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ANALISI TERZA LOGISTICA

Le due crisi finanziarie gemelle, nonostante le conseguenze negative che produssero, nonostacolarono la ripresa demografica ed economica. Essa si era avviata in Europa dopo la lunga stagnazione secentesca che riguardò soprattutto i paesi mediterranei e l'area centrale. Il Seicento fu "un secolo di ferro", come disse Kamen, caratterizzato da molteplici conflitti militari tra i principali stati territoriali.

Avvio terza logistica è condizionato:

  • dalla stagnazione demografica
  • crisi alimentare ed epidemiche
  • mutamento climatico
  • rallentamento della domanda e della dinamica dei prezzi.

Crisi generale del Seicento. Colpì soltanto alcune aree, non Olanda, non Inghilterra e in parte anche la Francia.

Crescita della popolazione europea (e inglese) nel corso del '700 comporta una transizione demografica. Fino ad allora la popolazione europea era stata caratterizzata da una alta natalità e allo stesso tempo alta mortalità.

In questo periodo grazie alla riduzione delle epidemie, ad una maggiore prevenzione, al progresso della medicina e al miglioramento dell'alimentazione, la popolazione cresce. Da 100 mln a circa 200 mln: Inghilterra registra la maggior crescita demografica in Europa. I processi che caratterizzarono la storia economica inglese furono: - introduzione nell'agricoltura di innovazioni tecnologiche e organizzative ("rivoluzione agricola" o "agronomica"); - introduzione nella produzione manifatturiera di una serie di innovazioni tecnologiche e organizzative ("rivoluzione industriale"); - liberalizzazione del mercato dei fattori della produzione, mercato di terra, lavoro, capitali e merci. Finirono per superare quegli ostacoli di natura istituzionale. Questo punto è comune all'Inghilterra, ma anche a tutti i Paesi dell'Europa Continentale. Il perno della rivoluzione agricola è dovuto alle recinzioni (enclosures) circa 10.000 atti.

privatizzatied espropriati i piccoli proprietari. Processo dai fondi che fino ad allora erano stati coltivati inmaniera diretta. Oltre 130.000 ettari recintati, circa 13.000 chilometri quadrati, pari al 10% delterritorio inglese. Perché venivano recintate le terre? Obbiettivo era dare vita a grandi aziendeagricole che incentivarono il miglioramento dei mezzi di produzione; nuovi aratri in ferro,seminatrici, trebbiatrici (processo di meccanizzazione dell’agricoltura). Permette la possibilità dialternanza delle colture (rotazione continua, soppressione del maggese, produzione di foraggi chepromosse una maggiore integrazione tra agricoltura e allevamento, e conseguente concimazionedei campi). Agricoltura inglese diventa la più produttiva, grande esportatrice di cereali e altriprodotti come il mais, pomodoro e la patata (questi ultimi riguardano anche diverse areeeuropee). La rivoluzione agronomica accompagna il processo di rivoluzione industriale inglese

(checoincise con miglioramenti tecnologici in ambito manifatturiero).Quali furono i fattori del primato inglese?

  • Ruolo della domanda interna e internazionale (in particolare delle colonie). Sede di uno dei più grandi imperi della storia;
  • Ruolo dell'offerta;
  • Invenzioni e innovazioni tecnologiche (settore tessile, siderurgico e minerario);
  • Ampia disponibilità di materie prime (cotone, minerale di ferro, carbone);
  • Scoperta di nuova fonte di energia, la macchina a vapore. Applicabile ai mezzi di produzione e ai trasporti.

Si trattò di una vera "rivoluzione"? In anni recenti gli storici hanno cercato di attenuare l'impatto rivoluzionario del processo di industrializzazione inglese. In particolare, Landes scrive "La favola del cavallo morto". Secondo alcuni, la si ritiene una rivoluzione, per altri è solo un processo graduale i cui effetti si sarebbero avvertiti in un arco di tempo molto lungo (oltre un secolo).

