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AZIONE COLLETTIVA
I canali dell'azione collettiva (tipico-ideali, connotati generali per semplificare le distinzioni- concetto weberiano) sono essenzialmente due:
- Le manifestazioni pubbliche (scioperi, cortei), nelle quali si verifica la compresenza fisica di una pluralità di persone;
- I negoziati, cioè delle trattative tra componenti della società civile e componenti del mondo istituzionale (del governo, del parlamento, ecc.).
Chi sono gli attori di questi due canali? Le manifestazioni pubbliche coinvolgono principalmente i movimenti sociali tramite delle associazioni (culturali, di volontariato, ecc.). Alcune associazioni svolgono anche negoziati. I negoziati coinvolgono invece i gruppi di pressione, che si distinguono in gruppi di interesse e lobby. Entrambi "premono" per salvaguardare i propri interessi. Le lobby (tipicamente americane) sono delle attività di pressione riconosciute dalla legge e rappresentano una singola realtà.
utilizzando il diritto di voto; informale, si manifesta attraverso proteste,scioperi, petizioni;periodica, avviene in occasione delle elezioni; continua, può manifestarsi inqualsiasi momento;limitata, si esprime attraverso la scelta di un candidato o di un partito;ampia, coinvolge diverse organizzazioni e gruppi di cittadini;influenza indirettamente il potere politico attraverso la scelta dei rappresentanti;influenza direttamente il potere politico attraverso azioni di pressione e mobilitazione.tramite procedure specifiche definite (recarsi alle urne, informale, non ci sono strutture ritirare la scheda, ecc.); organizzative stabili, nessuna gerarchia, nessuna codificazione univoca (anche se visibile, nel senso che lascia una traccia, è fenomeni come gli scioperi sono sempre documentabile dal punto di vista statistico più regolamentati); (chi vota, dove, quando - spazio e tempo definiti); invisibile, il corteo è in realtà visibile fisicamente, ma in genere sono fenomeni: universale, inclusione di quasi tutti i - aleatori e dispersi, stessa soggetti nel diritto di voto; manifestazione in varie città, pochi giorni per organizzarlo; misurabile e quantificabile, precisa - riservati, forme di discussione nei misurazione del numero di votanti palazzi (per i negoziati); (visibilità); difficilmente misurabile, non ci sono obbligatorio, obbligo morale (senso numeri ufficiali, solo stime; civico), non obbligo giuridico (nei regimi non-democratici e in Belgiocon sanzioni volontario, né negoziati né in caso di non-voto); manifestazioni sono obbligatorie (minor vincolo morale); aspecifico, si vota in blocco per un determinato partito, il quale propone, nel specifico, riguarda un interesse suo programma, tante attività (non si può particolare, una singola questione. votare una specifica attività).DEMOCRAZIA, DEMOCRAZIE
CHE COSA È LA DEMOCRAZIA?
Per secoli si è discusso sul significato di democrazia. Al giorno d'oggi, la democrazia è considerata una "buona cosa" per tutti e corrisponde a un regime largamente accettato. Non è più in discussione il fatto che siano democrazie quei regimi contraddistinti dalla garanzia reale di partecipazione politica della popolazione adulta maschile e femminile e dalla possibilità di dissenso, opposizione e competizione politica. I diritti e le libertà sono ricondotti a un insieme di regole formalizzate che caratterizzano le
Democrazie reali. La democrazia è una forma che consente e garantisce che certe "sostanze", ovvero certe decisioni, vengano prese seguendo le modalità previste dalle "forme". Un regime democratico è quello in cui si può assumere un'ampia gamma di decisioni su molteplici temi. In questo vi è incertezza decisionale, ma restano esclusi il mercato e la proprietà privata, sempre garantiti. Le regole e le istituzioni della democrazia bilanciano principi diversi: la democrazia necessita dell'esistenza di un qualche accordo di fondo sulle regole e al tempo stesso deve accettare il dissenso e il conflitto sui contenuti. Deve ammettere l'incertezza dei risultati decisionali, ma ha bisogno della certezza delle regole in modo tale che quella stessa incertezza sia relativa e limitata (non può, ad esempio, eliminare il diritto alla proprietà privata). Deve applicare la regola di maggioranza, come regola decisionale.
