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Riassunto esame Urbanistica, Prof. Riboldazzi Renzo, libro consigliato Fondamenti di urbanistica, Salzano Pag. 1
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I SOGGETTI DELLA PIANIFICAZIONE

I soggetti sono divisi in produttori e consumatori

PRODUTTORI CONSUMATORI

Proprietà fondiaria: possiedono il suolo Imprese e famiglie

Impresa di costruzione

Lavoratori dei cantieri

Proprietà edilizia: acquistano manufatti

Capitale finanziario: banche che finanziano

Chi stabilisci i confini delle aree edificabili

Urbanista

Chi gestisce la manutenzione delle parti comuni

LA RENDITA

Definizione: reddito che il proprietario ha in quanto i beni sono o vengono resi disponibili in quantità scarsa

il primo requisito della rendita è che sono beni di quantità scarsa.

Tipi di rendita per la città:

rendita fondiaria: proprietà della terra destinata ad agricoltura

• rendita urbana/immobiliare: proprietà dei terreni edificabili o degli immobili urbani

• - rendita assoluta: reddito determinato dalla scarsità del bene

- rendita differenziale: reddito determinato dal contesto e dalle caratteristiche del bene

Il piano regolatore influisce sia sulla assoluta che sulla differenziale e genera delle disuguaglianze in termini

di rendita, ma queste sono giustificate dal fatto che le scelte vengono prese nell’interesse collettivo.

Esistono due approcci per gestire in modo equo lo sviluppo urbano:

1. perequazione urbanistica tassazioni per riequilibrare lo squilibrio dato dal vantaggio che trae un

proprietario di un bene in una zona in cui viene realizzata un’opera pubblica, che ne aumenta il valore

(rendita differenziale).

2. Urbanistica contrattata (Lombardia) il comune contratta direttamente con il privato che finanzia

un’opera pubblica in cambio di maggiore libertà rispetto ai vincoli imposti dal piano regolatore.

PIANI URBANISTICI ATTUATIVI (PUA)

Approfondiscono le previsioni del piano regolatore generale

PIANO PER L’EDILIZIA ECONOMICA E POPOLARE (PEEP)

Espropria e urbanizza aree per l’edilizia economica, cedendolo poi a enti pubblici e privati per costruzioni a

prezzi convenzionati

PIANI DI LOTTIZZAZIONE

È di iniziativa privata, proprietari che cedono aree per spazi pubblici e realizzano opere di urbanizzazione a

loro spese. Questo strumento valorizza equamente la rendita fondiaria tra i proprietari

PIANO DI RECUPERO

Promuove il recupero dell’edilizia esistete offrendo finanziamenti per conservazione e risanamento, agendo

sulla rendita edilizia.

CONCETTO DI PAESAGGIO

Estetico: il paesaggio fa parte del concetto di patria e di identità

• Storico: retaggio dell’azione della natura e dell’uomo. Frutto delle forme culturali e dei rapporti.

• Ecologico

LEGGE DEL 1939

Tutela le cose considerate “belle”

• Permette di inserire in un elenco i beni da tutelare

• Creazione di sovraintendenze per la redazione dei piani territoriali paesaggistici

ART 9 COSTITUZIONE

La Repubblica si impegna a tutelare il paesaggio e il patrimonio artistico della nazione.

1984 DECRETO GALASSO E 1985 LEGGE GALASSO (integra la legge del 39)

Non si tutelano solo i beni ma tutte le categorie ambientali

• Creazioni di piani territoriali paesaggistici redatti dalle regioni e non più da sovraintendenze

CONVENZIONE EUROPEA DEL PAESAGGIO 2000 FIRENZE

Sparisce la nozione dell’estetica non oggettiva, viene preso da conto tutto il paesaggio

CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO

Riferimento Art. 9: paesaggio come testimonianza della nostra cultura

• Il patrimonio culturale è costituito dai beni culturali e beni paesaggistici che hanno un valore

• valenza culturale che i paesaggi comunicano.

IL CENTRO STORICO

È un concetto che matura con l’evoluzione della città industriale, per cui si differenzia il tessuto preesistente

da quello moderno.

LEGGE PER LA TUTELA DELLE COSE D’INTERESSE STORICO E ARTISTICO, 1939

Simile a quello per l’ambiente

Si basa sulla conservazione in base alla bellezza

Dopo la 2WW nasce un dibattito sui centri storici

1955 ONLUS: obbiettivo di tutelare l’eredità della storia a seguito dello sventramento nel centro storico di

PIANI PARTICOLAREGGIANTI DI ATTUAZIONE

Roma ISTITUITI DALLA LEGGE FONDAMENTALE

DELL’URBANISTICA DEL 42: definiscono cosa si può e non si può fare edificio per edificio.

CATASTROFE DI AGRIGENTO

La speculazione edilizia (soprattutto nel sud) crea collusioni che compromettono l’urbanistica, l’autonomia

comunale viene sacrificata agli interessi provati e alle interferenze amministrative.