Rivoluzione

è un cambiamento repentino, non si può dire lo stesso della rivoluzione industriale inglese. Più un’evoluzione che altro. La questione si è spostata su un altro settore. Rivoluzione industriale o una rivoluzione industriosa? L’accento batte sull’espansione della domanda da parte dei consumatori che si sarebbe verificata allora. L’espansione industriale non si sarebbe potuta verificare senza una adeguata domanda fra i consumatori. Perché aumentarono i consumi? Perché si inizia a lavorare di più per guadagnare di più: - Non si lavora più 208 giorni, ma 306; - Persone lavoravano di più per ottenere nuovi beni; - Il lavoro duro portò ad un aumento del consumo pro-capite. Nel Settecento si sarebbe verificata una rivoluzione dei consumi che, secondi alcuni, avrebbe provocato la rivoluzione industriale, diventando il motore della crescita economica. Il nostro punto di vista: effettivamente si parla di un.continenti. La richiesta di beni e prodotti provenienti dalle colonie era sempre più elevata,contribuendo così alla crescita economica europea.- Analisi dal lato dell’offertaL’Europa era in grado di produrre beni e prodotti in quantità sempre maggiori grazie all’introduzione di nuove tecnologie e all’innovazione. La rivoluzione industriale, che iniziò inInghilterra nel XVIII secolo, portò a una produzione su larga scala e a una maggiore efficienza.L’Europa divenne il centro manifatturiero del mondo, producendo beni che venivano esportati in tutto il globo.- La grande divergenzaLa Cina e l’India erano considerate le potenze economiche del mondo prima dell’inizio della rivoluzione industriale in Europa. Tuttavia, mentre l’Europa si sviluppava rapidamente, queste due nazioni rimasero indietro. Le distanze economiche tra l’Europa e queste aree si approfondirono in modo significativo, portando a una grande divergenza economica.- Impatto culturale e socialeI cambiamenti economici ebbero un impatto significativo anche sul piano culturale e sociale. La rivoluzione industriale portò a una trasformazione delle strutture sociali, con l’emergere di una classe operaia e di una classe borghese. Inoltre, l’aumento della produzione e del commercio portò a una maggiore interconnessione tra le nazioni e a una diffusione di idee e culture.- ConclusioniL’evento rivoluzionario che segnò un punto di non ritorno nella storia economica europea fu la rivoluzione industriale. Questo cambiamento graduale ma significativo portò all’emergere dell’Europa come potenza economica mondiale, mentre la Cina e l’India rimasero indietro. Questo evento ebbe un impatto non solo dal punto di vista economico, ma anche culturale e sociale.continenti: Asia (Indie Orientali), America (Indie Occidentali) e Africa (SSC e la tratta degli schiavi): commercio triangolare. - Analisi dal lato dell'offerta L'aumento della domanda stimola il superamento di una serie di strozzature produttive presenti nell'apparato manifatturiero inglese, ancora in gran parte imperniato sull'industria a domicilio. L'offerta si rivela anelastica rispetto alla domanda. Questo stimola una serie di artigiani "inventori" a introdurre dei miglioramenti nei tradizionali mezzi di produzione: filatoi e telai. La "rivoluzione" parte da basso! Lo stimolo per le invenzioni proviene anche dalle istituzioni: - orientamento del Parlamento a favore della concessione di sussidi; di esenzioni fiscali; privative (diritto di monopolio), brevetti (diritti di proprietà sull'invenzione) - sistema giuridico particolare basato sul Common Law, diritto flessibile, creato dai giudici, in grado di recepire il diritto.mercantile.La rivoluzione industriale investe su tre ambiti: il tessile, il siderurgico, il minerario.Nel tessile le sollecitazioni provengono dalla diffusione di tessuti di cotone (sostituiscono i più grezzi tessuti di lana) diventano di moda e la moda condiziona la produzione. Da paese importatore di mussoline indiane, l'Inghilterra diventa importatore delle materie prime ed esportatore di tessuti. Il parlamento emana il 'Calico Act', provvedimento che impedisce le entrate di prodotti finiti indiani e inizia ad importare solo materia prima.Innovazioni del settore tessile: John Kay inventa la navetta volante. Si genera uno squilibrio nella filiera produttiva fra tessitura e filatura: per un tessitore occorrevano più filatori che in passato.Innovazioni nel settore della filatura: J. Heargraves introduce un filatoio multiplo in grado di fare il lavoro di otto filatori, Arkwright inventa un filatoio azionato dall'acqua che produceva un filato migliore.Crompton combina le due invenzioni precedenti. Vi è un nuovo squilibrio, ma Cartwright inventa su telaio metallico, rapido ed automatico, inizialmente mosso dall'acqua poi alimentato avapore. I primi telai meccanici consentirono di produrre una quantità di tessuto dieci volte maggiore di quelli che si ottenevano a mano. L'Inghilterra ottiene un primato manifatturiero a livello nazionale e poi anche a livello mondiale, pesava per il 50% sulla sua esportazione. L'aumento della produzione conduce ad una caduta dei prezzi e sbaraglia la concorrenza mondiale. Innovazioni nel settore siderurgico: legato alla crescente domanda di mezzi di produzione in ferro e consente una nuova fonte di energia. In Inghilterra si passa dall'utilizzo del carbone vegetale o di legna (risorsa sempre più scarsa, costo maggiore, scarsa efficienza termica) al carbon fossile (inizialmente in giacimenti in superficie) e poi al carbon coke che si ottiene facendo.

