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MACELLAZIONE
Prima della frollatura la carne va incontro ad un processo chiamato MACELLAZIONE
nel quale l’animale viene ucciso mediante dissanguamento e consiste nel primo passo
per la trasformazione del muscolo in carne edibile.
La qualità della carne è influenzata dalla manipolazione e dai trattamenti ante-mortem
e dalle trasformazioni post-mortem (aroma, colore, resa, tessitura)
Esistono vari tipi di macellazione:
Macellazione normale
Macellazione speciale di urgenza: ordinata dal veterinario in seguito a incidente
che ha impedito il trasporto dell’animale al macello. È effettuata in un luogo
diverso dal macello per evitare ulteriore sofferenza all’animale. È possibile
commercializzarla ma con apposito bollo sanitario speciale.
Macellazione separata: avviene per animali sospetti di malattie trasmissibili
all’uomo o che rendono le carni non adatte al consumo, per questo avviene in
settori separati del macello.
Macellazione differita: per animali stanchi, agitati, con patologie reversibili. È
una macellazione posticipata per permettere all’animale il completo recupero delle
condizioni ottimali per il macello.
Macellazione domiciliare: deve essere autorizzata dal sindaco. È permessa per
uso domestico privato o per fornitura diretta di piccoli quantitativi dal produttore al
consumatore finale (non per polli o conigli). Gli animali sono sottoposti prima a
visita sanitaria ufficiale del veterinario, stordimento e poi dissanguamento
Abbattimento separato o stampino out: avviene quando la carcassa viene
immediatamente distrutta a causa di accertate malattie trasmissibile o problemi
nella visita ante-mortem
Visita ante-mortem
Prima della macellazione gli animali sono sottoposti a una visita da parte del
veterinario, per accertare l’origine e l’identificazione del capo. Il veterinario verifica
l’assenza di malattie infettive trasmissibili all’uomo e controlla gli eventuali
trattamenti terapeutici a cui gli animali sono stati sottoposti. Verifica anche il rispetto
delle norme relative al benessere animale durante il trasporto e discesa dagli
automezzi, durante la custodia nei recinti di sosta e accompagnamento degli animai
nella zona di stordimento
Prima della macellazione
Gli animali vengono radunati in recinti o stalle, caricati su automezzi e trasportati al
macello. Una volta arrivati vengono scaricati e attendono al macello per la
macellazione. Dalla prima all’ultimo operazione possono trascorrere da pochi minuti
(macello aziendale) a diverse ore (in base alla distanza dal mattatoio)
Il trasporto degli animali deve seguire un rigido regolamento che impone delle regole
ben precise tra cui:
Utilizzare mezzi idonei
Divieto di percuotere gli animali
Trasportare animali non feriti, no neonati, no femmine al termine della
gravidanza
Inserire soste per abbeverata se la durata del viaggio è > di 8-14 ore
Il trasporto può avere degli effetti sulla qualità della carne relativi ai maltrattamenti e
percosse che provocano danni alla carcassa; insufficienti ventilazione e alte
temperatura che portano ad un colpo di calore e maggio rischio di PSE
FASI DELLA MACELLAZIONE
1. STORDIMENTO: l’animale inizialmente viene stordito per risparmiargli qualsiasi
sofferenza evitabile. Lo stordimento viene fatto per motivi etici e per motivi pratici,
poiché animali animali spaventati sono più difficile da trattare e possono procurarsi
ferite e danneggiare la carcassa e inoltre ferire gli operatori. Lo stordimento deve
seguire delle regole ben precise, tra cui descrive le modalità di trattamenti degli
animali post-mortem, delinea le caratteristiche principali dei mattatoi e ribadisce in
modo preciso le varie tecniche e il fatto che gli animali devono essere appesi
incoscienti ma vivi per velocizzare il dissanguamento. Questo regolamento è
applicato anche ai paesi terzi che intendono esportare in Europa.
La modalità di stordimento sono carica elettrica (sistema abbastanza efficace che
non influenza sulla qualità della carne); CO2 (usato per suini e volatili ma può
causare stress all’animale per sensazione di soffocamento); pistola a proiettile
captivo è il sistema migliore per i bovini, il problema è il rumore e surriscaldamento
della pistola. La morte dell’animale avviene per anossia (mancato ossigeno
nell’organismo)
2. DISSANGUAMENTO: tramite la iugulazione (recisone dei grossi vasi) l’animale
deve morire in pochi secondi e il dissanguamento deve essere rapido.
3. SCUOIATURA: solitamente i ovini sono scuoiati meccanicamente; i suini sono
scottati; e polli son depennati meccanicamente dopo essere scottati in acqua
calda.
4. EVISCERAZIONE
5. DIVISIONE IN MEZZENE a caldo (in pre-rigor)
6. CONTROLLI: al fine della macellazione vengono fatti dei controlli post-mortem
per stabilire l’idoneità della carcassa e delle frattaglie al consumo umano ed
eventualmente si fanno dei prelievi di parte di organi o di liquidi organici per
effettuare ulteriori indagini. Al fine di tutti questi accertamenti il veterinario dispone
un bollo sanitario sulle carcasse come prova dell’idoneità delle carni al consumo
alimentare umano
Durante le fasi della macellazione possono esserci dei punti critici soprattutto per il
mancato o errato stordimento dell’animale; per la contaminazione delle carcasse
durante l’eviscerazione o per la contaminazione microbica durante l’utilizzo di
attrezzi.
