Anteprima
Vedrai una selezione di 17 pagine su 77
Appunti Storia romana, prof Salvaterra Pag. 1 Appunti Storia romana, prof Salvaterra Pag. 2
Anteprima di 17 pagg. su 77.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia romana, prof Salvaterra Pag. 6
Anteprima di 17 pagg. su 77.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia romana, prof Salvaterra Pag. 11
Anteprima di 17 pagg. su 77.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia romana, prof Salvaterra Pag. 16
Anteprima di 17 pagg. su 77.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia romana, prof Salvaterra Pag. 21
Anteprima di 17 pagg. su 77.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia romana, prof Salvaterra Pag. 26
Anteprima di 17 pagg. su 77.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia romana, prof Salvaterra Pag. 31
Anteprima di 17 pagg. su 77.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia romana, prof Salvaterra Pag. 36
Anteprima di 17 pagg. su 77.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia romana, prof Salvaterra Pag. 41
Anteprima di 17 pagg. su 77.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia romana, prof Salvaterra Pag. 46
Anteprima di 17 pagg. su 77.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia romana, prof Salvaterra Pag. 51
Anteprima di 17 pagg. su 77.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia romana, prof Salvaterra Pag. 56
Anteprima di 17 pagg. su 77.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia romana, prof Salvaterra Pag. 61
Anteprima di 17 pagg. su 77.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia romana, prof Salvaterra Pag. 66
Anteprima di 17 pagg. su 77.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia romana, prof Salvaterra Pag. 71
Anteprima di 17 pagg. su 77.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia romana, prof Salvaterra Pag. 76
1 su 77
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Relazioni, Epistolario e Trattatistica oratoria

Relazioni, nelle i rapporti inviati dall'autore in quanto prefetto dell'Urbe all'imperatore. Epistolario Sidonio Apollinare, il cui è interessante per le vicende della Gallia tra dominio romano e regni germanici. Opportuno non dare a questa corrispondenza un carattere spiccatamente "privato": queste raccolte sono il frutto di una selezione, degli autori stessi o dei curatori della loro opera, per stile e per contenuto.

Trattatistica oratoria: Sono osservazioni dell'attività politica e giuridica di autorità che operano nelle varie epoche. Bruto, L'oratore, Dell'oratore Cicerone, che in ci ha lasciato molti ritratti e notizie di grandi oratori (e grandi politici) della Roma repubblicana. Dialogo sugli oratori, Il attribuito a Tacito, opera di età traianea in cui si collega la fine della grande oratoria con la fine delle libertà repubblicane.

Letteratura Giuridica: Grazie ad essa abbiamo raccolte di leggi, manuali di diritto.

Pubblico che ci danno indicazioni sul funzionamento delle istituzioni romane.

Istituzioni:

  • Le Istituzioni di Gaio (II sec. d.C.): una sorta di manuale di diritto pubblico romano.
  • Codex Theodosianus: raccolta di costituzioni imperiali promossa da Teodosio II.
  • Corpus Iuris Civilis Institutiones, di Giustiniano (a partire dal 529 d.C.): un manuale di diritto romano.
  • Codex Iustinianus, Digesto (Pandette) e Novelle: un'antologia della giurisprudenza romana, ordinata per temi; raccolta delle costituzioni promulgate da Giustiniano dopo l'edizione del Codex.

Varie:

  • Le Varie di Cassiodoro (485-580 d.C. circa): raccolta dei provvedimenti redatti per conto dei re ostrogoti d'Italia.

I generi della finzione letteraria:

A fronte della scarsità delle sue fonti, lo storico romano non esita a ricorrere ai generi della finzione letteraria: la Poesia, il Teatro, il Romanzo. Sono opere che restituiscono soprattutto un quadro generale del clima politico del loro tempo, più che

puntuali riferimenti ad avvenimenti precisi. In generale ci si deve guardare dal definirle semplici echi della propaganda (o dell'opposizione).

Virgilio nell'Eneide VIII descrive lo scudo di Enea che rappresenta la battaglia di Azio; ci interessa per l'adesione di Virgilio alla propaganda Augustea ed è una testimonianza di essa, l'obbiettivo è sconfiggere il nemico orientale e riappacificare il Mediterraneo.

