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RPC.Propaganda cinematografica e comunicazione

Film come Rambo III, Star Wars o Rocky IV sono stati girati negli anni '80 facendo riferimento al continuo conflitto con l'Unione sovietica. (Buoni vs cattivi/bene vs male)

Trattative e accordi sul nucleare e politica del disarmo

Nonostante ciò, nel '81 viene tolto l'embargo alimentare USA all'URSS e iniziano nel '82 dei negoziati per la riduzione degli armamenti.

Nel '87, ci sono gli accordi di Mosca (primo trattato che prevede la riduzione degli armamenti)

Evoluzione politica URSS

Dopo la morte di Breznev, cambia la politica in URSS e sale al potere, nel '85, Michael Gorbacev, il quale vuole riformare il mondo comunista, ovvero togliere le incrostazioni legate a questi aspetti:

  • Sclerotizzazione burocratica
  • Corruzione politico-amministrativa (forti sperequazioni sociali)
  • Leadership "vecchia"
  • Difficoltà in alcuni settori produttivi (disastro di Chernobyl nel '86)

'86) >>>smacco a URSS (grande potenza non riesce a gestire un reattore nucleare)

  • Scarsità di beni disponibili per i consumi
  • Fardello economico della presenza sovietica all'estero e dei rapporti con i paesi satelliti in Europa

Michail Gorbacev

Da l'avvio alle politiche di trasparenza e riforme perché vuole migliorare il comunismo, non distruggerlo, ma nel giro di pochi anni il regime sovietico si vedrà indebolire progressivamente.

A livello internazionale tenta di riappacificarsi con il blocco occidentale e nel '89, le truppe sovietiche lasciano l'Afghanistan.

Allentamento controllo sovietico in Europa orientale

Gorbachev applica anche in questi paesi riforme politiche ed economiche.

Il principio di "libertà di scelta" viene interpretato come segnale di allentamento del controllo di Mosca sui governi alleati.

Per tutti gli anni '80, in Polonia, si afferma il movimento di "Solidarietà", guidato

da una figura come Lech Walesa e, nel '78, viene eletto al soglio pontificio Papa Karol Wojtyla, il quale spinge per la fine della contrapposizione bipolare. La Romania è l'unico paese dove la trasformazione avverrà con la forza e, in tutti i paesi satelliti, questa trasformazione avviene con la stessa facilità con cui, anni prima, questi paesi erano stati posti sotto il controllo dell'Unione sovietica. Crollo del muro di Berlino Nel '89, Gorbachev e Reagan creano dei canali di comunicazione ed il primo afferma che ogni paese ha diritto di determinare liberamente il proprio destino (conferenza di Yalta nel '45). Il 9 Novembre 1989, viene abbattuto il muro per due motivi: - Pressione di Reagan - La popolazione si era mossa (molte persone scappavano verso il mondo occidentale passando per l'Ungheria >>> emorragia attraverso l'apertura delle frontiere nel blocco orientale) La Germania ovest vuole riunificare le Germanie, ma est.resiste e ci sono varie negoziazioni fino a che si arriva nel '90, quando viene definita l'unificazione della Germania. Evoluzione interna URSS: - Nel '89 viene eletto il primo parlamento dell'URSS (sostituendo il soviet supremo di Stalin). - Nel '90 Gorbachev fa abolire la funzione dirigente del PCUS. - Viene condannata la dottrina Breznev e nel '91 viene avviato il processo di scioglimento del Patto di Varsavia. - Ci sono spinte indipendentiste in tutta l'URSS che verrà sgretolata. - La politica russa vede emergere una figura di spicco che diventerà l'emblema del riformismo post sovietico: Boris Eltsin. Collasso URSS e nascita CSI: - Ci sono conflitti nell'area del Caucaso e in Georgia, ci sono spinte indipendentiste nel Baltico e in Ucraina. - Il 21 dicembre 1991 viene creata la Comunità degli Stati Indipendenti: ne fanno parte 11 delle 15 repubbliche dell'URSS. - Il 25 dicembre Gorbachev rassegna le dimissioni ed il 26 dicembre viene dissolta.

L'URSS. In pochi anni si passa al rischio dello scoppio della terza guerra mondiale nucleare, alla caduta di uno dei due mondi. Vince il mondo occidentale sotto il punto di vista ideologico e perde il mondo orientale (l'esperienza comunista non avrà successo e chi ha vinto vince con l'ideologia del libero mercato e della mano invisibile, non serve nessun organismo che controlli questo). Negli anni '90 tutto il mondo andrà verso il modello del libero mercato, fino ad arrivare alla finanziazione dell'economia (capitali).

Post 1991: nuovo ordine internazionale. Finita la lunga epoca della guerra fredda, con la caduta del muro, la trasformazione di tutti i regimi dell'est Europa da comunisti a pluralisti (non a partito unico) e la caduta del patto di Varsavia, si ridefiniscono le relazioni internazionali. Ci si interroga sia sul futuro dell'ONU e sia della NATO (creata per controllare la minaccia sovietica, dovrà cercare nuove ragioni).

dismetterli completamente. Nel 1991 viene firmato il Trattato START I tra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica, che prevede la riduzione dei loro arsenali nucleari strategici. Nel 1993 viene firmato il Trattato START II, che prevede ulteriori riduzioni e limitazioni degli arsenali nucleari. Nel 1997 viene firmato il Trattato di Ottawa, che vieta l'uso, la produzione, lo stoccaggio e la vendita delle mine antiuomo. Nel 1999 viene firmato il Trattato di Amsterdam, che rafforza la cooperazione tra gli Stati membri dell'Unione Europea in materia di sicurezza e difesa. Nel 2002 viene firmato il Trattato di Mosca, che prevede ulteriori riduzioni degli arsenali nucleari strategici tra gli Stati Uniti e la Russia. Nel 2010 viene firmato il Trattato New START, che prevede ulteriori riduzioni degli arsenali nucleari strategici tra gli Stati Uniti e la Russia.

