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TESSUTI ESTERNI:
Cellule isolate: le cellule non formano un vero tessuto ma si trovano all'interno di altri tessuti. Producono oli essenziali, glicosidi e mucillagini.
- Oli essenziali: accumulano nel vacuolo che poi si accresce per tutto il volume e schiaccia gli organuli lungo la parete e la cellula muore. Prima di morire suberifica la parete e si forma una botticella piena di oli essenziali. Es. foglie di alloro, nella lacerazione si rompono le botticelle e gli oli essenziali arrivano al naso.
- Glicosidi: produzione moderata senza suberificazione (semi di senape).
- Mucillagini: si trovano nelle Malvaceae (emollienti), da non confondere con altre specie emollienti in cui le mucillagini sono nella pianta (es. alghe).
Cellule in file anastomizzate e non astanomizzate: le cellule formano file che si collegano (cellule a tannino della rosa) o non si collegano (aglio e cipolla) fra loro.
Tasca lisigine: ricche di liquido, in genere olio essenziale. Lisigena: lisi = rottura.
Derivano da cellule che iniziano a produrre olio essenziale, riversano nel vacuolo che rigonfia e a un certo punto la cellula esplode. La cellula si distrugge. Si ha una cavità piena di olio essenziale, dopo un piccolo urto libera olio essenziale (arancia). 3. Canale laticifero: rilasciano un liquido biancastro. Sono di due tipi apociziali (unicacellula che divide solo il nucleo) e sinciziali (cellule separate che si aggregano che poi riassorbono le pareti). In entrambi i casi si forma un lungo canale che contiene un vacuolo molto allungato in cui scorre i latici. Es. papaveri. TESSUTI GHIANDOLARI ESTERNI: - Epidermidi ghiandolari indifferenziati: apparentemente simili alle normali epidermidi, ma riversano all'esterno sostanze, in genere oli essenziali es. fiori profumati. - Peli ghiandolari: alla loro formazione partecipa solo l'epidermide e sono di vario tipo. Pelo capitato: ha una testa monocellulare ed un peduncolo mono- o pluricellulare. La parte secernente è lasola testa. Secerne oli essenziali che tende a fuori uscire dalla testa sollevandola cuticola e formano una camera sotto cuticolare; colletere: peduncolo 1-3 cellule e testa 2-3cellule. Secernano resine (perule) o mucillagini ; squama ghiandolare: è costituita da peduncolo monocellulare e testa con numero variabile di cellule, con o senza camera sotto cuticolare. Emergenza: alla loro formazione, oltre all'epidermide, partecipano anche i tessuti sottostanti (es. piante carnivore). Nettari: producono nettare, liquido zuccherino. Alcuni si trovano nei fiori (richiamo insetti pronubi), altri su organi vegetativi. - Peli ghiandolari interni: possono essere di diversi aspetti. Si trovano in cavità interne della pianta, in cui riversano il loro secreto (es. felce). - Vitte: canali tipici delle ombrellifere, si trovano soprattutto sul frutto. Sono tappezzati di cellule ghiandolari che riversano i loro prodotti nel lume del canale (differenza dai laticiferi in cui il canale è pieno di lattice).è la cellula stessa). Contengono spesso sostanze farmacologicamente attive (es.flavonoidi).- Tasche schizogene: aspetto identico alle taschelisigene (cellula muore con cavità piena di liquido ),ma hanno origine diversa. Le cellule secernentiriversano il prodotto all’esterno (non nel vacuolo),per cui alla fine vengono spinte indietro, o atappezzare la cavità (es. iperico).- Canali resiniferi: tipici delle conifere. Cavitàcircoscritte da cellule secernenti resina, che viene riversata nel lume.- Canali mucipare: simili ai resiniferi, ma le cellule secernano mucillagini (es. tipi di certemalvacee).BIOLOGIA VEGETALE 27si inseriscono sul fusto a livello dei nodi, in modo diverso a seconda della pianta:alterne, opposte e verticillate.Inoltre, si dicono foglie decussate,foglie opposte ruotate di 90°rispetto a quelle dei nodi adiacenti.Più raramente le foglie sonoamplessicauli, abbraccianti pergran parte il caule, o perfogliate,opposte saldate traloro alla base. Tra la base della foglia e il fusto si individua l'ascella fogliare dove è presente un residuo del meristema apicale, la gemma apicale, che può dare origine ad un ramo oppure ad un fiore o infiorescenza, a seconda che si tratti di una gemma vegetativa o fiorale. Le foglie sono costituite dalla base fogliare, dal picciolo, e dalla lamina o lembo. La base fogliare è la zona più prossimale della foglia attraverso la quale essa si attacca al nodo; può apportare appendici laterali dette stipole. La base fogliare può essere allargata, carnosa o guainante. Il picciolo collega la base fogliare con la lamina, ha forma cilindrica, semicilindrica, più o meno appiattita. Se manca il picciolo la foglia si dice sessile. In alcuni casi il picciolo presenta delle espansioni laterali appiattite che rappresentano una espansione della superficie della lamina: in questo caso il picciolo è detto alato. La lamina è la parte distale della foglia.
dedicata alla fotosintesi clorofilliana. Può essere portata perpendicolarmente al terreno (= foglia isolaterale) oppure, più spesso, parallelamente al terreno (= foglia dorsoventrale). La lamina fogliare è percorsa da nervature che formano una rete con numerose anastomosi (= foglie retinervie).
