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Il rapporto di LENZBuchner con il poeta Lenz

LENZBuchner parla ogni tanto di Lenz nelle lettere quindi il suo interesse per questo poeta infelice tanto infelice quanto rivoluzionario. Fino a poco tempo prima di comporre una novella e questo lo sappiamo dalle lettere, lui non pensa di scrivere un'opera letteraria ma pensa invece di scrivere uno studio su Lenz letterario e scientifico forse, forse davvero psico-analitico, ma alla fine scrive invece la novella Lenz. Nell'introduzione alla prima edizione di Lenz, Gutzkov scrive anche che questo testo purtroppo è rimasto un frammento e anche questo ha inciso profondamente sugli studi successivi di Lenz perché all'inizio è stato accolto come dato di fatto, c'è un certo punto della novella addirittura in cui il testo si interrompe e già nell'edizione di Gutzkov compaiono dei trattini di sospensione cioè c'è uno iato, un qualcosa da colmare. Anche il finale è sospeso, è uno dei finali più famosi della letteratura tedesca. È famoso come

L'inizio della metamorfosi di Kafka. È a pag. 95. Hinleben significa trascinare la propria vita cioè vivere in maniera accidiosa, senza uno scopo preciso, senza una passione, senza una spinta alla vita. Secondo Gutzkov, Buchner avrebbe dovuto continuare, accompagnare Lenz fino alla morte. La morte avviene non troppo tempo dopo a Mosca dove lui purtroppo si trova a dovere andare perché Oberlin lo manda via da casa sua, ma se questo finale conoscendo anche la poetica di Buchner sia un finale veramente imprevisto cioè un finale non voluto, reso tale solo dalla morte dell'autore, è una cosa ampiamente discussa nella letteratura critica perché la novella potrebbe benissimo finire qui ed è a mio avviso, visto che Buchner non ci potrà mai dire se davvero lui voleva continuare o no a scrivere il testo questo testo è un testo compiuto. Se questo è un finale, è un finale che è perfettamente coerente con tutto ciò che lo precede. Dal punto di vista estetico cioè di completezza.

Non è un frammento. Il fatto che ha indotto Gutzkov a considerare questa novella un frammento è anche il fortissimo rapporto che il testo di Buchner intrattiene con la sua fonte. Buchner si appoggia sempre a dei testi documentari siano essi storici come nel caso di Dantos Tod, siano essi scientifici nel caso di Lenz o Woyzeck e qui ne ha una fondamentale che era stata pubblicata poco dopo la morta di Lenz e che è il diario del pastore Oberlin. Lenz si reca da questo pastore il 20 gennaio del 1778 (Guardatevi la biografia di Lenz sul libro) per cercare in questo paese che si chiama Waldswach (?) in Alsazia vicino a Strasburgo sempre al confine tra la Francia e la Germania un pochino di pace, un po di serenità in mezzo alla natura e grazie alle cure di un pastore che era famoso per la sua filantropia, per l'amore, il tempo che dedicava al prossimo soprattutto alle persone in difficoltà. Lenz che è già un animo tormentato profondamente lacerato che vive sulla sua pelle quel conflitto.

profondo che i giovani dello Sturmund Drang sentono nei confronti dei padri. I padri da un lato sono le guide, le autorità morali, spirituali, politiche ma dall'altro però sono anche coloro che reprimono la sete di libertà, di istinto di affermazione della propria soggettività che anima questi giovani e che è l'eredità più viva che l'Illuminismo ha lasciato in loro. L'Illuminismo mette un accento fortissimo sulla libertà, sulla creatività, sulla sua soggettività, sul suo sentimento che poi si trasforma in passione, è una radicalizzazione del sentimento poi questi giovani arrivano e sentono queste spinte, vogliono affermare la propria libertà e trovano invece un'argine repressivo, durissimo nei padri che appartengono invece ancora al vecchio ordine. Lenz si cerca un padre abitativo (?) e che lo trova nel grande Goethe perché Goethe quando Lenz scrive le sue opere sta già facendo una carriera letteraria velocissima, il Werther lo porta a una