Fonti Epigrafiche

Ci sono pervenuti direttamente, spesso ritrovati in siti e ci permettono di avere una conoscenza diretta di realtà puntuali che spesso non sono registrate nelle fonti letterarie, ma che possono essere complementari ad informazioni di carattere più generale. Scritte per essere pubblici, per essere letti in un contesto privato (dedica di oggetto) o testimonianza di atto pubblico. Testimonianza di manoscritti copiati da eruditi, a volte giunge a noi anche l'originale. Possono essere iscrizioni inventate, false, con errori, duplicati.

Sono importanti sia per la storia locale che per quella generale.

Le tipologie di testi epigrafici di rilievo per la Storia Romana:

  • Leggi e Decreti, es. Decreto di Lucio Emilio Paulo.
  • Trattati internazionali posti in santuari e luoghi di grande afflusso pubblico, o se di particolare rilevanza di una singola comunità posta al centro di esso.
  • Corrispondenze di natura ufficiale, esiti di arbitrati e ambascerie.
  • Elogi, cioè le iscrizioni che ricordano i particolari meriti di un personaggio pubblico che ha avuto un rilievo storico.
  • Iscrizioni di carattere onorario in cui si menziona la carriera di un singolo cittadino, posta da gruppi di interesse nei confronti di un magistrato (carriera a livello municipale o in servizio dell'amministrazione imperiale con cariche di governatorato provinciale o consolato o nell'amministrazione finanziaria oppure miste). Le iscrizioni celebrative sono poste su monumenti e statue sono accompagnate da iscrizioni di carattere

funerario.13 Le iscrizioni sepolcrali si possono trovare anche per i privati cittadini e ci consente di ricostruire aspetti di sociologia, rapporti famigliari. I mestieri hanno un ruolo caratterizzante, costruiscono l'autorappresentazione dei cittadini.

Iscrizioni posti in onore dell'imperatore o che ricordano in forma di narrazione la titolatura imperiale o le loro opere pubbliche.

Res Gestae divi Augusti, documenti particolari a metà fra le fonti letterarie e quelle epigrafie. Biografie fatte scrivere da Augusto davanti al suo monumento sepolcrale ma che fa scrivere anche in altre città.

Inscriptiones Grecae: il trattato romano-etolico del 212 a.C. Si riferisce ai rapporti fra Roma-Macedonia e Grecia alla fine della seconda guerra punica: Annibale scende in Italia, 216 a.C. sconfitta di Cannes. Annibale arriva fino al meridione ma non marcia sull'Italia perché non riesce a tirare dalla sua i popoli locali. Roma si vede quasi travolta dal potere cartaginese.

Annibale, uccisi i due consoli romani, cerca di allearsi con i potentati mediterranei che possono aiutarlo ad indebolire Roma, esi allea con Filippo V di Macedonia (il trattato è del 215 a.C.). Esso aveva indeboliti alcuni degli avamposti romani sull'Adriatico. Roma sconfigge Filippo V nel 214 a.C., riesce a stabilire gli avamposti sull'Adriatico e si allea con la popolazione degli Etoli per avere maggiore protezione sul versante orientale. L'Etolia era una lega di città che confinava a Nord ed Est con i territori di Filippo V. L'iscrizione viene da Acarnania, ma originariamente stava a Termon, la città principale dell'Etolia. L'iscrizione è frammentaria e breve; è in greco ed è un trattato internazionale. Parla dell'alleanza stretta fra Roma21 e l'Etolia. Ci dice quali città e territori vengono dati alla lega, mentre tutto ciò che è movibile spetta ai Romani, a meno che non abbiano.partecipato anche gli Etoli alla conquista, in questo caso si divide.Capiamo che Roma non è interessata a conquiste territoriali, ma che gli Etoli sono interessati a difendere i propri territori ed espandersi e alle risorse finanziarie per la guerra.Gli Etoli prenderanno pace separatamente con Filippo V nel 206 a.C. e in seguito faranno lo stesso i romani, quindi il trattato perde validità. L'aspetto interessante è che Atene e il regno di Pergamo (costa settentrionale dell'Asia Minore, vicino Bisanzio) chiedono l'intervento di Roma perché Filippo V cercava di impossessarsi della Grecia in alleanza con Antioco III di Siria approfittandosi della morte di Tolemeo IV. Roma nel 200 a.C. rifiuta di intervenire; interviene nel 199 con varie campagne vittoriose nei confronti di Filippo V con Pergamo e Rodi, nel 197 a.C. Viene proclamata la libertà di tutte le città greche, gli Etoli allora ricordano il loro trattato e rivendicano tutte lecittà greche conquistate dai romani. Alla fine, i romani riconoscono che un paio di città greche possano essere inglobate nella lega, e, alla fine, gli Etoli si alleano con Antioco III, l'unico in grado di ridargli il ruolo che gli spettava in Grecia. L'iscrizione fu forse trafugata dagli Acarnani che volevano dimostrare di avere invalidato e contribuito alla fine dell'alleanza fra Roma ed Etolia. L'importanza del trattato è il darci una testimonianza diretta della visione geopolitica di Roma nel momento cruciale della lotta con Annibale, ed era fondamentale avere punti di riferimento nell'area orientale ed il disinteresse a mantenere dei territori nella penisola ellenica. Elogio di Caio Duilio 14 Iscrizione per celebrare le imprese di un personaggio pubblico, il console Caio Duilio. Era inciso sulla base di una colonna rostrata. L'iscrizione è nella base della colonna rostrata posta nel foro nell'area del Restro, dove si

