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CURVE DEL MIGLIORAMENTO TECNOLOGICO DISCONTINUE

Un’innovazione tecnologica si dice discontinua quando risponde a una richiesta di

mercato simile a quella già soddisfatta da una tecnologia preesistente, partendo però

da una base di conoscenze completamente nuova.

Di norma, le imprese che entrano per la prima volta in un settore solitamente optano

per la tecnologia discontinua, mentre le aziende già presenti nel mercato devono

decidere se proseguire con la tecnologia attuale o se investire nel passaggio alla

nuova tecnologia. CURVE DELLA DIFFUSIONE TECNOLOGICA

Le curve della diffusione di una tecnologia esprimono il rapporto tra il numero

complessivo degli utilizzatori di una tecnologia e il tempo, solitamente riproducibile

con una S: in una fase iniziale, quando la tecnologia, ancora poco conosciuta, viene

introdotta nel mercato, l’adozione è lenta; poi, quando gli utilizzatori ne acquisisco

una comprensione più approfondita, si diffonde nel mercato di massa così da far

aumentare il tasso di adozione; infine, quando il mercato tenderà a saturarsi, il tasso

di nuove adozioni comincerà a diminuire.

La diffusione di una tecnologia solitamente richiede tempi molto più lunghi rispetto

alla diffusione delle informazioni ad essa collegate.

NUOVE TECNOLOGIE

Le nuove tecnologie presentano un elevato grado di reattività e una particolare

capacità di penetrare orizzontalmente in tutti i settori, offrendo soluzioni utili nei

campi più disparati. Lo scopo è di accrescere il numero di opzioni disponibili per

assicurare un’efficiente risposta al mercato, tenendo in considerazione la sicurezza, la

salute dell’uomo e la salvaguardia dell’ambiente.

La robotica è la scienza che studia la creazione e l’applicazione di dispositivi

programmabili (robot) atti a movimentare in modo ripetitivo e controllato attrezzi con

cui eseguire operazioni di vario genere. Il lavoro dei robot permette di ridurre o

eliminare lavori faticosi, monotoni o con alto contenuto di rischi per l’uomo,

garantendo al tempo stesso un aumento della produttività e della qualità, unito a una

diminuzione dei costi.

L’elettronica è la scienza che studia i fenomeni che riguardano l’elettrone nel vuoto o

nei mezzi materiali e su di essa si fondano le telecomunicazioni e i servizi informativi.

L’informatica è la scienza che studia l’informazione, nei suoi principi generali e nei

suoi aspetti particolari grazie all’utilizzo dei computer.

La telematica è l’unione tra informatica e telecomunicazioni.

L’evoluzione dell’ ICT (Information and Comunication Technology) ha determinato

un cambiamento del paradigma tecno-economico riguardante la progettazione, la

gestione e il controllo dei sistemi di produzione di beni e servizi in tutto il mondo

economico.

L’intelligenza artificiale studia le tecniche per realizzare macchine capaci di risolvere

problemi che rientrano nel dominio dell’intelligenza umana.

I sistemi esperti sono programmi che, grazie alla conoscenza posseduta su uno

specifico dominio, sono in grado di risolvere istanze di problemi specifici, emulando il

processo decisionale dell’uomo e apprendendo dai feed-back ricevuti.

La domotica consente di collegare tra loro diversi apparecchi attraverso sensori e

rilevatori di vario tipo. TECNOLOGIE INTELLIGENTI

Le tecnologie intelligenti sono contraddistinte dalla capacità di intervenire

autonomamente su problemi chiaramente formulati, riconoscere l’iter da seguire per

raggiungere obiettivi prefissati e adeguarsi ai cambiamenti di situazioni ed esigenze.

Lo scopo ultimo di questo processo di sviluppo tecnologico è realizzare delle catene di

montaggio con controllo automatico centralizzato, dando vita così a industrie

automatizzate. Il vantaggio di questo nuovo tipo di realtà è rappresentato dalla

maggior flessibilità e produttività degli impianti e dall’accesso a economie di scala e di

raggio d’azione. -

E BUSINESS

L’informatica nelle imprese concerne l’utilizzo di internet per le transazioni con i

consumatori (business-to-consumer) o con altre imprese (business-to-business),

garantendo maggiore efficienza e migliorando lo scambio informativo all’interno

dell’organizzazione e tra l’organizzazione e i suoi partner. Ciò porta a una riduzione

dei costi grazie alla maggior facilità di reperimento, elaborazione e trasferimento delle

informazioni, con conseguente incremento dei profitti.

AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

A seconda del tipo di processo che la caratterizza, l’automazione industriale può

essere:

rigida, con alti volumi di produzione di singoli prodotti e mezzi operativi

 specializzati (industrie a ciclo continuo);

flessibile, con alta diversificazione e personalizzazione del prodotto, macchinari

 polivalenti e riconvertibili;

programmabile, con diversi tipi di prodotto ognuno dei quali realizzato in piccole

 quantità, con grande diversificazione delle capacità produttive e la possibilità di

riprogrammare facilmente e velocemente le sequenze operative.

Se prima, per realizzare un sistema di automazione occorrevano cospicui investimenti

in apparecchiature e know-how, oggi questa realtà penetra anche nei mercati di

bassa fascia consentendo il proliferare di micro-imprese che affiancano i grandi

gruppi.

