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Il Glaucoma
Il glaucoma è una patologia definita come neuro-ottico-patia con la caratteristica di essere cronica, progressiva e bilaterale che causa l'apoptosi delle cellule ganglionari. In questa condizione sono tipiche le alterazioni morfologiche della testa del nervo ottico e dello strato delle fibre nervose retiniche. Dalla definizione è stato tolto il termine "pressione", in quanto un paziente con pressione oculare alta (condizione definita "ipertensione oculare") può non essere affetto da glaucoma e inoltre, in quanto esiste il glaucoma normoteso, che non prevede innalzamento di pressione.
Caratteristiche:
- Pressione Elevata: rappresenta il principale fattore di rischio per lo sviluppo della malattia. Il limite è indicato come 21 mmHg 22/23 mmHg rischio basso 30 mmHg rischio alto. Più alto il valore della pressione e maggiore sarà il rischio di sviluppare il glaucoma.
- Alterazioni
- Perdita progressiva del campo visivo
- La prevalenza della malattia aumenta all'aumentare dell'età anagrafica.
- Familiarità positiva per il glaucoma
- Miopia
Da numerosi studi effettuati, la miopia è risultata essere un fattore di rischio per lo sviluppo di glaucoma. Infatti, gli occhi miopi hanno tendenza ad avere una lamina cribrosa (=punto di uscita del nervo ottico) più deformata. Questo contribuisce ad una maggiore suscettibilità ai danni meccanici. Un altro aspetto importante negli occhi miopi è rappresentato da una papilla ottica tiltata che, nel settore temporale, dov'è direttamente osservabile la superficie sclerale interna, risulta tendente all'obliquo.
Fattori di rischio- Età
- Alterazioni vascolari sistemiche
Glaucoma Primario Ad Angolo Aperto (POAG)-Il glaucoma primario ad angolo aperto è la
profonda• Cv compatibile con la patologia• Non sintomatologia• Aspetto del nervo ottico
Due teorie:- Teoria Meccanica la compressione esercitata dall’aumentata pressione intraoculare sulle→fibre ganglionari determina un’interruzione del flusso assoplasmatico conseguente morte→della cellula ganglionare.- Teoria Vascolare deficit di perfusione vascolare a carico della papilla ottica potrebbe indurre→una progressiva atrofia della componente nervosa papillare progressione glaucoma.→Sintomatologia
In genere il POAG non dà sintomi. Quando il paziente si accorge della patologia, questa è già in uno stato avanzato. La visione centrale è quella che si perde per ultima. Generalmente, infatti, la periferia viene persa per prima.
TerapiaScopo: prevenire il danno glaucomatoso al nervo ottico e la perdita del CV o quantomeno bloccare orallentare l’evoluzione del danno.• Instillazione di colliri ipotonizzanti (da 1 a 3
instillazioni al giorno). Il primo approccio terapeutico è rappresentato dai derivati delle prostaglandine (es. Latanoprost, Travoprost...), che aumentano il deflusso dell'umore acqueo, dopodiché si utilizzano i beta-bloccanti (es. Timololo), che ne diminuiscono la produzione. Se il primo approccio non dovesse funzionare si procede sostituendo il precedente collirio con un altro. Se neanche la sostituzione del farmaco risultasse efficace, si procede aggiungendone un altro. Un'altra strategia è costituita dal cambiamento dell'orario di assunzione. - Trattamento Laser: procedura parachirurgica che si effettua quando viene meno la tolleranza topica e non c'è un adeguato controllo. Con argon o SLT. Ha lo scopo di ristabilire la funzione del trabecolato. - Trabeculectomia: chirurgia filtrante si effettua quando falliscono le precedenti terapie. Solitamente vengono impiegati antimetaboliti come la Mitomicina per...combattere i fenomeni cicatriziali. Nella sclera viene praticato un foro che consente una via di deflusso per l'umore acqueo che fuoriuscirà dalla camera anteriore e andrà a raccogliersi al di sotto della congiuntiva formando una bozza filtrante.- Impianto drenante rappresenta un'alternativa in casi complicati e refrattari. Tale dispositivo sarà formato da un tubo che viene immesso in camera anteriore dove pesca l'umore acqueo, che viene drenato nel piatto di filtrazione che è impiantato nella sclera tra i due muscoli retti. Questo prevede il passaggio dell'umore acqueo attraverso il tubo.
- XEN tubicino di 6mm di lunghezza di materiale collagene con lume interno di 45 micron. La complicanza è l'ipotono, l'occhio si sgonfia. La pressione dev'essere sempre bilanciata.
- Iniettore in camera anteriore porzione sotto la congiuntiva, porzione sotto al trabecolato, porzione sotto la camera anteriore.
