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Fenomeno e noumeno nell'attività pratica
Come l'intuizione estetica conosce il fenomeno/natura e quella filosofica il noumeno/spirito, analogamente l'attività economica si occupa del fenomeno/natura e la morale dello spirito/noumeno.
Libertà assoluta: volizione del vero se stesso da parte dello spirito che vuole se stesso e dell'universale esistente nello spirito empirico finito. Esclusione di altre forme spirituali - cap.8
Premessa: Non esiste una quinta forma di attività spirituale oltre le quattro già viste, a queste vanno ricondotte tutte le altre.
Sistema dello spirito: Il sistema dello Spirito è concepito come quattro gradi disposti in modo che: Attività teoretica : attività pratica = 1° grado teoretico/pratico : 2° grado teoretico/pratico. Essi si implicano regressivamente, quindi solo il fatto estetico è indipendente.
Forme della genialità: Esistono geni.
anche dell'economia, sono i "Geni del male" che agiscono per fini rivolti al proprio utile. • Genio sempre inteso come concetto quantitativo e differenza empirica Inesistenza quinta forma di attività • Non esiste una quinta forma di attività perché: o non hanno carattere d'attività, o sono varianti verbali di attività già esaminate, o sono fatti complessi/derivati dove varie attività si mescolano • Diritto (fatto giuridico): si riferisce all'attività economica, perché regola rapporti sul piano economico, e alla sfera logica per il suo aspetto formale nella formulazione di leggi • Sociologia: le viene negata autonomia e scientificità Religiosità • Forma di conoscenza, espressione di aspirazioni e ideali pratici oppure racconto storico (leggenda) o scienza per concetti (dommatica) → Può mantenersi anche nel caso in cui il progresso umano conoscitivo vadaavanti• Croce e Hegel: differenze sul Cristianesimo- Hegel: Cristianesimo come religione assoluta che culmina nel Luteranesimo, presenta un’evoluzione delle religioni- Croce: ammette che il Cristianesimo sia una religione più evoluta di altri e ritiene che culmini nel Cattolicesimo↓1) Rilevata la contrapposizione con il sapere filosofico2) Contrasto inevitabile quello tra scienza e religione3) Si mantiene coerente e non tollera scienza o storia ad esso contrarie• Razionalisti/ogni filosofia che vuole un pensiero innovativo unito alla religione: sono destinati a fallire, gli unici veri fautori della religione sono quelli che si sono opposti alla scienza e al progresso• Saggio del 1942 sono valori che influenzano la cultura, Perché non possiamo non dirci cristiani?: a prescindere dalla fede, quelle cristiane sono radici principali nella cultura europea• La religione viene sostituita dalla filosofia, è un fatto storico transitorio, stato
psichico superabile
Metafisica
- La filosofia (come scienza dello spirito) non può essere né filosofia della storia né della natura, non può riflettere su fatti empirici, può rapportarsi solo a concetti universali
- Filosofia della Storia: metodica/logica della storia
- Filosofia della Natura: gnoseologia dei concetti nelle scienze naturali
- Quindi: queste due filosofie possono studiare come si costruiscono e le forme dei concetti che in esse appaiono
- La filosofia come metafisica (da condannare) pretende di fare concorrenza alla storia e alle scienze naturali
- La filosofia come autocoscienza dello Spirito contrapposta alla funzione empirica e classificatoria delle scienze naturali
- Viene accettata solo la filosofia come scienza delle scienze
Intuizione intellettuale
- Concetto già criticato da Kant, presupporrebbe la capacità dell'intelletto di prescindere dalle intuizioni, creandosi da solo il proprio oggetto
Cosa che fa la metafisica secondo lui.
- Dopo Kant: l'idealismo rivaluta l'intuizione intellettuale con Fichte e Schelling: non esistono più riferimenti al noumeno, l'intuizione intellettuale è l'attività produttiva per eccellenza- Hegel: è un concetto irrazionale e mistico
Croce (nel paragrafo "La fantasia mentale e l'intelletto intuitivo"): se fosse possibile, si finirebbe per unire fantasia/intelletto, infinito/finito, forma/materia, concetti/intuizioni e così via, con un metodo di compenetrazione. Non è possibile, per l'uomo, l'intuizione intellettuale. Mortalità e immortalità.
- Immortalità dell'arte vista spesso come 5° categoria (errato)
- Hegel: è inaccettabile lo stato privilegiato dell'arte come rapporto tra individuo e assoluto, è contro la concezione romantica dell'arte, pensa che essa tenda a morire
- Croce critica le figure retoriche e la stilistica per richiamare l'individualità e l'irriducibilità a schemi di ogni intuizione o espressione: rifiuta le categorie, le astrazioni e le generalizzazioni, perché nel caso non si tratterebbe più di estetica.