La lamina può variare molto nella forma: orbicolare, ovata, obovata, ellittica, lanceolata, spatolata, lineare, reniforme. Su di essa si individuano una parte distale, apice, e una parte prossimale, base. La forma dell'apice permette di distinguere foglie acute, acuminate, mucronate, cuspidate, troncate, retuse.
La lamina può presentare diversi tipi di rivestimento: glabra, pubescente, vellutata, ciliata, tomentosa, sericea, lanosa ecc..; ed una consistenza diversa: erbacea, membranacea, scariosa, coriacea, carnosa. Per quanto riguarda il margine, le foglie possono essere intere, seghettate, dentate, crenate, ondulate, lobate (= quando le incisioni della lamina raggiungono più della metà della sua lunghezza).
lamina si approfondiscono), partite (= quando le intaccature superano la metà delladistanza tra margine e nervatura) esette (= quando arrivano alla nervatura mantenendo però una comunicazione fra i vari lobi.
Le foglie pennato composte hanno le foglioline (pinne) disposte sull'asse (rachide). Possono essere imparipennate se il rachide porta terminalmente una fogliolina oppure paripennate, se manca.
Se le singole foglioline sono a loro volta pennate, le foglie vengono dette bipennate, tripennate ecc..
Si hanno foglioline palmato composte quando le foglioline si inseriscono tutte insieme sul picciolo disponendosi come le dita di una mano.
FOGLIA AGHIFORMA = Epidermide molto ispessita, con pareti lignificate e cutinizzate. Mesofillo omogeneo, con cellule sinuose, con immersi canali resiniferi. Nervatura centrale circondata da tessuto di trasfusione (scambi con la parte corticale). La parte corticale termina con una endodermide. BIOLOGIA VEGETALE 29 deriva dalla radichetta embrionale ed
è conservata, in genere, per tutta la durata dellavita della pianta. Il tipo più presente e quello fittone, cioè una radice principale. In questo caso siriconosce una gerarchia fra le diverse ramificazioni della radice e si parla di apparato allorrizico.Nella radice vi è una zona meristematica, una zona di distensione ed una zona di struttura primaria(riconoscibile per la presenza di peli radicali), alcune hanno anche quella secondaria. In alcuni casisi possono formare radici avventizie, cioè radici originate dal fusto e dalle foglie, possono svilupparsinaturalmente o in caso di ferite/traumi.Gli alberi sono piante legnose monocauli (= con un solo fusto) appartenenti alle Gimnosperme oall’Angiosperme Dicotiledoni. Negli alberi predomina una struttura secondaria, dovuta all’attivitàdi 2 tessuti meristematici secondari: cambio e fellogeno.L’aspetto di un albero è determinato dal tipo di ramificazioni che dipende
fondamentalmente dal grado di dominanza apicale esercitato dall'apice meristematico del fusto. Se la dominanza è forte si sviluppa una ramificazione di tipo monopoidale se invece la dominanza apicale è scarsa, si sviluppa una ramificazione di tipo simpodiale in cui molti rami sono più o meno equivalenti per dimensioni; essa è rappresentata dalla maggior parte delle Dicotiledoni. In molti alberi, ad esempio in alcuni alberi da frutto e in molte Gimnosperme, i rami sono differenziati in macroblasti e brachiblasti. Esistono alberi che hanno un apparato radicale a fittone, cioè con una ramificazione di tipo monopodiale che si approfonda verticalmente nel suolo, ed altri che hanno numerose radici di dimensioni equivalenti che si espandono su una considerevole estensione di suolo, ma che in generale restano abbastanza superficiali (radici fascicolate o affastellate). La durata della vita delle foglie è varia. Esistono piante caducifoglie le cui fogliedurano una sola stagione vegetativa. Altre piante invece, le così dette sempreverdi, mantengono le foglie durante tutto l’anno. Queste durano più stagioni vegetative, ma anch’esse in primavera cadono e vengono sostituite. Si chiamano arbusti le piante appartenenti a Dicotiledoni o Gimnosperme, caratterizzate da più fusti (= policauli) eretti, lignificati che si originano a livello del suolo (es. rosmarino) che mantengono dimensioni ridotte, più piccole di quelle degli alberi. Quando questi fusti non sono completamente lignificati ma rimangono verdi nella porzione distale, si parla di frutrici; si chiamano invece suffrutici quelle piante che hanno fusti legnosi striscianti, o comunque prossimi al suolo, dai quali si originano getti annuali che si mantengono verdi (es. lavanda).
Le piante rampicanti sono Dicotiledoni o Monocotiledoni che hanno la caratteristica di crescere appoggiandosi ad un sostegno che può essere un’altra pianta oppure un
BIOLOGIA VEGETALE 30 - studia come sono organizzate le piante al loro interno, cioè come sono disposti i diversi tessuti.
FUSTO - l'apice vegetativo è un insieme di cellule meristematiche poste all'estremità distale delle ramificazioni aree della pianta. La sua forma è pressoché conica, infatti viene anche chiamato cono vegetativo. La funzione dell'apice è l'accrescimento della parte aerea della pianta, cioè l'allungamento del fusto e dei rami, e la formazione di nuove foglie. Infatti, al di sotto del cono vegetativo sono presenti le bozze fogliari che hanno l'aspetto di piccole escrescenze laterali. Le più vicine all'apice sono quelle formate per ultime e quindi le più giovani. La formazione delle bozze avviene ad intervalli di tempo definiti: si chiama plastocrone l'inizio di ogni nuovo ciclo di crescita.