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CURVA DI DOMANDA
Legge della domanda
- Reddito
- Preferenze e gusti
- Prezzi dei beni e aspetti dei beni ad esso collegati
Inclinata negativamente
CURVA DI OFFERTA
- Costi (lavoro, materie prime, capitale)
- Innovazione
- Prezzi degli altri prodotti
Inclinata positivamente
Legge dell'offerta: QS se P↑ & QS se P↓
In equilibrio QS e QD sono uguali e le curve di offerta e quella di domanda si intersecano in corrispondenza dell'equilibrio di mercato
Costi di efficienza si hanno quando non viene fatto uno scambio tra due parti
ε = (ΔQ / Q) / (ΔP / P) ε = ΔQ / ΔP ÷ P / Q ε < 0
Tendenza della retta
ε = 0 → curva di domanda perf. ANELASTICA -1 < ε < 0 → curva anelastica ε = -1 → curva con ε unitaria (se P di 1 & Q di 1) ε < -1 → curva elastica ε = ∞ → curva perf. elastica
ε = 0
ε < 0
ε = ΔQ / ΔP
P / Q
Pendenza della
curva di domanda
ε = -1
ε = -b · P
Q = a - bP
Q = aP-b
-b = ε
Se ↑P, TR ↑
-1 < ε < 0 ↷ Domanda
anaelastica
∂TRrichiam
∂P = Q (1 + ε)
Altre elasticità:
Curva di domanda lineare
Elasticità costante
ΔQ / ΔP
Domanda elastica
Se ↑P, TR ↓
Teoria del produttore
Curve di offerta
Lavoro: ore di lavoro nella produzione
Capitale: tutto ciò che viene impiegato nella produzione
Funzione di produzione: q = f (l, k) q = output
Input
Input fissi: difficili da cambiare
Input variabili: possono essere facilmente cambiati
- Lungo periodo: periodo in cui tutti gli input sono variabili
- Breve periodo: periodo in cui alcuni degli input sono fissi
Siamo nel BP:
- Lavoro: input variabile
- Capitale: input fisso
Quindi la funzione di produzione: q = f(l; k) dipenderà solo da l.
Le funzioni di produzione che dipendono da un solo input sono dette:
Funzioni del prodotto totale
La funzione di prodotto totale mostra la relazione tra la quantità di lavoro L e l’output Q.
La funzione ha tre particolari andamenti:
- L < 12: l’output cresce più che proporzionalmente
- 12 ≤ L ≤ 24: l’output cresce meno che proporzionalmente
- L > 24: l’output decresce
Nel breve periodo con L variabile e K fisso
Prodotto marginale del lavoro (PML):
Il cambiamento di output in seguito all’aumento del lavoro di 1 unità tenendo K fisso.
MPL = ∂Q / ∂L
Il concetto del MPL è uguale a MU (utilità marginale).
MPL è decrescente ed è la pendenza o la tangente di qualsiasi punto della funzione di prodotto totale.
Prodotto medio del lavoro:
Output che si ottiene, in media, da ogni unità (ora) di lavoro.
APL = Q / L
L'impresa deve decidere quanto output produrre e la decisione dipende dal tipo di mercato in cui l'impresa si trova.
Concorrenza Perfetta
Con la concorrenza perfetta ci sono molte imprese che stanno vendendo i beni ai consumatori. La concorrenza perfetta esiste quando le imprese son price takers sia sul output che sugli input di mercato: non c'è nessuna azione che possono intraprendere per poter influenzare il prezzo degli output e degli input. Di conseguenza le imprese hanno difronte a loro una:
- Domanda perfettamente elastica per i loro beni (output) e un'offerta perfettamente elastica per gli input.
L'impresa, non pur cambiare il prezzo da P. Se c'e uno shift nell'offerta, l'impresa non fa pagare di più ilitre, ma le vende meno.
Questo perché:
- Da ciascun acquirente.
- Da ciascun produttore di input.
- Le quantità acquistate / vendute sono così modeste da non produrre effetti sui prezzi di mercato.
- Le imprese vendono prodotti identici.
- I consumatori devono avere piena informazione su tutti i prezzi.
- Tutte le imprese hanno uguale accesso alle risorse.
Implicazioni
- Price taker: la prima caratteristica implica che i compratori e venditori consider il prezzo come dato.
EQUILIBRIO NEL LUNGO PERIODO
L'impresa fa profitti positivi o nulli; se ci sono profitti nulli, l'impresa esce dal mercato.
Nel B.P. il n. di imprese era fisso, nel L.P. non è fisso.
Il n. di imprese è determinato in base alle entrate e alle uscite:
Se nel mercato attuale ci sono profitti allora nuove imprese entreranno.
Se nel mercato attuale ci sono perdite allora alcune imprese usciranno.
Questi movimenti di entrata e di uscita continueranno fino a che i profitti saranno nulli.
Nel lungo periodo le imprese cancellano i profitti, partendo le imprese a P = HC.
Nel lungo periodo le imprese fanno profitti nulli perchè i nuovi ingressi portano P giù al P
Nel lungo periodo in un mercato perf. concorrenziale produrremo dove HC = AC = P
CONDIZIONI PER L'EQUILIBRIO DI L.P.
- P = HC
- P = AC
- QD = QS → Q0 = n・q
La curva di offerta di mercato di lungo periodo mostra la quantità totale di output offerta nel mercato a livelli di prezzo.
Se P > min AC: entrano nuove imprese e il prezzo scende a min(AC).
Se P < min AC: le imprese ottengono profitti negativi e il prezzo sale a min(AC).
Nel monopolio si può parlare di POTERE DI MERCATO ossia la possibilità di far pagare un prezzo sopra il costo marginale.
DATA CHE MR = p(1+1/e) = MC → MC/p = (1+1/e)
MARK-UP = p-MC : i quanti scoli fin sulla prossima unità
Mark-up percentuale = n = p-MC/p → n = -1/e
PIÙ È BASSA E L'ELASTICITÀ PIÙ IL MONOPOLISTA PUÒ APPLICARE UN MARKUP SUL PREZZO
Il solo vincolo per il monopolista sono i sostituti, cioè quelle altre attività che si possono intraprendere con quei soldi. Se ci sono sostituti molto vicini, il monopolista può fissare un prezzo con elevato markup e viceversa.
L'indice di lerner è il markup percentuale del prezzo sul costo marginale
L = p-MC/p
DISCRIMINAZIONI DI PREZZO
1° GRADO : l'impresa cerca di vendere ogni unità di prodotto al prezzo massimo che ogni singolo consumatore è disposto a spendere.
→PREZZO DI RISERVA
In questo caso il surplus del consumatore è 0 e il welfare totale coincide con il Surplus del produttore (profitti).
2° GRADO : l'impresa offre Sconti Sulle Quantità : il prezzo unitario si riduce se i consumatori acquistano quantità maggiori. Si è in presenza di una tariffa a blocchi
L'impresa produce 9q al prezzo di 11 e le successive 3 unità al prezzo di 8.
3° GRADO : l'impresa fissa un prezzo diverso per ogni gruppo diverso di consumatori o di mercato.