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1. PRODUCE OSSIGENO E CONSUMA ANIDRIDE CARBONICA
Va considerata la stagionalità della fotosintesi, che ovviamente è condizionata da fattori come
foglie caduche, stomi chiusi durante le ore più calde della giornata e foglie sporche quindi con
stomi bloccati dall'inquinamento.
Una pianta adulta con una LAI media è di medie dimensioni produce O2 per 10 persone/anno.
Un albero con DBH 23/30 cm (medie dimensioni) assorbe 30 Kg/anno CO2. Sono necessari 30
alberi per compensare la CO2 emessa da un'auto in un anno.
2. MIGLIORAMENTO DEL CLIMA GRATUITAMENTE
La temperatura urbana é più alta, infatti si dice che si forma l'isola di calore urbano (urban heat
island), perché c'è poca vegetazione, c'è poco vento perché gli alti palazzi ne impediscono il
flusso, il nero assorbe più calore e vi è una grande è concentrata attività umana. Manca
La vegetazione ha un effetto diretto sulla temperatura, perché ombreggiando la abbassa
notevolmente, e un effetto indiretto, assorbe cioè calore dall'ambiente perché durante
l'evapotraspirazione si ha il passaggio di stato dell'acqua da liquido a gassoso.
L'ombreggiamento di una pianta può abbassare la temperatura di una casa anche di 10C, e
dipende dal LAI. 1 di 31
I PARCHEGGI ALBERATI fanno aumentare i guadagni perché la T è minore e in più riducono
l'inquinamento perché trattengono gli idrocarburi volatili che vanno a danneggiare l'ozono. Vanno
però considerate diverse variabili come:
Dimensioni finali
• Portamento della chioma
• Resine e melate
• Fiori, pronubi e frutti
• Apparato radicale
• Foglie caduche
• Siccità
• Malattie
•
Gli ALBERI SEMPREVERDI possono essere utilizzati come frangivento da nord (non sud perché
bloccherebbero la radiazione solare) nei climi più freddi per deviare il vento e diminuirne l'energia
cinetica e quindi la velocità. Bisogna valutarne l'altezza dell'impalcatura perché se bassi e con
impalcatura bassa il vento é ridotto solo ad altezze modeste. Possono migliorare il microclima di
una casa.
3. PURIFICAZIONE DELL'ARIA da inquinanti derivanti da processi di combustione NOx e
composti organici volatili VOCs.
Il PM10 è composto da particelle di diametro minore di 10 micrometri ed è considerato
inquinante è nocivo per la salute perché può essere inalato e sfuggire al filtro della peluria
nasale. Si pensa che il numero di casi di persone affette da asma sia correlato al numero di
giorni con PM10>soglia.
La pianta può intercettare queste particelle molto fini grazie ai peli superficiali, le resine e le
gocce di guttazione presenti sulla sua superficie fogliare. Può essere quindi utile ergere una
BARRIERA VEGETALE lungo una via trafficata, con piante decidue però si ha il problema che
in inverno non si ha alcun tipo di tamponamento, con piante sempreverdi invece il problema è
che si vanno ad intasare gli stomi e quindi la fotosintesi.
Una pianta può anche essere utile per l'eliminazione di inquinanti gassosi, assorbendoli a
livello fogliare e inattivandoli, immagazzinandoli nei tessuti cellulari o metabolizzandoli. Si parla
di FITOREMEDIATION quando si utilizzano piante accumulatrici che sottraggono l'inquinante
dal terreno o dall'acqua e lo riutilizzano.
Questi erano le funzioni che vanno a definire il ruolo ecologico dell'albero.
4. RIDUZIONE DEL RUMORE
L'efficienza di una barriera vegetale dipende dall'altezza e dallo spessore. Di solito là barriera
vegetale viene associata a un terrapieno o a materiale inerte nel caso di grandi fonti di rumore
come ferrovie e autostrade. 2 di 31
5. CONTROLLO DELL'EROSIONE
L'apparato radicale di una pianta è composto da radici superficiali (max 20cm) assorbenti
nutrienti, acqua e ossigeno, radici profonde di ancoraggio e moltissimi microorganismi in
simbiosi con esse. È l'insieme di tutto ciò che trattiene il terreno e ne evita l'erosione.
6. MIGLIORAMENTO DEL BILANCIO IDRICO
Un buon apparato radicale migliora la struttura del suolo e quindi ne migliora lo stato idrico. In
più l'apparato aereo intercetta l'acqua, che viene rallentata nella sua caduta al suolo. Si ha così
un minore compattamento del suolo e un minore ruscellamento (minore erosione).
7. FUNZIONE ECONOMICA
Impulso al commercio: la manutenzione del verde urbano è un costo vivo per l'amministrazione
ma produce ricchezze di vario tipo. Un cittadino ad esempio é disposto a pagare un parcheggio
se questo é ombreggiato da alberi, e a parità di condizione se può scegliere tra uno alberato o
uno no sceglie il primo, quindi un supermercato con parcheggio alberato avrà più clienti.
Una proprietà che si affaccia su verde pubblico o urbano ha un maggior valore e quindi
maggior introiti per lo stato. Un albero riduce l'inquinamento e quindi porta un risparmio nelle
spese sanitarie, in più compensa la CO2.
Riduzione dei costi di riscaldamento e condizionamento.