Posiziona nel nasale superiore perché la bozza dev'essere coperta dalla palpebra. OCT modulo segmento anteriore per vedere lo XEN. Adrenalina → vasoconstrictore sbianca la congiuntiva riduce il rischio di sanguinamento iniezione di → mitomicina sfavorisce la cicatrizzazione viscoelastica. → • Impianto valvolare s'impiantano nel temporale superiore ai due lati del muscolo retto → superiore e del retto laterale; nel tubo della valvola s'infila un filo di prolene limita il flusso → per evitare che si verifichi un ipotono. Glaucoma Pseudoesfoliativo (da PEX)-Si identifica del materiale grigiastro sul segmento anteriore, in particolare sul cristallino, sui processi ciliari, sulla zonula e nell'angolo iridocorneale. La sindrome prevede dunque una pseudoesfoliazione della capsula che riveste il cristallino. La PEX prevede una capsula che perde frammenti, un indebolimento delle fibre zonulari e del cristallino +
Il progressivo deterioramento delle fibre zonulari porta al rilasciamento del materiale esfoliativo. Ciò comporta:
- Glaucoma ad angolo aperto: il materiale esfoliativo si accumula nel trabecolato, causando un innalzamento della pressione intraoculare (IOP). In genere, l'ipertono appare più elevato rispetto al glaucoma ad angolo aperto primario (POAG).
- Glaucoma ad angolo chiuso: si verifica il deposito della sostanza esfoliativa a livello dell'angolo irido-corneale, causando una ridotta eliminazione dell'umore acqueo e l'occlusione, che porta al glaucoma.
- Sublussazione del cristallino: la sostanza esfoliativa che ricopre le fibre zonulari le rende deboli, causando la dislocazione della lente.
- Cataratta nucleare.
N.B. L'umore acqueo è prodotto dall'epitelio dei corpi ciliari e viene riassorbito dal trabecolato.
Glaucoma primario da chiusura d'angolo - Questo tipo di glaucoma si verifica in condizioni in cui vi sia predisposizione alla chiusura dell'angolocamerulare.
I principali fattori di rischio sono costituiti da un occhio ipermetrope >3D, cornea di diametro di curvatura più piccola, una CA bassa, una lunghezza assiale inferiore alla norma. È possibile classificarlo in: - Da blocco pupillare s'instaura un contatto irido lenticolare, che determina un'aumentata resistenza al passaggio di umore acqueo attraverso il forame pupillare in CP si accumula una pressione superiore rispetto al quella presente in CA produzione spinta dietro all'iride iride assume un profilo a bombé ostruzione trabecolato. Come terapia Iridotomia YAG-Laser oppure un'iridectomia in caso di insufficiente trasparenza corneale. - Glaucoma acuto è il più noto e il più temuto, generalmente di attacco monolaterale. Il sintomo più importante è il mal di testa. Altri sintomi sono occhio rosso, pupilla in media midriasi, valore altissimi, edema corneale. Iridotomia.Come terapia si agisce con pilocarpina per restringere la pupilla dopo qualche settimana si rimuove la cataratta.
Glaucoma Congenito - Patologia dovuta alla disgenesia o agenesia delle strutture angolari della camera anteriore che, ostacolando il deflusso dell'umore acqueo, provoca un aumento della IOP. È già presente alla nascita e il segno principale è l'aspetto ad occhio di bue. L'occhio è grande perché il bulbo si allarga sotto la spinta della pressione, perché i tessuti sono ancora morbidi. Si porta il paziente in sala operatoria e si esegue tutto sotto sedazione. I trattamenti principali sono trabeculotomia, trabeculectomia, ciclofotocoagulazione, impianto valvolare. L'intervento ha come scopo quello di ripristinare un collegamento tra camera anteriore e Canale di Schlemm. Quando la trabeculotomia non riesce a fornire i risultati sperati, si può decidere di ripetere il trattamento o di associarlo ad una trabeculectomia.
Gli impianti drenanti (es. Valvola di Baerveldt) hanno indicazione in quei pazienti in cui la terapia medica e le chirurgie multiple non sono state efficaci. Nella quasi totalità dei casi di glaucoma congenito non trattati la malattia progredisce e conduce inesorabilmente a cecità. La cornea si opacizza, in alcuni casi compaiono neovasi. Anche la sclera può andare incontro ad un progressivo assottigliamento. I sintomi principali sono lacrimazione, fotofobia, blefarospasmo (=eccessivo ammiccamento delle palpebre) → "Triade clinica" classica del glaucoma congenito primario. Altri sintomi includono edema corneale. Follow-up - Campo visivo, OCT, Pachimetria corneale - Controlli periodici (curva tonometrica, check up glaucoma ecc...) Altre forme (secondarie) di glaucoma - Esfoliativo - Pigmentario