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X
X X n
2
1 ~ è il
agli n contratti che figurano nel portafoglio della cedente , N i
numero aleatorio di sinistri che possono colpire nel corso dell’anno il
~
rischio i-esimo e è il risarcimento aleatorio del sinistro h-esimo .
Z h
~ l’impegno aleatorio conservato dalla cedente sul totale
Consideriamo Γ
i
~ ~ ~
, e - l’impegno accettato dal riassicuratore per quel
impegno Γ
X X
i i i
rischio . Come nel caso della riassicurazione proporzionale , indicheremo
~ l’impegno conservato dall’assicuratore sull’intero portafoglio .
con Γ
Nel caso di riassicurazioni non proporzionali avremo :
1) riassicurazione per eccesso di sinistro (“excess of loss” XL)
N~
n n
i ~
~ ~ ( )
∑ ∑ ∑ i
= = (1.5)
Γ Γ min( Z )
; L
h
i i
=
=
= i 1 h 0
i 1
dove L è un importo certo detto ;
priorità
i
2) riassicurazione per eccesso di perdita (“stop loss”)
n
~
~ ∑
= min ;
(1.6)
Γ
X , L
i
=
i 1
dove L ha lo stesso significato di L
i
3) riassicurazione per eccesso di danni aggregato (“aggregate XL”) che
27
CAPITOLO 1
si differenzia dal precedente per il fatto che l’ammontare
riassicurato viene indicato con un limite monetario , anziché
percentuale , in accordo al loss ratio . Per tale motivo , sceglierò di
trattare solo uno dei due casi , e cioè il caso 2) ;
4) riassicurazione eccesso danni globale ( umbrella XL)
n n
K ~
~ ~ ( ) ( )
∑ ∑ ∑
j j
= =min ;
(1.7)
Γ Γ
min X , L ; L' '
i i
= = =
i 1 j 1 i 1 ( )
j
è la priorità del suddetto trattato eccesso danni globale e
dove L' ' L
è la priorità relativa al j-esimo ramo .
Quest’ultima forma riassicurativa rappresenta una sofisticata variazione
delle ultime due precedenti e copre il sinistro conservato netto globale ,
causato dallo stesso evento che colpisce più rami .
Gli importi certi L , L e , chiamati “priorità”, hanno il significato dei
L' '
i
pieni di conservazione “M” , incontrati nel caso della riassicurazione
proporzionale , pertanto rappresentano il limite oltre il quale entra in
vigore il trattato . Oltre alle forme fondamentali citate , possono , come
già si è detto , venir praticate forme di assicurazioni “miste”. Uno stesso
portafoglio può , ad esempio , venire riassicurato in quota individuale e
altresì , quando il riassicuratore non si accontenti di ricevere quanto di
sua competenza secondo tale modalità , in quota globale . Viene dunque
ceduta al riassicuratore una determinata quota di tutti i rischi e , sulla
parte residua , l’assicuratore trattiene i propri “pieni”, riassicurando i
relativi eccedenti . Vedremo nel seguito alcuni esempi .
La determinazione razionale delle priorità , così come quella dei pieni di
conservazione ( nel caso delle riassicurazioni proporzionali ), costituisce,
naturalmente, l’aspetto più delicato , dal punto di vista tecnico attuariale,
dell’operazione di riassicurazione , al quale dedicheremo ampio spazio
nei prossimi paragrafi . 28
CAPITOLO 1
Una volta fissate le priorità, la cedente trasferirà al riassicuratore il
rischio o i rischi da lei non coperti , corrispondendo , diversamente dal
caso proporzionale , premi appositamente calcolati dal riassicuratore.
Anche in questo caso il riassicuratore potrebbe non accettare interamente
quanto richiesto dalla cedente , pertanto quest’ultima , provvederà a
piazzare con riassicurazione facoltativa o con altro trattato la parte non
ancora accettata . Pensiamo , ad esempio , ad un trattato XL , dove è
fissata una in accordo alla massima esposizione del
c.d. portata
riassicuratore nei confronti del singolo sinistro . Se il massimo
risarcimento per sinistro previsto nel contratto di assicurazione è M e la
priorità concordata con il riassicuratore è L , la portata è usualmente pari
a L-M , ma potrebbe essere inferiore e pari a L'-L , con L' < M , nel qual
caso l’assicuratore chiederebbe altrove l’ulteriore copertura in eccesso
sinistro , con priorità L' (e portata M- L' ) . Nel caso , infine , di garanzia
illimitata o per M molto elevato , la stessa cedente fraziona la copertura
in eccesso alla (prima) priorità L in più fasce (layers) operanti in
successione e interessanti gli interventi di più assicuratori .
Prima di analizzare separatamente i casi sopra citati , è opportuno fornire
una spiegazione sulla modalità di calcolo del premio di riassicurazione
non proporzionale , non essendo questo logicamente deducibile come nel
caso proporzionale .
1.3.1 Modalità di calcolo del premio riassicurativo .
Metodo del ”burning cost” .
Nella pratica dei mercati assicurativi il calcolo del premio del
riassicuratore di eccesso sinistro è frequentemente ricondotto alla
valutazione del cosiddetto .Con tale nome viene indicato
burning cost 29
CAPITOLO 1
l’importo rimasto a carico del riassicuratore , per la copertura dei sinistri
relativa ad un anno di trattato .
