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NIGHTS AT THE CIRCUS (1984)
Main characters:
- Fevvers (Sophia) - protagonista, una "Cockney Venus", ossia una persona nata nella zona di White Chapel (East London)
- Jack Walser - giornalista californiano che intervista Fevvers e decide di seguirla per capire di più la sua storia
- Lizzie - madre adottiva di Fevvers nonché prostituta
Struttura del romanzo:
Il romanzo è diviso in 3 parti:
- Londra del 1889
- San Pietroburgo
- Siberia
È centrale la dimensione del viaggio. Per tutto il romanzo la narrazione e il focus rimangono uguali; abbiamo un narratore onnisciente per Walser (quindi conosciamo tutto di lui e di tutto quello che gli accade) ma non per Fevvers.
Part 1:
Inizia con l'intervista di Fevvers a Londra con il giornalista, che vuole scoprire la sua storia.
natura. Abbiamo una focalizzazione su Fevvers che si alterna con una focalizzazione su Walser. Lei è la principale protagonista di questa parte e l'intervista è quasi un monologo. Abbiamo una narrazione onnisciente; nella narrazione principale conosciamo altri personaggi principali, come Lizzie che è una prostituta che si prende cura di Fevvers, la quale è stata abbandonata davanti al bordello e, quando questo viene chiuso, diviene l'attrazione di un museo degli orrori e, in seguito, entra a far parte del circo.
Part 2A San Pietroburgo vengono introdotti altri personaggi.
Part 3Nel viaggio verso la Siberia il treno esplode, Walser perde la memoria e finisce a vagare per la Siberia, per poi incontrare uno sciamano. Fevvers ha una crisi d'identità e alla fine ritrova Walser.
In questa parte Fevvers narra in 3 persona.
03/11/2020 12
All'interno dei testi sono presenti delle parole scritte in corsivo, volte a creare un senso
distraniamento. C'è un riferimento al mito di Elena di Troia poiché dovrebbero avere elementi in comune, ma non è così; Elena è, infatti, totalmente umana al contrario di Fevvers.
Lizzie è un personaggio particolare. Viene costretta a smettere di fare la prostituta poiché i discorsi che faceva allontanavano i clienti dal bordello.
Fevvers nel corso del romanzo racconterà le storie dei vari freaks all'interno del museo degli orrori; a San Pietroburgo racconterà poi le storie dei partecipanti del circo. In tutto il romanzo abbiamo una narrazione che racconta storie secondarie con un focus importante.
Grand Histoire vs. petit récits
Grand Histoire = Metanarrative
Theory that tries to give a totalizing, comprehensive account to various historical events, experiences, and social, cultural phenomena based on the appeal to universal truth or universal values.
Story that functions to legitimize power, authority, and social organization.
A “grand narrative” or “metanarrative” is one that claims to explain various events in history, gives meaning by connecting disperse events and phenomena by appealing to some kind of universal knowledge or schema (e.g. Enlightenment, Marxism, religions,…) Lyotard, 1979. È la storia ufficiale degli eroi e delle figure importanti. Petit(s) récit(s) La dimensione sommersa e invisibile delle vite ordinarie, la cui quieta scansione viene disturbata e riformulata dalle sorti dei potenti. More modest and “localized” narratives:- Plural instead of singular dimension (and point of view).
- Particular vs. universal understanding of reality.
- Multiplicity of theoretical standpoints.
- They should replace metanarratives by focusing on specific local contexts as well as the diversity of human experience.
La fine di un'era descrive un mozzicone di sigaretta che sta bruciando lentamente prima di spegnersi. La storia viene descritta come un posacenere in cui la sigaretta viene schiacciata per essere spenta. Abbiamo un contrasto con Fevvers che sta per prendere il via verso una nuova era.
Carter parla anche dei 1980s (gli anni in cui viene scritto il libro), che sono anni di scioperi dei lavoratori contro M. Thatcher (1979-1990). Abbiamo un paragone tra Fevvers - M. Thatcher - Queen Elizabeth I iron maiden corset era un corsetto definito come uno strumento di tortura dalla regina e iron lady, ossia la Thatcher, definita così dai russi durante i suoi anni in politica.
