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β

La soluzione del problema di minimo connesso al calcolo di può essere ottenuta per via

iterativa.

Nel caso, però, in cui la Z(Y) = 0 non sia espressa in forma analitica, non è possibile valutare

le derivate parziali di Z rispetto alle variabili normali standard ed il metodo di simulazione

diviene obbligatorio.

In ulteriori perfezionamenti del metodo presentato è stata rimossa la limitazione che X sia un

vettore composto di v.a. normali (metodo FOR), considerando anche la possibilità di v.a.

distribuite in modo qualsiasi, anche dipendenti, ricondotte, mediante opportune

trasformazioni, a v.a. normali e non correlate equivalenti.

I metodi di verifica di sono quelli incorporati nelle normative tecniche.

Livello 1

Essi sono metodi cosiddetti semiprobabilistici, in quanto sono basati sui valori caratteristici

delle v.a. e sui coefficienti parziali di sicurezza.

A Livello 1 il problema della sicurezza si riconduce alla seguente disuguaglianza:

R K

γ ≤

S γ

S K R

in cui S ed R sono i valori caratteristici rispettivamente degli effetto delle azioni e delle

K K

γ γ

resistenze e e sono i coefficienti parziali di sicurezza sulle azioni e sui materiali.

S R

Allo scopo di comprendere meglio il ruolo dei coefficienti parziali di sicurezza, supponiamo

di voler garantire la sicurezza alla rottura semplicemente con la relazione:

S R

K K

Calcoliamo la probabilità di rottura P associata all’uso di tale relazione.

f

Dalla definizione di resistenza caratteristica si ha:

Prob (R < R ) = 0.05

k

e da quella di carico caratteristico:

Prob (S < S ) = 0.95

k 17

o anche:

Prob (S > S ) = 0.05

k

Per la ipotizzata indipendenza statistica di S ed R si può allora scrivere:

( )

= < ∩ > = =

P Pr ob R R S S 0

.

05

x 0

.

05 0

.

0025

f K K

Tale valore della probabilità di rottura è troppo grande rispetto a quelli considerati

-5 -6

-10 ).

ammissibili (10

Il ruolo dei coefficienti parziali di sicurezza è proprio quello di diminuire il valore della

probabilità di rottura che proviene dall’uso del calcolo semplificato sopra descritto.

A tale scopo essi vanno opportunamente “calibrati” utilizzando metodi di analisi di livello

superiore (2 o 3). 18

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
292 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/09 Tecnica delle costruzioni

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ramlui79 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnica delle Costruzioni e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università della Calabria o del prof Cosenza Edoardo.