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VP
VERB PHRASE
Spec,VP è sempre NP/DP
Compl,VP può essere
NP/ DP
- [ [ Luigi][ ama[ Anna]]]
VP DP V’ DP
AdvP
- [ [ Luigi][ corre[ velocemente]]]]
VP DP V’ AdvP
- PP [ [ Luigi][ torna[ a casa]]]
VP DP V’ PP
CP
- [ [ Luigi][ vuole[ che tu vada con lui]]]
VP DP V’ CP
Interfaccia sintassi-semantica: nucleo semantico
profonde
dove vengono realizzate le relazioni tra il
predicato e i suoi argomenti
AGGIUNZIONE INTERNA duplicare la proiezione
intermedia per poter realizzare completamente il
significato dei verbi trivalenti (è applicabile una sola
volta, esclusivamente al Compl)
S
C
V
P
'
p
°
o
e
m
c
p
l
S
C
V
P
'
p
°
o
e
m
c
p
l
2
1
FRATELLANZA due nodi sono fratelli se si trovano
sullo stesso livello strutturale, cioè sono contenuti
entrambi nello stesso nodo
ASSEGNAZIONE DI RUOLI interni
- V° assegna ruolo agli argomenti
Compl1,VP
<paziente> <tema> <beneficiario>
Compl2,VP
<locativo> <strumentale> esterno,
- V’ assegna ruolo all’argomento
Spec,VP
<agente> <paziente>
Spec,VP dipende dal V°+Compl perciò la selezione di
Spec può cambiare o può non essere necessaria
RESTRINZIONI
<agente> necessita di <paziente> perciò
esclude <tema> <esperiente> e viceversa
<locativo> esclude <beneficiario>
<strumentale> e viceversa
CIRCOSTANZIALI elementi omissibili che aggiungono
informazioni sul contesto spazio-temporale o sulla
modalità di svolgimento dell’azione
AGGIUNZIONE ESTERNA duplicazione della
proiezione massimale per aggiungere un
circostanziale. È ricorsiva e può svilupparsi sia a
destra che a sinistra del nodo clonato
(poiché non è soggetta al Parametro Testa-Compl)
PARALLELISMO VP-NP sia verbi che nomi
designano degli argomenti che si dispongono
strutturalmente in maniera analoga
- AGGIUNZIONE INTERNA per elementi che
completano il significato, può essere ricorsiva
“I ragazzi furbi (e scaltri) sono subito andati via”
- AGGIUNZIONE ESTERNA per modificatori
appositivi
“I ragazzi, furbi, sono subito andati via”
NP
NOUN PHRASE
Spec,NP
- DP (aggettivi possessivi)
[ [ i[ [ miei][ amici[ d’infanzia]]]]]
DP D’ NP DP N’ PP
- AP (aggettivo pronominale)
[ [ tutti][ quei[ [ bravi[ ragazzi]]]]
DP QP D’ NP AP N’
Compl,NP
- PP [ [ amico[ di Maria]]]
NP N’ PP
- CP [ [ amico[ che suona l’arpa]]]
NP N’ C’
- AP [ [ amico[ fidato]]]
NP N’ AP
POSIZIONE DELL’AGGETTIVO può occupare sia
la posizione di Spec che di Compl, dipende
dall’interpretazione
Porta i tuoi amici simpatici ≠ Porta i tuoi simpatici
amici
AMBIGUITA’ STRUTTURALE diverse interpretazioni a
causa di strutture profonde diverse e costituenti
possono legarsi in differenti modi
IP
INFLECTION PHRASE
Spec,IP è occupata sempre dal soggetto
Compl,IP è occupata sempre dal predicato (VP)
Interfaccia sintassi-morfologia flessiva:
superficiali
vengono realizzati le relazioni di flessione
verbale e accordo del caso
FILTRO DEL CASO: ogni DP realizzato
fonologicamente è dotato di CASO (= indica la
funzione sintattica del costituente)
- CASO MORFOLOGICO esplicito, realizzato
mediante marche flessive visibili (es: latino)
- CASO ASTRATTO implicito, non realizzato (es:
italiano)
S
C
I
I
'
P
p
o
°
e
m
c
p
l
SOGGETTO elemento che occupa la posizione di
Spec, IP e in virtù di ciò determina l’accordo con il
(Relazione Spec-Testa)
verbo (argomentale)
MOVIMENTO-A il costituente in VP, in
base al suo ruolo argomentale, si proietta in Spec,IP
come soggetto
CATEGORIE VUOTE elementi presenti nella
struttura ma non realizzati fonologicamente. Esempi:
TRACCE vengono lasciate dal costituente che
subisce movimento. Segnalano il suo ruolo
argomentale, la sua funzione sintattica ed
esplicitano la valenza del verbo
PROVA DELL’ESISTENZA DELLE TRACCE
Sostituiamo la parola “ragazza” con la sua proforma
alla frase: Ho incontrato una
ragazza americana
- “Ne ho incontrata una americana
- *Ne ho incontrata un’americana
Non si puà attuare l’elisione poiché è presente la
traccia Ne ho incontrata una [t americana
ragazza]
SOGGETTO NULLO viene indicato con pro e
sostituisce il soggetto perciò occupa la posizione di
Spec,IP e lascia traccia
PARAMETRO DEL SOGGETTO NULLO
- pro-drop:
Lingue ammettono soggetto
sottointeso (es:italiano)
- non pro-drop:
Lingue non ammettono soggetto
sottointeso
(es:inglese)
SOGGETTO ESPLETIVO viene indicato con pro e
espl
sostituisce il soggetto nei verbi zerovalenti perciò
occupa la posizione Spec,IP. Non ha valore né
semantico né fonologico e non lascia traccia
MOVIMENTO Testa-a-Testa (V°-a-I) se è presente
flessione con morfemi legati si ha che la testa V° si
proietta nella testa I°
MOVIMENTO Testa-a-Testa dei CLITICI i pronomi clitici
