Anteprima
Vedrai una selezione di 8 pagine su 34
Appunti Storia delle Biblioteche Pag. 1 Appunti Storia delle Biblioteche Pag. 2
Anteprima di 8 pagg. su 34.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia delle Biblioteche Pag. 6
Anteprima di 8 pagg. su 34.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia delle Biblioteche Pag. 11
Anteprima di 8 pagg. su 34.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia delle Biblioteche Pag. 16
Anteprima di 8 pagg. su 34.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia delle Biblioteche Pag. 21
Anteprima di 8 pagg. su 34.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia delle Biblioteche Pag. 26
Anteprima di 8 pagg. su 34.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia delle Biblioteche Pag. 31
1 su 34
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

BIBLIOTECA MEDICEA LAURENZIANA

Venne aperta al pubblico nella sua collezione definitiva nel 1571, presso San Lorenzo. I Medici hanno sempre custodito questa biblioteca in modo particolare in quanto molto legata alla conservazione di manoscritti classici di particolare pregio e importanza. Oggi è pubblica ma per gli addetti ai lavori. Fu implementata nel 1818 da un lascito del marchese d'Elci, Angelo Maria Pannocchieschi, che lasciò la sua collezione di editio princeps (prima edizione di un'opera) e incunabili del 500. Era un bibliofilo che girò tutta l'Europa. Per custodire la sua raccolta fu creata una sala apposita: la Tribuna d'Elci (1841), ora i libri sono stati spostati e la tribuna viene utilizzata per convegni.

BIBLIOTECA MARCIANA

Era quella di San Marco a Venezia, nata dal lascito del cardinal Bessarione nel 1468. Ci volle tempo poiché venisse sistemata, rimase in casse chiuse nel palazzo ducale a Venezia finché si decise di creare

Una struttura apposita vicino alla chiesa di San Marco. Nel 1537 fu affidata la costruzione a Jacopo Sanzobino e ci si ispirò al salone della medicealaurenziana e non a vaso librario (non ci sono gli scaffali alla parete). Sarà implementata durante i secoli successivi. Con l'unità divenne una delle 5 biblioteche nazionali d'Italia. Rientra tra quelle di Stato perché venne lasciata alla Repubblica di Venezia.

GABRIEL NAUDĖ

Il nuovo modello di biblioteca italiana verrà esportato in Francia da Gabriel Naudé. Egli nasce a Parigi nel 1600 da una famiglia modesta ma riesce a studiare in vari collegi tanto che diventa dottore in arti liberali e inizia gli studi di medicina. I suoi studi gli permetteranno di frequentare gli eruditi e di entrare in contatto con il libertinage, secondo la quale la ricerca della verità andava conseguita attraverso la conoscenza di tutto ciò che poteva riguardare la verità sull'argomento ma.

anche l'opposizione. Il libertinage era contrario quindi ai dogmi. Al seguito del nunzio apostolico Giovanni Francesco Guidi da Bagno come suo bibliotecario, giunge in Italia per diverso tempo: a Padova consegue la laurea in Medicina. Instaura molte relazioni con personaggi illustri italiani e lavorerà anche per il cardinal Barberini quando il Guidi morirà. È un bibliotecario. Tornerà in Francia, alla morte del padre e pubblica il suo trattato, considerato il primo di biblioteconomia in senso moderno. Nel 1642 entra a far parte della famiglia del cardinal Mazzarino. Per lui realizza il modello di biblioteca che aveva teorizzato nel suo trattato: universale e aperta al pubblico, con acquisti, donazioni e viaggiando per l'Europa. Purtroppo la prima raccolta andò dispersa nei torbidi della Fronda. Mazzarino lascia Parigi e la biblioteca fu venduta e smembrata. Questo colpì Nodè che scrisse un appello per cercare di salvarla. Il verbale

fu realizzato al momento della consegna della biblioteca alle autorità e da una descrizione dei locali da cui si evince che la raccolta non aveva un perfetto ordinamento, seguiva la distribuzione dei locali più per l'uso dei libri che per tematiche o materie.

Nell'appello al parlamento di Parigi si legge una sorta di richiesta affinché la raccolta non andasse venduta: non andrebbe a buon fine e lui stesso acquisterebbe i testi relativi ai testi di medicina, per non perderli.