La resa alla macellazione è il rapporto percentuale tra il peso della carcassa e il
peso vivo alla macellazione. Per i bovini è attorno al 50/60% mentre per i suini l’80%
La resa allo spolpo è pari al peso della carne dopo i disosso diviso il peso della
carcassa e si calcola su un quarto, varia dal 45 al 55% del peso vivo
La macellazione rituale è ammessa dalla normativa vigente per rituali Halal e
Shechità. Vieta lo stordimento dell’animale prima dell’uccisione che deve rimanere
vigile. Prevede l’immobilizzazione dell’animale con la testa rivolta alla mecca per il
primo rituale e la recisione netta dei grossi vasi sanguigni del collo per velocizzare il
dissanguamento. Non tutti i paesi ammettono questo tipo di macellazione, ad esempio
in Svezia, Svizzera, Norvegia è vietata mentre in Finlandia, Austria, Danimarca
prevedono lo stordimento subito dopo il taglio rituale. La macellazione rituale oltre ad
avere problemi etici ha anche effetti sulla qualità della carne poiché è maggiore
l’effetto blog-splash (difetto estetico con macchie rosse estese sulla carne)
CARCASSA: divisione in mezzene
La carcassa viene tagliata a metà longitudinalmente (bovini, equini e suino e a volte
ovi-caprini adulti) con una sega lungo la spina dorsale, ricavandone due pezzi
detti mezzene, che con un successivo taglio in due possono essere poi divisi in
due quarti anteriori e due quarti posteriori, mediante “taglio a pistola”. I quarti
posteriori contengono quasi tutte le carni più pregiate.
Il quinto quarto sono tutte le parti edibili della carcassa non direttamente connesse
ai quattro quarti (tutti i visceri e le frattaglie). Per uso industriale troviamo anche la
pelle, gli stinchi, le ossa, gli organi genitali, corna, unghie, peli, intestini…
Resa alla macellazione: peso carcassa/peso vivo alla macellazione (bovini 55-60%
mentre i suini hanno una resa del’80%)
Resa allo spolpo: peso della carne dopo il disosso/peso carcassa
CLASSIFICAZIONE
Sulle carni deve essere apposta oltre alla bollatura sanitaria anche la bollatura di
categoria:
BOVINI: vitello, bovino adulto
BUFALINI: bufalo
EQUNI: equino
OVINI: agnello, ovino adulto
SUINI: suino
CAPRINI: capretto, caprino adulto
La classificazione delle carcasse è definita da conformazione (valutazione dei
profili della carcassa) e da stato di ingrassamento
Si distinguono tagli di carne di:
1 qualità: masse muscolari ben sviluppate, povere di tessuto adiposo, carne
tenera e succosa, consumabile dopo scarsa cottura o anche cruda (dorso, lombi,
natica, coscia)
2 qualità: consumabile come arrosti o brasati (spalla, gamba)
3 qualità: muscoli di piccole dimensioni, ricchi di collagene e di depositi adiposi
ed è necessaria una cottura molto prolungata
L’etichettatura delle carni bovine deve contenere:
Codice di riferimento che evidenzi il legame tra le carni e l’animale di origine
Numero approvazione del macello presso il quale sono stati macellati gli animali
e il nome del Paese
Numero di approvazione del laboratorio di sezionamento
Paese terzo di nascita
Paesi terzi in cui ha avuto luogo l’ingrasso
Le informazioni facoltative possono contenere la macellazione, l’allevamento e la
razza dell’animale.
PRODUZIONE E CARATTERISTICHE QUALITATIVE
Definizione
La CARNE è la parte edibile originata dai processi post-mortem del corpo degli
animali. È costituita da tessuto muscolare, tessuto connettivo e tessuto adiposo.
La carcassa sono i muscoli, il grasso e le ossa.
Composizione chimica
La carne è composta principalmente da:
Acqua (75%)
Sostanza secca (25%) tra cui:
Sostanze azotate (20%): proteine 18,5% e non proteiche 1,5% (amminoacidi,
creatina)
Sostanze non azotate (5%): lipidi 2,5% (trigliceridi, fosfolipidi, acidi grassi),
carboidrati 1,5% (acido lattico), minerali 1% (P, K)
Secondo una classificazione merceologica le carni vengono separate in:
Bianche: vitello, agnello, anatra, pollo, tacchino, coniglio, suino
Rosse: bovino adulto, equino, ovino
Nere: selvaggina
TESSUTI DELLA CARNE
1. TESSUTO MUSCOLARE
Il tessuto muscolare è costituito da fibre muscolari organizzate in fasce avvolte da
tessuto connettivo. Le fibre muscolari sono costituite da cellule polinucleate, allungate
e strette. La membrana è il sarcolemma. Le fibre muscolari sono costituite da porzioni
dette miofibrille costituite da proteine contrattili di elevato valore
nutritivo: actina e miosina, che influenzano la ritenzione di acqua e la morbidezza
delle carni. Invece il colore rosso della carne è dovuto alla mioglobina, un pigmento
respiratorio in grado di captare l’ossigeno ematico che contiene ferro (responsabile del
colore rosso).
La mioglobina è presente nella muscolatura scheletrica, è una proteina coniugata
costituita da un gruppo protestetico (eme) e da una catena polipeptidica. Nel gruppo
eme al centro vi è atomo di ferro allo stato ferroso dove si lega l’ossigeno. L’ossigeno,
proveniente dal sangue capillare, viene donato durante la contrazione, quando il
muscolo è in condizioni anaerobiche. Quando