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CARATTERISTICHE GENERALI.

- Uovo amniotico di tipo cleidoico (cioè protetto da guscio calcareo)

- Pelle asciutta e squamosa (ricoperta di squame cheratiniche) + muta in alcune specie (no

respirazione cutanea, a differenza dei lissanfibi);

- Ectotermi;

- Fecondazione interna (avendo uovo con guscio);

- Gruppo parafiletico se non considero gli uccelli, perché hanno antenato comune (non accettato in

cladistica, per i cladisti gli uccelli devono essere considerati nel gruppo rettili!).

CLASSIFICAZIONE.

Tetrapodi:

- Anamni Anfibi

- Amnioti

Sauropsidi (Reptilia)

o Anapsidi Testudinati (cheloni = tartarughe)

 Diapsidi

 • Lepidosauri

Sfenodonti

o Squamata

o Serpentes (ofidi)

 Sauria

 Anfisbene

• Arcosauri

Coccodrilli

o Dinosauri †

o Ornitischi †

 Saurischi

 • Uccelli

Sinapsidi mammiferi

o

Caratteristiche dei rettili che li distinguono dagli anfibi:

• La pelle : i rettili (cioè tartarughe, lepidosauri e coccodrilli) hanno una epidermide spessa, asciutta e

ricoperta da uno spesso strato corneo composto da molti strati di cellule morte ricche di cheratina

(protezione vs disseccamento e danni fisici). Queste cellule formano piastre cornee nelle

tartarughe e squame cornee dei lepidosauri e nei coccodrilli. Epidermide (negli Squamata

rinnovata periodicamente con la muta, detta ecdisi, negli Arcosauri moderni permane tutta la vita,

nei Testudinati strati sovrapposti) e derma spesso e sviluppato contenente cromatofori (cellule

pigmentate). No respirazione cutanea. Artigli presenti in tutti i rettili che possiedono arti, funzione

locomozione, la loro durezza è dovuta all’infiltrazione di sali di calcio nella cheratina. Il derma è

privo di ghiandole mucose, le poche presenti sono ghiandole odorose (corteggiamento). La pelle dei

rettili e generalmente priva di organi di senso (eccezioni). A volte presenti piccoli e sottili osteodermi

(coccodrilli, alcune lucertole, spenodonti);

• L’uovo amniotico: indipendenza dall’acqua, no stadio larvale;

• Mascelle: più efficienti;

• Organi copulatori: è un adattamento alla presenza del guscio, perché gli spermatozoi devono

raggiungere l’uovo prima della formazione del guscio. Gli spermatozoi prodotti da testicoli pari,

vengono trasportati da vasi deferenti ad un organo copulatore (unico o bifido), che è formato da

un’evaginazione della parete della cloaca. L’apparato genitale femminile consiste di una coppia di

ovari e di ovidotti. Le pareti ghiandolari degli ovidotti secernono l’albumina (fonte di aminoacidi,

minerali ed acqua per l’embrione) e il guscio.

• Sistema circolatorio : due circoli (polmonare e sistemico) separati (eventuali specializzazioni);

• I polmoni: dei rettili sono più sviluppati di quelli degli anfibi. No respirazione cutanea;

• I rettili hanno evoluto delle strategie efficienti per risparmiare l’acqua. Tutti gli amnioti hanno un

rene metanefritico, che viene drenato da un suo dotto verso l’esterno, l’uretere. Tuttavia, i nefroni

del metanefro dei rettili sono privi della porzione intermedia specializzata del tubulo, l’ansa di Henle,

che permette al rene di concentrare i soluti nelle urine. Per rimuovere i sali dal sangue, molti rettili

hanno in prossimità del naso o degli occhi (nella lingua nei coccodrilli marini) delle ghiandole del

sale, che secernono un liquido salato fortemente iperosmotico rispetto ai fluidi corporei. I prodotti di

rifiuto azotati vengono escreti dal rene sotto forma di acido urico, una soluzione semisolida;

