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La tradizione dei mosaici a Roma
A Roma si continua la tradizione dell'eredità dei primi mosaici absidali, come quello di Santa Pudenziana. Le figure hanno spessore e sono vestite con toghe romane realistiche. Le lettere che sono sulle toghe sono il marchio di fabbrica delle manifatture, chiamate clavi, intessute nella stoffa stessa. La chiesa di Santa Maria Antiqua è situata nel sito archeologico dei Fori Imperiali ed era la chiesa dei soldati bizantini di Giustiniano (era una chiesa frequentata dai greci di Roma, come i generali Belisario e Narsete). Intorno al IX secolo la chiesa fu interrata da una frana e riscoperta nel 1900 (venne demolita un'intera chiesa barocca per farlo). La crocifissione di Santa Maria Antiqua è famosa perché il Cristo è vestito con una toga porpora, calabium, legata con delle fasce d'oro (come se fosse il sommo sacerdote di Gerusalemme). Il Cristo è Triumphans con gli occhi aperti e vivi. Gli influssi del Cristo vestito sono stati trovati anche in miniature dellaGermania del X secolo. Sulla parete sono presenti diversi strati di pittura, databili dalla fine del VI alla fine del VIII secolo: la parete è stata per questo rinominata "parete palinsesto". Lo strato più antico, seconda metà del VI secolo, rappresenta una Madonna in trono con bambino, con la corona e fiancheggiata da un angelo. La figura è paragonabile ai ritratti coevi di Teodora: la Madonna è vestita allo stesso modo della basilissa, imperatrice, con il kalamandion (collana di perle) come monile. I romani hanno sempre posto una corona sulla testa della Vergine perché è rappresentazione della Chiesa Sovrana e, quindi, deve essere regina (Regina Caeli). I papi del tempo, Pelagio I e Pelagio II, erano umiliati dall'imperatore e costretti ad asservirlo. L'iconografia è anche costantinopolitana in quanto serve a rimarcare la potenza della Chiesa. Nel secondo strato si vede l'annunciazione della Madonna con uno s le.più naturalis co, nongeometrizzato, da questo si capisce che può essere sussis ta una coesistenza tra le due tendenze(naturalismo ed astra smo).
ICONA: Dal greco Eikon, immagine che deve essere venerata (distru e nella maggior parte durantel’iconoclas a)
A Santa Maria in Trastevere si trova un’icona di Maria Teutokos, generatrice di Dio. Lo stesso pi orepoteva esprimersi con due linguaggi nello stesso quadro: per questo si trova la figura della Madonnaastra a ed iconica e gli angeli in s le naturalis co perché sono delle figure accessorie.
Dello stesso periodo si trova l’icona di Santa Maria Odevitria, Madonna in mezza figura che ene ilBambino per parte, è la Madonna che indica il Cammino.
Del VIII secolo sono invece un affresco sul Mar rio degli Innocen ed uno raffigurante il CristoPantocratore e due san .
Nella chiesa di San Saba sull’Aven no prevale la tendenza astra a e si perde la prospe va.
L’iconoclas a nasce nel 730 a
Costantinopoli. Il papa scomunica l'imperatore e quello condanna a morte il papa ed esorta gli italiani ad ammazzarlo. D'altronde il papa esorta a sua volta gli italiani a non obbedire all'imperatore (nascono i primi movimenti di emancipazione da Bisanzio).
Nella chiesa di San Sebastiano presso il Pantheon si trova un volto del VII secolo, nella chiesa di San Lorenzo Alberano si trova un mosaico commissionato da Papa Pelagio II. Questa chiesa era orientata verso est. L'ingresso era più alto della chiesa vera e propria e si entrava dal matroneo. Nel XIII secolo si invertì l'orientamento della chiesa e si pose l'abside dove avrebbe dovuto essere l'ingresso.
Nel VII secolo si utilizzavano edifici profani come chiese: Pantheon, Chiesa d'Ognissanti, Santa Maria Rotonda; Domus Senabria, Chiesa di Sant'Adriano.
Ognissanti: la festa nasce in concomitanza della primavera, viene poi spostata nel giorno di Halloween per cristianizzare una festa.
Cel ca. Si definiscono i san confessori; quelli cioè non morper mar rio, ma mor nella gloria del Signore.
Nella chiesa di Sant’Agnese la santa è rappresentata sopra a delle fiamme (fu arsa viva) ed è ves taal modo di un’imperatrice bizan na. Con lei sono presen papa Onorio III ed un angelo.
Nel sacello di San Venanzio ricompaiono le nuvole anche se il cielo è a sfondo oro (ritorno in partealle origini della tradizione romana?). Il mosaico sembra riprendere in toto quello del CristoPantocratore di San Giovanni in Laterano.
La chiesa dalmata, sopra u o quella della ci à di Salona, venerava 4 san , tra i quali figuravanoSant’Anastasio ed il santo tu ora prote ore della ci à di Spoleto.
Nella chiesa di San Demetrio a Salonicco si conserva un mosaico del 613 che rappresenta SanDemetrio che abbraccia due donatori del tempo ed è un primo mosaico ex voto dove si invoca ilsanto per salvare la ci à dall’invasione dei
bulgari.Il sacello della Madonna fu voluto da Papa Giovanni VII durante il VI secolo. La figura della Madonnaorante si trova adesso nella chiesa di San Marco a Firenze, terzo altare destro. La chiesa fu distru anel XVII secolo e si salvò solo la metà superiore del mosaico. Mol altri pezzi si trovano sparsi in altrechiese romane e straniere. L’arte sembra l’an tesi dell’arte greco-romana: le figure sonoestremamente allungate e microcefaliche.
