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GESTIONE DELLE CONTEMPORANEITÀ
La programmazione lavori deve essere organizzata per obiettivi strategici. Identifichiamo innanzitutto un programma lavori generale (del Project Manager); PLS - Programma lavori standard. Identifica la durata dei lavori. È definito dalla committenza che nel redigerlo si basa su ipotesi plausibili. Il dettaglio successivamente sarà definito dall'impresa. Il PLS deve essere coerente con il cronoprogramma di progetto esecutivo per appalti pubblici.
PLC - Programma di lavori di cantiere. Presenta un aspetto uguale a quello standard. Si può però discostare sotto alcuni aspetti rispetto al PLS.
- L'impresa può cambiare a suo piacimento la durata delle lavorazioni (utilizzando più apprestamenti, più operai, più squadre considerando sempre le eventuali interferenze).
- È possibile modificare l'ordine di esecuzione delle lavorazioni (anticipare o posticipare le lavorazioni a meno
Che il PLS abbia dei vincoli di sequenza).
- Non è possibile modificare la denominazione sul listato del PLS che costituisce l'indice tecnico del PSC.
- Qualunque modifica si voglia apportare al PLS il CSE Coordinatore sicurezza in fase di esecuzione la deve approvare dopo essersi interfacciato con il direttore dei lavori.
- Regola non scritta: per i gradi di vincolo imposti dal PLS è necessario essere flessibili, si devono poter effettuare modifiche se la modifica dimostra avere un livello di sicurezza migliorativo.
L'impresa deve metter per iscritto e formalizzare la proposta dell'abbattimento del vincolo. (In una riunione di coordinamento viene verbalizzato l'assenso del CSE a tale proposta precedentemente valutata, in seguito fatta la proposta questa andrà ultimata sottoponendola nuovamente al CSE che la accetterà definitivamente.
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La sezC si occupa di sviluppare l'analisi operativa e la programmazione operativa.
Non può esserci programmazione operativa se non si ha prima condotto un'analisi operativa. Questa analisi deve essere condotta anche dal progettista ergotecnico per elaborare il PLS, successivamente dovrà essere perfezionata nel piano operativo di sicurezza (POS). L'analisi operativa va condotta ma non va inserita nel PSC. Se il CSP corrisponde al CSE, tale figura sarà più veloce nel valutare l'analisi operativa che l'impresa propone, valutando al meglio la programmazione operativa. Dal lato committenza: l'analisi operativa è necessaria per definire i livelli qualitativi di sicurezza attesi dal progetto tecnologico. Il committente (RDL- Responsabile dei lavori) è chiamato ad approvare ciò che avverrà in cantiere. Questi livelli qualitativi di sicurezza li definisce operando le scelte architettoniche, tecniche ed organizzative necessarie per pianificare i lavori o le loro fasi (art. 90), garantendo che nellaprogettazione (descritta nell'allegato 15) sia stato affrontato il tema di eliminazione o riduzione dei rischi.
Impresa di costruzione: deve ottimizzare la propria organizzazione produttiva adeguandola allo specifico cantiere e deve rispettare i vincoli, i tempi e i costi previsti dal contratto, osservando le famose misure di tutela generali e specifiche (art. 15, 95)
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REQUISITI DI QUALITÀ OPERATIVA dei prodotti di costruzione che devono intendersi come subordinati ai requisiti di qualità tecnologica.
- Flessibilità dimensionale: Attitudine del prodotto ad adattarsi alle dimensioni progettuali senza aggiustaggi in cantiere.
Es. Le piastrelle che possono essere commercializzate in diverse dimensioni, possono essere facilmente utilizzate di serie senza subire aggiustaggi in cantiere e quindi con una qualità certificata proveniente direttamente dalla fabbrica. Se la piastrella necessita di essere tagliata, comporterà: un’attrezzatura da taglio
(potenziale agentedi infortunio), l'inquinamento del cantiere (polvere dovuta al taglio), produzione di rifiuti(sfrido piastrella) e una non precisione della lavorazione (il taglio non sarà perfettocome da fabbrica).
*Info: La flessibilità dimensionale del calcestruzzo è infinita.
Slide 32. Adattabilità dimensionale:Se non arriva in cantiere la giusta dimensione o forma si spera che sia sempliceadattare il materiale a ciò che è necessario per la lavorazione. Se un materiale risultafragile è poco adattabile e quindi con una qualità operativa non ottimale. Si prediligonoprodotti caratterizzati da sistemi precostruiti dal produttore per facilitare operazioni ditaglio/sagomatura/ aggiustaggio.
Slide 43. Facilità di movimentazione:Non va applicata solamente all'elemento tecnico ma anche alle sue modalità difornitura. Non sempre ciò che viene fornito in cantiere arriva al piano di lavorazionecosì
come segue:come è stato fornito. Ad esempio: serramenti arrivano su rastrelliere, barre di armatura in fasci, ecc.. Importante è considerare il tipo di movimentazione per il trasporto del materiale: AEREA, MECCANIZZATA E MANUALE. Da considerare anche la MANUALE ASSISTITA (es. utilizzo carriola, carrucola). La facilità di movimentazione consiste nell'attitudine del prodotto ad essere facilmente spostato in cantiere con impiego minimale di attrezzature e secondo preordinate modalità. Le modalità di fornitura che devono essere opportunamente richieste all'occorrenza.
