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Asse Roma-Berlino
Il fascismo con la conquista dell'Etiopia rappresenta l'avvicinamento alla Germania - , un avvicinamento ideologico, che non è scontato perché all'inizio le politiche estere di Italia e Germania erano contrapposte essendo entrambe nazionaliste. Però i limiti dello scontro sull'Austria vengono superati e l'asse diventa una novità della politica europea dal '36, che sembra portare ad una prospettiva di scontro tra potenze di destra, nazifasciste, e gli antifascismi. L'antifascismo era per definizione una realtà pluralistica, di diversa origine, ma la convergenza italo-tedesca sembra portare ad un unione.
Guerra civile spagnola - Il momento in cui sembra evidente lo scontro è la Guerra civile spagnola. La Spagna nel '31 vive una rivoluzione che porta alla caduta della monarchia e l'instaurazione della repubblica, finché nel '36 vincono le elezioni in un clima teso le sinistre, un fronte.
popolare (liberali progressisti, radicali, socialisti e comunisti). Si tratta del frutto della revisione staliniana - la politica dei fronti popolari. Però in Spagna la cosa non viene accettata da una parte dell'esercito - sollevazione militare violenta perché porta a un tentativo di conquistare il potere che all'inizio non riesce. Franco diventa capo dei nazionalisti (golpisti) contro il governo repubblicano, porta le truppe dal marocco spagnolo in Spagna e si crea uno scontro duraturo. La guerra civile dura tre anni ed è la prova degli schieramenti europei, in quanto i nazionalisti vengono sostenuti da Italia e poi da Germania. Hitler manda truppe e forze aeree per sperimentare nuove modalità di guerra (es. Guernica di Picasso), Mussolini manda volontari. La repubblica ha il sostegno delle forze antifasciste europee, un sostegno prudente dall'Inghilterra che vorrebbe tenere la neutralità, mentre l'Unione sovietica sostiene la parte
Comunista ed era vista con sospetto dagli altri stati. I francesi con un scontro fascismi vs antifascismo governo popolare non intervengono direttamente, danno sostegno indiretto.
SECONDA GUERRA MONDIALE
Alla fine le truppe di Franco vincono nel 39 e sembra un ulteriore successo dell'alleanza fascista in Europa. Questa tendenza dà ulteriore slancio al revisionismo di Hitler che nel 38 inizia la politica territoriale per espandere i confini, per riportare tutti i tedeschi nei confini del Reich - questione Austriaca, nel 34 c'era stato il tentativo fallito di Anschluss e si riprova nel caso cecoslovacco e polacco, Hitler finanzia un partito nazista locale che si solleva contro i governi locali creando una situazione di instabilità, poi sull'onda delle proteste promette l'intervento esterno di truppe tedesche per riportare la pace ottenendo il risultato desiderato. Nel 38 l'Austria la pressione interna indebolisce il governo di Vienna ancora contrario all'annessione.
Essa viene vista dalle democrazie occidentali come qualcosa da non poter rimandare, in quanto a Versailles era stato promesso il principio di nazionalità. Se Hitler fosse riuscito a presentare la pressione dei nazisti austriaci come un popolo che chiedeva di unirsi alla madrepatria, non si sarebbe potuto evitare. Trionfalmente le truppe tedesche entrano in Austria e si proclama l'annessione. La situazione si ripropone 6 mesi dopo in Cecoslovacchia, in una regione di confine dei Sudeti dove c'era una popolazione di lingua tedesca, anche se in realtà erano territori asburgici. Un gruppo nazista chiede a Praga di rispettare il principio di nazionalità e Hitler manda truppe per "aiutare" questi tedeschi ad unirsi alla madrepatria. Il governo fa però appello agli occidentali che allertano la guerra contro la Germania. Hitler si preoccupa e Mussolini propone una conferenza europea. Gli occidentali accettano, ma la conferenza europea è condizionata.
Da Hitler che invita a Monaco gli italiani, gli inglesi e i francesi. Il governo di Praga? Non viene invitato e gli occidentali si ritrovano a dover accettare ciò.
La conferenza di Monaco rappresenta una situazione in cui per non peggiorare le condizioni europee gli occidentali accettano una posizione di Hitler abbastanza imperialista. Lo accettano perché Hitler promette che questo è l'ultimo passo e richiesta, poi contribuirà alla pace europea. In quel momento pur di evitare di mettere in discussione l'equilibrio europea, le potenze occidentali accettano l'annessione dei Sudeti in Germania, la Cecoslovacchia viene smembrata in quanto la Slovacchia vede un governo filofascista staccata dal governo di Praga, la Morena e la Moravia resteranno indipendenti ancora per pochi mesi perché nel '39 diventeranno protettorati tedeschi.
Il terzo caso è quello della Polonia in cui erano presenti molti tedeschi e c'era una situazione incerta.
