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FUNZIONAMENTO E RISCHIO PSICOSOCIALE. UN'ANALISI DELLA LETTERATURA
Analisi della letteratura inerente i processi di socializzazione emotiva nel contesto familiare:
- Processi di socializzazione emotiva = modalità e strategie, implicite ed esplicite, messe in atto quotidianamente, attraverso le quali ciascun membro della famiglia può influenzare reciprocamente la conoscenza, l'espressione e la regolazione delle emozioni di tutti gli altri ed in particolare dei bambini.
- Partire dal secondo mese di vita il bambino stabilisce nell'interazione con la madre una co-regolazione delle espressioni emotive e delle azioni. In queste continue co-regolazioni si ripetono e si stabilizzano dei pattern comunicativi propri della diade. Attraverso queste il bambino apprende a regolare le proprie emozioni in modo autonomo.
- Nella diade si individuano due differenti processi di regolazione che si influenzano reciprocamente: regolazione interattiva (processo bidirezionale, riguarda sia
Discussioni sulle emozioni tra bambini e genitore, espressività emotiva dei genitori. A questa altri autori aggiungono la selezione delle situazioni che possono essere occasione di apprendimento sulle emozioni.
Aggiungono variabili intervenienti (caratteristiche personali) e variabili mediatrici (tipo e intensità delle emozioni) 2PsicoStudentiGenitori con disturbi psicopatologici.
Sintomi psicopatologici genitoriali interferiscono con il processo di socializzazione emotiva sia attraverso le pratiche genitoriali sia attraverso il clima familiare influenzato la modalità di gestione ed espressione pratiche genitoriali dell'altro genitore.
Genitori meno affettivi e meno coinvolti emotivamente durante le interazioni con i figli.
Durante la prima infanzia parlano poco delle emozioni, durante l'infanzia si focalizzano sulle emozioni negative nelle interazioni.
Bambini con aumento dell'umore depresso e diminuzione delle competenze sociali nei contesti.
relazionali familiari caratterizzati da un'elevata espressività emotiva negativa, da risposte emozionali inadeguate e da un clima emotivo di imprevedibilità e insicurezza. Contesto maltrattante: - Genitori che tendono a mostrare emozioni negative con maggiore frequenza e intensità. - Genitori maggiormente vulnerabili emotivamente e con maggiori difficoltà nel controllo dell'impulso all'azione. - Bambini che acquisiscono tramite modeling strategie disfunzionali di gestione delle emozioni legate alle relazioni interpersonali. - Madri maltrattanti sono madri con minore capacità di riconoscere le espressioni emotive dei figli; sono meno propense ad avviare dialoghi con i loro figli circa le emozioni; mettono in atto maggiormente strategie conflittuali, punitive e di dismissing. Percorso di intervento: - Percorsi di intervento per i genitori finalizzati alla promozione di modalità di socializzazione emotiva di tipo coaching. - Interventi per i genitori volti a migliorare la loro capacità di gestire le proprie emozioni e di controllare l'impulso all'azione.Più efficaci sono quelli che si focalizzano sull'intervenire sulle idee e sulle rappresentazioni che i genitori hanno - Tuning in to kids
Bambini sviluppano migliori competenze emotive se i genitori riescono a riconoscere i loro segnali emotivi e a sintonizzarsi con essi. I genitori devono, quindi, essere prima di tutto sintonizzati emotivamente con se stessi, devono saper riconoscere e accettare i propri segnali emotivi, sapendo regolare le emozioni in modo adeguato al contesto.
Percorso in gruppo di 6 sessioni settimanali che si propongono di modificare le credenze sulle emozioni e i comportamenti di regolazione emotiva delle figure di riferimento.
Cinque fasi:
- Avere consapevolezza delle emozioni del bambino
- Considerare l'emozione del bambino come un'opportunità per promuovere intimità, discussione sulle emozioni
- Comunicare la comprensione e accettazione dell'emozione
- Aiutare il bambino a usare parole per descrivere come si sente
si sente5. Aiutare il bambino ad agire sulle situazioni che hanno generato determinate emozioni
Attività di gruppo che prevedono discussioni, condivisione di esperienze, presentazione di modelli alternativi di socializzazione, con l'impiego di metodologie attive (video, role-plays...)