Angela Carter & positionality "Do I situate myself politically as a writer? Well, yes; of course." "The women's movement has been of immense importance to me personally and I would regard myself as a feminist writer, because I'm a feminist in everything else." Carter,
“Notes from the front line”, 1997: 37
Si posiziona politicamente come una scrittrice femminista. I suoi testi affrontano tematiche volte a cambiare la prospettiva femminile diffusa nella sua epoca. Non è contenta di doverlo ammettere perché i suoi libri non sono al servizio del femminismo, ma hanno comunque un’agenda politica.
Sex & gender: issues of identity construction
«I was in a hotel room in London just last month where a guy who came to check my minibar, he opened the door and he said, “Good afternoon, sir, madam, sir, madam, sir, madam, sir, madam,” and it went on. I must tell you, it went on. I mean, I felt bad for him. He was obviously suffering, and I should’ve just relieved his anxiety and give him one of those names, he had no idea at all but it went on, “Sir, madam, sir, madam,” and it was a terrible tick and it was infinite. It was never ever going to stop, and I did something that I felt a little bad about later,
interestingly enough. I said kindly – I tried to say it kindly – I said, “Do you think it’s necessary to determine my gender in order to check the minibar?” And he was like, “No, no of course not, sir, madam, sir, madam,” and then of course he was trying to be polite and he went back to the “sir, madam,” and he couldn’t stop, and I felt terrible about it.”
Judith Butler in Paulson, 2013.
J. Butler (è androgina). È un aneddoto significativo perché sentiamo di dover stabilire il genere delle persone inconsciamente.
What is SEX?
NOT ONLY physical attributes, BUT ALSO (and above all) CULTURAL CONSTRUCTION.
First attempt to explain cultural constructedness of gender: SEX vs GENDER.
- SEX: bodily attributes (biological qualities of male or female bodies, sexual organs, etc).
- GENDER: cultural elements associated with sex (= how a culture/society defines masculine and feminine characteristics, behaviours,
Il femminismo di seconda generazione ha permesso di distinguere tra gender e sex.
We will consider SEX as a cultural construct as well = there can be no biological sex that is not also cultural. Sex is a discursive construction which defines what suitable features and behaviours bodies must have to be defined "male" or "female" and thereby produce the bodies it controls.
06/11/2020 aMovimento femminista della 2 generazione (anni '60/'70) Carter nella terza parte (in Siberia) fa una serie di considerazioni attraverso il narratore onnisciente sulle lingue parlate dallo sciamano e su caratteristiche degli idiomi di quella religione che in realtà sono state fatte nel '900.
Parola "gender" distacca dal concetto di sex (metà anni '50): la subordinazione della donna è realizzata grazie all'identificazione dei ruoli femminili con elementi che hanno a che fare con la fisicità della donna (rimanere incinta, etc).
maternità, supposta maggior fragilità – ruolo subalterno delladonna). 14Idea del gender per differenziare e distinguere (sex – aspetto fisico, aspetti della femminilità).Gender (comportamenti e costruzioni culturali associati al sesso femminile).Non ci basta più questa differenziazione, in realtà l’obiettivo a partire da Judith Butler è quello di riunire le due categorie, per vedere come la categoria di sex sia essa stessa culturalmente costruita.Performativity di Judith ButlerUna filosofa che ha scritto il libro “Gender Trouble” (1990).“gender is not something one is, it is something one does, an act, or more precisely, a sequence of acts, […] a ‘doing’ rather than a ‘being’”.“Gender is the repeated stylisation of the body, a set of repeated acts within a highly rigid regulatory frame that congeal over time to produce the appearance of substance, of a natural sort of“Being” (Salih, 2002). Angela Carter è una precorritrice del suo tempo; certe descrizioni/affermazioni di Fevvers anticipano letterariamente i concetti della Butler.
SEX/GENDER are not static physical attributes, but behaviours and choices.
They are performed and made visible onto the body, so that people identify with them and are recognised (as male or female).
Gender is a performance= it is “done” by choosing among available scripts.
It is not natural, but a cultural construction.
Likewise, Heterosexuality is not a natural, but like any other form of gender identity, it is a performance which follows certain scripts.
Performativity: “Not […] a singular or deliberate “act”, but […] the reiterative and citational practice by which discourse produces the effects that it names. […] The regulative norms of “sex” work in p