• Tutti i rettili, ad eccezione dei serpenti e delle “lucertole” senza zampe, hanno evoluto un sostegno

per il corpo migliore di quello degli anfibi, sviluppando arti meglio sviluppati per muoversi sulla

terraferma. Nonostante ciò, molti rettili attuali camminano con le zampe allargate all’infuori e con

l’addome vicino al suolo o con moto strisciante;

• Il sistema nervoso più complesso di quello degli anfibi. Anche se il cervello dei rettili è nel

complesso di piccole dimensioni. Le connessioni con il SNC sono più avanzate e consentono

comportamenti complessi, sconosciuti negli anfibi. Ad eccezione dell’udito, i sensi sono ben

sviluppati. L’organo di Jacobson, camera olfattoria specializzata presente in molti tetrapodi, è

molto sviluppata negli Squamata.

ANAPSIDI: CHELONI (Sauropsidi testudinati).

CARATTERISTICHE GENERALI:

- Regioni temperate e tropicali di tutti i continenti. Li troviamo in tutti gli oceani. Rappresentano una

struttura unica tra i vertebrati (mix di caratteri primitivi e derivati);

- Morfologia estremamente omogenea, unica tra i vertebrati, corazzata;

- Placche ossee dermiche + parte dello scheletro assile + coste + cinto scapolare;

- Struttura esterna: Carapace dorsalmente + Piastrone ventralmente, sono connessi da un ponte

osseo fatto da placche ossee, oss. scudi cornei sono in numero inferiore rispetto alle placche

ossee;

- No muta l’accrescimento avviene per apposizione di strati di cheratina nuovi al di sotto di quelli

vecchi;

- Gran parte della sua massa è grasso (sono di grandi dimensioni);

- Tegumento esterno molto duro;

- Molte forme; alcune giovanili hanno anche le spine (forme di difesa poi perse negli adulti), ma

anche corazze che si muovono e che permettono l’inscatolamento dell’animale (Box turtle).

Abbiamo delle giunture a livello di piastrone e quindi l’animale può scomparire all’interno (isolato a

livello di muscolatura, protetto e difficilmente predabile).

SCHELETRO:

CRANIO. Cranio fortemente sviluppato:

• Metaustilico

• Anapside

• No denti ma guaina cornea che forma il becco con margine liscio o seghettato

• Retrazione del capo (8 vertebre cervicali):

Criptodiri: retrazione (anche completa del capo)

o Pleurodiri: ripiegamento laterale

o

ASSILE.

LOCOMOZIONE. Il carapace limita molto il movimento  profonda influenza su vari aspetti comportamentali

(fuga, ricerca del cibo, riproduzione). Originariamente sono acquatiche e di fondo.

Terrestri: zampe posteriori  sostegni a zampa d’elefante

zampe anteriori  riduzione delle falangi

Semiacquatiche: membrane natatorie; spostamento sul fondo oppure nuoto.

Acquatiche: zampe anteriori  pinne (servono a dare la spinta)

zampe posteriori  timoniere (direzione)

SISTEMA CIRCOLATORIO. Cuore con setto interventricolare incompleto. C’è una modifica della forma

che va a creare una barriera che separa il circolo polmonare da tutto il resto: quando si immergono

(nuoto in apnea) possono deviare il circolo, spingendo il sangue venoso nuovamente al circolo sistemico,

“ricircolo” del sangue venoso, solo parzialmente ossigenato (limitando il consumo di ossigeno da parte dei

polmoni). ACHTUNG!! Questo processo arricchisce ulteriormente il sangue di CO2  si acidifica  può

essere utilizzato per acidificare lo stomaco e migliorare la digestione.

APPARATO RESPIRATORIO.