aggressione. Stalin accetta e il 23 agosto 1939 viene firmato il Patto Molotov-Ribbentrop, che divide l'Europa orientale in sfere di influenza tra Germania e Unione Sovietica. Questo accordo segreto permette a Hitler di invadere la Polonia senza il rischio di un intervento sovietico. Il 1 settembre 1939, le truppe tedesche invadono la Polonia, dando inizio alla Seconda Guerra Mondiale. Le potenze occidentali, Francia e Inghilterra, dichiarano guerra alla Germania in difesa della Polonia, ma non riescono a impedire la sua rapida conquista. La divisione della Polonia tra Germania e Unione Sovietica segna l'inizio di una serie di annessioni e occupazioni da parte dei nazisti e dei sovietici in Europa orientale. Questo accordo segreto tra Hitler e Stalin dimostra la mancanza di scrupoli e la volontà di entrambi i regimi di espandere il proprio potere a spese degli altri paesi. La firma del Patto Molotov-Ribbentrop e l'invasione della Polonia da parte della Germania nazista sono eventi cruciali che portano alla Seconda Guerra Mondiale e alla tragedia che ne segue. Questo periodo oscuro della storia europea serve come monito per non sottovalutare mai il potere delle alleanze politiche e la pericolosità delle ambizioni imperialistiche.aggressione euna sorta di spartizione nell'influenza nell'est europeo, ciò avrebbe tenuto pacifico il rapporto all'est e permesso alla Germania nazista di affrontare le democrazie occidentali nel caso di una guerra. L'approccio di Stalin è cinico e realista, si fatentare da Hitler perché anche lui non si fidava degli occidentali, un po' perché aveva la sindrome da accerchiamento dello stato socialista, un po' perché ha visto gli eventi precedenti es. Monaco, in cui Unione Sovietica non era stata coinvolta. Perciò quando gli occidentali affermano che si dovrebbe intervenire per fermare l'assalto tedesco alla Polonia, Stalin risponde che dovrebbero convincere il governo polacco a far entrare truppe sovietiche in Polonia. Ma il governo polacco non voleva, nonostante fosse evidente che inglesi e francesi non avessero nessuna voglia di mandare truppe in Polonia. Stalin quindi si convince che gli occidentali nonavessero determinazione nel combattere Hitler e che volessero lasciare sola l'Unione Sovietica a logorarsi in una guerra contro Hitler per combattere i due totalitarismi. 63 Perciò Stalin accetta la proposta di Hitler con il Patto Ribbentrop-Molotov, è un accordo di non aggressione (con protocolli segreti di spartizione dell'est europeo, in cui la Polonia e stati baltici sarebbero stati divisi in due, la Finlandia dei sovietici mentre Ungheria e Romania dei tedeschi), la spartizione della Polonia avviene proprio allo scoppio della guerra. 1 Settembre del 1939 le truppe tedesche entrano in Polonia - dichiarazione di guerra di Gran Bretagna e Francia. La prima parte della guerra è portata all'occupazione della Polonia e alla spartizione con l'Unione Sovietica che manda delle truppe da oriente e prende la parte est, mentre i nazisti la parte ad ovest. All'inizio l'atteggiamento francese è principalmente difensivo e per 6 mesi si
ha una situazione di stallo. Sembra sia una guerra tradizionale per l'egemonia continentale, mentre in tutto questo gli USA sono neutrali con Roosevelt (politica unilaterale in quanto si rende conto che il paese non è maturo per questo) - democrazie contro stato nazista. C'è sotto l'orizzonte di uno scontro totalizzante con elemento ideologico. Quella che sembrava essere uno scontro tra fascisti e antifascisti non si è messo in pratica per la scelta di Stalin che crea una crisi nello schieramento antifascista. Ciò che cambia la situazione è che nel '40 la guerra cambia, perché cambiano le condizioni militari rispetto al '18, non è più guerra di logoramento e trincea. La grande innovazione è da una parte la motorizzazione spinta degli eserciti e le colonne corazzate, carri armati, permettono uno spostamento rapido degli eserciti, quindi guerra di movimento, oltre all'uso tattico dell'aviazione, con
bombardieri di attacco che dall'alto seguono il movimento dei soldati e indeboliscono le difese. La prima guerra mondiale aveva visto la prevalenza delle difese, mentre nel '40 Hitler dopo aver occupato la Norvegia lancia un'offensiva contro il fronte francese e nel giro di pochi mesi l'esercito francese crolla e quello inglese a Dunkirk deve ritirarsi. I francesi sono costretti a chiedere un armistizio nel giugno del '40, e la vittoria momentanea di Hitler convince l'Italia ad entrare in guerra. Mussolini aveva firmato un patto d'acciaio con Hitler nel '39, ma pensava che la guerra europea sarebbe arrivata tra qualche anno, quando Hitler precipita le cose sulla questione polacca Mussolini si tira fuori dalla guerra in quando non pronto - non belligeranza, "rimaniamo alleati ma al momento non entriamo in guerra". Entra in guerra nel '40 perché la vittoria sembra essere vicina, visto che Spagna era filo-fascista, la Svezia permetteva che il ferro.venisse venduto alla Germania…Mussolini entra in guerra e si chiede se sia possibile fare una guerra alterna a Hitler, secondo una logica imperiale, per ottenere un'area di influenza italiana nei balcani. Ma l'Italia aveva strumenti limitati, e Mussolini lancia dall'Albania un attacco alla Grecia, fallendo. Nella primavera del 41 i tedeschi sostengono Italia e portano i balcani sotto il controllo delle potenze naziste (Ungheria si schiera con i tedeschi, così come Bulgaria e Romania, anche per la delusione rispetto alle decisioni di Versailles, Jugoslavia viene smembrata e Croazia occupata dagli italiani). Nel 41 l'Europa sembra essere sotto il controllo nazi fascista, resta la resistenza britannica, con Churchill, un conservatore che era un grande difensore dell'impero britannico. Hitler tenta una battaglia aeronavale che viene respinta. Dall'altra parte i sovietici fino al 41 rimangono in dubbio su cosa fare, Hitler comincia a pensare che.L'Unione Sovietica possa diventare un ostacolo e prepara un'aggressione. Stati Uniti sono neutrali, ma Roosevelt d'altra parte non può accettare la linea strategica del mondo diviso in grandi imperi militari, sotto il controllo nazista, pensa quindi di aiutare la Gran Bretagna, quindi non è una neutralità imparziale.