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VERSO LA GUERRA MONDIALE

Le dinamiche che conducono allo scoppio della Prima guerra mondiale sono delle dinamiche geopolitiche, sebbene poi la guerra inizi nel 1914 nei Balcani. In Asia in questo periodo si verifica l'espansione russa, giapponese, americana ed europea nei confronti della Cina. Si verificano inoltre tre episodi molto importanti che determinano una situazione di forte tensione in Estremo Oriente: la guerra sino-giapponese (1894-1895), la rivolta dei boxer (1900) e la guerra russo-giapponese (1904-1905). L'espansione russa è una fonte di profonda preoccupazione per la Cina: gli inglesi volevano controllare il commercio, ma la Russia mirava a invadere i territori cinesi. L'avanzata russa verso la Cina ad un certo punto viene interrotta dal Giappone, alleato con il Regno Unito in funzione antirussa. Scoppio della guerra russo-giapponese, che si conclude con una grave sconfitta russa Pace di Portsmouth siglata negli USA che dichiara la sconfitta russa.

E il protettorato del Giappone sulla Corea. Nel 1910 poi il Giappone annetterà la Corea. La sconfitta russa contro il Giappone scatena la prima Rivoluzione russa del 1905, con una forte richiesta di riforme da parte del popolo e sostenute dalla Chiesa ortodossa, consapevole della necessità di una trasformazione in senso riformista, portata avanti soprattutto dal Partito socialdemocratico russo, che all'inizio del secolo si scinde in due fazioni: bolscevichi e menscevichi. I menscevichi erano la fazione più riformista e gradualista, mentre i bolscevichi erano la fazione più massimalista e rivoluzionaria. Si verifica un'onda di scioperi in tutto il paese quando l'esercito spara sulla folla davanti al Palazzo d'Inverno in seguito a forti richieste di riforme - domenica di sangue. Lo zar Nicola II concede la Costituzione, poi ritirata nel 1907, e la formazione della Duma (Assemblea). In questo periodo si verifica la nascita dei soviet, dei

consigli di operai. La protesta si allarga rapidamente in tutte le campagne e si salda anche con le rivendicazioni delle nazionalità interne all'Impero russo (polacchi, finlandesi, ucraini, etc). Si ha una prima fase di limitare risorse agrarie, che crea una nuova classe di contadini ricchi che diventano proprietari terrieri, i kulaki. Nel frattempo, in Europa la grande preoccupazione è l'avanzata tedesca sui mercati mondiali. La Germania è alla fine dell'Ottocento il terzo paese produttore di acciaio nel mondo, dopo Inghilterra e USA. La presenza della Germania in Europa sta modificando completamente il tradizionale sistema di alleanze europeo. Triplice Intesa del 1907: Francia, Inghilterra e Russia. Triplice Alleanza negli anni '80 dell'Ottocento: Germania, Austria e Italia. Nel 1911 scoppia la guerra italo-turca, la guerra di Libia, nella quale sfociano le tensioni europee collaborazione Italia-Francia in cui l'Italia avrebbe.

Sostenuto la Francia nella conquista del Marocco e in cambio la Francia si disinteressava della Libia. L'Italia conquistò le due province della Libia della Cirenaica e della Tripolitania. In realtà l'Italia fu molto divisa tra interventisti e pacifisti. Il principale organo del partito socialista, L'Avanti!, era diretto da Benito Mussolini e fece una campagna contro la guerra di Libia. Giolitti era interessato al prestigio dell'Italia piuttosto che ad una vera e propria colonia. I morti della guerra in Libia furono causati principalmente per malattia. La guerra si conclude con la pace di Losanna del 1912 con la quale i turchi riconoscono la sovranità italiana sulla Libia e sulle isole del Dodecaneso, poi riconosciuta anche dall'Europa. La guerra di Libia è una delle micce dello scoppio della Prima guerra mondiale, poiché la sconfitta turca contribuisce ad avviare tutta una serie di dinamiche e di trasformazioni che porteranno

alle guerre balcaniche. Si avvia un inarrestabile processo di dissoluzione dell'Impero ottomano. Le guerre balcaniche sono due:
  1. Serbia, Montenegro e Grecia (Lega balcanica) contro la Turchia (sconfitta nascita Albania);
  2. Bulgaria e Austria (sconfitte) contro Serbia (con Grecia, Romania e Turchia).
Queste guerre sconvolsero l'opinione pubblica mondiale per gli orrori perpetrati durante questi conflitti, poiché erano delle vere e proprie guerre civili, caratterizzate da massacri di civili, pulizie etniche e deportazioni. La sconfitta militare del 1912 della Turchia portò ad un colpo di stato militare in Turchia, che porterà poi l'Impero ottomano ad allearsi con la Germania allo scoppio della guerra. La scintilla della guerra avviene il 28 Giugno 1914 quando a Sarajevo, capitale della Bosnia, l'erede al trono d'Austria Francesco Ferdinando d'Asburgo viene ucciso da Gavrilo Princip, un nazionalista servo. Le origini della guerra.

Sono dunque rintracciabili in tutta una serie, tra cui le rivalità coloniali, l'espansione in Asia, la potenza industriale-militare, il militarismo, il nazionalismo, le tensioni sociali, la rivalità anglo-tedesca e tutta una serie di conflitti locali che portarono allo scoppio della guerra, una guerra che si pensava sarebbe stata breve e inevitabile.