Tenevano i comizi; è stato inciso in Età Augustea, non è una forma di lettere arcaica ma del I secolo d.C., quindi è stata probabilmente reincisa in età augustea, quando c'è stata la ristrutturazione del foro.

Conserva la forma linguistica originale attribuibile al III secolo a.C.; è stata posta durante o alla fine della 1 guerra punica: inizia nel 264 e finisce nel 243 a.C.; Essa scoppia quando dei mercenari si asserragliano a Messina e creano una comunanza di interessi fra Siracusa e Cartagine che vede in questi mercenari un potenziale pericolo. I comizi popolari accolgono la richiesta dei Mamertini, i mercenari, e mandano delle truppe per combattere Siracusa e Cartagine. Il re di Siracusa si schiera con i Romani che invece di aiutare i Mamertini decidono di intraprendere una spedizione contro Cartagine. Si svolge gran parte per terra e mira a liberare la Sicilia dai Cartaginesi. Il combattimento più importante è nel 261 a.C.

ad Agrigento ma è una lotta che si combatte anche per mare. I romani non hanno navi ma utilizzano quelle delle città greche appena sconfitte, inglobatisoci navales.come I primi scontri sono disastrosi per i romani, ma recuperano per terra e cercano di staccare dall'alleanza di Cartagine le città interne di indigeni, come Segesta. I cartaginesi dopo la battaglia di Milazzo ricostruiranno la loro flotta; i Romani tenteranno di arrivare in Africa più volte, ci riescono fra il 266 e il 265 a.C., il comandante Attilio Regolo è fatto prigioniero. Si apre la terza fase del conflitto nella zona occidentale della Sicilia con la sconfitta definitiva della flotta cartaginese e la creazione della prima provincia romana in Sicilia nel 227 a.C. e quella di Sardegna con la sconfitta degli ultimi cartaginesi. Le imprese citate sono fra il 261-259 a.C., la narrazione in terza persona delle imprese di Caio Duilio e si cita la sua carica, liberò gli abitanti di Segesta. Formattazione del testo

alleati del popolo romani, dall'assedio dei Cartaginesi senza stratagemmi ma con una potenza enorme: i Cartaginesi ed il loro comandante supremo furono messi in fuga da lui, prese la città di Macella e durante la medesima carica, e per primo equipaggio e allestì una flotta navale ed ebbe il primo successo navale in mare, con le navi da lui costruite (inventa i ponti mobili per attaccare le navi cartaginesi) batté tutte le flotte cartaginesi e catturò un grande bottino che donò a Roma e fece sfilare i cittadini liberi di Cartagine.

Lettera di accuse contro Perseo

È una lettera di cui non conosciamo l'autore (si può pensare al Senato o a qualche rappresentante del Governo Romano, si esclude il suo avversario Eumene di cui si parla in terza persona), è su una stele in marmo trovata nel 1887 nel santuario di Delfi, riconosciuta sacra anche dai barbari. Il testo è frutto di integrazioni perché...

Dettagli
A.A. 2018-2019
77 pagine
7 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/03 Storia romana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valentinajanni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia romana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Salvaterra Carla.