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IL TESTO DRAMMATICO
Secondo la tradizione orale, le compagnie di attori inglesi si incontravano
nelle taverne per ascoltare gli autori del dramma leggere ad alta voce la
loro opera, per poi decidere se metterla in scena oppure no. Se un testo
veniva approvato veniva subito messo per iscritto e conservato. Molti dei
drammi però si basavano sull’improvvisazione e vengono
tradizionalmente definiti come MUMMINGS(spettacoli di maschere rituali
recitati anche da attori semiprof o dilettanti durante le feste) o
DISGUISINGS (per cui gruppi di persone mascherate visitavano case
patrizie improvvisando spettacoli simbolici e danze) . In ogni caso ogni
dramma veniva considerato come proprietà della compagnia. È possibile
anche che i testi che conosciamo oggi non siano gli originali poiché i
copioni iniziali erano spesso utilizzati come basi per creare nuovi drammi
partendo dal testo iniziale. Infatti è stato provato che numerosi testi
originali hanno subito manipolazioni e modifiche per diventare ciò che
conosciamo oggi. Il drammaturgo era obbligato a rinunciare a ogni
diritto di proprietà sul testo una volta pubblicato e quindi dopo esser
stato pagato. Al tempo non esisteva nessun diritto di autore. Le
compagnie consideravano plagi ogni loro dramma che veniva
rappresentato senza la loro autorizzazione. Si dovevano pagare le tasse
alla Stationer’s Company per avere il permesso di stampare e pubblicare
i testi, altrimenti la pubblicazione veniva considerata come plagio.
I drammi venivano stampati in edizioni economiche. Il formato standard
era conosciuto come QUARTOS non aveva copertina ed era stampato con
il fine di non venire usato a lungo.
Esistevano anche edizioni denominate FOLIO, che prevedevano un
utilizzo piu lungo. I drammi stampati in quarto non ebbero molto
successo perché la maggior parte dei lettori li riteneva drammi di poco
conto, una perdita di tempo insomma.
Il testo scritto conteneva anche la dramatis personae: indica l’elenco dei
personaggi di un’opera drammatica
IL PUBBLICO
la classe sociale che partecipava piu attivamente alle rappresentazioni di
shake era la classe media: borghesi, artigiani, insegnanti…
artigiani e apprendisti andavano a teatro per diminuire le ore di lavoro.
QUATTRO CLASSI PRINCIPALI (Smith e Harrison):
- nobili e gentiluomini,
-cittadini e abitanti dei borghi “borough”
- “yeomen” piccoli proprietari terrieri
- artigiani e manovali.
Le donne non avevo alcun diritto di proprietà. Soltalto alle prostitute
veniva riconosciuta la loro professione come un vero e proprio lavoro.
L’alta percentuale di donne presenti agli spettacoli testimonia
l’importanza del teatro tra le persone non istruite, considerato che molte
di queste donne non sapevano scrivere nemmeno il proprio nome.
L’alta presenza di prostitute, invece, non deve essere considerato un
dato di grande importanza visto che ogni luogo affollato costituiva per
loro un ottimo posto per attirare clienti. Ma comunque tutta la
popolazione era solita andare a teatro. L’unica differenza consisteva nel
prezzo: i teatri al chiuso costavano di piu rispetto a quelli all’aperto.
Nei teatri all’aperto, data la necessità di luce solare, le rappresentazioni
cominciavano intorno alle due di pomeriggio. La folla davanti ai teatri
poteva creare dei problemi, soprattutto per i nobili che erano soliti
muoversi in carrozza.
Le rappr all’aperto sembravano essere piu disturbate dai problemi di
acustica piuttosto che da quelli climatici. Le persone piu facoltose
generalmente fumavano e sfoggiavano a teatro i loro abiti migliori, ma
anche le acconciature potevano essere fonte di disturbo in quanto
potevano impedire la visuale agli spettatori. Inutile aggiungere poi che il
pubblico dei teatri all’aperto era di gran lunga piu chiassoso di quello dei
teatri chiusi.
I TEATRI
Prima del 1576 gli attori erano soliti recitare negli scaffolds cioè palchi
montati per cerimonie o nei mercati. C’erano sale adibite a
rappresentazioni nelle università oltre che naturalmente a corte. Si
recitava nei cortili delle taverne e nelle sale dei banchetti.
C’era anche il teatro privato di St. Paul e una struttura teatrale nel cortile
di una fattoria fuori dalla City, chiamato Red Lion.
Primo teatro THEATRE costruito nel 1576 da James Burbage con esigenze
di stabilità e professionalità a seguito di una licenza concessa da
Elisabetta I alla compagnia dei Leicester’s Men per poter recitare a
Londra giornalmente.
Perché proprio nel 1576 e non prima? La soppressione del teatro
religioso portò il grande pubblico a seguire ora i nuovi attori
professionisti, dotati di patenti e che avevano il permesso di recitare a
Londra nei giorni feriali durante tutto l’anno.
Quindi da lì si iniziò a cercare dove collocare una vera sede delle
rappresentazioni dei Leicester’s di cui Burbage faceva parte.
Rimaneva però il problema di dove rappresentarle e di quale terreno
scegliere per costruire questo teatro. Molto probabilmente B incontrò
l’opposizione del City Council alla richiesta di utilizzo di uno dei terreni
appartenenti alla città. Così si decise di edificare il nuovo teatro nelle
liberties, ovvero luoghi in periferia fuori dalla giurisdizione della
municipalità. Era libere dai doveri della corona e dal feudalesimo e non
erano nemmeno sotto la giurisdizione degli sceriffi londinesi.. erano
riconosciuti come borghi illegali ed è proprio qui che il teatro
elisabettiano trova le sue radici
Esistevano specifiche differenze con i teatri costruiti successivamente.
