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Analisi correttiva dei dati contabili

L'obiettivo della valutazione è determinare il reddito operativo (o flussi di cassa operativo), dove si parte dai risultati storici e si va alla proiezione del reddito atteso.

Per far ciò bisogna fare:

  1. Il processo di normalizzazione dei risultati storici. È una elaborazione tecnica che comprende:
    • La redistribuzione nel tempo di proventi e costi straordinari (aziende cosa facevano? Per migliorare bilancio al posto di svalutare quota di obsoleto, non svalutava nulla e poi ogni 2/3 anni inseriva tutto nei costi straordinari) (Se non si considera costi straordinario si sopravvalutava il reddito operativo).
    • L'eliminazione di ricavi e costi estranei alla gestione.

L'eventuale aggiunta di ricavi e costi latenti oppure non a valori normali (es. stipendi dei proprietari abbassati nell'ultimo anno prima di vendere l'azienda per aumentare il reddito. Ma tali stipendi non sono reali e appena venduta l'azienda tali proprietari/dirigenti se ne vanno) (proprietario affitta locale a canone bassissimo alla sua azienda. Nella valutazione bisogna portare quell'affitto a valore normale altrimenti appena nuovo proprietario acquista azienda gli viene richiesto affitto più alto e quindi valutazione errata).

La neutralizzazione di politiche di bilancio giudicate distorsive rispetto al fine (es le aziende che vanno bene cercano di riparmiare importe o pagarle dopo. Mettono R&S quasi a 0 perché spesano tutti nell'esercizio. Se ammortizzi i costi R&S paghi prima le imposte perché puoi dedurre solo 20/30%).

La correzione di convenzioni contabili non coerenti con le finalità dell'analisi.

fondamentale.- La correzione dell'incidenza fiscale sui risultati di bilancio (se devo acquistare azienda all'estero bisogna vedere se correzioni contabili sono uguali a quelle nostrane). L'obiettivo che il processo di normalizzazione mira ad ottenere è la sottrazione alla casualità di una serie di componenti di reddito, in modo da ricondurli ad un rapporto di effettiva causalità sia con l'attività caratteristica dell'azienda sia con il periodo di riferimento, pervenendo così a rendere omogenea la successione dei dati annuali. In tale caso l'azienda viene valutata 100 e viene pagata solo 70 e il restante 30 verrà dato in base all'andamento dell'azienda nei prossimi 3 anni. Viene moltiplicato un multiplo dell'EBITDA per valutare l'andamento futuro dei prossimi 3 anni. Ma tale EBITDA dovrà essere al lordo di alcuni elementi. 2) L'allineamento dei principi contabili. L'allineamento

Dei principi contabili locali ad una serie unica di principi contabili è un momento necessario ai fini della normalizzazione dei risultati (se l'azienda ha diversi principi contabili bisogna allinearli in un'unica serie di principi contabili. Es. azienda fa M&A e rischia di pagare azienda di più solo per principi contabili diversi fuorvianti).

La neutralizzazione degli effetti distorsivi dell'inflazione. Si rende necessaria quando gli effetti distorsivi dell'inflazione, che hanno valori elevati, possono provocare utili fittizi o perdite fittizie (alcuni dati di bilancio a causa dell'inflazione hanno effetti distorsivi e bisogna neutralizzarla. Bisogna avere criteri validi che tengono conto anche dell'inflazione).

L'integrazione economica dei risultati contabili. In molti casi, nelle valutazioni si parte dai risultati storici per ipotizzare risultati futuri. I risultati contabili tengono conto in maniera adeguata della dinamica dei beni immateriali.

(parte fondamentale del valore delle imprese)? Se io non ho capitalizzato/comprato un marchio/brevetto non ho il valore di esso nell'avviamento, se io non iscrivo a bilancio il marchio/brevetto esso non lo vedo. Quindi la contabilità lavora più sul costo che sul fair value. Se io non investo in nuovi marchi io ho bilanci migliori (costi inferiori) però alla lunga l'acquista di tali marchi e brevetti può portare a crescita e maggior reddito. Quindi fondamentale tenere conto di tali beni immateriali. La scorretta o mancata rilevazione della dinamica degli intangibili i dati espressi dai bilanci non rilevano affatto (o rilevano in misura parziale e spesso molto limitata) la dinamica degli intangibili: ciò può distorcere, anche in modo significativo, la misura dei risultati periodici e, in particolare, dei risultati annuali. La mancata rilevazione degli investimenti e dei deperimenti riguardanti gli intangibili è una grave e spesso

Deformante anomalia dei processi contabili di accertamento del reddito. (voglio vendere azienda, non investo più in R&S, formazione del personale ecc per migliorare gli ultimi bilanci  per questo che quando normalizziamo il reddito dobbiamo integrare il risultato economico dell'effetto della dinamica dei beni immateriali, cioè più o meno la variazione del valore dei beni immateriali  REI).

