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La descrizione della sua epoca

Shelley passa a descrivere l'epoca contemporanea in cui lui vive. Da considerazioni generali passa a descrivere la modernità: i poeti dell'Ottocento a partire dall'epoca moderna sono stati costretti a rinunciare alla corona civica in favore dei filosofi di stampo meccanicista. Questo è nato in conseguenza al fatto che questo pensiero ha fatto sì che prendesse piede l'idea che l'immaginazione fosse legata al mero intrattenimento mentre la ragione fosse legata più all'utile. L'idea diffusa era quella secondo cui la ragione era legata al progresso dell'umanità, mentre l'arte era solo uno strumento di diletto, senza una reale motivazione che la animasse.

Poi passa a prendere in considerazione autori diversi: alcuni meccanicisti e alcuni non meccanicisti, legati alla tradizione poetica.

Il discorso sull'Illuminismo

Shelley integra il pensiero illuminista con quello poetico.

senza religione, senza la Chiesa, senza il potere delle autorità religiose. L'umanità sarebbe ancora schiava della superstizione, delle credenze irrazionali e delle pratiche oppressive. L'Illuminismo ha contribuito a liberare l'umanità da queste catene, ha promosso la ragione, la scienza e la libertà di pensiero. Inoltre, l'Illuminismo ha svolto un ruolo fondamentale nella lotta per i diritti umani e la democrazia. Ha promosso l'idea che tutti gli individui sono uguali e hanno diritto alla libertà e alla giustizia. Ha criticato il sistema feudale e ha sostenuto la necessità di una società basata sulla meritocrazia e sull'uguaglianza di opportunità. L'Illuminismo ha anche contribuito allo sviluppo dell'educazione pubblica e della diffusione della conoscenza. Ha promosso l'idea che l'istruzione sia un diritto di tutti e non solo dei privilegiati. Ha sostenuto la necessità di una società informata e consapevole, in cui ogni individuo possa sviluppare le proprie potenzialità e contribuire al progresso collettivo. In conclusione, l'Illuminismo ha avuto un impatto profondo sulla società e sulla cultura occidentale. Ha contribuito a liberare l'umanità dalla superstizione e dall'oppressione religiosa, ha promosso la ragione, la libertà di pensiero e i diritti umani. Senza l'Illuminismo, il mondo sarebbe ancora avvolto nell'oscurità dell'ignoranza e della tirannia.

in cui non siano mai esistiti Dante, Petrarca, Boccaccio, la letteratura ebraica, la letteratura greca.. Possibilità di immaginare un mondo senza Illuminismo, anche se ha portato alcuni elementi positivi. Impossibilità di immaginare un mondo senza i grandi artisti, senza i letterati, senza il testo biblico: è impossibile pensare a una civiltà senza questi elementi. La poesia ha creato i fondamenti della civiltà, quindi non si può immaginare una civiltà senza questi elementi.

DISCORSO SULLA CIVILTÀ BORGHESE E INDUSTRIALE

Shelley afferma che al suo tempo si era arrivati a picchi di cultura storica, politica e industriale: inizia elencando tutti i benefici che la civiltà industriale ha portato. Tutto questo però non è servito a evitare le ingiustizie sociali: da un lato c'è un'evoluzione tecnica, scientifica e culturale altissima, dall'altro un progresso negativo per quanto riguarda

le ingiustizie sociali, lo sfruttamento nelle fabbriche e la distribuzione della ricchezza. Gran parte delle persone erano povere e sfruttate, e Shelley riflette su questo fatto. Shelley dice che abbiamo avuto evoluzione dal punto di vista razionale, ma a cui non corrisponde un'evoluzione etica: la società è quindi squilibrata, motivo per cui non si può parlare di vero progresso. Secondo Shelley lo sviluppo deve essere in qualche modo bilanciato dalla facoltà poetica: le invenzioni, che avrebbero potuto essere positive e utili, si sono tramutate in qualcosa di negativo, in una fonte di disuguaglianza. Non c'è stato un progresso per tutta l'umanità ma soltanto per pochi, solo per la classe borghese che ha beneficiato di questo progresso tecnico. La soluzione sarebbe quella di coltivare maggiormente la facoltà del cuore. Poi parla di due elementi opposti per quanto riguarda la società borghese: distruzione tra poetry e

self POETRY = principio della poesia, legato a ideali alti di giustizia: significa perseguire il massimo benessere per tutti