Arte BarbaricaI franchi erano una delle tribù germaniche che varcò il limes ed oltrepassò il Reno durante il Vsecolo. Il re Clodoveo si fece ba ezzare cris ano da San Remigio e, da quel momento, i Franchi siritennero la nazione cris anissima al servizio e per protezione della Chiesa di Roma.Nel loro tempo crearono non solo elemen di oreficeria, ma anche sedie, come quelle u lizzatedagli imperatori merovingi. Le tombe dei merovingi (VII e VIII secolo) stanno ad emulare l’arteromana,
Bizan na e copta. I longobardi conquistarono l'Italia nel 568, si acculturarono, si romanizzarono e cambiarono i loro gusti relativamente all'oreficeria. La caratteristica delle loro fibule è che sono pregne di tagli ed incisioni fatte con il bulino a 45°. Tu oè astra zzato e le figure sono rido e a dei ghirigori (animismo, animalismo). I longobardi arrivarono dalla Danimarca e dalla Pannonia, ma non conquistarono interamente l'Italia (appena conquistata dai bizan ni, che mantennero un corridoio tra Roma ed Emilia Romagna, che poi prenderà il nome di Va cano), ma si formeranno una Longobardia Maior, adesso Lombardia, ed una Longobardia minor, adesso Benevento. Nel 604 si convertirono al cristianesimo nonostante gli sforzi della Regina Teodolinda (riuscì a convertire il marito ed a far battezzare il figlio Adoloaldo). Il papa regalò loro un pia o con una chioccia contornata da pulcini, a simbolo della Chiesa di Roma che protegge tutti i popoli.
ed unvangeliario con il mo vo della Crux Gemmata. Questo fu regalato a Monza da Teodolinda. Nel Tesoro di Monza ci sono arriva mol pezzi preziosi dei doni fa a Teodolinda. Tra ques unacorona, denominata "Corona Ferrea" perché la tradizione vuole essere realizzata con un chiododella crocefissione. Era una corona vo va che doveva essere appesa dai cibori degli altari dellechiese (es. Chiesa di Toledo). Le croci gemmate sono piche di età longobarda e non si può sapere se gli ar giani furono diorigine longobarda o anche italici. Agilulfo, marito di Teodolinda, invase la parte bizan na d'Italia nel 604 e a Serravalle fu ritrovato unpezzo del suo elmo, la parte con l'arco sopraccigliare, lasciato sul campo a ricordo della sua vi oria. Il Vasari si era convinto che l'arte medievale fosse solo di mano greca (Bisanzio) e tedesca (popolidella Germania), per questo egli è all'origine di errori vari. Era convinto che tanto la manieratedesca,quanto la greca, fossero bru e e rozze (pregiudizio nega vo che inglobò anche ilgermanico ed il go co). Durante il Rinascimento non si poteva parlare male dei popoli italici, perquesto si tendeva ad eliminare la parte longobarda.Tra XVIII e XIX secolo vennero rivaluta il go co ed il neogo co; nel XIX secolo è stato coniato iltermine romanico e nel XX secolo si sono rivalutate le ar barbariche con l’astra smo.Nel 1916 i tedeschi presero a cannonate la Ca edrale di Rems ed i francesi sostennero che itedeschi con nuavano ad essere barbari nonostante il passaggio del tempo.Secondo studiosi tedeschi l’arte barbarica doveva essere rivalutata perché era l’unica a distaccarsidai canoni della bellezza ellenis ca.Se nel corso dell’oreficeria si può definire se la mano d’opera fosse italica o longobarda, nel casodella scultura lapidea è diverso: alle origini i longobardi erano un popolo nomade e non usavanolavorare la pietra,
quindi si pensa che le lastre fossero di lavoratori italici.PLUTEO → Lastra non intagliata di pietra posta davan all’altare. Adesso ques pezzi sono erra ci enon si trovano più nel loro luogo d’origine.
Una lastra della chiesa di Santa Maria della Pustella, fondata da un re longobardo che aveva unaamante (che protesse costruendole un monastero e nominandola badessa per poterla andare atrovare) è adesso a Pavia, ed è un pluteo locato nella zona dell’altare maggiore. Le lastre sono datatealla prima metà del VIII secolo.
Questa presenta due animali mostruosi che sono sintesi tra leoni, uccelli e pesci (spesso defini“leoni marini”. Come il Leviatano di Giona sono mostri maligni).
L’uomo deve confidare nell’Ahoma, albero magico della tradizione assiro-babilonese e poi ripresi dalpopolo sassanide. L’Ahoma dei persiani è diventato l’Albero della Vita dei cris ani. Ques alberierano chiama peridexion.dove sono conservate numerose opere d'arte cristiana. Il baliato di Callisto è un esempio di arte bizantina, con influenze persiane e celte. Nel Medioevo, l'arte cristiana si sviluppò ulteriormente, con la costruzione di chiese e cattedrali imponenti. Le vetrate colorate divennero un elemento caratteristico di queste opere, con scene bibliche e figure di santi rappresentate in modo dettagliato. Durante il Rinascimento, l'arte cristiana subì un cambiamento significativo, con l'introduzione di nuove tecniche pittoriche e scultoree. Artisti come Michelangelo, Leonardo da Vinci e Raffaello crearono opere d'arte di grande bellezza e maestosità, che ancora oggi sono ammirate in tutto il mondo. L'arte cristiana continua a evolversi ancora oggi, con artisti contemporanei che reinterpretano i temi religiosi in modi innovativi. L'arte sacra rimane un importante mezzo di espressione spirituale e di comunicazione della fede cristiana.paragrafo sono stati impiegati dei pezzi dello stesso periodo ma fuori tema.