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ARTE, COMMITTENZA E MERCATIL'economia dell'arte tra medioevo ed età moderna

Da decenni gli studiosi d'arte si occupano degli artisti collocandoli nel loro contesto e tempo, l'approccio che è prevalso è stato monografico, qualitativo, biografico a discapito degli aspetti quantitativi, dei soggetti esterni e collettivi.

Negli anni 80 del secolo scorso innovazioni nella storia dell'arte hanno evidenziato anche gli stretti rapporti della fortuna artistica di un autore/realtà e il livello socio-economico e culturale di quella stessa realtà. Le motivazioni economiche e sociali sono entrate a spiegare le carriere degli artisti e i suoi contenuti (si scopre che l'artista ha a che fare anche con il pubblico e i mercati).

Molta letteratura è stata dedicata ad evidenziare anche l'aspetto economico nella storia dell'arte.

Committenza e mecenatismo

Alle origini dell'arte non vi era il mercato d'arte inteso in senso moderno.

vi era un genere di rapporti molto stretti come quelli che l'artista aveva con il suo committente o sostenitore. Questo rapporto così stretto è testimoniato dal fatto che ancora oggi molte opere sono conosciute con il nome del loro committente o collezionista (es. Raffaello → La Pala Montefeltro, Michelangelo → La Madonna Medici). La committenza artistica in passato non era isolata ma era parte di un sistema di produzione in cui anche per i beni di lusso e musica si ricorreva a un rapporto diretto e personalizzato. Oggi invece la committenza sopravvive solo in campo artistico. Soprattutto nel medioevo il committente ha una posizione decisiva nei confronti dell'artista (dipende anche dal livello dell'artista), facendo prevalere le sue preferenze, interviene nell'opera quindi ex ante, tant'è che molte volte viene appellato auctor, fabricator, architectus. La distinzione tra il realizzatore e committente quindi non è

netta. Spesso nell'immagine stessa appare la figura stessa del committente. Per alcuni studiosi poi il committente in alcuni periodi è addirittura il regista dell'opera, facendo prevalere i propri interessi personali o la cultura del proprio gruppo sociale.

Committente ecclesiastico → decide insieme all'artista i contenuti iconografici e le modalità di esecuzione, ma questo secondo una tradizione iscritta in canoni, schemi, modelli. Quindi il compito dell'artista è di interpretare la tradizione religiosa.

Committente laico → ha un minor bagaglio culturale rispetto al committente ecclesiastico, quindi spesso si avvale di consiglieri esperti. Egli gode di libertà maggiori nel determinare soggetti (es. nella ritrattistica che comunque esprime sempre l'immagine del potere e dell'alta società).

Committenza istituzionale → di natura istituzionale. L'opera non viene scelta da individui singoli ma di persone con

Un ruolo istituzionale. L'opera si carica di un valore simbolico o educativo o religioso in ragione della natura dell'istituzione da cui viene commissionata. La società urbana d'antico regime è articolata in corpi sociali di diversa natura, ciascuna di esse ha una propria strategia culturale e talora anche compiti di patronato ad esempio su un luogo di culto. Anche i comuni si occupano di sostenere la produzione artistica e ne nasce una vera e propria arte civica.

Motivazioni diverse:

