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LA FRANCIA
La Francia non esce dalla crisi. L’uscita avverrà solo 10 anni dopo, essi
cercheranno di restare nel gold standard e attuano la politica liberista. La
politica liberista è la stessa politica attuata dall’America negli anni 30.( Il
Tasso ufficiale di sconto è il costo per quale le banche presta denaro alle
altre banche). Il pareggio di bilancio, ovvero fa si che lo Stato non si
addebiti.
LA GERMANIA
Delle repubblica di Weimar, è il primo paese che esce dalla crisi grazie al
Nazismo di Hitler. La repubblica di Weimar frana nel 1933 con lo sviluppo
della disoccupazione e dalla fuga di capitali esteri dalla Germania.( Non si
investe più) e per le politiche liberiste. Hitler viene eletto nel 1933 con le
lezioni regolari. L’uscita dalla crisi è data dal modello nazista che attua una
posizione anti capitalista. l’uscita dalla crisi inizia con un piano di spesa
pubblica e con un sostegno diretto alle imprese. Il nazismo adotta una
politica economica simile al New Deal americano. Dal 1936 si vara una
politica di pianificazione; ovvero lo stato decideva quali industrie bisognava
sviluppare e sosteneva fortemente tali industrie.( l’unione sovietica). Dal
1936 viene legato al settore bellico per alimentare la guerre. La seconda
guerra mondiale per Hitler è anche una speranza di uscita dal modello di
crisi degli anni 30.
Lo Stato può spendere in 3 modi:
1. stampando moneta, l’aumento della massa monetaria genera inflazione.
2. l’aumento del debito pubblico che può essere comprato a livello
nazionale e internazionale.
3. L’aumento delle tasse, l’incremento del prelievo fiscale. Il regime
totalitario sostiene l’aumento del prelievo fiscale.
Dal 32 al 38 la La Germania raggiunge la piena occupazione europei e
raggiunge l’apice dello sviluppo economico ed industriale.
GIAPPONE
Il Giappone esce dalla crisi del 1931 e sperimenta il Nazionalismo
Militarista; ovvero la politica del modello tedesco: spesa pubblica per le
infrastrutture, armamento militare e aumento delle tasse.(Peal Arbor). La
spesa militare crea occupazione; ovvero le industriale meccaniche,
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chimiche e siderurgiche che creano occupazione con il salario e il
consumo( si sostiene la domanda).
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
1. La seconda guerra mondiale è la catastrofe del sistema economico;
ovvero forze lavoro e imprese.
2. In questa distruzione del sistema economico, nasce un grande nuovo
ordine economico mondiale. La fine della Seconda Guerra Mondiale
vedrà lo sviluppo e l’egemonia del paese vincitore cioè Gli Stati Uniti. Il
nuovo sistema economico va di pari passo ad un nuovo modello
politico. A fare da contendente agli Stati Uniti non saranno la Germania,
la Francia e l’Inghilterra ma l’Unione Sovietica.
La spesa militari negli ultimi anni del conflitto supera il 50 % del prodotto
interno lordo in molti paesi. La conquista della Germania nazista aveva
l’obbiettivo di sfruttare materie prime e forza lavoro per la produzione
bellica; una conquista di risorse economiche per sostenere la guerra. La
seconda guerra mondiale è lo scontro tra la Germania nazista e Gli Stati
uniti; anche se ebbero meno risorse essi ebbero un efficenza migliore delle
risorse e riuscirono a vincere la guerra. La guerra è nello stesso tempo la
più distruttiva che il Mondo abbia mai sperimentato.( 1939 fino al maggio
1945).
La seconda guerra mondiale costa 40 milioni di morti, 15 milioni di invalidi,
gran parte dei morti arrivano dall’unione sovietica dalla battaglia di
Stalingrado. I massimi spostamenti delle popolazioni tra i polacchi e il
fenomeno della shoah( un costo di circa 3 milioni di dollari). I
bombardamenti non provocano soltanto la distruzione delle infrastrutture e
dei trasporti ma anche un costo per le industrie( le distruzioni). L’Europa
esce molto più povera rispetto agli anni 30. Molti paesi non esistono
più( una delle maggiori differenza con la prima guerra mondiale). La
seconda guerra mondiale vede tutto l’est europa distrutto e soprattutto 2
paesi che avevano avviato la guerra come la Germania, l’Italia e il
Giappone( l’asse Roma-Berlino-Tokyo). Tali paesi nel 45 cessano di
esistere. La seconda guerra mondiale porta il problema della ricostruzione
del sistema economico.
La seconda guerra mondiale non è stata solo una vittoria politica per gli
Stati uniti ma anche l’avvio di una crescita economica che poi verrà adottata
dalle altre economiche mondiali.( il modello americano è il modello di
riferimento).
Gli stati uniti che nel il 9 maggio 1945 e l’anno successivo segnano la
vittoria sul Giappone, definiscono le regole economiche internazionali. Tale
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regole vengono bloccate dallo sviluppo di un paese vincitore che è l’unione
sovietica. Dalla seconda guerra mondiale nasce un nuovo ordine mondiale:
un mondo diviso in due blocchi tra gli Stati uniti e L’Urss.( la cosiddetta
guerra fredda).
1. A Berlino arrivano 4 paesi e diventa il cuore del confronto tra l’unione
sovietica e gli Stati Uniti. L’unione sovietica con il patto di Varsavia e
mantiene il controllo dell’est e di tutti i paesi che ha liberato durante la
guerra mentre Gli stati uniti con la Nato controlla gli altri paesi.
