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Le Risorse
Sono caratteristiche dell'ambiente che vengono modificate/consumate e rese indisponibili agli altri organismi. Questo determina competizione che è uno dei motori principali di regolazione degli ecosistemi (se non il principale).
Di risorse ne esistono di tutti i tipi, qualsiasi cosa che viene consumata da un organismo è una risorsa (spazio, luce, risorse trofiche, ecc.)
La maggior parte dei ragionamenti si è fatto sulle risorse di tipo trofico-energetico (quelle collegate all'alimentazione), questo ci porta a parlare dei consumatori.
Consumatori: introduzione
Negli ecosistemi ci sono i produttori e i consumatori che non sono in grado di produrre da soli la propria materia organica. In ecologia quando si parla di predazione si intende una cosa molto generica, i predatori sono un tipo di consumatori. Un predatore è un organismo che consuma un altro organismo (la preda) e l'unica limitazione che si fa è che la preda sia in vita nel
momento in cui è attaccata dal nostro predatore. In ecologia predatore è un termine generico che identifica quasi tutti i consumatori (anche la mucca perché consuma l'erba). L'unico gruppo di consumatori che rimangono fuori da questi predatori sono i detritivori che consumano detriti, materiale di origine organica morto. Questo perché se noi si volesse vedere la cosa da un punto di vista di dinamica di popolazioni, quando si parla di predazione abbiamo organismi che limitano e controllano la velocità di rinnovo delle prede, avendo un impatto diretto sulla crescita di popolazione delle prede impedendo per esempio che esse si riproducano. Quindi un detritivoro (es. compositore) non controlla la velocità di rinnovo delle risorse. Tipi di predazione Ho una distinzione fra carnivori ed erbivori, quindi quei consumatori che si nutrono di altri consumatori ed ho predatori che si nutrono di produttori primari (erbivori). Ciò ha unamotivazione basata sul fatto che le prede vegetali sono diverse da quelle animali, in primis perché non scappano e secondo perché non sono digeribili (es. tannini e altra roba tossica). I tessuti vegetali sono ricchi in carboidrati, poveri di lipidi e proteine ma in generale i tessuti vegetali sono poveri di nutrienti. Sono poco digeribili e altamente variabili, la composizione chimica può variare sia da una pianta all'altra che da una parte di una pianta all'altra. Quindi un predatore in questo senso deve fare delle scelte molto più complicate.
Le prede animali sono invece ricche di proteine e lipidi, digeribili e hanno una bassa variabilità. I tessuti animali poi sono molto meno variabili di quelli vegetali, quindi un predatore carnivoro deve risolvere molto meno problemi rispetto ad un predatore erbivore.
L'altra classificazione è funzionale: prende in considerazione i dettagli di interazione fra preda e predatore.
funzionali (di Thompson)
Predatori veri: sono quei predatori che consumano interamente la loro preda. L'incontro fra preda e predatore si risolve con la distruzione della preda. Quindi da un punto di vista della dinamica della popolazione c'è una conseguenza: N-1
Pascolatori: consumano solo una parte della preda e non tutta, quindi l'incontro non si risolve con la distruzione totale della preda.
Ci sono varie eccezioni: un granivoro è un predatore vero (seppur si nutre di semi).
platessa
Poi c'è la che è un pascolatore in quanto si nutre esclusivamente dei sifoni esalanti dei molluschi presenti sul fondale, in cui la parte restante del corpo è infondata sulla sabbia.
I parassiti dipendono quasi totalmente dall'ospite: l'incontro fra parassita e ospite si può risolvere con la morte della preda (ospite) su tempi molto lunghi, perlomeno finché il parassita non è in grado di riprodursi.
I parassitoidi depongono
Le loro uova all'interno degli altri organismi: in genere sono insetti, ditteri, imenotteri (vespe, api e formiche); l'adulto fa vita libera mentre la femmina appiccica le uova sull'ospite che si schiudono e si mangiano l'ospite. I parassitoidi sono fondamentali in lotta biologica, in quanto una specie dannosa per le colture può essere eliminata utilizzando il relativo parassitoide.
Risposte funzionali- "Che cos'è una risposta funzionale?" Essa è una relazione tra l'abbondanza di una risorsa e il tasso di consumo da parte di un predatore. Come un predatore cambia il proprio consumo in funzione dell'abbondanza della risorsa. Esistono 3 tipi di risorsa funzionale che sono rappresentati nell'immagine. Questa classificazione è chiamata "classificazione di Holling", ecologo inglese che mise un po' d'ordine in questa materia. Si chiamano tipo 1, 2, 3. Sull'asse delle x sta il quantitativo.