(non accentati) nascono in zone profonde della
struttura e si proiettano in alto. I clitici si posizionano
in diversi modi:
- A sinistra del verbo
Il clitico nasce in Compl,VP, si proietta in V°, si
fonde col verbo e insieme si proiettano in I°
“Maria la vede bene (la tv)”
- A sinistra del verbo con ausiliare
Il clitico nasce in Compl,VP, si proietta in V°, si
fonde col verbo ma poi solo il clitico si proietta in
I°. Avviene una scorporazione che fa restare il
verbo in V°, giustificando l’accordo del participio
con l’oggetto
“Maria l’ha vista ieri (la tv)”
- A destra del verbo
Il clitico nasce in Compl,VP è si proietta in V°
dove rimane
“Maria vuole salutarti”
Come aggiunto
- “Mario si beve una birra”
PROPRIETA’ DEL MOVIMENTO
- Condizione di estensione: sempre verso l’alto
- Il movimento è locale, non si saltano posizioni
intermedie
- Compatibilità del costituente con il punto di
arrivo
- Requisiti fonosintattici o interpretativi che lo
giustificano
CP
COMPLEMENTIZER PHRASE
Spec,CP può essere sintagma interrogativo o un
XP dislocato che si muove per assumere
informazioni necessarie alla sua interpretazione
(Relazione Spec-Testa)
Compl,CP è sempre IP
Interfaccia sintassi-pragmatica: In contesto
extrafrasale avviene che la frase si carica di una
specifica funzione comunicativa, divenendo un
enunciato
ATTI LINGUISTICI
1.ATTO LOCUTIVO enunciato morfo-
sintatticamente corretto e dotato di senso
(= frase imperativa)
“Leo, ascolta la lezione!”
2.ATTO ILLOCUTIVO scopo comunicativo
dell’enunciato 0ordine)
“Leo, ascolta la lezione!” (=
ATTO PERLOCUTIVO reazione dell’interlocutore
3. (azione extralinguistica)
(= Leo posa il telefono e
“Leo, ascolta la lezione!”
ascolta)
DIRETTI lo scopo comunicativo è esplicito (es: frase
INDIRETTI lo scopo comunicativo è intuibile
sopra)
dal contesto “La porta è aperta”
(a.locutivo=affermazione; a.illocutivo=invito ad uscire)
Realizzazione IMPLICITA tratti realizzati in maniera
astratta attraverso intonazione, ecc.. (es. italiano: Leo
Realizzazione ESPLICITA tratti
ascolta la lezione?)
realizzati attraverso marche grammaticali chiare (es.
؟بلاط تنأ له
arabo: / Hal anta t!aleb?)
MOVIMENTO Testa-a-Testa (I-a-C) In alcune lingue i
verbi precedono il soggetto nelle interrogative
dirette
In inglese,
- l’ausiliare si sposta da I° verso C° per
assumere il tratto interrogativo
“Is John eating an apple?”
In francese,
- si sposta l’intera testa verbale da V°
a I° per flettersi e poi verso C° per assumere
valore interrogativo
“Voulez-vous la viande?”
indirette
*nelle interrogative non c’è movimento
perché il tratto interrogativo è espresso da C°
C-COMANDO un nodo c-comanda il proprio nodo
fratello e i nodi in esso contenuti. Esempio, un nodo
A c-comanda un nodo B se:
1.A non domina B
2.B non domina A
3.Il primo nodo ramificante che domina A, domina
anche B
MOVIMENTO-A’ (opposto del movimento
argomentale) Il sintagma si sposta nella
posizione di Spec,CP per poter assumere una
posizione di c-comando sugli altri costituenti,
affinché il suo valore logico-semantico possa essere
interpretato
MOVIMENTO-WH (movimento-a’ per eccellenza) I
sintagmi interrogativi che sono generati in VP in
base al loro ruolo argomentale si spostano in
Spec,CP, lasciando traccia.
*Il costituente-wh può essere anche un aggiunto
(come, quando)
*se il costituente-wh ha anche il ruolo di soggetto,
esso lascia traccia anche in Spec,IP
TIPOLOGIA LINGUISTICA formulare
generalizzazioni analizzando un campione più ampio
fenomeni.
possibile di Altro approccio,
complementare alla GG per comprendere il sistema-
lingua.
TIPOLOGIA MORFOLOGICA
- ISOLANTI si usano solo morfemi liberi (es.
cinese)
Non si hanno operazioni di movimento
- AGGLUTINANTI la testa lessicale si combina
con uno o più morfemi funzionali, chiaramente
distinti (es. turco)
Si hanno operazioni di Movimento Testa-a-Testa
- FLESSIVE la testa lessicale si combina con uno
o più morfemi funzionali che possono fondersi e
portare più di un’informazione grammaticale (es.
italiano)
Si hanno operazioni di movimento V-a-I
- POLISINTETICHE si combinano morfemi
lessicali e funzionali nel modo più economico e
produttivo (es. groenlandese)
Si hanno frequenti operazioni di incorporazione
TIPOLOGIA SINTATTICA
- PRINCIPIO DI PRECEDENZA
il soggetto precede preferibilmente l’oggetto
(conseguenza della posizione strutturale alta del
soggetto)
- PRINCIPIO DI ADIACENZA
il verbo e l’oggetto sono preferibilmente
adiacenti (conseguenza della fratellanza fra
Testa e Compl)
LINGUA CONFIGURAZIONALE: ordine lineare è
conseguenza della struttura