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La forza dell'Intesa fu il fatto di riuscire ad approvvigionarsi altrove (dagli Usa e dalle colonie) a differenza delle
Germania che era, di fatto, assediata.
Le zone industrializzate dell'Impero austro-ungarico erano solo l'area attorno a Vienna e la Boemia, una
produzione non sufficiente a sostenere una guerra come lo fu la I WW. Ancora peggio stava messa la Russia per
cui la guerra fu un disastro. Attrezzatissima era invece la Germania.
I britannici hanno una forza di mobilitazione enorme ma non un esercito forte. Non avevano una leva militare,
l'esercito era composto da volontari, il cui reclutamento non fu un problema fino al 1916.
Tornando allo sviluppo del conflitto > l'esercito tedesco aggira le fortificazioni francesi al confine passando per
il Belgio neutrale. A est però erano schiacciati dall' esercito russo che tenta un 'invasione della Prussia orientale
doppio fronte.
Gli austroungarici invadono facilmente la Serbia e si espandono nei Balcani ma mal sopportano l'offensiva russa
che viene placata solo dagli aiuti tedeschi.
Si stabilizzano i fronti e la guerra cessa di essere una guerra di movimento diventando una guerra di
logoramento, dove cadrà per primo chi esaurirà le risorse umane ed economiche crollando al proprio interno
(Russia). Nelle trincee si utilizzava il telefono e c' era l'elettricità. Per scardinare le prime e seconde linee si fa un
massiccio uso dell'artiglieria, sia giornalmente che prima di una grande offensiva le quali prevedevano
l'individuazione di un punto debole dove sfondare per poi con una manovra a cuneo sbaragliare le linee e
accerchiare il nemico. L'aereo nella I WW viene utilizzato quasi esclusivamente a scopo ricognitivo, in altri casi
per individuare e sabotare le linee di rifornimento nemiche. Altri utilizzi sono il bombardamento (con bombe che
fanno pochissime vittime) e la propaganda (volantinaggio sulle città nemiche incitando alla diserzione i soldati,
sottolineando le condizioni che il ''loro'' governo aveva creato, spaventando).
Lezione 18
Necessità di apportare risorse e mezzi in un fronte che ormai è immobile, a eccezione di quello orientale. Qui
l'esercito russo è continuamente soccombente e la loro linea continua ad arretrare anche a causa della difficoltà
di approvvigionamento. I tedeschi conquistano la Polonia (serbatoio di manodopera a basso costo), entrano negli
stati baltici di tradizione tedesca soprattutto nelle città portuali.
Quello russo è essenzialmente un esercito contadino vissuto primitivamente si trova di fronte alla travolgente e
traumatizzante modernità della guerra. Questa realtà sconvolgente cambia notevolmente il loro concetto di
autorità, tradizionalmente l'immagine dello zar era quella della giustizia divina e assoluta. Questo shock avviene
anche nei contadini europei ma non come in Russia. La situazione russa è critica, aggravata dalle ripetute
sconfitte.
1916 anno della crisi vi erano stati finora milioni di morti, si moltiplicano i casi di diserzione ma anche di
fraternizzazione tra soldati avversari; anche i partiti socialisti, prima favorevoli alla guerra iniziano a cambiare
idea. Altro fattore di malcontento è il produttivismo selvaggio proveniente dall' America che ora caratterizzava le
fabbriche.
Il partito socialdemocratico tedesco subisce una scissione si crea il partito dei Socialisti Indipendenti. In Italia
invece il partito socialista era l'unico in Europa ad avere una posizione antibellicista e antimilitarista già
dall'inizio della guerra.
In Svizzera di riuniscono i rappresentanti dei partiti socialisti europei che si pongono l'obbiettivo di trasformare
quella guerra imperialista in una guerra rivoluzionaria > torna a essere all' ordine del giorno la rivoluzione, da
ottenere attraverso la mobilitazione operaia. Le proteste sono sempre più frequenti.
Si ha anche un cambio di vita nelle città > si moltiplicano i tentativi di sfuggire dalla guerra (balli, divertimenti);
si ha anche una prima emancipazione femminile dovuta alla diminuzione del numero di uomini e quindi del loro
controllo, ma anche al fatto che ora in alcuni casi la donna lavorava portando a casa uno stipendio.
Nel 1917 [in Russia] episodi sempre più frequenti di protesta portano alla rottura. L' esercito ormai ammutinato
in molte zone del fronte proclama la rivoluzione; stessa cosa fanno i movimenti operai nelle città che insorgono
dichiarando la repubblica. I tedeschi tengono la situazione sott' occhio, si incaricano poi di contattare i
rivoluzionari russi e inviando poi quegli esponenti delle conferenze in Svizzera perché guidassero la rivoluzione.
Formazione del concetto di partito composto da individui facenti parte di un'elite e che votano la loro vita alla
causa rivoluzionaria. Lenin diventa la figura di punta delle sinistre europee contrarie alla guerra; lo steso leader
russo definisce l' imperialismo alla base della guerra come la forma suprema del capitalismo. Visione eretica in
confronto a Marx > Lenin vede il contadino come un elemento rivoluzionario e teorizza che la rivoluzione
debba compiersi in uno stato arretrato per poi dilagare nel mondo.
Organi di decisione e di governo erano i soviet, si ignorò il parlamento liberale costituito a San Pietroburgo > sul
motto ''tutto il potere ai soviet''.
Lenin sollecita i partiti socialisti europei a seguire la sua nuova linea che prevedeva il superamento dello stato
attraverso la creazione di una rete di liberi produttori senza confini nazionali.