L'anno successivo, Bush e Boris Yeltsin firmano il trattato START I.

Nel 2010 è stato firmato il New START.

Visioni relative al "New World Order".

Gli USA hanno vinto una battaglia politico-economica ed ideologica, non una guerra militare, perciò quello americano è il modello economico da seguire.

Ma ci sono diverse visioni sul mondo futuro.

  • Francis Fukuyama, politologo americano, crede che il sistema sia dettato dal trionfo americano di democrazia liberale ed economica di mercato. Il modello statunitense deve diventare il modello dominante.
  • Samuel Huntington, collega di Fukuyama, non crede che questa sia la fine, bensì l'inizio. Infatti la caduta del muro ha fatto riemergere la conflittualità tra diverse macro aree culturali. Dalle ideologie, si passa agli interessi statuali ed ai fattori identitari di tipo culturale-religioso.
  • Robert Kaplan, geo politologo, butta una bomba: si va verso l'anarchia. (Il fallimento di molti

Stati e la crescita di violenza, conflittualità e criminalità a causa di fattori come l'eccessiva crescita demografica, la povertà e la scarsità delle risorse.

Crisi internazionali post guerra fredda

Negli anni '90 scoppiano molti conflitti, perché con la guerra fredda, le due potenze influenzavano le questioni internazionali.

  • Prima Guerra del Golfo (1990-91)
  • Crisi africane: Somalia ('91), Rwanda ('94), Zaire ('96), guerra civile in Algeria (1991-1998)
  • Conflitti in ex-Yugoslavia: Bosnia (1992-1995), Kosovo (1991-2008), Albania ('97)
  • Altre crisi: proseguimento conflitto Israelo-palestinese, Timor Est, guerra India-Pakistan

Guerra del Golfo

Cause del conflitto:

  • Ascesa al potere di Saddam Hussein in Iraq
  • Conseguenze economiche della guerra Iraq-Iran (cause politiche, di confini, economiche e religiose >>> Iran sciita e Iraq è unificato sotto la leadership di Hussein come sunnita).

grandi esportatori di petrolio che vogliono avere il controllo di queste terre.

  • Egemonia regionale (tra Iran, Iraq e Arabia Saudita)

Dinamiche:

  • Saddam Hussein invade il Kuwait che viene raso al suolo, si impossessa delle enormi ricchezze del paese e dei pozzi petroliferi pensando di avere gli USA dalla propria parte.
  • Si crea una coalizione internazionale e Unione sovietica firma per la soluzione proposta da USA e ONU (fine veti incrociati), che chiedono intervento Nazioni Unite
  • Gli USA si limitano a liberare il Kuwait e non fanno cadere Hussein. (Istituite basi militari in Arabia Saudita, contestate poi da Osama Bin Laden).

Finalmente l'ONU si rende operativo e vincente militarmente, ma purtroppo dopo questa crisi, ne scoppiano ancora altre e l'ONU si dimostra impotente.

Genocidio in Rwanda

Nel '94 scoppia il genocidio in Rwanda (differenze etniche tra Utu e Tuzi) I primi vogliono sterminare i secondi e l'ONU potrebbe sistemare il tutto, ma non fa niente.

Perché non ha il mandato per farlo e nel giro di tre mesi muoiono circa 800.000 persone, soprattutto a colpi di machete. Nemmeno gli USA non intervengono perché Bill Clinton, dopo aver fatto rientrare le truppe dal conflitto in Somalia, non crede che i conflitti in Africa costituiscano una minaccia per gli Stati Uniti. Interesse internazionale zero anche durante il conflitto nello Zaire.

Conflitti in Africa

Cause di instabilità:

  • Fine del bipolarismo e Africa non interessa più all'Unione sovietica, lo stesso fanno gli americani
  • Contese storiche legate al colonialismo (confini)
  • Sottosviluppo e corruzione
  • Interessi strategici ed economici (Francia)
  • Proliferazione armi leggere

Dinamiche internazionali:

  • Vuoto di potere URSS e disinteresse USA
  • Influenza e interesse ex madrepatria
  • Incapacità ONU di gestire minacce alla pace ed alla sicurezza internazionali (Rwanda e Somalia)

Conflitti africani terminati

Indipendenza

al suo decesso) • Emergono tensioni etniche e nazionalistiche tra i vari gruppi etnici presenti nella Yugoslavia • La crisi economica e la disintegrazione del sistema socialista contribuiscono all'instabilità della regione • L'intervento di potenze esterne e l'interesse per le risorse naturali della regione alimentano il conflitto • La mancanza di una leadership forte e di un processo di riconciliazione contribuiscono alla prolungata durata del conflitto Interventi internazionali: • L'ONU e l'Unione Europea cercano di mediare e promuovere la pace nella regione • L'intervento militare della NATO nel 1999 per fermare le violenze in Kosovo • La creazione del Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia per perseguire i responsabili di crimini di guerra Risultati del conflitto: • La disintegrazione della Yugoslavia e la formazione di nuovi stati indipendenti come la Slovenia, la Croazia, la Bosnia-Erzegovina, la Macedonia e la Serbia • La perdita di vite umane e la distruzione di infrastrutture e patrimonio culturale • La persistenza di tensioni etniche e nazionalistiche nella regione anche dopo la fine del conflitto.
Dettagli
A.A. 2019-2020
84 pagine
1 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/02 Storia delle dottrine politiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher federico.briatico di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della civiltà e delle culture politiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Plebani Andrea.