  • Diletto e soddisfazione personale (difficile che il committente abbia finalità solo speculative)
  • Interesse economico (la committenza viene percepita sia come l'acquisto dell'opera con finalità di consumo sia per finalità di investimento perché infatti le opere d'arte sono beni durevoli - dipende dal materiale)
  • Fare memoria di un individuo (arte funeraria, ritrattistica sia per se stessi sia in memoria dei propri)
cari)
  • Mezzo per creare clientele e alleanze
  • Per quanto riguarda famiglie con un potere politico la committenza diventa uno strumento per dare magnificenza e splendore al casato → con gli stati nazione nascono anche delle strategie artistiche nazionali e statali con finalità di simboleggiare la potenza politica e rivelarla nelle relazioni internazionali attraverso il dono di oggetti artistici agli ambasciatori. In questo caso la committenza può tradursi in grande committenza (costruzione di grandi opere) oppure in mecenatismo.
Alcune conseguenze del sistema della committenza…
  1. Siccome il prezzo, il soggetto e i contenuti specifici dell'opera sono contrattati ex ante tra l'artista e il committente e le variabili applicabili sono di varia natura, il prezzo originario può variare notevolmente, e le quotazioni successive sul mercato secondario possono essere molto più alte.
  2. Inoltre l'opera è fortemente legata al gruppo
e ai valori culturali dell'ambiente per cui è nata, addirittura ci può essere un legame fisico tra l'opera e il luogo per cui è nata, infatti determinate opere sono destinate a funzioni specifiche, per cui sono scarsamente commerciabili per altri luoghi. Inoltre alcune opere hanno un forte legame con il luogo dove sono nate e trasferendole rischiano di perdere il loro significato originario (es. museo). L'evoluzione della committenza Perdurante centralità dell'Italia per quanto riguarda il sostegno del patronage artistico e culturale nell'età moderna. Solo che al posto di Venezia e Firenze, dal XVI secolo Roma ne diventa il centro principale. Questo è imputabile alla munificenza dei papi che culmina con Giulio II, inoltre le grandi famiglie che fanno gara per dimostrare la loro munificenza e anche l'eccitazione dovuta alle scoperte archeologiche che stimolano gli artisti a confrontarsi con l'arte antica. Firenze invece,con l'arrivo dei Lorena, perde il suo grande rapporto con la committenza, infatti i Lorena non amano il lusso. Nel contempo nascono nuovi canali di committenza in Francia in particolare lo Stato promuove l'Accademia reale a Parigi (formazione+finanziamento per gli artisti) che creano dei Salon che danno visibilità agli artisti, quelli più rinomati e riconosciuti vengono premiati con l'acquisto delle loro opere da parte dello Stato, o come anche il Museo di Lussemburgo, il primo museo pubblico francese. Il collezionismo: - Già in epoca antica vi erano le prime forme di collezionismo tipicamente costituite presso uomini importanti (sovrani, mecenati, notabili). - Nel Medioevo si sviluppa nell'occidente una nuova forma di collezionismo che ha per oggetto principalmente le reliquie con valore spirituale e con valore di commercio. (es. In Wittenberg, Federico III aveva creato un'imponente collezione di reliquie → criticata da Martin Lutero che)affisse le sue famose 95 tesi contro le indulgenze, anche Calvino prese dimira la questione della reliquie facendone sarcasmo → il Concilio di Trento regolò questodibattito).Le raccolte preziose hanno anche a che fare con le chiese presso le quali si costituisconocollezioni di oggetti che hanno uno scopo liturgico (suppellettili).➢ Con la fine del 300 con l'emergere delle signorie, presso le maggiori corti si costituisconodelle preziosissime raccolte frutto della sensibilità dei sovrani e degli artisti di cui sicircondano (es. Duca Jean de Berry a Parigi).➢ Nella fase dell'Umanesimo/Rinascimento si verifica una vera e propria maniadell'antico.Questo si traduce in un grande interesse per tutto quello che testimonial'antichità, come reperti materiali e le trascrizioni in formato manoscritto dei saperidell'antichità.Si costituiscono delle agglomerati di questi saperi in collezioni, che hanno appunto comeelementodistintivo rispetto a quelle precedenti è l'elemento dell'antichità. Non solo gli umanisti intesi come intellettuali ma anche nobili e mercanti sono accomunati da questo interesse, tanto a volte da saccheggiare dei monumenti antichi per impadronirsi di parti di esso. L'interesse per l'antichità è tale da determinare una domanda internazionale che si avvale di intermediari in Italia per conto di sovrani e nobili di altri Paesi. Un fenomeno diverso è rappresentato dagli studioli/camerini principeschi, cioè ambienti privati in un palazzo in cui il possessore poteva ritirarsi segretamente per occuparsi dei suoi interessi culturali (luogo anche di raccolte d'arte) → es. quello a Palazzo ducale a Mantova, realizzato da Isabella d'Este. Il 500/600 e parte del 700 (Rinascimento/Barocco) vedono modificarsi la natura di molte raccolte che si arricchiscono di nuovi contenuti, significati, ruoli. Il nome che assumonoÈ possibile formattare il testo utilizzando i seguenti tag HTML:

è“Camere delle meraviglie” o “Gabinetti delle curiosità”, raccolgono prodotti dell’uomoinsieme a prodotti della natura a significare la ricerca dell’incognito e la curiosità tipici diquesto periodo.

Sono raccolte che innestano nella tradizione del collezionismo di stampo umanistico e coltoanche le nuove curiosità scientifiche dell’età della rivoluzione scientifica.

Questi materiali sono oggetto di una ricerca attraverso la corrispondenza con amatori diraccolte di altri paesi, ma anche con viaggi diretti. Nasce anche una rete di procacciatori chesono consapevoli che nella madrepatria vi sono delle persone curiose e delle stranezze cheprovengono dai nuovi mondi.(es. Orto botanico di Padova, maggiore “camera delle meraviglie” a Praga…)

Sempre in età barocca riscontriamo che i frutti della munificenza si traducono in grandiscenografie urbane, riti, celebrazioni ma anche nella creazione di

grandi raccolte.

Grazie all'invenzione della camera ottica sboccia poi l'età del vedutismo che promuove una nuova immagine dell'Italia all'estero, non solo si esportano quadri che rappresentano le città dell'Italia, ma anche gli artisti che li realizzano sono molto ricercati all'estero.

L'epoca del Gran Tour caratterizzato da viaggi in Italia da parte delle elite europee è costituito da un processo di educazione all'arte e alla cultura, con un raffinamento dei comportamenti ma anche conoscenze (bagaglio di educazione delle elite).

Il viaggio in Italia contribuisce a generare una forte domanda di prodotti artistici da parte dell'aristocrazia britannica. Inoltre dopo la scoperta di Ercolano e Pompei si crea un interesse enorme per l'arte antica contribuendo a commissionare dei veri e propri trafugamenti di reperti.

Si sviluppa quindi l'archeologia classica ma emerge anche nel confronto con l'antico.

Un'avisione dell'arte assoluta il cui arte ideale è quella classica.

Nel Sei-Sette

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
65 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valentina1600 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica della cultura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Fumi Gianpiero.