,C ,…C gli esborsi del riassicuratore nei K anni
Siano allora C
1 2 k
precedenti l’esercizio attuale e , ,…, i premi di tariffa incassati
T T T
P P P
K
2
1
dalla cedente in quegli anni (usualmente K è pari a 3 o a 5 ) . Nell’ipotesi
che non sia cambiato il tipo di rischi ( e di copertura prevista dal trattato
in essere ) , il tasso di burning cost del riassicuratore per il prossimo
anno è valutato dalla media :
K
∑ C i K
* 1 C
τ
τ ∑
= o , in alternativa dalla (1.8)
= =
i 1 i
K P
K T
∑ =
i 1
T i
P
i
=
i 1
τ così calcolato , che stima un tasso di premio , viene poi gravato
Il tasso
da un caricamento ( per spese e di sicurezza ) fornendo un tasso
τ τ η
+
(
1 ) che , applicato ad una stima del monte premi dell’esercizio
= , ( expected premium income ) , fornisce il
attuale , t , della cedente , EPI
t
premio del riassicuratore per la copertura dichiarata in trattato. L’ordine
η è usualmente pari al 45% . In sintesi, il
di grandezza del coefficiente
premio trasferito al riassicuratore , sarà :
τ η
+
⋅ (
1 )
R = EPI (1.9)
P ,
t
t MIN
oppure la cedente corrisponderà un premio minimo , , generalmente
P
t
⋅ R e , alla fine dell’anno t , noti ormai i premi incassati P , la
pari a 0.8 P t
t
stessa provvederà ad una sorta di conguaglio , calcolando la differenza
tra l’importo dei premi effettivamente incassati ( nell’esercizio di
τ
riferimento ) moltiplicato per il tasso e il premio minimo , cioè :
τ
∆ ⋅
R MIN
= P - (1.10)
P P
t
t t 30
CAPITOLO 1
∆ R
Se è positivo , l’assicuratore dovrà rimborsare la differenza al
P
t
riassicuratore , viceversa nel caso contrario , a meno che non sia disposto
τ sarebbe
diversamente dalle clausole del trattato . Osserviamo che
propriamente un tasso di premio equo , se i premi della cedente fossero
premi equi .
Anche per il calcolo del premio di riassicurazione stop-loss
(analogamente aggregate XL) e umbrella XL , possono adottarsi metodi
del tipo indicato per la riassicurazione nella forma excess of loss . In
tutte queste forme non proporzionali , sono previste poi limitazioni
superiori all’intervento del riassicuratore . In pratica , una copertura stop-
loss può prevedere , ad esempio , che il riassicuratore copra l’ammontare
dei danni che superi il 90% del totale dei premi dell’anno , sino ad un
limite , però , del 120% e con un esposizione massima di S unità
monetarie .
La forma di riassicurazione stop-loss (e analogamente aggregate XL) è ,
evidentemente , la più appetita dall’assicuratore che vedrebbe coperti dal
riassicuratore lo scostamento per eccesso dalla sua previsione del
rapporto sinistri a premi e , con quella copertura , manterrebbe
globalmente l’equilibrio desiderato . La forma non è , però , altrettanto
gradita dal riassicuratore per la già segnalata difficoltà di determinare in
modo adeguato il premio (attesa la grande variabilità della sua stima
campionaria ) e anche perché l’assicuratore , pur di introitare i premi ,
potrebbe non curare oculatamente le assunzioni dei singoli rischi . Da
qui la preferenza per una forma di stop-loss modificato come quella che
affronteremo nel paragrafo 1.3.3 .
Nelle forme di riassicurazione non proporzionale , occorre poi tener
conto delle conseguenze dei fenomeni legati all’inflazione , per colpa dei
31
CAPITOLO 1
quali l’ammontare del singolo sinistro o del globale cumulo dei sinistri
può superare , al momento della liquidazione , la priorità fissata alla
stipula del trattato . Tale evenienza si manifesta se la liquidazione è
notevolmente differita nel tempo , è chiamata allora in causa la c.d.
clausola di stabilità in forza della quale l’assicuratore è tenuto ad
indicizzare il livello della sua ritenzione (priorità) adeguandolo nel
tempo al potere d’acquisto della moneta . Non è inusuale , inoltre , che la
compagnia cedente ricorra ai servizi di un intermediario di
riassicurazione per collocare sul mercato riassicurativi i suoi trattati . La
remunerazione di questo servizio viene chiamata “brokerage” ed è
pagata dai riassicuratori come una percentuale fissa dei premi ceduti al
trattato . Consideriamo ora , un altro importante metodo di calcolo del
premio , probabilistico anziché statistico .
.
Metodo di Pareto
Tale metodo si basa sull’assunzione che la distribuzione del singolo
sinistro sia ( almeno in corrispondenza alla “coda” ) una distribuzione di
Pareto (pertanto può essere utilizzato solo in presenza di una copertura
riassicurativa XL ).In particolare , alla chiusura del periodo contrattuale ,
i sinistri di maggio