Risultati: miglioramento delle strategie di regolazione emotiva dei genitori e delle loro modalità di socializzazione emotiva + bambini sono migliorati nella loro capacità di regolazione emotiva
PsicoStudentiFILOSOFIA META-EMOTIVA E STILI DI SOCIALIZZAZIONE EMOTIVA IN GRUPPO DI MAMME RESIDENI IN COMUNITÀ MAMMA-BAMBINO
- Genitori maltrattanti di fronte alle emozioni negative espresse dai bambini mostrano di attivare maggiormente strategie comportamentali "passive" (indifferenze...)
- Madri maltrattanti mostrano una scarsa espressività emotiva positiva e livelli alti di intensità di espressione della rabbia; minore capacità di
riconoscere le espressioni emotive dei figli e ridotta abilità di coping di fronte a esse, soprattutto quelle di supporto e di comprensione. Obiettivo: analizzare la filosofia meta-emotiva e gli stili di socializzazione emotiva presenti in un contesto familiare caratterizzato da maltrattamento psicologico. Campione: 43 donne (tra i 20 e 45 anni) residenti con i figli in comunità. Procedura: presentazione del progetto prima agli operatori e poi alle madri per permettere una iniziale conoscenza e rispondere a eventuali dubbi, domande, perplessità che avrebbero potuto rappresentare un ostacolo successivamente per gli esiti della ricerca. Strumenti: Intervista meta-emotiva, serie di domande aperte riguardanti le proprie esperienze emotive e riguardanti le risposte emesse nei confronti delle emozioni manifestate dai propri figli. Emozioni indagate sono tre: tristezza, rabbia e paura. Dall'intervista è possibile ricavare tre stili di socializzazione emotiva.Tre diversi tipi di famiglia:
- Dismissing/disapproving: difficile gestione delle emozioni negative, risponde distanziandosi dall'esperienza emotiva del bambino
- Coaching: famiglia coinvolta attivamente nella gestione degli stati emotivi del bambino
- High in acceptance but low in coaching: famiglia permissiva che accetta i sentimenti, ma non pone né limiti né fornisce soluzioni per la corretta gestione delle emozioni negative
ERPS (Emotion-Related Parenting Styles): valuta le idee dei genitori sul significato delle emozioni e sulla possibilità di esprimerle e regolarle all'interno del contesto familiare
QSE (Questionario di socializzazione emotiva): valutare la socializzazione emotiva. Questionario self-report che permette di indagare le reazioni emotive e comportamentali delle madri di fronte a situazioni quotidiane in cui il bambino esprime le emozioni che prova in modo non consono alla situazione + domanda
Apertain cui si chiede di raccontare la reazione del proprio figli che la metta più in difficoltà e dare un episodio esemplificativo-
Risultati® Emozione maggiormente espressa dalla madre, indipendentemente dal tipo di emozione non regolata del figlio, è quella di rabbia. Sono madri che sperimentano spesso sentimenti di rabbia di fronte a situazioni emotivamente difficili da gestire. La rabbia comunque riesce ad essere incanalata in strategie adattive® Madri che si mostrano abbastanza consapevoli rispetto alle proprie emozioni e a quelle dei figli 4PsicoStudenti- Maggiormente consapevoli, sia rispetto a sé sia rispetto al proprio bambino, è quella di rabbia; mentre l'emozione rilevata in misura minore è la paura® Risultati derivano da risposte self-report, per cui sono soggetti all'influenza del giudizio sociale. Le madri hanno mostrato timori e preoccupazioni rispetto al fatto che il giudizio potesse unirsi a quello.
degli operatori e incidere sulla decisione dell'affidamento del proprio bambino
A differenza di alcuni dati di letteratura i risultati mostrano come queste madri riescono a sintonizzarsi con le proprie emozioni e con quelle dei loro bambini, ma si sentono in difficoltà con la loro espressione, gestione e regolazione
PsicoStudenti
GENITORIALITÀ IN CARCERE: LE STRATEGIE DI MANTENIMENTO DEL RAPPORTO COI FIGLI ATTRAVERSO LE NARRAZIONI DI PADRI DETENUTI
Quando si parla di genitorialità è bene sottolinearne il suo carattere intersoggettivo, la capacità di offrire l'un l'altro il modello a partire dal quale poter assolvere alle loro funzioni genitoriali. Il contributo del genitore contribuisce a rendere l'altro tale.
Visentini ha distinto 8 funzioni genitoriali, ma q