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IL RUOLO DELLO STATO

Lo stato come agente economico: finanze pubbliche, moneta e politica commerciale

L'azione dello Stato nello stimolo dell'attività economica fu incentrata sull'impulso alle infrastrutture, e in aggiunta

manteneva i servizi di sicurezza, esercito e sistema giudiziario. Per far ciò lo stato aveva bisogno di entrate per coprire i

costi: quando accadeva che i costi superavano le entrate lo Stato emetteva debito pubblico all'interno e nei mercati

internazionali.

Due fasi:

- fase settecentesca (mercantilismo): promozione di industrie protette, politica di potenza

- fase ottocentesca: alternanza di protezionismo e liberismo, promozione indiretta dell’industrializzazione .

Un'altra forma di intervento dello Stato nell'economia avveniva attraverso la legislazione e le decisioni sulla moneta e sul

commercio con l'estero. Lo Stato fissava l'unità monetaria a corso legale(=oro e argento) e controllava l'emissione di

biglietti: questi erano convertibili in moneta metallica a richiesta del titolare.

I piani d’azione dell’intervento statale sono molteplici e dipendono fortemente dal contesto delle tradizioni locali (ex.

situazioni di arretratezza, rivalità fra nazioni, tradizioni politiche,…). La sia funzione era dare un contribuito alla

formazione di un contesto capitalistico fondato sulla libera circolazione delle risorse e degli uomini, attraverso la

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rimozione dei poteri feudali, formazione di un ordinamento giuridico moderno, eventuale unificazione politica,

investimenti in infrastrutture, sussidi..

Impulso alle infrastrutture:

- costruzione diretta di strade e porti

- promozione delle ferrovie (costruzione diretta oppure aiuti alla costruzione attraverso facilitazioni per gli espropri e

garanzie di redditività)

- servizi (sistema giudiziario,…)

La politica commerciale è l’insieme di norme che regolano importazioni (ed esportazioni) di merci.

Lo Stato può proibire l'importazione di certi prodotti o imporre dazi per autorizzarne le entrate in paese. Il dazio ha

doppia finalità

garantisce entrate allo Stato

• protegge i produttori nazionali elevando il prezzo dei beni importanti

• protegge il mantenimento e lo sviluppo di imprese

Il protezionismo danneggia i consumatori che sono obbligati a comprare un prodotto a un prezzo maggiore da una parte,

e dall'altra aiuta a lo sviluppo di attività economiche che diversamente non potrebbero competere con i prodotti esteri.

La politica commerciale può essere di 3 tipi:

- Liberista (abbassare i dazi, favorendo l’esportazione e l’importazione)

- Proibitiva (vietava l’ingessi di un prodotto straniero nel territorio)

- Protezionista (mettere dei dazi protettivi in vista di: far incassare lo stato ed aumentare il prezzo della merce straniera,

aiutando la produzione nazionale. Il problema è la produzione in eccedenza che non può più smerciare)

Altre forme di influenza dello stato possono essere:

- L’attività legislativa (Possibilità di variare delle leggi necessario per la transizione del sistema economico, come

l’abolizione della Bouble Act)

- Politica monetaria. Riguarda la fissazione dell’unità monetaria avente corso legale e la normativa che regolamenta

l’emissione della cartamoneta da parte delle banche autorizzate. si attua:

• Il Monometallismo (in Inghilterra il monometallismo aureo) o il Bimetallismo (Così facendo si ha la

possibilità di utilizzare più metallo e non carta, dato che la gente preferiva il metallo e non la carta)

• Convertibilità delle banconote/corso forzoso

• Misure per mantenere il valore della moneta

Ciò influenza l’andamento economico del Paese (in Francia Bimetallismo, in Germania Monometallismo in argento, in

Inghilterra Monometallismo in oro) e i suoi rapporti commerciali con l’estero. Esso comporterà la scomparsa delle

monete utilizzate in zone imitate, sostituite da quella ufficiale.

Le banche possono offrire il servizio di stampare carta-moneta, ma devono assicurare la piena convertibilità in monete.

La banca emette solo se ha fluidità tale da poter compensare la conversione in moneta.

I cerchi di diffusione della R.I.

Di R.I c'è ne stata solo una, in Gran Bretagna. Quindi quando si parla di R.I. in un paese si sbaglia, è più opportuno dire

che in quel paese è stato adottata la tecnologia britannica con successo. La diffusione dell'industrializzazione fu LENTA

e IRREGOLARE essendoci un problema di conoscenze e tecnologia: infatti oltre a macchinari avanzati era necessario

chi sapesse farle funzionare, ovvero artigiani preparati. Inoltre esistevano altri problemi alla sua diffusione: i paesi

necessitavano di capitale umano e di CAPITALE monetario per costruire fabbriche moderne e competitive; si dovettero

affrontare anche problemi interni, di natura sistematica e di DOMANDA, in quanto il reddito pro capite degli altri paesi

non cresceva come quello inglese; si doveva affrontare la diversità dei sistemi culturali e di valori. I paesi che erano più

vicini all'Inghilterra sia geograficamente che dal punto di vista economico/culturale formano il primo cerchio della

diffusione della R.I, dove l’industrializzazione incomincia a partire dal 1830. Sono --> BELGIO FRANCIA GERMANIA

SVIZZERA USA

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Un secondo cerchio di diffusione della R.I apparve dal 1870. Sono --> RESTO EUROPA GIAPPONE