SELF = principio legato ai soldi e all'ego: l'ego è legato al beneficio e al guadagno personale. Shelley lo lega ai soldi e al denaro: il denaro è l'incarnazione del principio dell'io.

Il principio dell'ego è incarnato dalla borghesia dei suoi tempi, che cercava di fare soldi in ogni modo e con ogni mezzo possibile, spesso calpestando le categorie più deboli: era un desiderio di guadagno perseguito sulle spalle di tutti gli altri.

Shelley critica la dicotomia tra ragione e cuore e pone il cuore nella posizione più importante. Si differenzia dalla critica di Blake dal fatto che è molto più pungente: Blake aveva un atteggiamento di totale rifiuto, ma Shelley opera una critica più estrema, non si limita a opporsi all'Illuminismo ma fa qualcosa di più. Da un lato mostra

che l'Illuminismo non è diverso da ciò che critica, dall'altro mostra che l'Illuminismo non conosce nemmeno le sue stesse origini. LE CARATTERISTICHE DELLA POESIA SECONDO SHELLEY Shelley inizia poi a parlare delle caratteristiche della poesia: prima di tutto, per lui la poesia appartiene alla dimensione del divino, dell'eterno. Per esprimere i suoi pensieri utilizza tutta una serie di immagini per descrivere la poesia: è una comprensione dal punto di vista dell'intuizione. L'immagine del cerchio e della circonferenza La poesia è il centro e la circonferenza, l'inizio e la fine della conoscenza, una conoscenza che ha avuto origine dalla poesia e che ha come contorno la poesia stessa: la poesia è intesa come il centro e il culmine, come la parte più importante, il cuore della conoscenza e anche il punto di arrivo di tutte le conoscenze. L'immagine della radice e del fiore Utilizza poi un'altra immagine, quella della radice e del fiore, per descrivere la poesia. La radice rappresenta la fonte, l'origine della poesia, mentre il fiore rappresenta la bellezza e l'espressione artistica. La poesia nasce dalla radice e si sviluppa nel fiore, è un processo di crescita e di trasformazione. L'immagine del sole e della luna Infine, Shelley utilizza l'immagine del sole e della luna per descrivere la poesia. Il sole rappresenta la luce, la ragione, la conoscenza razionale, mentre la luna rappresenta l'immaginazione, l'irrazionale, l'emozione. La poesia è la fusione di queste due dimensioni, è la sintesi tra ragione e sentimento. In conclusione, secondo Shelley la poesia è una forma di conoscenza superiore, che va oltre la razionalità e si collega al divino. Utilizzando immagini suggestive, Shelley ci invita a riflettere sul potere e l'importanza della poesia nella nostra vita.immagine: la poesia è allo stesso tempo la radice e il fiore di tutti gli altri sistemi di pensiero. Usa ancora l'immagine dell'inizio e della fine: poesia come radice, quindi come origine, e come fiore, la conseguenza ultima, il punto di arrivo e di maggiore bellezza di tutti i sistemi di pensiero. Il mondo senza poesia è descritto come un mondo arido e sterile; la poesia è descritta come la successione di innesti dopo innesti dell'albero della vita. La metafora del fiore è usata per indicare la poesia come realizzazione perfetta di tutte le conoscenze. L'odore e il colore della rosa sono la poesia: la poesia sta al mondo come il colore e l'odore della rosa stanno alla struttura tattile degli elementi che la compongono. Sono caratteristiche eteree, che sfuggono alla misurazione e all'analisi razionale: sono legate all'esperienza personale in prima persona, e sono caratteristiche difficili da descrivere con il linguaggio.

poesia sta allo splendore come sta ai segreti della corruzione. Da un lato c'è la descrizione della facoltà del cuore, che coglie la bellezza che non appassisce, dall'altro c'è la descrizione della facoltà della ragione, descritta con la metafora dell'anatomia: un sapere astratto, che prima deve uccidere e poi dissezionare.

