vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
MAMMIFERI
Il pelo è la caratteristica dei mammiferi. È vero che molti mammiferi acquatici non presentano peli in modo manifesto, ma
questi possono essere trovati almeno in forma vestigiale in qualche parte del corpo dell'adulto.
È una struttura epidermica che serve per proteggere la pelle, per mimetizzarsi, come struttura impermeabile o di
galleggiamento e per comunicare. Può modificarsi inoltre in vibrisse sensoriali poste sul muso o aculei appuntiti.
L'aspetto più importante è che i mammiferi usano il pelo per l'isolamento termico.
I mammiferi sono gli animali più attivi e dimostrano una grande velocità e capacità di resistenza negli ambienti acquatici
come in quelli terrestri e nell'aria e in quasi tutte le condizioni ambientali.
Il pelo è solo una delle numerose caratteristiche che contraddistinguono i mammiferi come l'insieme degli ossicini
dell'orecchio medio per la trasmissione dei suoni all'orecchio interno; una o più coppie di ghiandole mammarie, un
ampio cervello con un unico rivestimento del cervello, un diaframma per un'efficiente ventilazione e adattamenti per un
senso dell'olfatto sviluppato.
La maggior parte dei mammiferi ha una placenta uterina vascolarizzata per nutrire l'embrione, denti specializzati e
muscolatura mascellare per lavorare il cibo, andatura eretta per muoversi attivamente e rapidamente.
ORIGINE ED EVOLUZIONE
I primi sinapsidi radiarono in forme erbivore e carnivore, chiamate Pelicosauri dall'aspetto esterno simile ai sauri.
Da un gruppo di sinapsidi carnivori, tra i Pelicosauri, radiarono i Terapsidi, il solo gruppo di sinapsidi sopravvissuto oltre
l'Era Paleozoica.
Nei Terapsidi per la prima volta si ritrova un portamento eretto, con conseguente aumento delle capacità di
coordinazione per gestire la situazione, attraverso il cervello e il cervelletto.
Solo i Cinodonti che sopravvissero fino all'Era Mesozoica svilupparono caratteristiche nuove: 1. comparve un aumento
della muscolatura mascellare che permette un morso più forte, 2. elevato tasso metabolico, quindi la capacità di avere
uno stile di vita più attivo, 3. denti eterodonti, capaci di trattare il cibo in maniera più efficiente, 4. ossa turbinate nella
cavità nasale per ridurre la dispersione del calore corporeo. Diversi adattamenti scheletrici:
Un palato secondario formato dal palato duro e palato molle,
–
Zampe orientate verticalmente sotto il corpo,
Ossa lunghe più snelle,
Perdita delle costole lombari a seguito della comparsa del diaframma,
Nuovo tipo di dentizione, difiodonte, in cui i denti vengono sostituiti una sola volta,
Trasformazione dell'articolare e del quadrato, con riduzione delle dimensioni e di funzione, andando a formare
rispettivamente martello e incudine dell'orecchio medio,
Quasi certamente erano endodermi.
ADATTAMENTI STRUTTURALI E FUNZIONALI
Tegumento e i suoi derivati
La pelle e le sue modificazioni caratterizzano i mammiferi. La pelle riflette lo stile di vita di un animale. In linea generale è
più spessa di quella di altri vertebrati anche se regolarmente costituita da un epidermide e un derma
Il pelo cresce da un follicolo pilifero che, sebbene sia una struttura epidermica, è affondato nel derma. Un pelo si accresce
continuamente grazie alla rapide proliferazione di cellule nel folicolo. Come il fusto del pelo viene spinto in alto, nuove
cellule vengono spostate lontano dalla fonte di nutrimento e muoiono trasformandosi in proteina fibrosa e densa, la
cheratina.
Due sono i tipi di pelo che formano la pelliccia: un sottopelo denso e soffice detto borra e uno ruvido e lungo detto
giarra.
Il pelo consiste di tre strati: midollo, corteccia, cuticola esterna.
Spesso i peli sono caratterizzati da colorazioni “sale e pepe” o colorazioni disruptive che rendono meno visibili la sagoma
(esempi: tigri, cerbiatti, leopardi).
Il pelo dei mammiferi si è poi modificato per vari scopi: le setole dei maiali, le spine degli istrici e ricci e le vibrisse
presenti sul muso.
Le vibrisse dette comunemente baffi sono in realtà peli sensoriali che forniscono sensibilità tattile.
Le spine invece si staccano alla base quando vengono a contatto con la pelle del nemico e penetrano profondamente nei
tessuti.
I mammiferi presentano diversi tipi di corna o strutture simili:
Vere corna, (o corna ossee) presenti nei ruminanti. Sono date da astucci cornei di epidermide cheratinizzata e
– indurita che riveste uno spuntone osseo.
Palchi, formati da tessuto osseo. Sono corna non perenni. Rivestite in una prima fase da un tessuto epidermico
vascolarizzato, il velluto, che viene poi lacerato per esporre la parte ossea del corno, utile per i combattimenti rituali trai
maschi.
Corna di derivazione epidermica, formate dall'ammasso e irrobustimento di strutture filamentose simili a peli, originate
da papille dermiche.