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RISCRIVERE LA CITTÀ ESISTENTE
Per intervenire sull'esistente si può ricorrere a varie metodologie, una di queste è quella di riconnettere, cioè disegnare nuove trame urbane. Questa necessità nasce nel XX secolo con l'utilizzo di nuovi mezzi di trasporto collettivi e l'automobile, che creano dispersione all'interno delle città. Fino alla II Rivoluzione Industriale le città avevano lunghe vie con edificato compatto e allineato, questo modello viene messo in crisi con la nascita degli isolati, cioè con la necessità di circolazione veicolare all'interno dei quartieri. Un esempio è la città di Barcellona, una grana densa (città medievale) mista a grande (città ottocentesca), fino agli anni '80 era una città portuale, poi il porto fu spostato e il mare Moll de la Fusta divenne più visibile. Le autostrade urbane che portavano al porto sono rimaste.
Nel (M. Solà)
Morales) è stata ridotta la carreggiata creando parti alberate e pedonali, meno macchine quindi meno velocità, l'autostrada è stata interrata portando sottoterra la velocità e lasciando a vista il traffico lento. Non è un tunnel chiuso del tutto, ma con arcate che lasciano una permeabilità e vista del mare. Un altro esempio è l'intervento sul Rodano di Renzo Piano in collaborazione con M.Cité Internationale, Corajoli a Lione. Il progetto consiste nella realizzazione di un centro congressi che forma una galleria centrale aperta ma coperta. Ai progettisti è stato chiesto di integrarlo a una grande autostrada urbana a 4 corsie per senso di marcia, due delle quali (in totale 4) sono state sostituite da uno spazio pedonale verde e una pista ciclabile. Il tutto è connesso sul retro al grande parco Haussmanniano, che sembra non essere interrotto dal centro congressi. Sono previste rampe e gradonate per scendere al fiume. Inoltre,È molto diffusa la riconversione, essendo una città abbastanza piena a livello di edificato. L'area limitrofa alla Senna aveva solo industrie dismesse: i binari sono stati coperti con piattaforme edificabili. Da qui sorge Saine Rive Gauche, un nuovo quartiere (Zac) con una parte centrale pedonale e ciclabile bordata da strade carrabili, marciapiedi e edifici non residenziali, le residenze sono messe a pettine sul retro, con più spazi verdi. Anche a Marsiglia troviamo un esempio di riconnessione, il suo porto naturale è Zac Cité de la Méditerranée, una grande insenatura protetta, il progetto di I. Paysagistes del consiste nella pedonalizzazione del porto. Ridisegno di marciapiedi, il nuovo viale si chiama Boulevard du Litoral. In questo modo è stato diminuito il traffico veloce sul porto lasciandolo aperto solo ai residenti. Pensilina per ripararsi disegnata N. Foster.La creazione di nuove forme di urbanità è un'altra metodologia, come gli eco-quartieri. In particolare, questi vengono progettati con l'idea di creare spazi per la collettività, compresi di servizi e verde pubblico. Le volumetrie risultano libere dall'allineamento stradale berlinese ottocentesco. Alcuni esempi si trovano a Berlino (come il quartiere operaio di Siemensstadt), altri a Roma (quartieri del programma INA Casa e UNRRA Casa), tutti basati sul concetto di unità del vicinato che, però, ha spesso portato ad avere un effetto segregazione dei vari quartieri, isolamento ed emarginazione fisiche e sociali.
Altre metodologie sono: (immaginare nuovi usi), (dalla scala vasta stabilizzare del paesaggio ai giardini), (incrementare usi e funzioni collettive). Quella che attualmente è
La chiamata Città consolidata dal PRG è spesso priva di servizi, numerosi spazi pubblici non hanno destinazione d'uso o sono in abbandono. Queste realtà, accompagnate a quella del recupero, hanno dato origine al tema del fu la prima città a prenderlo in considerazione (IBA) con l'urbanizzazione dei vuoti lasciati dai bombardamenti della II Guerra Mondiale; e si sono concentrate sulla riqualificazione dei vuoti tra gli edifici nelle periferie, dando valore alla dimensione pedonale per aumentare la qualità urbana. Viene lasciato molto spazio al ruolo degli protagonisti dei progetti.
4. Gli atteggiamenti e gesti che caratterizzano la città esistente: la progettazione delle aree aperte
La progettazione delle aree aperte persegue l'obiettivo di un rapporto più equilibrato tra parte urbanizzata e territorio aperto, legare quindi pianificazione e progettazione del verde sia all'insieme degli spazi verdi, sia alla
rifondazione di luoghi di interesse. Con spazi aperti si intendono tutti quegli spazi privi di edificazioni visibili fuori terra indipendentemente dalla caratteristica e dal trattamento del suolo o della scala di riferimento, mentre gli spazi verdi o aree verdi sono quegli spazi caratterizzati da una quasi completa permeabilità del suolo e presenza di vegetazione coltivata o meno. Per progettare un'area aperta bisogna conoscerne le potenzialità, gli elementi e le risorse del luogo, ciò implica perseguire molteplici finalità facendo convergere diversi punti d'interesse e risorse per sperimentare nuove combinazioni. In seguito, bisogna ristabilire un rapporto equilibrato tra sistema verde e non creando un rapporto stretto e funzionale. 5. G a egg a e ge a che c c a a c a de a cesistente: la Riconversione Uno degli atteggiamenti possibili che possono anche risultare utili in caso di fronte a problematiche ecologiche ma anche economiche e legislative è la riconversione. ConLa riconversione si intende il mantenimento di un complesso o di un luogo delle sue caratteristiche morfologiche, strutturali o areali originarie per cambiarne solo la destinazione d'uso e di riferimento. Il processo deve essere realizzato secondo una logica precisa sfruttando la già possibile organizzazione omogenea del complesso preesistente che già probabilmente prevedeva un collegamento fra le parti. La riconversione permette di mantenere le caratteristiche e le tradizioni del luogo e delle sue origini, riconvertendo però il suo utilizzo in relazione al progetto che si intende realizzare.