La poesia è anche descritta come un sapere che ascende verso il sole e verso eterne regioni, nel momento in cui la facoltà del calcolo vola su ali di gufo e non raggiunge le altezze della poesia, che vola su ali di aquila.

Poesia: vola su ali di aquila, quindi raggiunge grandi altezze ed è in grado di avere un chiaro sguardo d'insieme sul mondo

Ragione: vola su ali di gufo, il gufo che abita la notte, quindi non partecipa alla luce dell'aquila ma vola bassa e ha una prospettiva limitata sul mondo

In questo passo riprende Pascal e il suo discorso sulla limitatezza della ragione, che da

Il poeta afferma che senza la conoscenza della poesia non ci sarebbe alcuna consapevolezza di che cos'è la virtù, non vi sarebbero neanche sentimenti nobili come il patriottismo, l'amicizia, l'amore e la percezione della bellezza nel mondo: la ragione non può portare questi elementi nella vita delle persone. Non ci sarebbero neanche le cose che rendono la vita degna di essere vissuta, né le ispirazioni legate alla vita ultraterrena. Non ci sarebbe tutto questo se la poesia, con le sue ali di aquila, non portasse tutte queste cose.

Questi elementi vengono dalla facoltà dell'immaginazione, non dalla ragione.

La poesia e l'immaginazione non funzionano come la ragione (riprende il discorso di Pascal secondo cui il cuore ha le sue ragioni, diverse da quelle della ragione): la facoltà dell'immaginazione non è un potere che

Il pensiero poetico può essere esercitato secondo il volere e le determinazioni della volontà, non può essere esercitato a comando. Il pensiero poetico non sottostà alla volontà dell'uomo, mentre la ragione si: nemmeno il più grande poeta può tirare fuori la facoltà dell'immaginazione a comando, perché l'ispirazione non funziona così. Nemmeno il poeta con una sensibilità speciale può comporre una poesia con la sua volontà, ma deve aspettare di essere investito dal vento dell'immaginazione. L'immagine del vento è ripresa per descrivere il rapporto tra la mente del poeta e l'immaginazione. È un vento che investe il carbone ardente, un carbone che però si sta spegnendo, che senza questo vento si spegne. La mente dell'uomo è un carbone che si sta spegnendo e che ha bisogno del vento dell'immaginazione per essere svegliata.

transitoriamente.L'immaginazione è quindi presentata come qualcosa di invisibile e impalpabile, qualcosa che non possiamo comprendere con la nostra razionalità: è un'influenza che produce un effetto molto concreto e visibile nel momento in cui c'è un contatto con la mente dell'uomo. Questo vento ha anche la caratteristica dell'incostanza: questo vento provoca un bagliore transitorio nel carbone, un bagliore che passa presto. Questa immagine di incostanza è presente anche in Keats. L'ispirazione è completamente indipendente dalla volontà umana; la mente dell'uomo non ha idea di quando questa ispirazione arriva, né di quando andrà via. Il poeta è quindi in balia di questa forza, che va al di là di lui. L'ispirazione è qualcosa di meraviglioso, una luce che illumina l'oscurità del mondo, ma è anche evanescente. Usa l'immagine del fiore perEsprimere meglio questo concetto: l'ispirazione è effimera come ilco. L'ispirazione è un'emozione fugace, che si manifesta e svanisce rapidamente, proprio come ilco.
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Publisher
A.A. 2019-2020
19 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/10 Letteratura inglese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher aeea11 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura inglese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Taschini Audrey.