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L'INVIOLABILITÀ TRIBUNIZIA ANNULLARE

Mommsen, attribuisce al comportamento di Tiberio, un effetto negativo perché non si può dare al popolo quel potere che Tiberio gli riconosce. La questione della deposizione di Ottavio è molto importante perché, per lo meno sotto il profilo formale, si è svolta in forme legali. Anche se formalmente si è avvalso di forme legali, ha sconvolto l'ordinamento, dando al popolo una sovranità che gli è estranea, facendo nascere una costante di tutti i movimenti sovversivi.

TIBERIO CHE ASPIRA ALLA UNTIRANNIDE

ASPETTO SIMPLAST: aspetto sinistro e allarmante dell'attività di Tiberio, viene meno il controllo sull'esercizio dei poteri da parte dell'assemblea popolare.

L'APPLICAZIONE DELLA LEX SEMPRONIA AGRARIA

Per lo scorporo dei latifondi, Tiberio incarica una commissione i trèsviri àgris dàndis

adsignàdis.TRESVIRI: sono tre uomini, tra cui Tiberio che voleva essere sicuro che lo scorporo avvenisse.Appiano, si rivelò uno scorporo difficile proprio per la causa dei sepolcri degli avi dei senatori. Per cui il primo anno, lo scorporo del latifondo parve non ebbe effetto.LA MORTE Tiberio allora ripropone la sua candidatura al tribunato della plebe per l'anno successivo. Però questo non venne visto di buon occhio per cui vi fu una evocatio. Il console Publio Mucio Scevola non volle dare seguito a questa evocatio, per cui al suo posto gli dette seguito il pontefice massimo Nasica.EVOCATIO: è un procedimento religioso per cui quando Roma si apprestava alla conquista di un popolo e della popolazione, si invocavano gli dèi della popolazione nemica di passare nel Pantheon degli dèi romani.Plutarco, sembra che sia stata proprio l'evocatio la procedura attuata per Tiberio Gracco, il quale venne ucciso insieme ai suoi seguaci.LA QUAESTIO POPILIAVifu una questio non permanente, sulla falsa riga dei processi dei baccanali e delle avvelenatrici cioè una questio ex senato consulto simile a quelle del II secolo a.C. Il senato nel 132 a.C. affida ai consoli Popilio Lenate e Rupilio, il compito di querere nei confronti di coloro che uccisero Tiberio Gracco e i suoi seguaci. Dovevano indagare sui tumulti che avevano dato origine all'uccisione di un magistrato della repubblica, in realtà, Sallustio nel "bellum iugurthinium", fu una questio a senso unico ovvero infierì contro i seguaci di Tiberio Gracco, per togliere di mezzo la politica di Tiberio. La morte di Tiberio comportò la decadenza della commissione dei Tresviri e quindi, dieci anni dopo, nel 123 a.C. abbiamo una grossa legislazione ad opera del fratello di Caio Gracco. CAIO GRACCO IL CONTESTO Nel 125 a.C. il console Fulvio Flacco propone la cittadinanza agli italici, probabilmente è il periodo in cui gli italici hanno anche combattuto al

fianco di Roma. Gli italic sono situati all’interno delle 35 tribù nella sorta di organizzazione municipale. Questa proposta cade nel vuoto, perché all’inizio Roma è cauta nell’assegnazione della cittadinanza romana, perché una volta che un soggetto è cittadino romano ha tutte le prerogative del cittadino (diritti civili, politici, ius connubi). → ENTRA NELL’AMBITO DEL DIRITTO DEL CITTADINO L’ASPIRAZIONE POLITICA Si affaccia al tribunato della plebe Caio Sempronio Gracco, fratello di Tiberio, il quale lascia una grossa legislazione a tutto tondo, anche nell’ottica di far riprendere l’attività di una manodopera libera; infatti, alcune leggi saranno sulla costruzione delle strade però anche relativamente al processo penale. IN MATERIA DI → LEGGE CRIMENN REPETUNDARUM. Si appoggia alla classe degli equites, aveva capito infatti che la morte del fratello era stata data dal fatto che queste riforme naturalmente andavano

A previlegiare la plebe urbana, erano sicuramente contrastanti con gli interessi senatori. Quindi appoggiandosi agli equites riesce a portare avanti le sue riforme, il suo problema sorgerà quando andando a reiterare la carica di tribuno, incontrerà l'opposizione dell'aristocrazia.

LA LEGISLAZIONE

A. LEX SEMPRONIA AGRARIA: diretta a riprendere la politica del fratello, va anche oltre perché Caio Gracco attribuisce ai tresviri la possibilità di dirimere le controversie che quasi inevitabilmente sarebbero nate in seguito allo scorporo dei fondi.