livello delle elezioni, in cui possono esprimere il loro voto per scegliere i propri rappresentanti. La democrazia rappresentativa si basa sulla fiducia dei cittadini verso i loro rappresentanti e sul principio della maggioranza. Tuttavia, esistono anche forme di democrazia diretta, in cui i cittadini partecipano direttamente alle decisioni politiche senza intermediari. Questo può avvenire attraverso referendum, consultazioni popolari o assemblee cittadine. La democrazia diretta permette ai cittadini di esprimere direttamente la propria volontà e di influenzare le decisioni politiche. Entrambe le forme di democrazia hanno vantaggi e limiti. La democrazia rappresentativa permette una gestione più efficiente delle decisioni politiche, grazie alla divisione dei compiti tra rappresentanti e governanti. Tuttavia, può essere critica per la mancanza di partecipazione diretta dei cittadini e per il rischio di rappresentanza distorta. La democrazia diretta, invece, permette una partecipazione più diretta dei cittadini e una maggiore legittimità delle decisioni prese. Tuttavia, può essere più lenta e complessa da attuare, e può essere influenzata da interessi particolari o da una partecipazione limitata. In conclusione, entrambe le forme di democrazia sono importanti e complementari. La democrazia rappresentativa assicura una gestione efficiente delle decisioni politiche, mentre la democrazia diretta permette una partecipazione più diretta dei cittadini.corretta di democrazia è il governo del popolo, in cui il potere politico è esercitato direttamente o attraverso rappresentanti eletti dal popolo stesso. Un'altra definizione di democrazia è quella di Abraham Lincoln, che la definisce come il governo del popolo, dal popolo e per il popolo. Questa definizione sottolinea l'importanza della partecipazione attiva dei cittadini nella presa di decisioni politiche. La democrazia si basa sui principi di uguaglianza, libertà e partecipazione. Tutti i cittadini hanno gli stessi diritti e opportunità, e hanno il diritto di partecipare al processo decisionale politico. La democrazia può essere diretta o rappresentativa. Nella democrazia diretta, i cittadini partecipano direttamente alla presa di decisioni attraverso referendum o assemblee. Nella democrazia rappresentativa, i cittadini eleggono rappresentanti che prendono decisioni in loro nome. La democrazia è un sistema politico complesso e in continua evoluzione. È fondamentale per garantire la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini, così come la tutela dei diritti e delle libertà individuali.etimologica sembra essere chiara, ma non in realtà esaudiente perché non spiega bene il rapporto tra popolo e potere. La traduzione del termine in italiano ha ben quattro sfaccettature diverse:
- potere del popolo (il potere appartiene al popolo);
- potere al popolo (senso esortativo, è giusto che il potere sia dato al popolo);
- potere per il popolo (a vantaggio del popolo, non è detto che sia del popolo);
- potere con il popolo (insieme al popolo).
La definizione etimologica assume un significato diverso a seconda delle accezioni. Inoltre, non viene spiegato che cosa è il potere e a quale tipo di potere si fa riferimento (potere imposto o legittimato), e chi è il popolo (tutti gli abitanti di una comunità politica o una parte? Se la seconda, quale parte?). Non viene nemmeno chiarito se il popolo è detentore (non esercitario) o esercitario del potere. Nel tempo la visione della democrazia è cambiata, oggi si parla infatti di
democrazieindirette (rappresentative), dove il popolo è sì detentore del potere, ma non lo esercitadirettamente. La definizione etimologica si basava sulla democrazia diretta ateniese. Lademocrazia liberale di massa di oggi si differenzia da altri regimi per vari motivi (tra cuiistituzioni, processi, norme, valori) e le sue definizioni possono essere raccolte in due gruppi:le definizioni normativo-ideali (come dovrebbero essere le democrazie - piano del doveressere) e le definizioni empirico-fattuali (come sono davvero nella vita reale le democrazie -piano dell'essere). DEFINIZIONI NORMATIVO-IDEALI La prima definizione normativo-ideale è quella presentata da Ernest May, il qualedefinisce la democrazia come quel regime politico che assume come necessaria lacorrispondenza tra gli atti di governo e i desideri di coloro che ne sono toccati. Chi è toccatodal governo? Tutti? Chi è il demos? Alcuni sono esclusi (minori oggi, donne ieri). Questisoggetti"subiscono" le decisioni senza parteciparvi. Chi definisce i desideri del demos? Questa definizione non lo spiega. La seconda definizione è quella di Robert Dahl, secondo il quale democratico è quel regime caratterizzato da una continua capacità (che permane nel tempo) di risposta (responsiveness) del governo alle preferenze dei suoi cittadini considerati politicamente eguali. Mentre i desideri (May) sono troppo generici (un desiderio può essere qualsiasi cosa) e sono difficili da trarre, le preferenze (Dahl) sono più precise, in quanto si fa una scelta (tramite il voto) tra alternative presentate (limitate). Dahl sottolinea inoltre che i cittadini sono politicamente uguali, c'è una condizione di eguaglianza dell'identità politica. Cosa vuol dire esattamente? Dahl non lo spiega. Una democrazia, per essere tale, dovrebbe possedere necessariamente dei tratti sostanziali, che identifichino e realizzino alcuni valori del vivere collettivo,
Tra cui i principali sono la sovranità popolare, la legittimità del potere (popolo o rappresentanti), la libertà e il pluralismo, l'uguaglianza, la giustizia. In mancanza di questi valori (o del tentativo di perseguirli), non c'è democrazia. Vi sono anche valori minori come la tutela delle minoranze (anche se la maggioranza ha il potere), la partecipazione attiva dei cittadini (input come domande e output come feedback), il vivere pacifico e il rifiuto della violenza (non tutti gli studiosi sono d'accordo su questo punto in quanto le rivoluzioni francese e americana, che portarono alla democrazia, si verificarono attraverso la violenza). Un regime democratico vive per accomodamenti approssimativi che si succedono nel tempo e che sono suscettibili di cambiamento da un'epoca all'altra (vedi voto alle donne). Tutto è accettabile, tranne quello che lede la democrazia (per la questione dei fascisti, l'Italia ha scelto la strada della pacificazione).
essere solo un'illusione, ma deve essere vissuta e praticata ogni giorno. È un sistema che permette a tutti i cittadini di partecipare alle decisioni che riguardano la comunità in cui vivono. La democrazia si basa sulla libertà di espressione, sul rispetto dei diritti umani e sulla giustizia sociale. È un valore fondamentale che va difeso e promosso in ogni contesto, sia a livello nazionale che internazionale. La democrazia non è perfetta, ma è l'unica forma di governo che garantisce la partecipazione e il coinvolgimento di tutti i cittadini. È responsabilità di ognuno di noi contribuire a preservare e rafforzare la democrazia, affinché possa continuare a essere uno strumento di progresso e benessere per tutti.