vale per esempio quando il predatore ha raggiunto la sua capacità massima di cattura o quando le risorse disponibili sono esaurite. Tipo-II In questo caso, la risposta funzionale ha un andamento curvilineo, inizialmente crescente e poi decrescente. Questo significa che all'aumentare della densità delle risorse, il consumo per unità di tempo aumenta, ma raggiunge un punto di saturazione oltre il quale il consumo rallenta. Questo tipo di risposta funzionale può essere spiegato da fattori come la competizione tra predatori o la limitata capacità di assorbimento delle risorse da parte del predatore. Tipo-III La risposta funzionale di tipo III ha un andamento sigmoidale, inizialmente lento, poi accelerato e infine rallentato. Questo significa che all'aumentare della densità delle risorse, il consumo per unità di tempo aumenta in modo graduale, poi rapidamente e infine si stabilizza. Questo tipo di risposta funzionale può essere spiegato da fattori come la ricerca delle risorse da parte del predatore o la presenza di strategie di evitamento delle risorse da parte delle prede. In conclusione, i tre tipi di risposte funzionali si spiegano attraverso diversi meccanismi che dipendono dalle caratteristiche degli organismi coinvolti, dalle risorse disponibili e dalle interazioni tra predatori e prede.ha quando il tempo di manipolazione non è nullo, ma aumenta in modo proporzionale alla quantità di prede consumate. In altre parole, più prede il predatore consuma, più tempo impiega per manipolarle. La risposta di tipo II è comune negli organismi predatori e si verifica quando il predatore ha un tempo di manipolazione non nullo, ma limitato. Inizialmente, il predatore è in grado di manipolare le prede in modo efficiente, ma man mano che il numero di prede aumenta, il tempo di manipolazione diventa un fattore limitante e la crescita del predatore rallenta. Questo tipo di risposta funzionale è spesso osservato in predatori come i leoni che cacciano in gruppo. Inizialmente, il gruppo è in grado di cacciare e manipolare le prede in modo efficiente, ma man mano che il numero di prede aumenta, diventa sempre più difficile per il gruppo gestire tutte le prede contemporaneamente. In conclusione, la risposta funzionale di tipo I si verifica quando il tempo di manipolazione è nullo, mentre la risposta funzionale di tipo II si verifica quando il tempo di manipolazione aumenta proporzionalmente al numero di prede consumate.Può avere quando la capacità del predatore di manipolare le prede e di trovarle non cambiano con l'esperienza. Il tempo di manipolazione h per ogni unità di preda è diverso da 0 ed è una costante. Questa risposta funzionale è descritta da un'equazione un po' più complessa (v. immagine). Questa equazione è chiamata "Equazione di Holling" e prende anche il nome di "Equazione dei dischi di Holling", il nome è dovuto al fatto che egli fece un esperimento con gli studenti (anziché con gli animali) in cui mise su una superficie dei dischetti di carta vetrata e bendando uno studente misurò il tempo in cui lo studente doveva trovare questi dischetti.
Il tempo totale a disposizione del predatore è diviso in due componenti: ricerca e manipolazione. T (tempo totale) = T (tempo di ricerca) + Th (manipolazione)
Il quantitativo di prede catturate è direttamente
proporzionale ad a; il tempo che il predatore spende nella ricerca moltiplicato per la quantità di risorse.
Attenzione: per l'esame l'equazione di Holling va saputa.
Si continua dalle Risposte Funzionali: Ricorda che il tipo 1 è quello più raro e lo troviamo nei filtratori, mentre quella di tipo 2 è quella più comune ed è descritta dalla equazione di Holling. La risposta di tipo si manifesta in predatori che non sono in grado di migliorare con l'esperienza la manipolazione della preda, quindi non diventa più bravo nel cercare, trovare le risorse, dunque.
Osserva che maggiore la densità della risorsa maggiore è l'esperienza che può ricavare il predatore.
Risposte funzionale di tipo 3
Come funziona? È caratterizzata da una crescita sigmoidale del tasso di estrazione (numero di prede catturate nel corso dell'esperienza) e si nota che se la densità delle risorse è bassa
c'è una sottoutilizzazione delle risorse (nella risposta di tipo 2 avremmo un sovrautilizzo a parità di densità di risorsa), dopo un certo valore invece inizia a crescere (si ricongiunge alla risposta funzionale di tipo 2). Questa risposta si ottiene quando il predatore diventa più bravo a riconoscere, trovarle ed a catturare le prede (quindi aumenta l'esperienza). Questo succede spesso negli animali; accade infatti quando il predatore riconosce a vista la Search image preda anche quando sono semi-nascoste o nascoste. Questo fenomeno si chiama adattamento. Questo evento è molto diffuso tra gli animali e ce lo abbiamo anche noi (impariamo a riconoscere alcune caratteristiche essenziali che ci balzano subito agli occhi).
"Come fa un predatore a migliorare le proprie prestazioni nella manipolazione?" Questo è stato dimostrato, è stato osservato che il predatore diventa più bravo a catturarla a raggiungerla e addirittura a digerirla.
Quindi per esempio una volta catturata si attivano tutta una batteria di enzimi digestivi, che si attivano facilitando la digestione, questo in concomitanza alla inattivazione di altri enzimi che potrebbero invece rallentarla o in altre parole appesantire la digestione. Questo ci si serve per ricordare che tutto ciò che è manipolazione, include tutto ciò che accade quando il predatore entra in contatto sensoriale con la preda, visivo od olfattivo, e il momento in cui incomincia a cercarsene un'altra. C'è una equazione simile a quella di Holling, con la differenza che R, cioè la densità della risorsa, è al quadrato. OSS: è chiaro che tale risposta è legata ad un apprendimento. OSS: potremmo imbatterci in cosa come "Le risposte di tipo 3 è quella dei vertebrati e quella di tipo 2 degli invertebrati". Questo è sbagliato, ci sono invertebrati che sono molto più bravi dei vertebrati nell'apprendimento.Poi la risposta funzionale, in generale, è in funzione del rapporto che c'è tra preda e predatore, cioè