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Analisi dei corrispettivi, disinvestimenti patrimoniali e debiti

La griglia qui presentata è scientifica (vale sempre, in ogni epoca e luogo), l'importanza delle fonti viene presentato in ordine gerarchico (Il capitale sociale è molto più importante rispetto ai disinvestimenti), la certezza ci serve per la rilevanza capitale delle nostre decisioni. Il corrispettivo viene conferito non deve essere restituito e non ha ricavi tributi una remunerazione, i disinvestimenti sono un indicatore di salute per l'azienda, i debiti con potere impositivo sono presenti solo per le aziende pubbliche (il ricavo è donativo esclusivamente perché abbiamo sostenuti dei costi), i disinvestimenti sono messi in basso perché nell'economia è una parte molto piccola, patrimoniali (riduco la capacità produttiva), ed infine troviamo i debiti (vanno remunerati con un interesse passivo e va rimborsato).

802/11/2017

Ripartiamo

dal modello di accentramento della Tesoreria vista l'ultima lezione. Abbiamo detto che in un sistema di finanza accentrata mista i livelli di differenziazione sono diversi. Nel nostro caso il sistema di accentramento è riferito a Banca d'Italia; il modello è nato negli anni '70, esso ha subito diverse modifiche; è passato da modelli di rigidità assoluta a flessibilità, ritornando poi al modello iniziale. Questi livelli permettono di identificare due modelli di tesoreria unica: - modello puro - Modello misto In origine l'accentramento della liquidità era secondo un modello puro (durato circa 20 anni), poi con un tentativo di riforma federalista è stato alleggerito e trasformato con un passaggio graduale in modello misto (dal 2009 al 2012). Nel 2012 si è poi ritornati ad un modello puro. La differenza sostanziale si riferisce alla diversa tipologia di natura della liquidità, che a seconda che afferisca.all'una o all'altra tipologia veniva trattata in maniera diversa. Come già detto le possono essere di tipo: - Nel modello puro tutte le entrate vengono accentrate in Banca d'Italia, mentre nel modello misto la maggiore flessibilità prevede l'accentramento delle sole entrate derivate, le entrate proprie vengono lasciate alla libera gestione di tesoreria autonoma di una pubblica amministrazione. Il fatto di avere l'accentramento di entrate proprie o derivate non significa che Banca d'Italia diviene l'unico soggetto con la quale un'azienda pubblica si interfaccia; BI accentra la giacenza delle risorse monetarie, ma a fianco compaiono le banche private che svolgono la funzione di tesorerie e gestiscono gli incassi e i pagamenti. Attorno alla gestione di tesoreria di una P.A ci sono due soggetti che intervengono B.I e banche private individuate liberamente tramite una gara a cui viene affidato il servizio di.tesoreria e di cassa. Si determina così un modello in cui l'azienda pubblica X ha un proprio tesoriere, affianco è presente Banca d'Italia (con la sede di competenza provinciale) che intrattiene dei rapporti con l'azienda pubblica attraverso delle contabilità speciali. Le contabilità speciali vengono utilizzate per regolare tutte le operazioni di incasso e pagamento all'interno del settore pubblico (ogni volta che un'azienda pubblica si interfaccia con un'altra pubblica e ci sono dei flussi di pagamento, questi circolano attraverso Banca d'Italia). In questo sistema manca un attore, lo Stato, che trasferisce risorse all'interno del sistema Banca d'Italia. Di fatto i circuiti possono essere due: circuito proprio e interno alla Banca d'Italia. Questo vale indipendentemente dal fatto che il sistema sia puro o misto. Nel caso in cui il modello sia PURO, questo sistema si va ad integrare. Infatti

le fruttifere contabilità speciali detenute dalle sezioni provinciali possono essere o infruttifere (esistono infatti sottoconti che fruttano o non fruttano interessi). Nel modello puro tutte le posizioni finanziarie derivanti da trasferimenti di entrate derivate (all'interno della P.A) vanno a finire nella sezione infruttifera (no interessi). La sezione fruttifera accoglie invece tutte quelle entrate che derivano dall'esterno, tutte quelle entrate proprie che l'azienda pubblica ottiene non le può mantenere presso il conto corrente del tesoriere ma è obbligata a girarle in Banca d'Italia. Pur essendoci due posizioni (tesorerie e banca d'Italia) quella presso tesoriere è sempre pari a 0. Si viene così a determinare un'operazione quotidiana chiamata "azzeramento del c/c del tesoriere".