Caratteristica chiave di questa realtà è quindi l’automazione, ovvero l’insieme delle

tecniche e dei metodi per sostituire l’attività umana nelle funzioni di servizio, comando

e sorveglianza con dei dispositivi meccanici. L’automazione applicata alle macchine

operatrici garantisce diminuzioni nei tempi e nei costi del lavoro e un aumento della

qualità dei prodotti realizzati.

La meccanizzazione è invece la sostituzione della forza lavoro mediante l’utilizzo di

macchine. ’

STRATEGIE ORIENTATE ALL INNOVAZIONE

La scelta del tempo di ingresso nel mercato è fondamentale per determinare le

probabilità di successo dell’impresa. Questa può decidere di entrare in un mercato

come:

first mover, per potersi guadagnare la fedeltà dei clienti, ottenere la leadership

 tecnologica, diritti di opzione su risorse scarse e vantaggi derivanti dai rendimenti

crescenti; d’altro canto però ci saranno elevati costi per R&S, creazione di canali di

fornitura e distribuzione, sviluppo delle tecnologie abilitanti e dei beni

complementari, oltre al dover fare i conti con l’incertezza della domanda dei nuovi

prodotti;

early follower, per poter seguire le strategie dei pionieri dopo averne analizzato le

 potenzialità e i rischi, potendo contare ancora su ampi margini di sviluppo del

mercato;

late entrant, per inserirsi in un mercato già maturo e consolidato, incorrendo così

 in minori rischi e investimenti, ma vedendo in gran parte compromesse le

opportunità di successo.

Non sempre i first mover si confrontano con uno stato di incertezza della domanda: a

volte sono ben note le esigenze del cliente e l’innovazione serve per rispondere in

modo specifico a tali bisogni. Il successo dipende quindi dalla capacità della nuova

tecnologia di offrire un miglioramento rispetto alle soluzioni preesistenti.

Se però le tecnologie di supporto non sono ancora mature, converrà attendere che

raggiungano uno stadio di sviluppo più avanzato prima di entrare nel mercato.

Se, allo stesso modo, l’innovazione richiede risorse complementari non ancora

disponibili nel mercato, l’entrata come pioniere non offre molte probabilità di

successo.

Se invece la minaccia di nuovi ingressi da parte di concorrenti è alta, converrà un

ingresso anticipato così da potersi creare un’immagine di impresa all’avanguardia,

conquistare una buona quota di mercato e stabilire rapporti privilegiati con fornitori e

distributori. Il first mover deve però disporre di adeguate risorse finanziarie per essere in

grado di far fronte a un periodo in cui i ricavi generati dalle vendite saranno modesti.

Un’impresa, con le adeguate capacità e competenze chiave, può essere avvantaggiata

sia come first mover sia come early follower.

L’impresa che decide di essere first mover deve possedere le competenze-chiave

indispensabili per realizzare un’innovazione tecnologica coerente con le aspettative

del cliente ed essere in grado di supportarla con le risorse complementari di cui

necessita.

L’impresa che vuole essere early follower, e decide quindi di perfezionare la

tecnologia di un primo entrante così da sorpassarlo con una nuova versione

migliorata della stessa, deve disporre di processi di sviluppo a cicli veloci. I tempi di

sviluppo di questi processi possono notevolmente accorciarsi mediante il ricorso ad

alleanze strategiche, team interfunzionali e processi paralleli.

Per costruire una strategia orientata a promuovere l’innovazione, è indispensabile

combinare le nuove tecnologie con idee creative al fine di creare valore e utilità

mediante proposte commerciali avanzate e originali. Un’efficace strategia di sviluppo

dell’innovazione richiede dotazioni di competenze e conoscenze difficilmente

replicabili. COMPETENZE CHIAVE

Le competenze chiave (o core competency) sono la combinazione delle capacità,

delle risorse, delle abilità tecnologiche e produttive che contraddistinguono

un’impresa all’interno del mercato. La combinazione e l’integrazione di tutte le

capacità che un’impresa dispone rende le competenze chiave difficili da imitare.

Alcune core competency possono anche essere costituite dalle solide relazioni che

l’impresa è riuscita a stabilire tra le diverse funzioni, processi aziendali o unità di

business. Per essere fondamento di un vantaggio competitivo, le competenze chiave

devono essere:

uniche, così da rappresentare una fonte significativa di differenziazione;

 versatili, così da poter essere utilizzate in più business;

 difficili da imitare, così da proteggere il vantaggio dall’erosione della concorrenza.

Talvolta, proprio le aree di eccellenza rischiano di trasformarsi in pericolosi vincoli che

rendono rigida l’organizzazione: imprese che dispongono di un ricco patrimonio di

conoscenze potrebbero incontrare difficoltà nell’acquisirne di nuove, vedendo così

limitata la loro capacità di adattamento e il loro grado di flessibilità.

Per ovviare a questo problema è indispensabile possedere delle capacità dinamiche

che consentano di adattarsi rapidamente ai cambiamenti dell’ambiente.

APPROPRIABILITÀ

L&rsquo

Dettagli
A.A. 2016-2017
27 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/13 Scienze merceologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher federicogiordano1995 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnologia Innovazione e Qualità e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi della Tuscia o del prof Ruggieri Alessandro.