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AGRUMI, MIRTILLO GIGANTE
• Specie AUTOINCOMPATIBILI: MELO, cv. PERO, cv. ALBICOCCO, CILIEGIO DOLCE.
ALLEGAGIONE: fase successiva alla fecondazione del fiore in cui l'ovario inizia ad ingrossarsi. In generale si ambisce ad avere il numero più alto possibile di frutticini formati. La si può calcolare come (N° frutticini/N° fiori ad inizio antesi) x 100. Nel PESCO l'allegagione è elevata (30-35%) e molte volte risulta anche eccessiva (50% fiori allegati) perché la pianta non è in grado di portare a maturazione tutti i frutticini, nel pesco si effettua un diradamento manuale. Nel MELO l'allegagione è più bassa (5%, 10% richiede il diradamento) poiché il fiore è ermafrodita imperfetto portato in cime. L'obiettivo nel melo è quello di ottenere l'allegagione di tutti fiori centrali delle infiorescenze perché sono quelli che producono i frutti migliori qualitativamente. Il fiore
centrale è sempre in anticipo di 2-3 giorni in tutte le fasi fenologiche rispetto ai fiori laterali. Se ci sono problemi climatici nel periodo di fioritura dei king flowers, questi rischiano seriamente di non essere fecondati. Per questo motivo si accetta l'allegagione anche dei fiori laterali, che verranno successivamente diradati quando diventeranno frutticini se in numero eccessivo. Il melo è l'unica pianta che può essere diradata sia meccanicamente che chimicamente. Terminata l'allegagione inizia la fase di massimo sviluppo del frutto, da questo momento si differenziano le cultivar precoci, medie e tardive.
FATTORI CHE INFLUENZANO L'ALLEGAGIONE
- Disponibilità idrica
- Disponibilità elementi nutritivi
- Ormoni vegetali: auxine (prevengono l'abscissione e l'emissione di etilene), gibberelline, citochinine.
CAUSE DI MANCATA ALLEGAGIONE:
- Squilibrio ormonale
- Danni da parassiti
- Insufficiente
prime grandinate). Se alla fine di questi 3 mesi arrivo ad avere una pianta squilibrata, ovvero con più frutti rispetto al numero corretto, la pianta entra in alternanza produttiva. L'alternanza è dovuta al richiamo di moltissime energie nei frutti a discapito delle gemme miste/fiore in differenziazione. In questa situazione nell'anno successivo ci saranno troppe gemme a legno e quindi un eccessivo sviluppo vegetativo, questo porterà un'eccessiva produzione di frutti l'anno ancora successivo. Nelle pomacee cascolano i frutti con minor numero di semi (le drupacee hanno 1 solo seme).
Tipi di cascole:
- Cascola gemme a fiore
- Colatura fiori
- Cascola post-allegagione
- Cascola di giugno (san Giovanni – 24 giugno): la più importante per la pianta, appena dopo parte la fase di massimo accrescimento del frutto (distensione cellulare).
- Cascola preraccolta: si sopporta una cascola massima dell'1%. Alla base del
peduncolo si forma uno strato di abscissione suberoso, le cellule dissolvono la lamella mediana perdendo resistenza meccanica.
CAUSE CASCOLA:
- Stress idrico
- Carenze nutrizionali
- Azione del vento
- Turbe ormonali
- Attacchi parassitari
- Errata valutazione dell'equilibrio vegeto-produttivo durante il diradamento
RIMEDI CASCOLA: per evitare la cascola si effettuano trattamenti ormonali in preraccolta (poche settimane prima) con fitoregolatori ammessi dalla legge.
ACCRESCIMENTO E MATURAZIONE FRUTTO: 2 possibili modelli
- Sigmoidee semplice (POMACEE): il termine sigmoidee prende il nome dalla funzione del relativo grafico appunto a "S". Il grafico ha sull'asse delle X il tempo e su quello delle Y il volume dei frutti. Si inizia considerando il frutticino allegato, la prima
frutto cessa di accrescersiin volume, graficamente si osserva un plateau. L'ultima fase è detta di ripening ovvero di affinamentoqualitativo del frutto (ultima fase di accumulo zuccheri, comparsa della componente aromatica). Lamela è pronta per la raccolta non prima della completa colorazione del seme.