- Corazza rigidanessuna possibilità di espandere il torace  uso di muscoli addominali e pettorali

come “diaframma”;

- Nessuna interazione tra locomozione e respirazione;

- Tartarughe acquatiche (scambio di ossigeno avviene in altre zone; tipo la cute, la faringe

[pompaggio tramite apparato ioideo], cloaca [strutture sacciformi dette borse con villi

vascolarizzati]);

- Funzionamento: muscoli addominali che spingono il cinto in avanti -> i polmoni si riempiono;

muscoli pettorali spostano il cinto indietro -> i polmoni si comprimono.

ALIMENTAZIONE. Onnivore, erbivore oppure carnivore (però in tal caso di prede molto poco mobili data la

loro peculiare lentezza). La dieta è differenziata in rapporto all’età oppure al sesso.

RIPRODUZIONE. Complesso corteggiamento e alto investimento energetico nelle misure anti-predatorie

(cure parentali molto rare).

Determinazione del sesso NON è genetica ma dipende dalla T. Non tutti i cheloni hanno questo tipo di

meccanismo. C’è anche la determinazione sesso-genetica e probabilmente è il carattere ancestrale

essendo tipico dei pesci. Ma nei Sauropsidi troviamo questa caratteristica. T più alte danno origine al

sesso di maggiore dimensioni: che non è sempre lo stesso. Nei cheloni sono le femmine, in coccodrilli,

sfenodonti ed altri lepidosauri sono i maschi e quindi qui la selezione sessuale è più forte (carattere di

difesa territoriale ecc...).

In base alla scelta che la femmina fa nel posto in cui andare a riprodursi ci può essere una modulazione

della sex ratio (numero di maschi e numero di femmine).

Corteggiamento basato su diverse tipologie di segnali

- Segnali acustici poco utilizzati: udito poco sviluppato

- Segnali chimici (feromoni) molto utilizzati: olfatto molto sviluppato

- Segnali tattili (come morsi e colpi con la corazza)

- Segnali visivi molto utilizzati

Dimensione della covata molto variabile (poche unità fino a più di 100 uova) e legato alle dimensioni.

NO cure parentali ma misure anti-predatorie:

- Scelta del sito di nidificazione

- Falsi nidi o nidi multipli

- Difesa della covata

DIAPSIDI:

I diapsidi hanno un cranio con due paia di finestre temporali e sono classificati in almeno quattro linee

filetiche:

1) Lepidosauri

a. Squamata

i. Sauria

ii. Anfisbene

iii. Serpentes

b. Sfenodonti

2) Arcosauri: con un ordine vivente: Crocodila. Dovremmo metterci anche gli uccelli secondo i

principi della cladistica.

LEPIDOSAURI.

Hanno due ordini attualmente esistenti:

• Sfenodonti (gruppo molto piccolo)

• Squamata. Caratterizzati da tegumento squamoso evidente che dà il nome al gruppo.

SQUAMATA:

• Anfisbene

• Serpentes

• Sauri

EVOLUZIONE.

- Primi squamati nel Permiano, forma di lucertola;

- Ampia radiazione nel Cretaceo (l’era dei Dinosauri)

CARATTERISTICHE GENERALI.

- Sono caratterizzati per la notevole diversità morfologica, comportamentale e di distribuzione

geografica;

- In genere tendono ad essere tutti in fascia dimensionale medio piccola;

- Sono fondamentalmente insettivori.

- Molti di essi sono a crescita determinata. Qui la troviamo per la prima volta (con piccole

variazioni). C’è l’ossificazione della parte terminale delle ossa lunghe che avviene in un certo

periodo e di fatto impedisce una crescita ulteriore. Principalmente nei sauri, no nei serpentes;

- Cranio cinetico (suo massimo nei serpentes);

- Ectotermi;

TEGUMENTO: placche ossee dermiche (vengono detti osteodermi), spesso in regioni determinate come il

capo (assenti nei serpenti);

Squame molto varie in forma e dimensione: nei serpenti la pelle è ripiegata tra le squame e viene distesa

duran

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
164 pagine
2 download
SSD Scienze biologiche BIO/05 Zoologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Omni@88 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Zoologia Applicata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Giunchi Dimitri.