B. LEX SEMPRONIA FRUMENTARIA: prevede la distribuzione del grano ad un prezzo politico.

C. LEX SEMPRONIA MILITARIS: Vengono affidate alle casse statali le spese per l'equipaggiamento militare e viene imposto il limite di età a 17 anni per i reclutamenti. NEL 109 a.C. DALLAABROGATA LEX LUNIA MILITARIS

D. LEX SEMPRONIA DE ABACTIS: Vietava che coloro che, rivestendo una magistratura, fossero stati deposti dal voto.

le nuove magistrature, con ciò legalizzando la precedente deposizione di Ottavio. E. LEX SEMPRONIA DE PROVINCIA ASIA: regola l'appalto censorio della provincia d'Asia, l'assegnazione ai publicani (esattori delle imposte) di particolari privilegi fiscali. F. LEX SEMPRONIA DE (EXILIO?) POPILI LENATIS: lacuna nelle fonti, si tratta probabilmente di un plebiscito di bando che Caio Gracco rivolge contro Popilio Lenate, che ne determina l'esilio. Per altri autori, pare si sia trattato di una questio. Popilio Lenate, era finito in esilio, le fonti riportano che si era volontariamente allontanato. G. LEX SEMPRONIA DE COLONIIS DEDUCENDIS: vengono dedotte delle colonie a Capua, Taranto e Cartagine. H. LEX SEMPRONIA DE NOVIS PORTORIIS: imposizioni fiscali e norme relative al rendiconto dei publicani. I. LEX SEMPRONIA DE PROVINCIS CONSULARIBUS: Tra 123 a.C. e 122 a.C. sulla designazione delle province, le doveva designare il senato.

Poi una volta assegnate, si faceva l'elezione dei consoli che dovevano amministrarle. Che il Senato evitasse decidesse i nominativi.

Lex Sempronia Viaria: costruzione di nuove strade, per incentivare la manodopera libera.

Lex Sempronia de Suffragiorum Confusione: una rogatio di Caio Gracco sull'estrazione a sorte della prima centuria che doveva votare nei comizi centuriati. Votava non necessariamente la prima classe.

Ambito penale, Lex Sempronia de Capite Civis: non è una legge come sembrerebbe in materia di provocatio ad populum, alcuni autori l'hanno collocata nella garanzia costituzionale della provocatio ad populum. In realtà funziona quasi all'arovescia rispetto alla provocatio. Questa legge vieta l'istituzione di questiones se non per legge o plebiscito. L'illegalità della questio popilia è sanzionata.

Per istituire una questio capitale, è necessario che il popolo la istituisca mediante legge o plebiscito, con preventiva volontà popolare.

La legge deve prevedere:

LA CONDOTTA VIETATA

LA CONDANNA

LA PROCEDURA

Caio Gracco si pone come uno spartiacque tra le questiones a lui precedenti, e quelle successive. Le questiones pre-graccane, soprattutto quelle del V e IV secolo, la loro legittimità la prendevano dall'imperium del magistrato a cui il senato aveva dato la facoltà di querere. Le questiones post-graccane, la loro legittimità la prendono dalla legge istitutiva, non è detto che il quesito sia necessariamente un magistrato munito di imperium, perché la legge ha legittimità su base legislativa.

M. AMBITO PENALE, LEX SEMPRONIA REPETUNDARUM: epigrafe che è stata scoperta dal cardinale Pietro Bembo, in quelle che vengono infatti chiamate "tavole bembine" nel 1500 circa, è un'epigrafe perché non hanno la praescritio, e quindi è stata interpretata da diversi autori, tra cui Venturini, che determina la datazione nel 123 a.C.

È una legge

Che sta dietro, un verso e un retto, una legge agraria, la quale ha una sua praescritio e si capisce che è una legge agraria del 111 a.C. Girando questa epigrafe, si trova questa legge che si capisce essere una legge sul crimenn repetundarum processuale penale, ma siccome manca la praescritio non si conosce la datazione. Il 111 a.C. rappresenta la data fissa su cui agire, per cui la legge processuale che c'è dietro: Mommsen, pensò a due leggi, una processuale e una agraria, attribuendo a Caio Gracco la prima però gli l'attribuisce come fosse una legge di carattere generale in cui trasferisce agli equites la funzione giudicante nelle questiones; le tavole bembine le attribuisce al collega di Caio Gracco, un certo Acilio che avrebbe riformato il crimenn repetundarum. Gli studi fatti fin dall'inizio del 1900 Serrao e Venturini, non sono propensi a due leggi diverse, la legge è unica ed è la Lex "dove sono le Sempronia Repetundarum".

Venturini: testimonianze di una procedura generale, questioni perpetue non esistevano prima di Caio Gracco, esisteva solo la lex calpurnia de repetundis in materia di repetundis. La legge agraria del 111 a.C. è quella, il retro è la lex sempronia repetundarum in cui Caio Gracco ha una legge di riforma del crimine repetundarum, ne fa una questio di natura penale anche nella procedura e attribuisce la funzione giudicante al collegio degli equites, in linea con quelle che erano le sue visioni politiche. TAVOLE BEMBINE: queste consistono in undici frammenti di bronzo, due dei quali furono trascritti dal Mazzocchi nel 1521: raccolti dal Cardinale Pietro Bembo e dispersi alla sua morte (1547), hanno subito vicende e trasferimenti che hanno prodotto la perdita di due di essi. Dei nove superstiti, sette sono custoditi nel Museo nazionale di Napoli e due nel Museo di antichità di Vienna. LA PROCEDURA DELLA LEX SEMPRONIA REPETUNDARUM: "Ove taluno sia cittadino romano, membro

dicollettività italica alleata, di collettività latina o di popolazione straniera, ovvero che si trovi in situazione di assoggettamento, soggiacenza egemonica, inferiorità politica o in rapporto di amicizia nei confronti del popolo romano, abbia subito un danno patrimoniale superiore a ... sesterzi nel corso di un singolo anno personalmente, oppure lo abbiano subito il suo re o la sua comunità

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Scienze giuridiche IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichità

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher diblasi.agnese02 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del diritto romano e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Terreni Claudia.
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