Le situazioni possono così essere di due tipi:

  • attivo: incassi del giorno maggiori dei pagamenti
  • passivo: incassi inferiori

Occorre gestire questa situazione, in caso di saldo attivo occorre effettuare un "versamento del saldo attivo di tesoreria". Se il saldo è passivo significa che la banca sta anticipando delle risorse a nostro favore, dovremmo quindi azzerare in senso opposto questa negatività; per farlo dovremmo cercare delle risorse in nostro possesso sul c/c di Banca d'Italia. In questo caso avremo un "prelievo dalla tesoreria unica" della somma necessaria per azzerare il passivo del conto corrente. In banca d'Italia però ci sono due contabilità: fruttifera e infruttifera. Il prelievo dalla tesoreria unica va fatto seguendo l'ordine: prima sottoconto fruttifero e quando questo si è azzerato vado in quello infruttifero.

Esempio Azienda Università:

Ha tra le proprie disponibilità liquide pari a 1.000.00 che derivano:

  • 300.000 per entrate proprie
  • 200.000 per indebitamenti con CDP
  • 500.000 per trasferimenti

In un sistema PURO, dove sono transitate queste movimentazioni finanziarie e dovesi trovano allocate in termini di saldo di cassa?

Quando l'università riceve i 300.000 dagli studenti transitano nel c/c del Tesoriere privato, ma essendo un sistema puro il tesoriere lo ha poi riversato in Banca d'Italia.

La contabilità speciale fruttifera accoglie i 300.000 euro.

Quando si indebita di 200.000 con CDP avrà un flusso finanziario; essendo CDP un'azienda pubblica, l'entrata da indebitamento viaggerà all'interno della tesoreria pubblica -> passano direttamente in banca d'Italia nella contabilità speciale infruttifera.

Quando riceve i 500.000 dal ministero, questi flussi transitano direttamente in Banca d'Italia nel sottoconto speciale "infruttifero".

Dunque in banca d'Italia avremmo il totale delle transazioni.

Ipotizziamo che nel giorno 1 l'università abbia 3

operazioni:

  • Pagamento fornitori (aziende private): 50.000 euro
  • Incasso tasse da studenti: 60.000 euro
  • Rimborso mutuo: 30.000 euro

Alla fine della giornata 1, ci sono state movimentazioni in uscita complessivamente per 80.000 euro e in entrata per 60.000 euro. Il pagamento ai fornitori è avvenuto tramite un conto corrente gestito dal tesoriere privato.

L'incasso delle tasse da studenti è avvenuto tramite il tesoriere privato (entrata propria).

Il rimborso del mutuo invece avviene tramite il c/c presso Banca d'Italia - contabilità speciale di tesoreria pubblica.

A fine giornata il tesoriere ha visto solamente due movimentazioni: una in entrata ed una in uscita. Vedrà incassi di 60.000, pagamenti di 50.000 con un saldo attivo di tesoreria pari a 10.000 euro. Questi flussi vengono temporaneamente allocati nel c/c di tesoreria, a fine giornata vengono girocontati in Banca d'Italia nella contabilità speciale fruttifera.

infruttifera.

fruttifero.Esercitazione05/10/201712A) È un modello puro perché il c/C di tesoreria è =0, in più in tesoreria unicaabbiamo la contabilità speciale fruttifera e infruttifera.Nell'ambito pubblico quando abbiamo la gestione del bilancio si opera per fasi:delle entrate e delle spese. Un'operazione che come ultimo step porta ad unincasso o pagamento si svolge partendo da un modello di previsione (sia per leentrate che per le spese) e questo fa riferimento all'approvazione di un bilancioautorizzatoriopreventivo. Nell'ambito pubblico questo passaggio è ma sopratuttoessenziale. Un entrata che viene incassata deve prima essere inserita comeprevisione di entrata; lo stesso vale per le spese.Una volta che un'entrata o uscita è iscritta a previsione scattano le fasi successiveche sono: accertamento o liquidazione e l'incasso.Quando sul testo vediamo accertamento significa che non abbiamo ancoramonetizzato

L'entrata ma abbiamo semplicemente emesso un documento che ci autorizza ad incassare quella determinata posizione. Quindi solo durante l'INCASSO parte il trasferimento di tesoreria.

Nelle spese il discorso è più articolato perché una volta che viene prevista deve essere impegnata. L'impegno esprime la volontà nel fare quella spesa, essa viene bloccata e destinata ad un determinato impiego. Quando quell'impegno si trasforma in fattura allora ci troveremo nella fase della liquidazione in cui nasce il debito e quindi aspetto la scadenza per fare il successivo pagamento.

In breve:

Fasi delle entrate

  1. Previsione
  2. Accertamento o liquidazione
  3. Incasso

Fasi delle uscite

  1. Previsione
  2. Impegno
  3. Liquidazione
  4. Pagamento

Segue esercizio: 13

Modello di tesoreria unica: il modello misto

L'azienda pubblica continuerà ad avere una contabilità.

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
31 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/09 Finanza aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Marcotullo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tesoreria e Finanza delle Aziende Pubbliche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Rainero Christian.