2. Sul piano economico la vera questione è la scelta italiana fatta da De
Gasperi nel 1946 che ci lega ai paesi occidentali. Gli stati uniti a
differenza della prima guerra mondiale favoriscono la ripresa di due
paesi che hanno provocato la guerra come la Germania e l’Italia.
3. Il patto di Varsavia è un modello economico che copre l’economica
dell’unione sovietica, mentre i paesi occidentali adottano la politica
economica americana.
Il nuovo ordine internazionale è collegato ad un nuovo ordine economico
mondiale. Esso avvia il nuovo processo della fine della decolonizzazione.
Le due nuove potenze mondiali avviano una corsa a controllare
politicamente ed economicamente gli ex paesi coloniali.( L’accesso alle
risorse e lo sviluppo di nuove mercati). In questo quadro tra i vari paesi:
1. Non c’è la Cina
2. Il controllo delle ex colonie avrà degli impatti pesanti come la guerra del
Vietnam e la guerra in Afghanistan.
Il nuovo modello economico viene stabilito in piena guerra nel 1944( la
cosiddetta conferenza di Bretton Woods). Gli stati uniti e i suoi alleati
decidono il nuovo ordine economico. Bretton Woods è una conferenza di
144 paesi dove a dirigere la conferenza sono gli Stati uniti. Nel 1936 John
Keynes adotta il nuovo sistema economico ed egli sarà uno dei maggiori
esponenti di tale conferenza. Alla conferenza arrivano le idee del New Deal
di Roosevelt, la teoria keynesiana. Alla conferenza l’obbiettivo era di non
commettere gli errori degli anni 20; cioè sul piano internazionale bisognava
evitare 3 fattori:
1. Punire gli Sconfitti della guerra poiché le riparazioni tedesche avevano
favorito la crisi del 29.
2. No al protezionismo
3. No al nazionalismo economico.
L’elemento vincente della Seconda guerra mondiale è una maggiore
gestione degli elementi, è una maggiore capacità di non ripetere gli errori
fatti in passati. La conferenza porterà un nuovo sistema monetario
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internazionale che vengono gestite da delle strutture sovranazionali come la
Banca mondiale.
sistema monetari fissi:
1. tassi di cambio fissi. Il dollaro americano è l’unica valuta convertibile in
oro. Il dollaro diviene la valuta internazionale e di riserva( il gold
exchange standard). Accanto al Gold exchange standard si
costruiscono dei meccanismi internazionali per gestire il sistema
monetario.(gestire il sistema monetario, per gestire il commercio
internazionale, e lo sviluppo dei paesi). La gestione del sistema
monetario è supportata dal fondo monetario, il sistema commerciale è
gestire dal gatt e lo sviluppo dei paesi è gestita dalla banca mondiale.
( tipica domanda da esame).
Il fondo monetario internazionale ha l’obiettivo di sostenere attraverso i
prestiti i paesi con squilibri dei bilanci commerciali. In cambio il fondo
monetario internazionale è autorizzato ad imporre politiche economiche per
ridurre il disavanzo della bilancia dei pagamenti e della bilancia
commerciale. L’elemento importante è che i paesi aderenti al fondo
accettano l’intervento esterno per regolare l’economia. Il primo contributore
del fondo sono gli Stati Uniti.
La banca mondiale nasce per facilitare la ricostruzione dei paesi colpiti dalla
guerra; si pensa a ricostruire i paesi distrutti dagli Stati uniti. Avviare una
ripresa economica europea garantisce agli Stati uniti significava ricostruire
nuovi mercati. La ricostruzione economico come fattore per accelerare la
crescita economica. La banca mondiale concede prestiti a lungo termine;
essi saranno utilizzati soprattutto per la costruzione di infrastrutture come
ferrovie e porti e per lo sviluppo delle aree depresse.
GATT: L’obiettivo del gatt ha un principio economico, l’obiettivo era quello di
ridurre tutte le tariffe protezionistiche in giro per il mondo a favore del libero
scambio. Al gatt non aderiscono i paesi del patto di Varsavia ma soprattuto
non aderisce fino al 2000 come la Cina. Il Gatt nasce nel 1948, negli anni
60 si trasforma WTO ed opera attraverso dei Round negoziale che è ancora
aperto. i Round negoziale è un accordo che riduce le tasse doganali degli
stati aderenti.
Il Gatt si fonda sul principio della nazione più favorita. L’altro elemento
operativo non è un istituzione ma è un’accordo tra i vari stati legati ad un
periodico incontro che avviene ogni 10 anni che serve a ridefinire il trattato.
Il processo arriva nel 1948 ed assume il maggiore influsso intorno al 1965.
A metà anni 60 si raggiunge la massima liberalizzazione delle merci
portando alla fine di tutte quelle politiche protezioniste introdotte duranti gli
anni 30. Un’altra fase di liberalizzazione inizierà intorno al 2000. La prima
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tappa della ricostruzione economica inizia nei primi anni del 1943, dove gli
Stati uniti avvia per i paesi alleati degli aiuti umanitari (UNRA) cioè un piano
di aiuti umanitari per sostenere la popolazione( trasferimento di cibo,
farmaci). Nel 1947 viene varato un piano di ricostruzione economica, tale
piano che porta il nome european recovery program(il piano Marshall). Il
piano Marshall nasce da una convinzione storica, ovvero evitare gli errori
fatti durante la fine del primo conflitto mondiale durante la conferenza di
Versailles.( No alle riparazioni di guerra, no ai crediti di guerra, bensì aiuti
per la ricostruzione). Gli stati uniti sono convinti che l&r