Dopo la Fronda si trasferisce presso Cristina di Svezia, conosciuta in ambiente romano, come direttore della biblioteca regia. Torna a Parigi ma si ammala e muore durante il viaggio (1653).

Il suo trattato sulla biblioteconomia è chiamato Advis pour dresser une bibliotheque (1627). Ebbe un'edizione in latino e una in inglese mentre quelle italiane sono molto più tarde perché Naudé è legato fortemente al libertinage e si scontrava con l'idea

Della conoscenza della verità attraverso i dogmi, del contesto italiano. L'Advis fu realizzato in occasione di uno dei tanti dibattiti che avvengono presso de Mesmes, politico francese, in cui viene sollecitato a pubblicare la sua relazione: è per questo che si rivolge a de Mesmes in prima persona durante tutto il trattato.

Nel trattato si danno le istruzioni su come allestire una biblioteca. L'allestimento è strettamente connesso con la bibliografia: biblioteconomia e bibliografia vanno di pari passo. Forse è questa la novità più importante. Una biblioteca deve essere una raccolta universale con destinazione pubblica.

Il trattato è costituito da nove capitoli e può essere diviso in 3 parti:

SCELTA DEI LIBRI. È la parte più difficile ma anche la più importante. È fondamentale essere imparziali, seguendo anche gli esempi del passato (Carlo Magno, Matteo Corvino, Richard of Bury,

Bessarione....) chefecero la storia delle collezioni librarie. Per conoscere i testi si deve: - affidarsi a consigli, - scambi con gli eruditi o che erano a contatto con il mondo librario, - rifarsi a chi aveva scritto in passato dei trattati sulle biblioteche (cita Richard of Bury o la Biblioteca Selecta) oai personaggi che avevano dato istruzioni su come conservare le loro biblioteche dopo la morte. - procurarsi i cataloghi e indici delle biblioteche sia pubbliche che private. La consultazione dei cataloghi è fondamentale in quanto danno un'indicazione della localizzazione dei libri, delle segnature dei volumi. Riguardo agli autori, egli li indica tutti: antichi, contemporanei, medievali (chiaramente dovevano avere un valore) rimarcando che la figura del bibliotecario deve scegliere con caratteri oggettivi. La biblioteca deve fornirsi anche di "chi andò contro qualche scienza, gli autori eretici ed eterodossi" sempre nella concezione di universalità e di

Non esclusione per fuggire ai dogmatismi e ai pregiudizi. Non bisogna tralasciare gli opuscoli, opere su fogli volanti, poiché potevano contenere un messaggio importante da conservare e conoscere (si consiglia la rilegatura per non disperderli).

PROCACCIAZIONE DELLE OPERE. Donazioni, acquisti di intere biblioteche (così si accoglie una raccolta che ha già senso bibliografico in modo più rapido), avere contatti con gli addetti del mercato librario (editori, librari, mercanti poiché attraverso essi si veniva a conoscenza delle nuove edizioni o di manoscritti), prendere informazioni sui testi inediti, quindi ancora da pubblicare, attraverso i contatti con l'autore stesso o con il suo entourage, andare a rovistare nei magazzini, ricercare e non sottovalutare carte e pergamene su cui si rilegavano i volumi (i libri a stampa spesso uscivano in fascicoli e l'acquirente se lo faceva rilegare a seconda delle sue disponibilità economiche).

ALLESTIMENTO

DELLA RACCOLTA. Naudé si sofferma principalmente sulla nota bibliografica e non sulla localizzazione o sulla parte architettonica. La biblioteca deve andare in uno scaffale a muro, la struttura deve essere posta verso Oriente e i libri devono avere un ordinamento per classi, all'interno delle quali si possono trovare delle suddivisioni (non è favorevole all'ordinamento per autori). Un catalogo alfabetico per autore ci deve essere per aiutare negli acquisti e per permettere anche al lettore di conoscere tutte le opere dell'autore in quella raccolta. Deve esistere un registro dei prestiti che deve essere permesso ma solo per chi si conosce e per brevi periodi. Le opere degli antichi devono andare per prime e i commenti a questi devono essere collocati in maniera successiva e vicini a questi. I libri dello stesso soggetto vanno insieme e quelli che non hanno ubicazioni vanno collocati in un'altra parte. Nella prospettiva di Naudé che vede labiblioteca sempre aggiornata, la raccolta deve lasciare degli spazi vuoti per i nuovi arrivi. I manoscritti devono essere particolarmente custoditi in un locale apposito ma devono essere consultabili. Sono esclusi dalla fruizione quelli di pregio, quelli rari e quelli proibiti e eterodossi. Questi devono essere tenuti da parte, senza contrassegni e devono essere consultati solo a discrezione del bibliotecario.

