Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
La moderna impresa industriale
La realtà economica è costituita da imprese grandi, medie e piccole. In alcuni Paesi, come ad esempio gli Stati Uniti d'America, prevalgono imprese molto grandi; in Italia invece visono poche grandi ed una miriade di piccole e medie imprese. Le grandi imprese da un lato e le medie e piccole dall'altro sono entità diverse, che obbediscono a leggi in parte differenti, per cui è bene tenerne separata la trattazione.
GRANDE IMPRESE: una caratteristica è il frazionamento della proprietà dell'impresa tramolti individui. L'impresa dal punto di vista giuridico può essere organizzata secondo tre diversi modelli:
- L'IMPRESA INDIVIDUALE: vi è un solo proprietario, che è personalmente responsabile di tutto ciò che accade nella conduzione dell'azienda e quindi ne ha il pieno controllo. Ormai solo le piccole imprese sono organizzate in questa forma, perché
Il capitale che un singolo proprietario può avere o ottenere in prestito è sempre limitato.
La società di persone vi sono due o più soci proprietari, ciascuno dei quali risponde illimitatamente per ciò che accade nello svolgimento degli affari e quindi per i debiti dell'impresa. Il socio della società di persone, qualora i debiti contratti dalla società eccedano il patrimonio sociale, è tenuto a onorare i debiti dell'impresa anche con il proprio patrimonio, questo è il principio della responsabilità illimitata dei soci. Tale regola si applica solo ai soci delle società semplici (s.s.) e delle società in nome collettivo (s.n.c.) in quanto nelle società in accomandita semplice (s.a.s.) i soci sono di due tipi: i soci accomandatari che rispondono illimitatamente per le obbligazioni sociali e per tale motivo solamente ad essi è attribuita l'amministrazione.
La rappresentanza) della società;» I soci accomodanti che rispondono delle obbligazioni contratte dalla società limitatamente alla quota conferita, cioè alla quota del capitale (sociale) che ciascuno di essi possiede (c.d. responsabilità limitata, come si dirà oltre ).
Data la responsabilità illimitata di ciascuno dei soci, anche in questo caso è difficile reperire grandi quantità di capitali, perché pochi sono disposti a unirsi in società e a rischiare di perdere il loro intero patrimonio personale nel caso in cui l'impresa (cioè la società) fallisca. Quindi anche le imprese organizzate come società di persone normalmente hanno dimensioni limitate.
LA SOCIETÀ DI CAPITALI sono grandi aziende con la veste giuridica, sono le società per azioni (s.p.a.), le società in accomandita per azioni (s.a.p.a.), le società a responsabilità limitata (s.r.l.). Molte
Delle cose che diremo sulla società per azioni sono valide per tutte le società di capitali: la società per azioni è un'entità a sé, e nessuno dei singoli proprietari è responsabile per la conduzione aziendale o per i debiti contratti dall'impresa. Essa ha un capitale, detto capitale sociale, costituito dalle quote versate dai singoli soci, che sono chiamati azionisti: tali quote prendono il nome di azioni e possono essere vendute a chiunque. Il frazionamento della proprietà dell'impresa raggiunge quindi il massimo livello nella società per azioni. Infatti, in quest'ultima, le azioni di solito sono detenute da migliaia di azionisti. La società opera inizialmente con il capitale sociale: grazie al conferimento iniziale sostiene le spese di costituzione, stipula i contratti di acquisizione dei fattori produttivi con i quali realizzerà i prodotti che saranno successivamente venduti; tutto ciò,
Sul piano finanziario, darà origine ad un complesso di debiti e di crediti. Nei confronti delle posizioni debitorie, di ogni ordine e grado, la società risponde esclusivamente con il proprio patrimonio, generatosi per effetto dell'impiego del capitale inizialmente conferito, ossia del capitale sociale; mentre i soci non saranno mai coinvolti con i loro capitali personali. In altre parole, il socio rischia di perdere solo il capitale che ha conferito alla società per acquistarne le azioni ma non il suo patrimonio personale. Vige il principio della responsabilità limitata degli azionisti che è l'opposto del principio che vige per le imprese individuali e per le società di persone.
La società per azioni, quando vuole aumentare il suo capitale, emette nuove azioni, che possono essere acquistate da qualsiasi soggetto. Gli azionisti hanno il diritto di partecipare alla distribuzione degli utili (cioè dei profitti) della società.
Gli utili che la società paga agli azionisti sono chiamati dividendi. Gli organi della società per azioni, nel sistema tradizionale, sono: - l'assemblea degli azionisti, costituita da tutti gli azionisti, elegge il consiglio di amministrazione (o, nel sistema dualistico, nomina i membri del consiglio di sorveglianza, che a sua volta designa i componenti del consiglio di gestione). Nelle grandi imprese è costituita generalmente da migliaia di persone. Siccome ogni azione dà diritto a un voto, il socio che possiede molte azioni ha più voti rispetto a quello che ne possiede poche. Chi possiede poche azioni di solito si disinteressa dell'assemblea e nemmeno vi si reca a votare. Poiché la proprietà delle azioni è assai frazionata e la maggior parte degli azionisti non si reca in assemblea ad eleggere il consiglio di amministrazione, un gruppo organizzato che possiede solo una piccola frazione del capitale azionario (cioè delcapitale sociale), a volte semplicemente il 5% o il 10%, può riuscire a leggere il consiglio di amministrazione e per questa via governare l'impresa; questo fenomeno è chiamato controllo di minoranza perché consiste nel fatto che una minoranza degli azionisti riesce a controllare il governo dell'impresa, ed è molto frequente nella odierna realtà economica.