popolarità spaventosa ma anche negativa in un certo senso perché scatena un'onda di suicidi mostruosa quindi Goethe prende assolutamente le distanze da tutto il pathos che la sua opera ha scatenato nella gioventù però è già un autore molto famoso e quindi Lenz cerca un padre compagno in Goethe ma il quale Goethe evolvendosi, lasciandosi alle spalle questo movimento rivoluzionario passionale che è stato anche di suo nello Sturm und Drang prende le distanze dal Lenz e quindi anche il grande Goethe lo rifiuta. Tutti questi rifiuti portano a scatenare in Lenz una sofferenza psichica interiore, un'affezione dell'anima alla quale lui soccombe. Ci sono delle affinità biografiche tra Buchner e Lenz: abbiamo la condivisione dell'esperienza a Strasburgo, l'importanza del soggiorno in questa città come lo dice Buchner come Schule der Revolution come scuola di rivoluzione. Strasburgo sembra essere la città più avanzata e più adatta per preparare i giovani a una.qualche rivoluzione. Dico così perché i giovani tedeschi sono sempre stati molto bravi a fare quelle letterarie ma quelle politiche non le hanno mai veramente fatte però comunque sia pur letteraria, è Strasburgo sia dell'epoca dello Sturm und Drang sia nell'epoca del Vormarz che significa prima di marzo indica prima dei moti del 48 che sono i moti di marzo, perché a Strasburgo trovano il centro di consolidamento, incontro, scambi, sollecitazione delle loro idee rivoluzionarie. È anche una città d'esilio perché appunto tutti quelli che fuggono sia i giovani della giovane Germania come Heine sia Buchner che fuggono dalle persecuzioni della polizia si ritrovano a Strasburgo. Questo è il primo dato biografico, il secondo dato biografico è l'educazione protestante anche se quella di Buchner è indubbiamente meno rigorosa di quella che ha ricevuto Lenz comunque entrambi vengono da una famiglia di pastori protestanti e il protestantesimo segna profondamente la loro.visione e percezione del mondo e della storia. Entrambi muoiono presto, sono due geni incompresi del loro tempo. Le affinità più importanti sono le affinità poetiche perché entrambi realizzano un teatro assolutamente indipendente dal teatro classico o fondato sulla poetica di Aristotele quindi realizzano un teatro che è nella sua struttura, concezione, intelligenza, molto più vicino al teatro elisabettiano e Shakespeariano e sono entrambi dei rivoluzionari nel teatro rispetto al teatro del loro tempo. È importante confrontare il testo con la sua fonte perché esteriormente Buchner segue passo passo il racconto oggettivo di Oberlin. Oberlin racconta in questo diario cosa è accaduto in quei 20 giorni che Lenz ha passato a casa sua finché aggravatosi il suo stato di salute mentale Oberlin non si è visto costretto ad allontanarlo, a chiamare in aiuto amici, conoscenti di Lenz perché lo portassero via perché Oberlin non riusciva più a controllare gli stati violenti di Lenz però di una.Oberlin. Inizialmente, Lenz è tormentato da una violenza masochista e tenta il suicidio. Questo avviene quando arriva da Oberlin e continua a tentarlo anche quando si trova con lui, finché alla fine Oberlin lo abbandona. Il diario di Oberlin sembra essere una giustificazione per questa dolorosa scelta. Il testo di Buchner ha un tono completamente diverso e quindi anche la figura di Oberlin, il buon pastore, appare diversa. Alla fine, anche Oberlin fa parte di quel complesso paterno che opprime la vita del giovane Lenz, rappresentato dai padri di sangue Kaufmann, che ne sono i portavoce, e dalla società intera che rifiuta Lenz. Forse anche Goethe fa parte di questa figura che lo ha emarginato, anche se non compare in questo testo. Ma comunque, da un punto di vista cronologico e narrativo, la vicenda segue la progressione del diario di Oberlin.Oberlin, anche se siccome la narrazione di Büchner assume nella sua parte più consistente, non sempre, eh, perché esiste anche una narrazione autoriale, cioè ogni tanto il narratore onniscente parla in terza persona e racconta in terza persona di Lenz, ma poi raccontando sempre in terza persona con quegli indicatori preziosi che segnalano l'interiorizzazione del discorso, assume un punto di vista di Lenz e proprio perché la maggior parte della narrazione assume il punto di vista di Lenz, le indicazioni temporali si fanno sempre più indeterminate, cioè "am Morgen", "am Nachmittag", "demnachsten Tag", indicano cioè le parti del giorno oppure indicano il rapporto fra il giorno successivo e quello precedente, ma non danno più date e anche questo è un indice molto obliquo ma raffinato del disorientamento che afflige Lenz, quanto più costui si avvia verso l'ottenebramento mentale. Leggiamo l'inizio. L'introduzione a questa edizione è un saggio del curatore ed è il saggio critico che.voi dovete studiare su Lenz, per ogni testo io vi ho indicato un saggio critico. Qui c'è un omissione del poeta di "Gennaio" in tedesco perché l'opera è arrivata a Gutzkov nella trascrizione della fidanzata quindi manca, non si sa però si sa che è il mese di Gennaio perché le fonti dicono che il 20 gennaio del 1778 Lenz si recò a piedi nello Steintal, una valle che si trova al di là dei monti dell'Alsazia. È importante l'inizio del Lenz anche perché si collega subito all'argomento del corso cioè il camminare, la passeggiata. Lenz va a piedi (wanderung). Esistono studi anche su questo testo e anche su alcuni degli altri testi che io vi propongo in cui si puntualizza la differenza tra il wandern e lo spazieren gehen. Entrambi i verbi indicano un andare a piedi. Lo spazieren gehen è un'attività... Quello che ci riguarda è lo spazieren gehen anche se sta andando sui monti quindi sarebbe più wandern però su Lenz esiste un

testo critico di due filologi Gilles Deleuze e l'altro ?..... fino a min 19:20 4 ott pt.2

Lui perde di vista il suo obiettivo perché la sua mente è già fuori dalla società, è la mente di un emarginato e anche qui si trova subito un altro punto di contatto tra Buchner e Lenz che è biografico e poetico insieme. Nel senso che Buchner è nel suo tempo un emarginato come Lenz e fa degli emarginati i suoi soggetti poetici.

Woyzeck è un'emarginato come Lenz. Lenz è una figura storicamente esistita, Woyzeck anche però non è un poeta famoso, nel senso che Buchner che non riesce a lavorare senza fonti per descrivere Woyzeck prende spunto da una notizia di un giornale in cui si racconta di un omicidio passionale compiuto da un certo Woyzeck poi la figura che si immagina Buchner è sua, è una figura di fantasia e Woyzeck è un tapino, un disgraziato, è un soldatino che viene usato e abusato sia dal potere militare e sia dal potere scientifico. C'è un capitano,

un maggiore che si fa servire da lui, si fa fare la barba, lo usa come un servo e c'è un medico che invece lo usa come cavia per fare tutti i suoi esperimenti scientifici quindi sentite che la simpatia di Woyzeck sia politica, sia umana va agli Aussenseiter cioè agli emarginati come Lenz. Qui c'è una

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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/13 Letteratura tedesca

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher maria_rosaria99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura tedesca III e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Salerno o del prof Gheri Paola.