- I capitoli dal 9 al 17 confutano teorie estetiche erronee per eliminazione: viene definita una posizione per esclusione, Croce adotta una strategia argomentativa che nella logica si usa per separare la scienza vera dalle scienze naturali → allo stesso modo si deve separare Estetica da ciò che Estetica non è.
- Stilistica: identificare le peculiarità dell'artista. Croce se ne distanzia.
- Altra tesi dell'Estetica crociana: impossibilità delle traduzioni (come la trasposizione da un'opera d'arte a un'altra).
Es.: perdita della poesia, seppur sia possibile rievocarla riprovando le stesse emozioni• Arte come attività spirituale appartenente all'attività teoretica, ha a che fare con le intuizioni→ Ogni altra definizione è solo una variabile verbaleInesistenza di modi dell'espressione• Nel momento in cui l'estetica è la forma dell'espressione intuitiva, non possono esistere diversi modi di espressione• Avendo diviso l'attività in due gradi, teoretico e pratico, a loro volta suddivisi rispettivamente in estetico/logico e economico/etico, non c'è motivo logico per cui non possano esistere altri modi per l'espressione, ma semplicemente essi non esistono.• A ogni forma dello spirito corrisponde un modo d'espressione: se esso non viene riconosciuto, o non si capisce la natura dell'estetica nel sistema, o si sono confuse le forme• Fatti estetici:→ Non hanno differenze
formali - Non si possono scomporre in 1° e 2° grado - Esiste solo un fatto estetico espresso diversamente - I singoli fatti espressivi corrispondono ad altrettanti individui, non è possibile una classificazione filosofica delle espressioni. Variano le impressioni, cioè i contenuti, a cui segue la varietà irriducibile dei fatti espressivi, sintesi estetiche delle impressioni - Impossibilità delle traduzioni - Pretesa impossibile di travasare un'espressione in un'altra, come se si trattasse di un liquido posto in recipienti di diversa forma - Possiamo solo elaborare logicamente ciò che prima era stato elaborato in forma estetica, non si può ridurla - Ogni traduzione sminuisce o rovina: crea una nuova espressione nata dall'unione della prima con altre diverse (si riferisce specialmente alle traduzioni poetiche); è una conversione impossibile e vana - Traduzioni inestetiche: commenti degli
Critica delle categorie retoriche- Analizza le tradizionali categorie retoriche per negare la possibilità di dividere le espressioni in classi e si sofferma su quelle con cui solitamente si giudica la letteratura, ma ce ne sono di simili anche per le arti figurative
- Valore scientifico applicato all'estetica e nella sua critica (cioè le classi) è nullo o negativo (controproducente)
- Distinzioni erronee o prive di senso:
- Es.: Metafora: solitamente definita come una parola messa al posto di un'altra, per Croce è un lavoro scomodo, inutile, una via più lunga. Si scambia l'incisione della parola: la prima sembra impropria e la metafora sembra prenderne il posto per importanza
- Danno delle categorie che nella produzione letteraria giustificano il modo di scrivere male, condizionano la libera espressione delle intuizioni estetiche e producono brutte opere d'arte
- 3
Usi legittimi delle categorie retoriche: dopo aver negato valore alle categorie, riconosce loro un senso empirico/uso pratico concreto
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Senso empirico: per distinguere tra espressioni più o meno riuscite, poiché a loro volta sono frutto di impressioni più o meno vissute. In questo caso sono varianti del concetto estetico. → Distinzione comune tra pittura realistica e simbolica: può essere usata per definire più o meno riuscita l'opera, a seconda della propria prospettiva. Vedi le grandi dispute sul Classico (artisticamente perfetto o freddo artificioso) e il Romantico (imperfetto o caloroso, espressivo e schietto). Lo stesso vale per il concetto di stile (sinonimo di forma/espressione): qualcosa che può essere accolto, sempre accettato a seconda della propria prospettiva.
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Indicazioni dell'antiestetico: definire il non estetico: è un errore il pleonasmo (usare più parole del dovuto) e l'ellissi (usarne troppo poche).
denominano un'opera non riuscita
3) Significato logico classificatorio: uso che trascende il fatto estetico ed è a servizio della scienza(Filosofia), procedura che ha valore nella critica intellettiva e scientifica, ma non nella critica estetica
- Rischio delle categorie: passare a un uso prescrittivo e incatenare l'opera d'arte senza libertà di espressione
- Retorica nelle scuole: Croce la rifiuta, a meno che le categorie non vengano studiate per la loro genesi storica e quindi criticate in quest'ottica. In caso contrario, si tornerebbe a parlare di precetti.
Somiglianze delle espressioni
- Le somiglianze delle espressioni esistono: in questo senso le opere possono essere disposte in gruppi, ma sono paragonabili a quelle esistenti tra individui.
Queste somiglianze sono dette "aria di famiglia": analogia espressiva con Wittgenstein (letteratura), il quale probabilmente potrebbe essere entrato in contatto con le idee di Croce
tramite Raffaello Piccoli, suo allievo e