Il palinsesto anticamente era un manoscritto riutilizzato, in mancanza di pergamena, in favore di un testo più importante e attuale: veniva cancellato, lavato e trattato ma tracce del precedente testo riaffioravano di tanto in tanto fra le righe. Il termine in ambito territoriale venne utilizzato per la prima volta da André Corboz il quale sosteneva che
Il territorio fosse il risultato di una lunghissima elentissima stratificazione che occorre conoscere per poter intervenire. Nell'evoluzione del territorio, in presenza di carenza di suolo le presenze di un'epoca vengono cancellate per far posto al testo di un'altra società, scelta difficile e precisa, ma alcune caratteristiche del palinsesto rimangono e rimarranno costanti in tutte le sue riscritture.
PROGETTI DI RIUSO DELLE AREE DISMESSE
- Esempi di riconversione di aree urbane dismesse in cui è preponderante la dimensione delle aree aperte
Tra gli esempi più significativi e di grande fama per la riqualifica e riconversione di aree industriali dismesse molto vaste e complesse vi sono: Ruhr in Germania e Parco Doria a Torino.
- I principali problemi legati alla riconversione delle aree industriali dismesse
Con la crisi energetica iniziata negli anni '70 comincia e si sviluppa il problema delle aree industriali dismesse che ancora oggi è al centro dei problemi.
Le aree industriali dismesse sono diventate un tema di grande interesse negli ambiti urbanistici di molti paesi. Queste aree presentano diverse problematiche e sono al centro delle discussioni di numerosi progettisti i quali si muovono secondo diverse idee di riconversione e riqualifica. Il dibattito si pone soprattutto sulla localizzazione delle aree, spesso già ai margini delle metropoli o che lentamente con lo sviluppo edilizio si stanno decentrando, sull'eco sostenibilità delle aree spesso necessariamente soggette a bonifica con conseguente perdita di quasi tutto il patrimonio preesistente e infine sulla conservazione o meno del patrimonio industriale come elemento caratterizzante del luogo e tradizione della città ma anche dell'era industriale passata.
Questi sono le principali problematiche e motivi di discussione riguardo le aree industriali dismesse alle quali si può arrivare a diverse soluzioni più o meno corrette ma l'intento rimane sempre una rivalutazione del territorio dal punto di vista naturale ma anche edilizio come nuovo luogo di interesse sociale.
Atteggiamenti progettuali nella riconversione di aree industriali dismesse È importante consentire che, dopo gli interventi, siano riconoscibili i caratteri originali del sito industriale e siano percepibili le funzioni per le quali è stato originariamente concepito. L'intervento non deve essere troppo invasivo e non deve impedire di riconoscere i caratteri originari sia degli edifici sia delle aree aperte. Negli interventi di recupero risulta importante la riattivazione e il dialogo con i tessuti urbanistici circostanti, ad esempio eliminando i recinti che prima escludevano l'esterno con ciò che veniva prodotto all'interno dell'area. Risulta quindi necessaria una conoscenza approfondita dei recinti, dell'area e dei possibili percorsi pedonali e carrabili esistenti da rivalutare e connettere. Sfruttare gli spazi naturali aperti preesistenti utilizzati in precedenza o formatisi con l'abbandono dell'area può essere un punto di partenza per creare una rete verde all'interno del progetto. Saperneindividuare il valore specificandone la storicità in rapporto al disegno originario e il futuro sviluppo all'interno del nuovo progetto di recupero e valorizzazione.
Ogni manufatto preesistente deve essere trattato in maniera diversa e usare linguaggi diversi concordi con le nuove opere da realizzare ex novo.
Il ruolo dei percorsi e degli accessi è ai fini della migliore valorizzazione del complesso da recuperare è molto importante: bisogna concepirli in modo da valorizzare la percezione dei manufatti, degli spazi, delle visuali e delle qualità architettoniche dentro e fuori l'apparato.
Infine, bisogna realizzare il migliore e corretto posizionamento delle diverse funzioni decise a realizzarsi soprattutto se si intende realizzare diverse attività. Ad esempio occorre posizionare quelle di più elevata importanza o che consentono la più intensa frequentazione negli spazi di più elevato valore. Si necessiterà quindi una gerarchia.
Di seguito è riportato un esempio di formattazione del testo utilizzando tag HTML:Di valori da attribuire agli spazi e agli ambienti darecup