Frana ad Agrigento nel 66 che rivela il sovraccarico edilizio e il problema dell’urbanizzazione selvaggia

LEGGE PONTE 67

Limita l’edificazione nei comuni senza strumenti urbanistici

• Punisce abusi edilizi

• I privati devono finanziare le opere di urbanizzazione primaria e secondaria

• Stabilisce “standard urbanistici minimi” per spazi pubblici e distanze stradali

CARTA DI GUBBIO PER CENTRI STORICI

Concetto di “risanamento conservativo”: consolidamento delle strutture, rimozione delle sovrastrutture

dannose, ricomposizione delle unità immobiliari e l’istituzione di vincoli di non edificazione nei centri storici.

LEGGE SPECIALE PER VENEZIA 73

Dopo inondazione straordinaria del centro storico si pensa a come intervenire per il risanamento

conservativo dell’edilizia storica basato sulla carta di Gubbio.

Problemi che compromettono l’efficacia della legge

Analisi tipologica di Muratori.

Per velocizzare la realizzazione dei piani particolareggianti di attuazione, impostando il lavoro su un’analisi

tipologica degli edifici anziché singolare per ogni edificio.

PIANO DEL CENTRO STORICO DI BOLOGNA BY CERVELLATI

Analisi tipologica

Ripresa Carta di Gubbio-> si investono finanziamenti pubblici nel risanamento del centro storico anziché nella

costruzione di nuovi quartieri.

Il piano tuttavia si blocca, risanando solo alcuni quartieri

CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO

Ottica di considerare come bene ciò che ha valore, piuttosto che ciò che è lì da più tempo

CONVEGNO “IL DIRITTO ALLA CITTA’ STORICA” 2018

Si riflette su cos’è il centro storico oggi: dibattito culturale non ancora entrato in legislazione la tendenza

è alla conservazione

PARTECIPAZIONE

Coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni per il futuro delle città

1. Democrazia rappresentativa

2. Coinvolgimento diretto della popolazione

Esempio di problemi: non c’è una cultura urbanistica sufficiente

Dimostrazione nella pianificazione: PRG di Milano nel 1953

STANDARD URBANISTICI

Definiscono modelli/norme a cui bisogna conformarsi nella produzione/ progetto.

La legge 1150/1942 introduce questa nozione ma solo con la Legge Ponte del 67 e il decreto ministeriale del

68 si stabiliscono norme nazionali dettagliate (es. 18 mq di spazio pubblico per abitante).

SENTENZE DELLA CORTE COSTITUZIONALE E DIBATTITI

La Corte costituzionale sancisce che il diritto di edificare deve essere regolato dai piani urbanistici e che i

comuni possono espropriare terreni con indennizzi equi.

LEGGE TAPPO 1968

Le previsioni dei piani regolatori con vincoli espropriativi cessano di avere vigore se, entro cinque anni

dall’approvazione del piano, non vengono approvati i relativi piani particolareggianti o autorizzati i piani di

lottizzazione.

Tra anni 50-60: boom economico, la popolazione cresce del 6% mentre le abitazioni del 25%

C’è un forte squilibrio territoriale dato dall’industrializzazione di alcune città (migrazioni verso nord) che

porta all’inurbamento della popolazione e all’abbandono di aree rurali.

LEGGE PER LA CASA DEL 1971

Scioperi importanti per chiedere più case e migliorare le condizioni abitative (es. Torino)

- le regioni hanno ruolo attivo nella pianificazione abitativa

- il governo espropria il terreno per la realizzazione delle case e paga, i privati costruiscono gli edifici-> costo

case più basso

LEGGE BUCALOSSI 1977

- se si ha un terreno non puoi automaticamente costruire su di esso ma devi richiedere una concessione

edilizia con pagamento della tassa

- gli oneri sono a carico dei costruttori: chi realizza l’opera deve contribuire finanziariamente anche alle

opere pubbliche

- possibilità di requisire gli immobili abusivi

- creazione programma pluriennale per definire come deve avvenire la crescita della città secondo PRG

EQUO CANONE

- (non più in vigore): canone di affitto commisurato alle caratteristiche degli alloggi.

Per affrontare risolutamente la questione abitativa non bastava più limitarsi a costruire abitazioni

economiche per le fasce più disagiate, né limitare l'intervento pubblico alla costruzione di nuove case.

Inoltre, si arriva alla consapevolezza che l’esigenza di un alloggio a prezzo commisurato in base al reddito

era un diritto sociale che doveva essere garantito a tutti i cittadini. Per questo motivo si matura la

necessità di affrontare la questione abitativa nell’insieme dello stock edilizio, con una politica di «prezzi

amministrativi»: l’equo canone. L’equo canone viene definito come una percentuale del valore locativo

dell’immobile. in base alla metratura e al costo di produzione, il prezzo può aumentare del 3,85 %.

GLI ANNI DI TANGENTOPOLI

Negli anni 80-90, l’emergenza abitativa e le deroghe urbanistiche, amplificate dagli eventi come i mondiali di

calcio del 90, portano ad una frammentazione normativa e ad un aumento dell’abusivismo edilizio.

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
5 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/21 Urbanistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Cignols di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Urbanistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Riboldazzi Renzo.