazione dei tipi di pianta del tempio greco, che ci è

stata tramandata da vitruvio:

Tempio in antis: sulla facciata sono presenti due colonne;

• In doppio antis: l'opistodomo si trova nella parte opposta al pronao;

• Tempio prostilo: la fronte della cella presenta un colonnato antistante;

• Tempio anfiprostilo: sia la fronte che il retro della cella presentano il colonnato;

• Tempio diptero: doppia fila di colonne nel

porticato quadrangolare;

Tempio pseudo diptero: doppia fila di colonne più

distanziate;

Tempio periptero: il colonnato circonda tutti e

quattro i lati della cella creando un porticato

quadrangolare;

Tempio pseudo periptero: caratterizzato da

colonne addossate ai muri esterni della cella;

Tempio monoptero: quando il tempietto ha una

forma circolare ed è privo di cella.

I colonnati sono edificati utilizzando il sistema trilitico,

cioè "a tre pietre": due sostegni verticali ed un elemento orizzontale, che copre lo

spazio tra i due. Il tempio dorico fu ampiamente utilizzato nelle colonie della magna

grecia e della sicilia.Si segnalano gli esempi più significativi e particolari:

Siracusa: tempio di apollo ad ortigia;

• Agrigento:tempio di zeus olimpio;

• Selinunte: tempio g;

• Duomo di siracusa (tempio di atena);

• Pag. 9

L’acropoli di atene.

L'acropoli di ateneè una rocca, spianata nella parte superiore, che si eleva di 156

metri sul livello del mare sopra la città di atene. Il piano è largo 140 m e lungo quasi

280 m. Le antiche fortificazioni, le costruzioni e gli edifici templari furono distrutti

durante l'occupazione persiana del 480 a.c. Le mura furono ricostruite da temistocle e

cimone e, per celebrare la vittoria definitiva sui persiani, fu eretta una statua colossale

di atenaparthenos, scolpita da fidia. Durante l'epoca di pericle fu realizzata la

ricostruzione dell'acropoli, con la costruzione del partenone, dei propilei ed in seguito

dell'eretteo e del tempio di atena nike.

Pianta dell'acropoli: 1. Partenone

2. Antico tempio di atena

3. Eretteo

4. Statua di atena

5. Propilei

6. Tempio di atena nike

7. Santuario di artemide

Altare di atena

8.

9. Santuario di zeus

10. Odeo di erode attico

Teatro di dioniso

11.

Il teatro greco

Il teatro è semplice, perfettamente funzionale ed esteticamente armonioso. Costruito

sempre a cielo aperto sul declivio di una collina si compone di tre parti:

- La gradinata semicircolare, divisa in settore per gli spettatori;

- L'orchestra, a forma circolare o semicircolare: serviva per le danze del coro;

- Il palcoscenico, dove recitavano gli attori, avente come sfondo la scena, unareggia in

muratura.

Ordine corinzio

L’ordine corinzio è uno degli ordini architettonici dell’architettura greca e romana,

caratterizzato dagli stessi elementi dell'ordine ionico, con un capitello decorato con

foglie d’acanto. Dietro queste nascono degli steli che terminano in spirale. L’abaco

presenta i lati concavi. Il fusto della colonna corinzia ha proporzioni simili a quello

dell'ordine ionico, con scanalature piatte separate da listelli. Il fusto è poggiato su una

base. Come nell'ordine ionico, l'architrave si presenta diviso in due o tre fasce e con

un coronamento, il fregio è continuo, liscio o decorato (spesso da foglie d'acanto). Il

più antico esempio conosciuto di colonna corinzia è nel tempio di apollo epicuro in

arcadia.

Arte romana

Per arte romana si intende l'arte della roma antica, dalla fondazione alla caduta

dell'impero d'occidente, sia a roma che nel resto d'italia e nelle province orientali e

occidentali. Le forme artistiche, inizialmente, sono elementari e poco raffinate. Ma con

la conquista romana della grecia nel 146 a.c., la cultura romana dapprima disprezza

quella greca, ma progressivamente il fascino di questa arte raffinata conquista le

classi dirigenti romane. I romani si definiscono “continuatori dell'arte greca”. Ma, vi

sono alcune differenze sostanziali tra queste 2 arti, in primo luogo il tema principale

della rappresentazione artistica stessa:

- I greci trasfigurano in mitologia anche la storia contemporanea

- La forza morale delle rappresentazioni greche declina già nel periodo ellenistico,

quando diventa espressione della potenza economica e politica di un sovrano,

- Mentre i romani rappresentavano l'attualità e gli avvenimenti storici nella loro realtà.

- L'uso "personale" dell'arte romana porta alla fioritura dell'arte del ritratto. Pag. 10

L'uso dell'arte romana Rilievo dell'ara pacis

Anche nei casi del migliore artigianato di

lusso, la bellezza è connessa al concetto di

sfarzo, inteso come autocelebrazione del

committente. I modelli greci perdono la loro

concezione astratta e oggettiva originando

un'impostazione detta "neoclassica", che

inquadra la produzione artistica romana

nell'orbita di una decadenza dell'ellenismo.

La scuola viennese di storia dell'arte ha

superato la concezione "neoclassica" dimostrando che in realtà i modelli greci, perso

un significato originario, ne acquistano un altro concreto e soggettivo; e questa libertà

nella reinterpretazione di schemi iconografici del passato sfocerà poi, in epoca

cristiana, nel riciclo e quindi nella continuità di questi modelli.

Architettura romana

I romani adottano il linguaggio esteriore dell'architettura greca, adattandolo ai propri

scopi. La loro visione dello spazio è diversa da quella dei greci e le forme

architettoniche riflettono appieno queste differenze. La differenza principale è di

carattere politico-sociale: la struttura greca è formata da una moltitudine di

città-stato, spesso in conflitto tra loro; i romani, invece, conquistavano i territori e li

sottomettono, per questo necessitavano di una serie di strutture pubbliche e di

controllo (come le efficientissime strade o gli acquedotti).

Produzione di copie

Copia romana del pothos di skopas. Un fenomeno tipicamente romano è

la produzione di copie dell'arte greca, soprattutto del periodo classico.

Skopas.

Skopas è stato uno scultore e Le sue opere risentono molto

architetto greco.

dello stile di fidia e di policleto. Differentemente da fidia, però, la

scultura di skopas manca della naturalezza interpretativa dell'identità

umana ma vi è in compenso una particolaretragicitànel vivere la

condizione umana.Skopas combatte con lo spazio plasmandolo al

proprio genio artistico.Un esempio di ciò è la menade danzante dove

tutto è movimento, proiezione, dinamicità, ricerca dell'infinito.Anche in

opere meno rivoluzionarie, come la statua di pothos, dove il movimento

è meno accentuato, sono i giochi di luce, i chiaroscuri, che danno vita a

una sensazione di movimento statico.Le sue sculture, pervenute a oggi sono copie

romane dell'epoca imperiale.

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
29 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/07 Archeologia classica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Wiandante di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Archeologia classica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Palermo Dario.