Prima differenza fondamentale stava nella semplicità strutturale dei primi
rispetto ai piu recenti. Le balconate venivano costruite con lo scopo di
tenere fuori coloro che non avevno pagato il biglietto, ma allo stesso
tempo garantivano piu posti a sedere.
Nel teatro all’aperto coloro che stavano nel cortile pagavano di meno
rispetto agli spettatori nelle balconate (contrariamente a ciò che avviene
oggi).
I teatri all’aperto contenevano piu spettatori rispetto ai teatri chiusi.
Al fine di contenere in qualche modo il numero crescente di teatri il Privy
Council impose che ogni teatro o compagnia dovesse avere una
licenza----questo portò a una diminuzione dei luoghi adibiti alle
rappresentazioni, con il risultato che molte locande e albrghi furono
convertiti in teatri.
I primi teatri furono modellati sulle arene utilizzate per il combattimento
tra tori.
I teatri all’aperto erano di forma circolare o poligonale con fondamenta di
mattoni e bastoni e un tetto di paglia sulle balconate.
Per entrate bastava un penny e due penny per le gallerie, tre per le
balconate
C’erano anche palchetti adibiti ai lord.
Dietro il palco c’era la tring-house (spogliatoio degli attori) le cui porte
davano direttamente sul palcoscenico. In alcuni teatri alla fine del palco
c’era una botola e a volte anche un pezzo di stoffa che copriva il palco
che fungeva da cielo (heaven).
Per quanto riguarda la seconda generazione di teatri (quelli successivi al
1576), le info vengono dal contratto stipulato del Fortune e del Globe.
I teatri dovevano essere di forma squadrata dentro e circolare fuori,
come i cortili delle arene dove venivano fatti combattere gli animali.
Col passare degli anni il legno iniziò a non essere piu utilizzato per la
costruzione dei teatri a causa dell’influenza degli edifici rinascimentali
costruiti in mattoni e a causa dell’elevato prezzo del legno.
Il fatto che i tetti dei teatri fossero fatti di paglia costituiva un problema
poiché tendevano a prendere fuoco molto facilmente. Era successo
proprio al Globe, era andato a fuoco durante una rappresentazione. Il
secondo Globe fu ricostruito molto velocemente ed era molto piu alto e
bello del precedente. Pare che il primo Globe fosse di forma poligonale,
poiché era fatto di legno che poteva si essere modellato per creare una
forma circolare, ma sarebbe stata una spesa inutile, quindi una forma
poligonale scelta piu ragionevole. Diametro 30 metri poteva contenere
fino a 3000 spettatori. La balconata che si trovava sopra il teatro poteva
anche essere usata per i musicisti e in alcuni casi era usata anche dagli
attori.
Nei teatri pubblici la musica pare provenisse dall’interno, in uno spazio
sopra al palco.
I teatri privati erano destinati ad un pubblico benestante, sia per quanto
riguarda la loro struttura sia per il luogo in cui sorgevano. Per contrasto,
le arene pubbliche venivano costruite piu vicine ai quartieri popolari della
City.
I teatri all’aperto erano di solito edifici di forma circolare o poligonale,
strutture di legno riempite di intonaco, su fondamenta di mattoni e pali e
con un tetto di paglia o tegole sopra le gallerie.
Palcoscenico piattaforma che misurava 13m circa di diametro.
Con la riapertura dei teatri durante la restaurazione apparvero nuovi
elementi come l’arco del proscenio, il sipario e l’apron stage venne
spostato progressivamente sul fondo.
LA MESSINSCENA
I copisti della compagnia preparavano tre diversi tipi di documenti:
-un copione per il suggeritore
-le parti per gli attori
-il canovaccio del dramma
Il copione era spesso il documento che veniva mandato al master
TEATRI E POTERE
I teatri sono spesso stati uno strumento per la monarchia, un modo per
crearsi una propria iconografia. Esiste un legame tra potere e arte: “il
potere è ciò che si vede, cosa mostra di se stesso”.
Ma ne la city ne la corona avevano il pieno controllo delle manifestazioni
culturali.
Ed è soprattutto con il MASQUE che l’aspetto teatrale del potere emerge,
allegorizzato. I masques erano essenziali per la vita della corte
rinascimentale. I masques non erano considerati come drammi e
l’allegoria da loro rappresentata attribuiva un significato piu profondo al
potere politico. Ottenere un posto in un masque non era come ottenerlo
in un dramma. I masque erano dalla corte e per la corte. Erano giochi,
spettacoli, rappresentazioni e trionfi. Per oltre un secolo e mezzo i
masque erano al centro delle celebrazioni delle festività di Natale e
Carnevale e il re e la regina prendevano parte ai masque e danzavano.
Intera corte coinvolta, masquers scendevano dal palco e invitavano le
persone del pubblico. I masquers non sono attori, per delle vere parti si
dovevano impiegare dei professionisti (divisione tra attori e masquers
ballerini). Uno tra i piu importanti per quanto riguarda il masque fu Ben
Jonson, scrisse una trentina di M quasi tutti in collaborazione con Inigo
Jones (il piu geniale architetto inglese dell’epoca). BJ fu chiamato a corte
proprio da Giacomo I x scrivere masques (spettaco