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OSSERVAZIONE 2: nonostante questa potenzialità le dimensioni numeriche delle
popolazioni tendono ad essere stabili
OSSERVAZIONE 3: le risorse ambientali sono limitate
CONCLUSIONE 1: la produzione di un numero di individui maggiore rispetto alle
possibilità dell'ambiente porta all'insorgenza di conflitti per la sopravvivenza tra i
membri di una popolazione, per cui soltanto una parte della progenie riesce a
sopravvivere. Ogni specie quindi non può fare a meno di confrontarsi con l'ambiente.
Ciò determina l'esistenza di due forze contrapposte:
- la forza dell'individuo che lo porta ad esprimersi al massimo
- la forza dell'ambiente che si oppone limitando le risorse
La risultante tra queste due forze è l'equilibrio
OSSERVAZIONE 4: studiando vari individui notò delle caratteristiche che variano da
un individuo all'altro anche nella stessa specie e osservò che gran parte di queste
variabilità sono ereditabili
CONCLUSIONE 2: la sopravvivenza non è un fatto casuale ma fa riferimento alla
costituzione genetica dell' individuo. La capacità di alcuni individui di sopravvivere e
di riprodursi porta a un graduale cambiamento della specie che accumula le
caratteristiche migliori. Se non danno un vantaggio, le caratteristiche vengono
eliminate.
La variabilità genetica e il crossing over sono indispensabili per le popolazioni
affinchè queste non si estinguano.
Darwin dopo questo lungo viaggio decise di mettere per iscritto tutte le teorie che
aveva maturato. Nel 1959 pubblicò “La teoria delle specie” dove esprime il concetto
dell'evoluzione che non è altro il risultato di un cumularsi dei caratteri migliori per la
sopravvivenza.
Il dibattito sull'evoluzione continua fino ai giorni nostri perchè era e continua ad
essere una teoria che non può essere dimostrata. Difatti esistono: gli evoluzionisti che
credono nella teoria darwiniana e gli antievoluzionisti che la negano.
Ci sono stati diversi tentativi per dimostrare che la teoria evoluzionistica sia vera. Ad
esempio osservando diverse specie troviamo delle omologie:
• omologie anatomiche
• omologie embriologiche
• omologie molecolari
Successivamnte ci furono altre scoperte come le Leggi di Mendel che mettono in
evidenza l'ereditarietà dei caratteri. Questi elementi insieme alle leggi di Darwin
hanno dato origine a concetti nuovi sull'evoluzione come la Sintesi Moderna che
elabora concetti vecchi e li affianca alle nuove scoperte.
Qualche anno prima di Darwin ci fu un altro scienziato che aveva elaborato le teorie
sull'evoluzione: Alfred Wallace.
Wallace inviò i suoi studi a Darwin ormai già famoso per le nuove teorie ma le
comunità scientifiche, che allora erano molto rispettate, indussero Darwin a
pubblicare “Le origine delle specie” facendogli acquisire il primato. Darwin anticipò
Wallace nella pubblicazione ma non nello sviluppo delle conclusioni.
POPOLAZIONE= insieme di individui appartenenti alla stessa specie che occupano
un determinato territorio
POOL GENICO= l'insieme di geni presenti in una popolazione in un determinato
momento
Se si vuole studiare una popolazione bisogna tener conto del numero di individui
quindi:
1. il numero delle nascite meno il numero delle morti per avere la dinamica delle
popolazioni
2. il numero di immigrazioni
Questi parametri servono a stabilire, in base ad una determinata specie che vive in un
determinato luogo, l'andamento della popolazione rispetto al numero degli individui.
La curva di crescita può rappresentare graficamente questi dati
Esempio: esaminiamo una popolazione che si riproduce rapidamente come i batteri, li
mettiamo in un terreno di coltura e osserviamo che per un determinato periodo di
tempo non si ha nessuna divisione e nessuna crescita. Questo periodo, chiamato fase
di latenza è necessario per l'adattamento di una popolazione al nuovo ambiente. Una
volta realizzato l'adattamento inizia la divisione, entreremo così nella fase
esponenziale della curva di crescita. La curva è chiamata curva a J.
E' possibile mantenere la duplicazione dei batteri in un terreno di coltura fin quando
non intervengono dei fattori che limitano la crescita come ad esempio lo spazio
limitato. Questi fanno si che la curva non può proseguire l'andamento in maniera
esponenziale perchè l'ambiente determina la forza contraria. La curva si piega da J a
S italica inquanto interviene la forza contraria che si chiama capacità portante.
La curva di crescita, che tiene conto dei limiti che l'ambiente pone rispetto alla
crescita della popolazione, è una caratteristica di tutte le specie viventi, tra cui gli
esseri umani.
Se la curva supera il valore della capacità portante (overshooting), un certo numero di
individui viene eliminato. Se la popolazione insiste ancora e vuole superare di più il
valore della capacità portante in maniera esagerata, si avrà un evento estremo: il
valore della capacità portante crolla e scende a zero, di conseguenza saranno eliminati
tutti gli individui contribuendo all'estinzione della specie.
Il valore della capacità portante non è garantito, può aumentare o diminuire.
Il rapporto con l'ambiente in cui una specie vivie è determinato da due forze
contrastanti: una insita nella caratteristica della specie che tende a farla esprimere al
massimo delle potenzialità e si chiama potenziale biotico. Si indica con r (fa
riferimento al tasso di crescita) e una forza contrastante dell'ambiente che limita la
crescita esponenziale della popolazione. Viene definita capacità portante e si indica
con k.
Gli indivudui possono essere classificati rispetto alle loro strategie riproduttive.
Esistono strategie riproduttive di tipo r che fanno riferimento al potenziale biotico e
di tipo k che fanno riferimento alla capacità portante.
Le popolazioni sono inconsapevolmente in costante ricerca di energia anche tra
individui della stessa specie. L'energia, nel caso della riproduzione, può essere
consegnata per garantire la sopravvivenza delle generazioni successive oppure può
essere utilizzata per far sopravvivere la generazione parentale senza tener conto della
prole. r
STRATEGIA RIPRODUTTIVA DI TIPO
Le specie puntano alla potenzialità insita nel produrre al massimo, sempre tenendo
conto dell'ambiente in cui vivono. Tutte quelle specie che mirano al potenziale biotco
utilizzano l'energia per lo sforzo riproduttivo, per questo motivo non possono
consegnarla alle generazioni successive quindi:
• le cure parentali sono scarse o assenti perchè richiederebbero un ulteriore
spreco di energia
• gli individui si riproduono precocemente
• il tasso di crescita è elevato per evitare l'estinzione
• la prole è numerosa in modo tale che ci sia una percentuale maggiore di
sopravvivenza
• le dimensioni corporee sono piccole
k
STRATEGIA RIPRODUTTIVA DI TIPO
Tutti coloro che tengono conto dell'ambiente in cui vive la specie, utilizzano
istintivamente una parte dell'energia disponibile per salvaguardare la nuova
generazione. Essendoci una quantità limitata di energia, il numero di individui della
nuova generazione non può essere elevato. Ciò che ne consegue è un maggior rischio
di estinzione perchè entra in gioco anche la selezione naturale, quindi:
• devono essere presenti le cure parentali per garantire che i nuovi individui
arrivino alla maturità sessuale
• l'età della riproduzione risulta essere tardiva
• il tasso di crescita è basso
• la prole non sarà numerosa
• le dimensioni corporee sono grandi