DOMANDA STRATEGICA: gli elementi in cantiere come arrivano impacchettati? Es. Questa informazione è necessaria per capire se effettivamente la gru di cantiere, in base alla sua collocazione o al peso del materiale sarà in grado di movimentare il materiale stoccato. Ulteriore informazione importante è la MODALITÀ DI IMBRAGO del materiale. Errori di imbragatura comportano
errori anche mortali.
IMPORTANTE: Le forche possono essere utilizzate solo per scaricare un autocarro. I casi di estrema sicurezza si può prevedere che il carico sia solidale con la forca, pertanto riconosciamo l'utilizzo delle forche con la cesta che NON occupano maggiore ingombro. Alternativa è la forca con le catene che "abbracciano" il bancale rendendolo appunto solidale. Necessario che il bancale sia integro.
BIDONI vengono utilizzati come ceste, ciò è sbagliato.
Considerando SOLLEVATORI TELESCOPICI con la forca, bisogna vincolare il carico in modo tale che in seguito ad oscillazioni esso non subisca spostamenti. Soprattutto perchè essendo una macchina gommata e spostandosi nel cantiere è possibile che buche o altri ostacoli comportino l'oscillazione del materiale.
Per carichi che eccedono oltre il limite di sagoma del mezzo è opportuno che vengano trattenuti lateralmente con una fune guida da un operatore che da
posizione sicuramantenga il controllo del posizionamento del carico sulla forca. Scontato che nel momento in cui il sollevatore telescopico sollevi un carico in quota, la zona sottostante dovrà essere necessariamente sgombra. Riguardo la movimentazione manuale è importante considerare anche la movimentazione manuale assistita che comporta spesso una riduzione del rischio. Si può pensare di prevedere delle gru da interno per il sollevamento di pesi.
Slide 54. Limitazione nell'uso di materiali, utensili, energia: Attitudine del prodotto ad essere lavorato/trasformato in cantiere con impiego minimo di materiali accessori e utensili. Ridurre quindi il numero di utensili che sono oggetto di rischio, limitare l'energia evitando anche prolunghe sparse per il cantiere.
Slide 65. Semplicità d'uso del prodotto: Manodopera meno qualificata e poca comprensione linguistica comportano una necessaria semplicità d'uso del prodotto. Prevedere pertanto
delle buone istruzioni,fasi di cantiere graficizzate con BIM per la riduzione del rischio.Slide 76. Limitazione degli ingombri e facilità di stoccaggio:Importante è il progetto funzionale e spaziale, bisogna evitare la riduzione delpercorso carrabile e l’interferenza con il percorso pedonale. L’attitudine del prodottodeve essere quella di migliorare la fruibilità delle aree di cantiere disponibili,adottando soluzioni come la sovrapponibilità degli elementi.Importante è anche la sequenza dello stoccaggio.
Slide 87. Limitazione della produzione di residui/rifiuti:Attitudine del prodotto alla riduzione dei rischi per l’operatore e la comunità derivantidalla produzione di residui tossici e rifiuti di cantiere. Quindi particolare attenzione sipresta allo smaltimento di contenitori non completamente vuoti, alla natura degliimballaggi e le quantità di rifiuti che devo temporaneamente stoccare in cantiere (equindi considerarne
anche lo spazio di occupazione). Slide 98. Resistenza agli agenti: Attitudine del prodotto a resistere agli agenti ambientali e quindi bisogna considerare se è necessario realizzare: una tettoia protettiva, un prefabbricato, se si potrà stoccare o meno il materiale a terra, ecc… Slide 109. Limitazione dell’entità dei controlli: I controlli sono molto insidiosi perché occupano poco tempo e non invogliano l’operatore a svolgere il controllo per pigrizia. Quindi è necessaria un’attitudine del prodotto ad essere trattato correttamente con facili oltre che rapidi controlli nelle diverse fasi operative. Slide 1110. Limitazione dell’entità della mano d’opera: Meno persone sono esposte al rischio, minore sarà l’entità del rischio. Quindi è necessaria un’attitudine del prodotto ad essere lavorato in cantiere attraverso l’impiego di una entità limitata di operatori. Slide 1211. Nonaffaticamento dell'operatore: è pericoloso se l'operatore è affaticato perché perde lucidità. Quindi necessaria un'attitudine del prodotto a non comportare affaticamento dell'operatore durante le fasi operative. Una soluzione potrebbe essere la turnazione degli operai per una lavorazione pesante e monotona.
Slide 1312. Sicurezza d'uso del prodotto: Si riferisce alla sicurezza della manipolazione del prodotto. Attitudine del prodotto a essere spostato e lavorato in cantiere con il maggior grado di riduzione del rischio di innesco e di eventi dannosi o patogeni, come: la conformazione delle superfici e degli spigoli tale da evitare contusioni o tagli, classi di reazioni al fuoco, conduttività termica, produzione di polveri o vapori tossici/infiammabili, rumorosità di lavorazione, rischio di esplosione, ecc..
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SCOMPOSIZIONE OGGE