Nel 1919 Terza Internazionale o Comintern con il compito di coordinare tutti i rivoluzionari attraverso la
creazione di partiti di tipo nuovo sul modello leninista.
Tentativo dell'Intesa di portare in Russia un esercito fedele allo zar attraverso la ferrovia Transiberiana ma i
bolscevichi proclamano uno sciopero che blocca l' operazione.
Colpo di stato da parte dei bolscevichi, anarchici e altri elementi della sinistra estrema prendono il Palazzo d'
Inverno senza incontrare resistenze. Primo obbiettivo è quello di porre fine alla guerra; dopo lunghe discussioni
sulle condizioni per la pace e su come ottenerla si arriva alla pace di Brest-Litovsk
Lezione 19
Vari fermenti rivoluzionari in tutto il mondo, non solo in Russia > Cina, Persia, Messico
Dissociamento del movimento operaio dalle lotte nazionali > disfacimento dell'Internazionale Socialista.
A Torino arriva una delegazione russa menscevica intenzionata a continuare la guerra dopo la Rivoluzione del
'17; ciò è causa di fermento nelle fabbriche, per un paio di giorni si combatte per le strade contro l' esercito
regolare. Questo accade anche in altri stati come nell' Impero austro-ungarico. L’insurrezione e la rivoluzione
sono fomentate da agenti esterni (ad esempio in Austria e in Ungheria si lanciano volantini che incitano le
minoranze slave a insorgere contro i governi centrali).
Disfatta di Caporetto > incursione di reparti tedeschi scelti che agivano oltre le linee, rimangono aggirati
300mila soldati italiani, gli eserciti degli imperi centrali dilagano nella valle dell'Isonzo per decine di km, il
fronte arriva al fiume Piave. Questo è dovuto anche al fatto che l'esercito tedesco aveva guadagnato effettivi
dopo la chiusura del fronte orientale a seguito della Rivoluzione russa; questo portò anche ad alcune discrete
vittorie sul fronte occidentale. Ma la situazione si ribalta nel '17 con l'intervento nel conflitto degli Usa, che
essendo creditori di tutti i paesi dell'Intesa avevano l'interesse che tali potenze non uscissero sconfitte dal
conflitto.
Britannici e francesi mobilitano eserciti coloniali, che anche se addestrati ed equipaggiamenti modernamente
sono obsoleti; gli ufficiali indigeni saranno coloro che poi guideranno le rivolte per l'indipendenza nazionale in
contrapposizione alla colonizzazione europea.
La rivoluzione si inizia a manifestare con forza negli imperi centrali. Inizialmente tra le nazionalità sottoposte al
governo magiaro, poi anche in Austria (rivolta della marina militare a Pola). Insurrezioni anche a Berlino e nella
basa navale di Kiel > si formano dei consigli composti da operai, soldati e marinai che porteranno alla
costituzione di Weimar. Il potere passa nelle mani di un governo di coalizione formato da una maggioranza di
socialdemocratici e da cristiani del ''zentrum''. L'estrema sinistra si costituisce nel Partito Comunista che segue le
direttive del Comintern cercando di portare la rivoluzione in tutta Europa. I tentativi vengono soffocati, non
dall'esercito che era stato sostanzialmente abolito in quanto non poteva superare i 100mila effettivi, ma da un
corpo paramilitare istituito dal ministro degli Interni Noxe che aveva reclutato coloro che non avevano accettato
la sconfitta, i Corpi Franchi (la causa secondo quest'ala nazionalista fu il tradimento di una parte della
popolazione).
Ovunque una destra militarista si contrappone a governi fragili.
Anche tra i vincitori la situazione è difficile. In Italia il partito socialista si schiera su posizioni rivoluzionarie
aderendo al Comintern, ma alla richiesta di quest' ultimo di organizzare il partito sul modello leninista si creano
delle dissidenze che portano a una scissione : si forma il Partito Comunista. Sono all’ordine del giorno
insurrezioni e occupazioni delle fabbriche, soppresse dall' esercito regolare che dopo la guerra viene tenuto in
servizio perché il governo vuole far leva su ciò durante le trattative di Parigi. I veterani che lo compongono si
sono radicalizzati, serpeggia malcontento e desiderio di rivalsa per le mancate ricompense stabilite nel Patto di
Londra.
A Versailles il peso maggiore lo hanno gli Usa che con il presidente Wilson si pongono come primo obbiettivo il
contenimento della rivoluzione bolscevica attraverso, ad esempio, il punto secondo cui a ogni popolo doveva
corrispondere una nazione.
Situazione in Germania.
Situazione in Austria.
Lezione 20
Nel passaggio da guerra a dopoguerra.
Iniziano ad arrivare anche in Europa le tecniche per la produzione di massa (es. taylorismo). Quasi ovunque
l'industria bellica e la produzione agricola durante la guerra vengono pianificate dallo stato > negazione del
liberismo. Alla fine del conflitto questa prassi è abbandonata. Fu lo stato di necessità a far derogare i principi del
liberismo.
Come il mantenimento in armi dell'esercito, anche l'occupazione dannunziana di Fiume viene utilizzata dall'
Italia come strumento per far pressione sulle decisioni internazionali che si stavano prendendo a Parigi.
Mantenere l'esercito attivo ha dei costi esorbitanti che sono sottratti a quelli necessari a una riconversione
industriale, per non parlare degli episodi in cui l'esercito appoggia i legionari fiumani durante l'occupazione della
città. Nitti cerca di smobili