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Umanità nei tempi bui

Lessing non era in armonia col mondo ma si sentiva in debito verso di esso.

Il genio non ha bisogno di una decisione preliminare, in contrasto col mondo (diverso dalla scena

pubblica).

Lessing non esprimeva pareri positivi o negativi sul mondo, criticava semplicemente la scena

rivoluzionaria.

Arendt loda Lessing perché non gli hai mai fatto perdere il rapporto tra il mondo e il posto che le

persone e le cose avevano in esso. Per Lessing tutte le passioni sono un piacere, lo fa sentire

cosciente della sua esistenza. Nella speranza l’anima oltrepassa la realtà, nel timore l’anima

indietreggia la realtà, la collera rivela il mondo. Per Lessing l’essenza dell’arte è l’azione. Paura è

una forma di compassione verso noi stessi, il piacere è consapevolezza della realtà. Lessing non

importava la perfezione dell’opera in sé (come a Goethe) ma l’effetto sullo spettatore (aristotele

docet).

Lessing non prese mai posizione sul cristianesimo, ne dubitava e lo difendeva (la sua posizione

nel mondo soprattutto). La libertà è minacciata da chi vuole imporre la fede. Filosofia e religione

devono avere un posto nel mondo ma separati.

Giudica sempre il mondo in diversi momenti, serve a far capire che non si potrà mai avere una

visione definita del mondo, immune al cambiamento. Il pensiero chiede coraggio. Il compito di

Lessing non era far chiarezza ma dare un inizio per far iniziare il lettore a pensare da sé. Il pensare

da sé non è trovare un armonia fra sé e il mondo passando per il pensiero ma l’individuo che

nasce per l’azione, che si apre al pensiero per muoversi liberamente nel mondo. Con la libertà si fa

esperienza della libertà nel mondo. Il modello stoico non è un ritiro dall’azione nel pensiero ma una

fuga dal mondo nell’io. Ogni verità mette fine all’attività di pensiero, Si sottomette il pensiero ai

risultati. L’obiettivo di Lessing è creare diversi pensieri da sé per creare un dialogo fra pensatori. La

rivoluzione francese distrugge pilastri di verità che tornano con la restaurazione, l’atto fondativo

(rivoluzione) fallisce e la restaurazione fa tornare tutto come prima ma l’uomo è diffidente verso il

mondo. I tempi bui sono quando gli uomini chiedono alla politica di prestare attenzione agli

interessi privati e alla libertà privata. La natura comune a tutti gli uomini si manifesta nella

compassione (no ragione), ripugnanza nel vedere soffrire un simile (per Rosseau). Per Rosseau la

fraternità è il compimento dell’umanità, per Lessing è l’amicizia elettiva. Per Lessing c’è un odio

verso il mondo in cui gli uomini si sono ritrovati e in questi tempi bui fraternizzano. La fraternità è il

privilegio dei sottomessi. Quando questa condizione di sottomissione si prolunga si può parlare di

Acosmizzazione (assenza di mondo) che è sempre una forma di barbaria. I sottomessi sono

fraterni perché sono esonerati dalla cura del mondo. Il privilegio della fraternità non è trasmissibile

per quelli che non soffrono. Nei tempi moderni la compassione è vista come un atto natura e

inevitabile, nell’antichità non è considerata una qualità perché sono emozioni passive che

annullano l’azione. Per Aristotele paura e compassione sono la stessa cosa, sofferenza altrui

paura per noi. Per Cicerone la compassione è invidia. Per Cicerone senza compassione non vi

sarebbero aiuti e umanità. Per Cicerone condividere la gioia è superiore a condividere il dolore.

Nell’acosmia l’elemento comune non è il mondo ma la natura umana che si divide in Nazionalismo

o sentimentalismo, nell 18esimo secolo entrambi portano all’unione e al legame fra individui. Unità

solo nell’oscurità. Per gli ebrei è difficile trovarsi bene nel mondo, hanno sempre cercato di

preservare l’umanità in un mondo disumano. L’ebreo è colui che si identifica come membro di un

gruppo e prende il sopravvento sulle questioni d’identità personale. Germania vi fu la emigrazione

interiore, persone che si sentivano non appartenenti a questo paese e gente che non era migrante

ma che si ritirò nell’invisibilità del pensare e del sentire, quest’ultima ha provocato disorientamento

e fatto salire al potere Hitler. I tedeschi si sentono in colpa, la soluzione è accettare ciò che è

accaduto e sopportare il peso. Faulkner fece prendere atto dell’accaduto mettendo in risalto un

piacere tragico che è in grado di accettare ciò che è accaduto. Non si può padroneggiare il passato

ma dobbiamo riconciliarci con lui. Il senso si rivela solo quando l’azione è compiuta e può essere

narrata, padroneggiare e poi narrare. Narrare non allevia le sofferenze. La fuga dal mondo in tempi

oscuri si può accettare finché non si ignora la realtà ma è sempre riconosciuta come ciò da cui

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
2 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/01 Filosofia teoretica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher CmPu di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia teoretica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Viti Cavaliere Renata.