LA PRIMA GUERRA MONDIALE

Causò quasi nove milioni di morti. La Prima guerra mondiale avrà effetti di lungo periodo sull'identità europea, soprattutto riguardo il crollo della cultura della belle époque. Fu una guerra che ridisegnò la geografia europea e mondiale, determinando la fine del carattere eurocentrico del sistema mondiale, e che segnò il collasso dei tre grandi imperi: l'Impero austro-ungarico, l'Impero russo e l'Impero ottomano, dalle cui dissoluzioni nascono delle nuove entità statali. È una guerra che determina "il crollo"

Dell'edificio della "società ottocentesca" è la fine dell'Ottocento e del mondo liberale. L'Italia inizialmente si dichiara neutrale poiché l'accordo con l'Austria è di carattere difensivo e non è tenuta ad appoggiarla dal momento che è stata l'Austria a dichiarare guerra. La neutralità italiana non è condivisa da tutta l'opinione pubblica italiana: i socialisti si dichiarano contro la guerra, ad eccezione di Benito Mussolini che, essendo favorevole, viene cacciato dall'Avanti e fonda Il popolo d'Italia. C'era l'idea che restare fuori dalla guerra avrebbe potuto far perdere autorevolezza all'Italia. Con il Patto di Londra del 26 Aprile 1915 l'Italia di Salandra firma un accordo con l'Intesa ed entra in guerra il 24 Maggio 1915. L'enorme sforzo bellico, economico e industriale italiano si concentra principalmente sul fronte del Carso. Come

Per molti altri eserciti, incluso quello italiano, si verificano casi di ammutinamento, di soldati che si rifiutano di combattere: si verificano dunque delle proteste nei confronti della guerra non solo da parte dei civili, ma anche da parte dei soldati stessi. Nel caso italiano ci fu la grossa disfatta di Caporetto nel 1917 che determinò una crisi di governo: Cadorna, il Capo di Stato maggiore, fu sostituito da Diaz. Il Primo Ministro Salandra viene sostituito invece da Vittorio Emanuele Orlando.

Seconda fase: a partire dai primi mesi del 1917 la situazione si "sblocca" in virtù di due vicende che condizionano profondamente la seconda fase della guerra. La prima vicenda è l'avvio tra febbraio e marzo del 1917 della Rivoluzione russa con la conseguente abdicazione dello zar precoce uscita della Russia dalla guerra a inizio 1918, perdendo tutta una serie di territori. Nel marzo del 1917 con la caduta dello zar e la formazione del primo governo provvisorio.

Un governo liberale, si diffonde la preoccupazione del crollo del fronte orientale con un'imminente vittoria della Germania. A quel punto gli USA dichiarano guerra alla Germania.

Ingresso degli Stati Uniti in guerra: gli Stati Uniti cominciano a sostenere economicamente e militarmente lo sforzo bellico dell'Inghilterra e più in generale dell'Intesa. La guerra europea fu largamente finanziata dalle banche statunitensi. L'affondamento delle navi neutrali ad opera dei sottomarini tedeschi (guerra sottomarina) con lo scopo di intaccare l'economia dell'Intesa ed in particolare l'affondamento del piroscafo passeggeri Lusitania determinò un forte sdegno diffuso nell'opinione pubblica americana contro i metodi di guerra della Germania, che aveva ugualmente suscitato sdegno quando aveva invaso il Belgio neutrale. Il presidente Wilson cercò tuttavia a lungo di rimandare l'ingresso in guerra degli USA, considerato da qualcuno inevitabile.

Tra il '15 e il '17 gli USA erano stati dei protagonisti indiretti della guerra, con un coinvolgimento sempre più profondo su un piano ideologico in funzione antitedesca e su un piano economico rispetto agli aiuti all'Inghilterra. La caduta dello zar fu un evento cruciale perché si temette che potesse crollare il fronte orientale, dando l'avvio ad una fase finale di vittoria tedesca in Europa. La preoccupazione degli USA riguardava il modello europeo che poteva andarsi a formare con una vittoria tedesca. Il 2 Aprile 1917 Wilson dichiara guerra alla Germania. L'8 Gennaio 1918, quasi un anno dopo l'ingresso in guerra degli USA, Wilson tiene un discorso al Congresso, nel quale elenca quelli che sono gli obiettivi di guerra degli USA, i cosiddetti "14 punti". Questi obiettivi sono la prima formulazione novecentesca della visione americana delle relazioni internazionali. Gli USA non entravano in guerra per un'espansione territoriale.

Ma per contribuire a disegnare un nuovo ordine mondiale che avesse al centro il modello della democrazia americana. Nel 14esimo dei punti di Wilson viene proposta la Società delle Nazioni, che nascerà nel 1919. Prima della sua degenerazione inizialmente la caduta dello zar è accolta con molto favore dal governo e dall'opinione pubblica americana poiché è la fine dell'autoritarismo russo. Come precisa Wilson, gli USA non entra in un'alleanza militare ma entra in guerra come una potenza associata. Ultima fase della guerra: ci vogliono diversi mesi perché le prime truppe americane arrivino in Europa nel 1918. L'ingresso degli USA in guerra fu infatti sì, importante a livello militare, ma anche e soprattutto su un piano psicologico: l'impegno americano nella guerra sblocca la situazione in Europa. Si verifica una serie di controffensive. Il fronte orientale era già caduto nel Marzo del 1918. Cominciava ad Agosto.

Del 1918 la controffensiva anglo-francese sul fronte occidentale e la controffensiva italiana a Vittorio Veneto nell'Ottobre del 1918. Il 4 Novembre verrà firmato l'armistizio tra l'Italia e l'Austria a Villa Giusti e l'r

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I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessiabisceglie di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Curli Barbara.