Un approccio sistematico all'integrazione economica dei risultati contabili è rappresentato dal REI (Risultato Economico Integrato).

N.B. Il REI è utilizzato principalmente come misura di performance. Difatti fare valutazione non serve solo per valutare azienda per acquistare o venderla, ma anche per valutare la performance dell'impresa (es Ferrari ogni 6 mesi fa valutazione sull'immagine del marchio).

Rei utile quando vado a vedere risultati storici per vedere se manager di quell'azienda hanno davvero creato valore. Attenzione a non duplicare.

Il calcolo dei beni intangibili: se si fa pianificazione a lungo termine dell'impresa, il valore dei beni intangibili potrebbe essere già insito nel calcolo dei flussi di cassa futuro e non bisogna calcolare il risultato economico integrato altrimenti vengono calcolati 2 volte.

FINANCIAL PLANNING

Azienda che produce barche.

Ricavi: Nel 2009 si è fatti ricavi per 19.157, il budget del 2010 prevedeva 23mln ricavi business e mensilizzato portava a 15mln a luglio e invece si è solo a 12mln. Non è credibile che si possa arrivare al target di 23mln.

Tra l'altro bisogna vedere se tale azienda ha maggior stabilità nei primi 6 mesi dell'anno o nella seconda parte dell'anno. Se maggiori ricavi li fa nei primi 6 mesi, allora è ancora più un problema. Tale primo elemento mette un po' in dubbio la capacità di pianificazione futura (errore di previsione di circa il 15% del fatturato, stimato tasso di crescita troppo alto). Se molto.

probabilmente non riesce ad arrivare ai ricavi previsti del 2010, ancor meno credibile sono i target del 2011 e 2012 dove si ipotizzava di arrivare a 33mln. Si ipotizzava di passare dai 19mln ai 33mln (tassi di crescita altissima), per vedere qual è il tasso di crescita reale andiamo a vedere il tasso di crescita previsto del settore o meglio analisi del settore (quali sono gli elementi per cui pensi di crescere più del mercato?). Capitalizzazione R&S -> ipotizzato 2mln e siamo già a 1,4 (1,2 previsto). Siamo oltre al previsto. Dobbiamo capire se sono davvero costi di sviluppo per il futuro o se sono stati solo un modo per capitalizzare le perdite (spostarle). Quali sono i nuovi progetti? Quanti sono i costi interni capitalizzati? Tali domande servono per capire. Magazzino -> Previsione e situazione attuale è magazzino pari a 0 cioè ipotesi di variazione di magazzino nulla. Significa il budget è costruito a costi-ricavi. Il problema che quantità

Le dirimanenze servono per verificare se le rimanenze sono correttamente classificate nei margini.

I costi del lavoro sono previsti in crescita nei vari 3 anni. Se si hanno tante persone incassa integrazione e terminato il periodo non li integro allora se ne vanno/licenziati. Bisogna pagare il TFR, ecc. In tale azienda l'accantonamento per rischi è troppo basso. In tale azienda è sottostimata la possibile mobilità dei lavoratori.

Il Gross Margin ha un aumento del 38,5% mentre quello raggiunto è del 35% (calo di 3 punti). Perché tale calo? I costi sono troppo alti a causa di straordinari? Oppure la previsione sul margine è troppo ottimistica e quindi i costi sono alti? Teniamo conto che ci può essere il rischio di capitalizzazione dei costi.

L'accantonamento per rischi ha qualche dubbio.

I costi finanziari sono di 272mila contro i 441mila previsti. Perché? Forse perché non hanno ancora contabilizzato gli interessi passivi del trimestre quindi mancavano degli oneri.

anno le partecipate sembrano non essere in buona salute finanziaria.

azienda quasi tutte no.Stavano in piedi per i crediti infragruppo. Valori delle partecipazioni crescevanomentre le partecipate perdevano. Tali crediti poi erano 120, 150 0 180 giorni,troppo! Indice di bilancio per guardare incidenza media dei crediti è clienti/vendite. La vendite da calcolare sono quelle infragruppo che in talebilancio non c'è perché abbiamo vendite totali. Bisogna chiederlo all'azienda.Quindi questi sono debiti finanziari camuffati come crediti commerciali.Magazzino 6mln su 14mln di fatturato è tanto. Mi fate vedere la rotazione deiprodotti. Non è che nel magazzino avete messo prodotti fuori commercio, rotti,tornati indietro dai clienti ecc. Quel magazzino va poi a essere emrce venduta oinvece è roba da rottamare? In tale periodo tale azienda dovrebbe averemagazzino basso perché vendite magiori avvengono nel primo semestr

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Publisher
A.A. 2019-2020
46 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Marcotullo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Valutazione d'azienda e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Schiesari Roberto.