E' bene specificare come tale processo fu irregolare all'interno degli stessi paesi, dando luogo a fenomeni regionali,

ovvero solo alcune zone in ciascun paese adottarono i processi industriali. Tale discorso è applicabile anche ai settori:

ovvero la crescita riguardo solo certi settori produttivi. Ogni paese ha un diverso reticolo di situazioni produttive e sociali,

Ne

che aprono un grande ventaglio di spinte o di resistenze al cambiamento. deriva lo sviluppo di caratteristiche e

percorsi diversi

La Gran Bretagna (che fu il precursore della R.I.) ebbe un declino e le cause di questi fenomeni furono fonti di

discussione:

- le insufficienze della classe imprenditoriale (lenta adozione delle innovazioni prodotte all’estero). C’è un dinamismo che

viene meno nella classe imprenditoriale in quanto hanno già ottenuto guadagni sufficienti. Hanno raggiunto posizioni tali

da potersi fermare.

- l'arretratezza del sistema educativo (apprendistato, scarso peso all'istruzione tecnica) rispetto ad altri paesi. Di

conseguenza paesi come Germania e Stati uniti saranno migliori o con un presso minore, in quanto l0innovazione

tecnica in questi paesi è maggiore.

Il primo cerchio( BG- FRA-GER-CH-USA, Sono paesi con un buon mercato potenziale, una buona dotazione di risorse

e di capitale umano e avevano bacini di carbone che facilitavano la produzione ed abbattevano il costo del trasporto.

Caratteristiche comuni:

imitazione rapida dei processi della R.I e delle innovazioni britanniche

• crescita tra 1820-1913 che porta a triplicare il PIL pro capite

• La crescita si basa inizialmente sulla rapida costruzione della rete ferroviaria, sul settore tessile e sulla

• produzione di ferro, acciaio, in seguito ci sarà una rapida adozione delle innovazioni della seconda

rivoluzione tecnica

Un Primo Gruppo

Tali caratteristiche comuni non possono nascondere le differenze dividendo i paesi in due gruppi. Una di questa è la

DIMENSIONE: inizialmente i paesi più piccoli (ex Belgio e Svizzera) sono facilitati rispetto a quelli più grandi per un

minor costo dei trasporti e circolazione di tecnologia e manodopera facilitata nonché a una minore disomogeneità nella

cultura e nei cambiamenti. Il problema sarà la maturità dell’imprenditorialità. Chi vuole emergere in questo paese non

avrà la possibilità in quanto già molti svolgono l’attività di imprenditore. Sarago quindi i primi, questi paesi, ad uscire ed

emergere al di fuori del paese non solo con merci ma anche con le aziende/imprese aprendo filiali all’estero. La finanza

svizzera si sviluppa con questi movimenti delle imprese nel mondo.

Le dimensioni del territorio, se danno conto di alcuni vantaggi, evidentemente non possono da sole determinare i

percorsi di sviluppo. Belgio e Svizzera seguono strade opposte. Lo sviluppo del primo è fondato su un forte intervento

delle istituzioni, su una rilevante concentrazione imprenditoriale (che hanno grande valore all’interno del governo in

quanto importanti per il paese) e sui vantaggi derivanti dalle risorse disponibili e dalla vicinanza con la Gran Bretagna. Il

Belgio sarà influenza anche per osmosi dai grandi paesi che si contenderanno il Belgio per diversi interessi (prima

Svizzera, poi Francia e Germania). In Belgio c’è una grande concentrazione finanziaria legata alle imprese. Nascono

quindi imprese con grandi banche alle spalle. In Belgio nasce la prima banca mista dove la banca è socia d’impresa.

La Svizzera, invece, fa leva sull'istruzione e sulla formazione professionale per sviluppare un sistema decentrato e

fondato su un'industria ad elevata specializzazione del lavoro. Per esempio prodotti agricoli possibili in un area di

montagna, infatti vendono mucche ad altri paesi, Produzione di orologi, che era un compromesso tra bene di lusso che

andava contro la chiesa e l’utilità, (d’oro e d’argento che aumentavano il valore), che sviluppava l’innovazione tecnica. Le

imprese comunque sono caratterizzate da una media dimensione e dislocate tra di loro. Utilizzano l’energia idraulica /

idroelettrica in quanto posizionate sulle alpi. Lo sviluppo è locale e decentrato in quanto ancora oggi il potere età nei

Cantoni. C’è la nascita della Nestlè, per esempio, perché c’era una grande produzione di latte.

Un Secondo Gruppo (i grandi sistemi)

Un secondo gruppo di paesi è caratterizzato dalle grandi dimensioni (Francia, Germania, Usa). Anch'esso presenta al

suo interno caratteristiche molto diverse, ben esemplificate dall'industrializzazione duale e decentrata della Francia e da

quella basata sulle concentrazioni della Germania

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La Francia avrà uno sviluppo un po' particolare. In Francia la precoce transizione demografica e la limitata disponibilità di

carbone generano uno sviluppo particolare, caratterizzato da una ridotta urbanizzazione (rimangono nella campagna) e

dalla dispersione delle industrie sul territorio (risorse idriche in mancanza di carbone).

Nel settore manifatturiero convivono fabbriche tecnologicamente avanzate e di grandi dimensioni con manifatture più

tradizionali che si appoggiano, per alcune fasi produttive, al lavoro domestico e rimangono nelle campagne → in genere

prodotti ad elevato valo

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Publisher
A.A. 2017-2018
44 pagine
3 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher emma.r8 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Besana Claudio.