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Obblighi in materia di accesso e di uso di determinati elementi di reti e risorse correlate
5- OBBLIGHI IN MATERIA DI ACCESSO E DI USO DI DETERMINATIELEMENTI DI RETI E RISORSE CORRELATE: obbligo piùimportante, ovvero dettaglia l’obbligo di accesso
6- CONTROLLO DEI PREZZI: i prezzi che l’operatore dominantepratica ai concorrenti per l’accesso alla propria rete devanoessere prezzi non sproporzionati ma devono rispecchiare ipropri costi effettivi più un profitto che viene riconosciutodall’Autorità nazionale della regolamentazione. L’impresadominante non è libera di decidere come vuole i propri prezzi.
7- SEPARAZIONE FUNZIONALE: il regolatore, preso atto del fattoche l’impresa dominante non vuole osservare il principio di nondiscriminazione, può decidere di separare sul pianoorganizzativo i servizi di vendita all’ingrosso dell’accesso equelli al commerciale al dettaglio. A volte ci sta che le stesseimprese dominante si offrono di separarsi funzionalemnte apatto che gli vangano tolti un po di
obblighi (es: telecom ha deciso di farlo autonomamente) L'impresa dominante può promuovere le reti in: 1- COINVESTIMENTO: l'operatore dominante può offrirsi di aprire un coinvestimento da parte dei propri concorrenti per lo sviluppo diretto di alta velocità in fibra, (il coinvestimento riduce gli obblighi regolamentari) Quale procedura devono seguire le autorità nazionali di regolamentazione e la commissione europea per la definizione dei mercati dominanti e l'imposizione dei rimedi. È una procedura piuttosto complessa perché in qualche modo si è voluto che la commissione europea avesse una grossa voce in capitolo sulle scelte fatte dalle autorità nazionali allo scopo di garantire l'uniformità dei rimedi regolamentari in giro per l'Europa. VEDIAMO COME FUNZIONA: - DEFINIZIONE IMPRESE COME TITOLARI DEL SIGNIFICATIVO POTERE DI MERCATO E QUINDI DOMINANTI NEI SINGOLI MERCATI: l'autorità nazionali diregolamentazione fa una proposta in cui dice di voler designare una certa impresa come dominante, perché ritiene che detenga una bella forza di mercato. Questa proposta viene mandata a due organi:- LA COMMISSIONE EUROPEA
- IL BEREC, ovvero un'autorità europea che raccoglie tutti i rappresentati delle autorità nazionali di regolamentazione e ha una funzione consultiva nei confronti della commissione (la commissione può dire NO alla proposta dell'autorità nazionale di regolamentazione, però per dire NO deve farlo dopo aver sentito il parere del BEREC).
L'INTEROPERABILITÀ significa che i sistemi devono dialogare tra di loro, ovvero parlare un linguaggio comprensibile per tutti.
TUTELA DEI CONSUMATORI: accade sempre quando gli individui migrano da una compagnia delle telecomunicazioni all'altra (prima che cabli le reti in fibra deve dare l'accesso ai terzi).
Come si risolvono le controversie tra imprese: l'Unione Europea ha stabilito che ci devono essere degli organi che (in Italia è la Gcom) consentono la risoluzione in modo rapido di queste controversie.
Completamente diverso è il discorso dei contenuti che devono viaggiare. Contenuti audiovisivi possono essere trasmessi su piattaforme TV, internet (Netflix), piattaforme del digitale terrestre. Lo stesso contenuto, ad esempio lo stesso film, si può vedere tramite diverse piattaforme.
Se sulle reti di comunicazione elettronica gli stati nazionali hanno deciso di rinunciare completamente al potere di legiferare, COSÌ NON È STATO PER I CONTENUTI AUDIOVISIVI.
I contenuti audiovisivi sono legati intimamente alla cultura. Questa cultura può essere radicata nelle tradizioni nazionali, come ad esempio la cultura francese o tedesca. Inoltre, i contenuti audiovisivi sono strettamente collegati al tema del pluralismo politico. È comune vedere partiti politici che vanno in televisione per cercare di influenzare l'elettorato. Questa è una questione molto delicata, poiché solleva il tema dell'imparzialità dei media. È per questo motivo che l'intervento della legislazione europea sui contenuti audiovisivi è stato più leggero rispetto alle reti di comunicazione elettronica. Sono state stabilite norme minime affinché la circolazione di un film possa avvenire da uno Stato all'altro senza che venga negata a causa di diverse regolamentazioni. Quindi, è necessaria una regolamentazione minima per consentire a questi beni di circolare nel mercato comune. Inoltre, è importante garantire un minimo di diritti al consumatore europeo. Ciò significa che ciò che è vietato in Francia deve essere vietato anche in Italia, e ciò che è consentito in Francia deve essere consentito anche in Italia. Tuttavia, la Commissione Europea non nega agli Stati membri il diritto diistituire norme più pesanti (es: se uno stato è sensibile al problema dell'alcolismo può vietare la visione di). La prima parte di questa direttiva sui contenuti tocca un tema che a noi italiani riguarda poco, ma è molto sentito nei paesi del nord Europa ed è quello delle trasmissioni TRANSFRONTALIERE, il Belgio c'è una popolazione fiamminga che parla olandese, e quindi vede anche la tv olandese, una comunità francese ecc. Esigenza di disciplinare le trasmissioni nel paese di origine, e queste trasmissioni non possono essere impedite nel paese di ricezione, anche se questo è un paese diverso di quello in cui le trasmissioni sono originate. Le trasmissioni della tv francese non possono essere bloccate al confine del Belgio, perché ai Belgi non piace, perché la regola europea dice che lo stato non può bloccare le trasmissioni che vengono ricevute. Lo stato ricevente queste trasmissioni può solo in casieccezionali bloccarlerivolgendosi allo stato che le trasmette quando vi sianograndi violazioni della legge dell'ordine pubblico. Es:trasmissioni che contengono violazioni dei diritti dei minori,pornografia, incitamento all'odio raziale.
Molto importante in questa direttiva è il tema dellaprotezione di tutta una serie di interessi legati a dei dirittirispetto ai quali l'Unione Europea dice agli Stati membri,dovete attenervi a una uniformità di regolamentazione:
- TUTELA DEI MINORI - se questi contenuti sono lesivi deiminori NON POSSONO ESSERE TRASMESSI NELLA FASCIAPROTETTA (es: 5 pomeriggio), oppure possono esseretrasmessi con un segnale visivo che mette in guardia einvita i genitori a sconsigliare la visione dei propri figli.Con ski vi è la possibilità di mettere un PIN con il quale siconsente l'accesso soltanto a chi conosce il PIN e quindi siesclude ai minori di vedere contenuti nocivi.
- LIMITARE ALCUNI TIPI DI
Cui il product placement viene integrato nella trama narrativa del testo audiovisivo, il consumatore non ha lapercezione che quella è la pubblicità distinta dalla trama.
L'Unione Europea ha introdotto il Product Placement molto tardi con due condizioni:
- Il programma deve informare che al suo interno ci sono prodotti sponsorizzati
- La presenza del prodotto nella trama non sia così dominante da schiacciare l'originalità del testo.
DURATA DELLE INTERRUZIONI PUBBLICITARIE: non devono andare oltre il 20% del tempo orario riservato alla programmazione.
STABILIRE UNA FORMA DI BILANCIAMENTO TRA I DIRITTI DI PROPRIETÀ PRIVATA DELLE AZIENDE COMMERCIALI E GLI INTERESSI DEI CITTADINI E DELLA COLLETTIVITÀ:
- Eventi di grand