- Doppia sigmoidee (DRUPACEE): il termine doppia sigmoidee rappresenta la presenza di sigmoidi una diseguito all'altra. Come nella sigmoidee semplice si parte dai frutticini allegati e si valuta l'aumento divolume in funzione del tempo. La prima fase è anche in questo caso di citochinesi, definito il numero dicellule del frutto si passa alla fase di indurimento del nocciolo (10-15 giorni a giugno) in cui la parteesterna dell'embrione lignifica. In questa fase l'aumento in volume del frutto è pari a zero. Terminata lalignificazione il frutto aumenta repentinamente in volume, nel giro di 30 giorni si arriva al
completoaccrescimento (pesche raccolte in Piemonte dalla 3° decade di luglio). Quando si apre una pescaprecoce e precocissima (normalmente di diametro inferiore rispetto alle medie-tardive) è normale cheil nocciolo si spacchi a metà, con evidente formazione di callo. Tutto ciò è dovuto al fatto che la pescaha dovuto seguire la doppia sigmoidee ma ha tempi brevissimi per farla e quindi tutte le fasi sonoridotte e interrotte, ciò comporta che ci siano meno cellule, nocciolo non totalmente lignificate(rimasto in fase di callo).
- Tripla sigmoidee (ACTINIDIA e caso bacche): alcuni autori parlano di tripla sigmoidee (ipotesi), questoperché la bacca segue 3 sigmoidi consecutive con 2 momenti di rallentamento della distensione. Unmomento per la lignificazione dei semi ed uno per la formazione della columella.
INCREMENTO IN PESO DEI FRUTTICINI: inizialmente è modesto, dopodiché elevato e si riduce fino allaraccolta.
FRUTTI o
pericarpo: secondo la classificazione botanica si distinguono veri frutti e falsi frutti.
- Veri frutti: derivano dall'ovario. Es. pesca = drupa.
- Falsi frutti: derivano dall'ovario e da parti del fiore.
- Pomo: la parte edule deriva dall'accrescimento del ricettacolo fiorale mentre il torsolo (fibroso) è il vero frutto che ospita i semi. Tipico di melo e pero. La forma del pomo è influenzata dalla buona fecondazione, la forma corretta è quella tronco-conica allungata con la zona basale caratterizzata da 5 punte corrispondenti alle 5 logge del torsolo. In ogni loggia dovrebbero essere presenti 1-2 semi (meglio 2). Se in una loggia non si forma il seme, non si formerà nemmeno la punta nella parte basale ed il frutto avrà una forma schiacciata (forma anomala=deprezzamento), ciò è dovuto alla mancata azione degli ormoni vegetali (auxine e gibberelline).
- Conocarpo: deriva dall'ingrossamento del ricettacolo convesso,
La sua superficie è cosparsa di acheni (veri frutti = frutto secco indeiscente). Tipico della fragola.
Cinorrodio: deriva dall'ingrossamento del ricettacolo fiorale.
Tutti i veri frutti si possono suddividere strutturalmente in:
- Epicarpio: parte esterna o buccia.
- Mesocarpo: parte carnosa e edule.
- Endocarpo: contiene il seme, è generalmente lignificata.
Classificazione frutti:
- Frutti secchi: pericarpo duro è scarso tenore in acqua.
- Deiscenti: a maturità si aprono e liberano il seme.
- Indeiscenti: a maturità non liberano il seme ma vengono rilasciati dalla pianta.
- Cupola: nel castagno è detta riccio, diventa deiscente con il tempo una volta a terra. Nel nocciolo è composta da un involucro di foglie che contengono una struttura lignificata che contiene il seme.
- Frutti carnosi:
- Drupe: nelle drupacee, ulivo, noce.
- Bacca: formata da una columella centrale che porta i semi, una porzione carnosa e una buccia.
Che racchiude il tutto. La si trova nel pomodoro, kiwi, mirtillo gigante americano, uva, banana. Un fattore importante è il numero e la distribuzione dei semi, questi influiscono sulla forma del frutto tramite la loro azione ormonale. I kiwi mal fecondati acquisiscono una forma appiattita.
Esperidio: ha un epicarpo esterno ricco di olii essenziali, ha un mesocarpo bianco poco spesso e un endocarpo composto da una sottile buccia bianca detta albedo che contiene i semi insieme ad un liquido dolce e acidulo. Tipico degli agrumi. Il vantaggio di questo frutto è che perde pochissima umidità mentre lo svantaggio è legato al fatto che gli olii essenziali, quando fuoriescono dalle tasche ghiandolari (per la manipolazione) danneggiano la buccia creando un'ustione superficiale di colore rugginoso, i frutti danneggiati vengono deprezzati.
Balaustio: ha un esocarpo coriaceo, un mesocarpo sottile addossato all'esocarpo ed un endocarpo sottile e bianco che ricopre
stesso fiore che si sviluppano insieme. Esempi di frutti composti sono l'ananas e la mora.• Frutti multipli: derivano da più fiori che si sviluppano insieme e si fondono in un unico frutto. Esempi di frutti multipli sono l'ananas e la fichi.