8. RUOLO CULTURALE del verde ornamentale.
Gli alberi ci insegnano tanto, come biologia ed ecologia, ma anche che una delle Componenti
fondamentali della natura è la biodiversità. Anche quando gli alberi sono cloni, ad un certo
punto della loro vita la pressione dell’ambiente circostante fa sì che si esprima un fenotipo
differente (stesso corredo genetico!). Sono diversi esteticamente un platano e un cipresso, ma
anche sono diversi gli usi che l’uomo ne fa. Il platano soffre poco le potature drastiche e resiste
all’inquinamento. Il cipresso va bene nei cimiteri perché ha un apparato radicale profondo e
fittonante, che va bene in luoghi in cui si scava molto.
Orto botanico e Arboretum sono un ambiente naturale creato artificialmente a scopi didattici e
scientifici, in cui l’uomo ha messo a dimora alberi con corredi genetici molto differenti, al fine di
favorire lo studio di queste differenze, favorire la conoscenza delle stesse, creare un ambiente in
cui si potesse mantenere nel tempo una raccolta della biodiversità. Solitamente sono appendici
delle università, quindi luogo di studio. Le differenze tra i primi e i secondi sono le dimensioni, i
secondi sono frequenti negli USA perché di grandi dimensioni! Di solito vi sono impiantati alberi di
dimensioni maggiori. Negli orti i criteri sono diversi, nell’orto botanico di Brera c’è una raccolta di
cereali antichi tra cui anche il Teosinte.
Giardino dei Semplici 1545 - Padova, è il primo orto botanico universitario del mondo.
Orto botanico di Brera 1774 - Milano, voluto da Maria Teresa d’Austria, era civico e aperto a tutti.
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Morton Arboretum 1922 - Illinois, conta 4100 specie diversi di alberi e arbusti (circa 190000 alberi).
Caratteristiche fondamentali:
deve essere presente una collezione, con un criterio, a scelta ma deve esserci;
• tutte le piante devono essere cartellinate, con famiglia, genere, specie, cultivar o varietà se
• conosciuta, data di messa a dimora e volendo qualche informazione in più. Il cartellino deve
essere posto ad una altezza visibile anche dalle persone non deambulanti e scritto in braille, di
materiale che non subisce le intemperie.
devono esserci dei percorsi carrozzabili (auto elettriche tipo) se di grandi dimensioni, o
• percorribili a piedi anche da disabili in caso di dimensioni minori. Ci devono essere delle
indicazioni molto evidenti e un punto informazioni in cui chiedere info.
devono essere presenti i bagni se la durata media della visita è oltre i 30 min
• deve essere presente l’illuminazione
• devono essere presenti i cestini
• può esserci una serra o un sistema di serre, un ambiente protetto in cui si possono scegliere i
• parametri ambientali di luce, T e umidità, per mettere a dimora le specie vegetali che provengono
da un ambiente naturale diverso da quello in cui sto facendo l’orto botanico.
può essere presente un zona di aggregazione, come un’aula studio, perché è un luogo con scopi
• didattici.
9. RUOLO RICREATIVO-SOCIALE
è fondamentale perché permette uno sfogo. Può svolgerlo un parco o anche una ciclabile
immersa nel verde. Oppure un orto sociale, o ortino di guerra, era un pezzo di terra dato in
concessione gratuita ai famigliari dei soldati, in cui coltivare la verdura per uso familiare,
adesso è una porzione di terra di proprietà del comune data in concessione gratuita secondo
una graduatoria. Sono considerati età e reddito. L’utente ha un obbligo: mantenere il decoro di
questa zona.
10. RUOLO ESTETICO-PAESAGGISTICO
La City Beautification viene fatta attraverso dei lampioni e delle panchine esteticamente
apprezzabili, delle fontane ma soprattutto attraverso la vegetazione!
11. RUOLO ARCHITETTONICO
TIPOLOGIE DI SPAZI VERDI
Sono diversissime le tipologie di spazi verdi presenti in ambiente urbano. Quello che adesso viene
chiamato “componente vegetale urbana” fino agli anni ’70 veniva chiamato “vuoto urbano”.
Spazio verde urbano: zona naturale o artificiale in cui esistano elementi vegetali più o meno
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fruibili dalla popolazione e che siano oggetto o di pianificazione o di gestione o di manutenzione o
di tutela.
Standard di verde 1968: ogni abitante a livello nazionale deve potere contare su 9 m2 di verde
attrezzato. Alcuni comuni hanno delle deroghe o superfici superiori stabilite.
Nella certificazione delle città sostenibili, l’indicatore C4 parla di verde accessibile e dice che il
suddetto identifica uno spazio di verde pubblico urbano di dimensioni minime di 5000 m2 distante
non più di 500 m dalla zona di residenza.
Verde estensivo e verde intensivo. Agricoltura estensiva: basso apporto di input, poche
lavorazioni e minori rese. Nel verde ornamentale il verde estensivo ha superfici moooolto ampie,
minimo apporto di qualsiasi tipo di fattori della produzione (tutela animali), pochissime vie
carrozzabili. E’ il bosco stesso che svolge la funzione di attrezzatura. Il verde intensivo invece può
essere un giardino zen, in cui l’intervento umano è evidente. Sono presenti le strutture adatte alla
ricreazione fino alla prevalenza delle forzature antropiche e delle artificiosità, come i giardini di
quartiere.
Da uno all’altro cambiano le dimensioni, gli investimenti (per m2 è minore nell’estensivo), la
fruizione è differente come anche la manutenzione (più alta nell’estensivo perché è più grande, ma
a parità di superficie maggiori nell’intensivo), l’autoalimentazione (i