Un'altra caratteristica importante, messa in evidenza soprattutto dagli economisti inglesi e americani, è quella della separazione della proprietà dal controllo che consiste nel fatto che anche quei gruppi di azionisti che, andando in assemblea, eleggono il consiglio d'amministrazione, hanno scarsissimo potere nel decidere la politica dell'impresa, in quanto le principali decisioni relative a dove investire, come investire, che salari pagare e così via, vengono prese dai direttori generali. Questi a rigore dovrebbero attuare le linee decise dal Consiglio di Amministrazione,
ma di fatto hanno larga autonomia e potere di iniziativa personale, dovuti alla maggiore competenza tecnica. Quindi l'impresa è guidata (cioè controllata) da persone diverse dai proprietari, e per questa ragione si parla di separazione della proprietà dal controllo. Un'ulteriore caratteristica della grande impresa è costituita dalla diversificazione del prodotto, ad esempio un'impresa come Samsung: comprende varie società operative che producono telefonia mobile, schermi, motori per aerei, stampanti, televisori, etc. La diversificazione del prodotto è un modo per l'impresa di ottenere il massimo profitto possibile, investendo nei settori che, di momento in momento, danno un più alto rendimento, ma è anche un modo di ridurre i rischi di perdite. Supponiamo, ad esempio, che la domanda di automobili in un certo periodo diminuisca fortemente; un'impresa che produce solo automobili avrà forti perdite erischi di fallire; invece un'impresa che produce, oltre alle automobili, altri beni avrà perdite limitate. Il consiglio di amministrazione (CdA) agisce collegialmente, nomina un amministratore delegato che è un membro del consiglio di amministrazione a cui il consiglio di amministrazione delega ampi poteri, e i direttori generali. Il consiglio dà direttive sulla gestione dell'impresa a questi soggetti, i quali devono tradurre in pratica gli indirizzi del consiglio stesso. Il collegio sindacale con funzioni di controllo del Consiglio di Amministrazione. Nei sistemi alternativi, introdotti nel 2004 a seguito della Riforma del diritto societario, ferma restando la presenza dell'assemblea, gli organi della società per azioni sono: il consiglio di gestione (Sistema dualistico), il consiglio di sorveglianza, il consiglio di amministrazione, da solo, che nomina al proprio interno un comitato di controllo (sistema monistico). Uno deiUno dei problemi più importanti dell'impresa è quello del finanziamento: l'impresa di solito desidera crescere, cioè aumentare i suoi stabilimenti, impianti e macchinari, per cui una volta coperti i costi e fatti gli ammortamenti, cerca di avere fondi aggiuntivi attraverso cui finanziare la sua espansione. L'impresa ottiene dei ricavi dalla vendita dei beni che produce e sostiene dei costi. L'impresa può:
- aumentare il capitale sociale, cioè emettere nuove azioni, così raccoglie dal pubblico (cioè dalle persone che sottoscrivono, ossia acquistano, tali azioni) del denaro che può impiegare per gli investimenti, cioè per acquistare, ad esempio, fabbricati, terreni, impianti e macchinari, attrezzature industriali, etc...
- emettere obbligazioni: il soggetto che sottoscrive (cioè compra) un'obbligazione presta, per un certo periodo, una somma di denaro all'impresa che gli pagherà un interesse
periodico (quasi sempre semestrale) e alla fine del periodo (cioè allascadenza dell’obbligazione) gli rimborserà la somma che ha pagato per comprarel’obbligazione. La durata del prestito (ossia la scadenza dell’obbligazione) è determinata nell’obbligazione stessa.
La differenza tra un’azione e una obbligazione è quindi evidente: acquistando un’azione il soggetto diventa comproprietario dell’impresa, e il reddito che l’azione frutta è variabile. Il consiglio di amministrazione decide ogni anno quanta parte dei profitti deve essere distribuita agli azionisti e quanta deve essere reinvestita. L’obbligazione invece è rappresentativa di una quota di un prestito (cioè un debito) che l’impresa contrae con chi la sottoscrive: essa frutterà un reddito (l’interesse) fisso e verrà rimborsata alla scadenza.
Nel linguaggio giuridico, e con riferimento alle società di capitali,
resentano una quota di partecipazione o un debito nei confronti di un'azienda o di un ente. Le azioni rappresentano una quota di proprietà dell'azienda e conferiscono al possessore il diritto di partecipare alle decisioni aziendali e di ricevere una parte degli utili distribuiti sotto forma di dividendi. Le obbligazioni, invece, rappresentano un debito dell'azienda verso il possessore e conferiscono il diritto di ricevere interessi periodici e il rimborso del capitale investito alla scadenza. Entrambi i titoli possono essere negoziati sui mercati finanziari e sono soggetti alle fluttuazioni dei prezzi in base alla domanda e all'offerta.