“cuocere” il carbon fossile in speciali forni, altiforni. Il carbone viene liberato dai fosfati e dallo zolfo consentendo la fusione del minerale di zolfo. Tra e più le importanti compagnie: Abraham Darby con sede a Coalbrookdale, la Carron Company. La più importante compagnia a livello europeo, scioltasi nel 1982. Accanto agli alti forni operarono anche altre innovazioni: il sistema del puddellaggio (letteralmente “scuotimento” della ghisa per ottenere un metallo più duttile e malleabile) ed il laminatoi (dove il ferro veniva ridotto in lamine o barre). La conseguenza diretta fu l’aumento della produzione di ferro e l’abbattimento dei costi di produzione. Il ferro inglese era il più economico e il più diffuso. L’espansione dell’industria siderurgica ebbe conseguenze anche nel settore meccanica. Il settore minerario aveva come necessità crescente di estrarre carbone dal sottosuolo. Le più grandi

invenzioni: la macchina di Savery e Newcomen fino alla macchina a vapore di Watt. La macchina a vapore nasce come una pompa a vapore per il drenaggio dell'acqua dalle miniere. Passa dal moto rettilineo al moto rotatorio. Abbatte i limiti della stagionalità dell'energia e permette di concentrare le diverse fasi produttive. La macchina a vapore diventa ben presto il simbolo della prima rivoluzione industriale.

Gli effetti del processo di industrializzazione:

  • Crescita e aumento demografico;
  • Innovazione organizzazione del lavoro. Concentrazione delle macchine e dei lavoratori in un unico luogo. Ripetitività delle operazioni svolte e approfondimento della divisione del lavoro. Ritmi di lavoro costanti e continuativi per rendere possibile la maggior utilizzazione degli impianti. Nell'ambito del sistema di fabbrica i lavoratori sono appendici delle macchine.

"Da che cosa dipende la ricchezza di una nazione? Dalla divisione del lavoro, più il lavoro"

È diviso più sarà produttivo.” (Adam Smith)

Operazioni parcellizzate. Precursore del taylorismo.

Dettagli
A.A. 2022-2023
111 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Gabriel.girardi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Fornasari Massimo.