APERTURA AL PUBBLICO. Avendo soggiornato in Italia, cita le biblioteche italiane come modelli per l'apertura. Naudé riconosce solo 3 biblioteche pubbliche: l'Angelica, l'Ambrosiana e la Bodleriana in quanto queste hanno degli orari ben precisi. L'Ambrosiana viene elogiata a modello in quanto liberale nella fruizione dei libri e per gli ampi orari di apertura. Le altre erano aperte a un pubblico particolare il più delle volte.

BIBLIOTECARIO. Deve essere erudito, deve avere ampia conoscenza bibliografica, dei libri pubblicati e delle edizioni.circolante (a modello Callimaco, Demeterio Falereo, il Platina).

LEOPOLDO DELLA SANTA

Il trattato si dice scritto da Leopoldo della Santa ed è intitolato "Della costruzione e del regolamento di una pubblica universale biblioteca con la pianta dimostrativa". Rispetto a Naudé:

Naudé parla delle istruzioni (quindi suggerimenti) per allestire la biblioteca soprattutto privata invece nel Trattato della Santa, egli si rivolge a coloro che devono costruire una biblioteca pubblica.

Entrambe devono essere universali, come Naudé (non si deve escludere alcun autore o titolo).

In questo trattato vi è la pianta dimostrativa, si parla della costruzione dell'edificio. Al contrario Naudé si concentra di più sulla conservazione.

Al contrario di Naudé che parla solo di bibliotecario, l'autore definisce diverse figure:

- nella prima classe inserisce il bibliotecario/direttore che poteva avere un aiuto e un

ministro dell'indice e◦ un aiuto. il bibliotecario direttore doveva avere l'abitazione collegata alla biblioteca per necessità. nella seconda classe inserisce due copisti◦ nella terza classe inserisce un custode capo con 3 o più custodi di aiuto. I custodi dovevano controllare,◦ supervisionare, fare da tramite tra le richieste del lettore e il ministro dell'indice per la collocazione dellibro e andare a prendere il libro richiesto nelle zone in cui è conservatoSi parla di regolamento (che in Naudè erano solo indicazioni) di regole.• Naudè aveva incentrato la sua opera sui titoli e gli autori che dovevano far parte della raccolta in quanto il suo• scopo era dare indicazioni per una biblioteca da allestire, qui non si parla di autori o titoli perciò si rivolge auna biblioteca già formata che però non può essere più una biblioteca a vaso librario.Il trattato è considerato il termine

preservazione e la conservazione dei materiali. Inoltre, le biblioteche moderne sono caratterizzate da una maggiore accessibilità e da una vasta gamma di servizi offerti ai visitatori. Per quanto riguarda la gestione degli spazi, le biblioteche moderne prevedono aree dedicate alla conservazione dei libri e dei materiali, come magazzini e depositi, che sono accessibili solo al personale autorizzato. Questo permette di mantenere i materiali al sicuro da danni e deterioramento. D'altra parte, le aree di fruizione sono progettate per essere accoglienti e confortevoli per i visitatori. Queste includono sale di lettura, spazi per lo studio individuale e di gruppo, aree per la consultazione dei materiali e spazi per eventi e attività culturali. Oltre alla gestione degli spazi, le biblioteche moderne offrono una vasta gamma di servizi per soddisfare le esigenze dei visitatori. Questi possono includere servizi di prestito e restituzione dei materiali, servizi di ricerca e consulenza, accesso a risorse digitali e servizi di supporto all'apprendimento. In conclusione, le biblioteche moderne sono caratterizzate dalla separazione degli spazi di conservazione e fruizione, dall'accessibilità e dalla vasta gamma di servizi offerti. Queste caratteristiche sono state introdotte per garantire la preservazione dei materiali e per fornire un ambiente accogliente e ricco di risorse per i visitatori.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
34 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/08 Archivistica, bibliografia e biblioteconomia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mart1na11 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle biblioteche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Alessandrini Adriana.